21801872 -
ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(obiettivi)
Alla fine del corso gli studenti dovranno avere una buona conoscenza degli argomenti trattati nelle lezioni ed essere capaci non solo di individuare le principali teorie, gli attori, le istituzioni, gli strumenti di policy e le differenti fasi della produzione delle politiche pubbliche, ma anche di valutare criticamente i processi di policy making e l'evoluzione delle politiche derivante dall'impatto di fattori interni e internazionali.
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GERMANO LUCA GIUSEPPE
( programma)
Programma di Analisi delle Politiche pubbliche 2015/2016
Obiettivi formativi
Alla fine del corso gli studenti dovranno avere una buona conoscenza degli argomenti trattati nelle lezioni ed essere capaci non solo di individuare le principali teorie, gli attori, le istituzioni, gli strumenti di policy e le differenti fasi della produzione delle politiche pubbliche, ma anche di valutare criticamente i processi di policy making e l'evoluzione delle politiche derivante dall'impatto di fattori interni e internazionali.
Contenuti del corso
La produzione delle politiche pubbliche è una delle funzioni basilari di ciascun sistemapolitico, essa riguarda l'elaborazione delle soluzioni da parte dei decisori pubblici ai problemi che si generano all'interno della società. L'analisi delle politiche pubbliche è una specifica prospettiva di studio all'interno della scienza politica che il corso intende introdurre. L'obiettivo specifico è di fornire gli strumenti concettuali per comprendere e analizzare il processo di policy.
Le lezioni si articoleranno in due parti: la prima generale e la seconda di applicazione empirica.
Nella prima parte saranno introdotti i concetti fondamentali della disciplina, si darà un quadro delle definizioni di «politica pubblica» e si delineeranno i vari approcci allo studio delle politiche pubbliche. Saranno poi presentate le principali tipologie delle politiche, per poi passare agli attori che partecipano alla loro produzione, quindi allo studio specifico delle singole fasi che danno luogo al processo di policy making: agenda setting, formulazione, decisione, implementazione, valutazione. Verranno infine discussi gli stili nazionali di policy making e l'influenza dei fattori internazionali su di essi.
La seconda parte, data l'oggettiva rilevanza del settore automobilistico in italia, sarà dedicata all'analisi delle policies governative riguardanti l'industria autoveicolistica. Particolare attenzione sarà posta all'interazione fra attori pubblici e privati nella definizione delle politiche concernenti l'industria automobilistica e si mostrerà (anche attraverso la comparazione con l'esperienza degli altri principali paesi occidentali) come l'incidenza di fattori interni e internazionali abbia contribuito all'evoluzione dello stile di policy italiano nel settore auto.
Metodi didattici
Alle tradizionali lezioni frontali saranno affiancati seminari di analisi su casi empirici, tenuti da esperti della tematica oggetto del seminario. Il calendario degli incontri sarà comunicato durante le lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per gli studenti frequentanti è prevista una verifica scritta sui primi due testi indicati.
Gli studenti non frequentanti, invece, dovranno portare all'orale i tre testi indicati.
Testi di riferimento
- Howlett M. e Ramesh M., Come studiare le politiche pubbliche, Bologna, Il Mulino, 2003.
- Germano L., Governo e grandi imprese. La Fiat da azienda protetta a global player, Bologna, Il Mulino, 2009.
- Germano L., Fiat, ancora un interesse privilegiato? L'evoluzione delle politiche governative per il settore auto, in «Rivista Italiana di Politiche Pubbliche», n. 2, 2011, pp.275-310.
OPPURE, IN ALTERNATIVA AL PRECEDENTE ARTICOLO: -Germano L., Fiat Goes It Alone: The Italian Car Industry, The Government, and the Crisis of 200s, in «South European Society and Politics», Vol. 17 N.1, 2012 PP. 65-86. DOI: 10.1080/13608746.2011.647467.
( testi)
- Howlett M. e Ramesh M., Come studiare le politiche pubbliche, Bologna, Il Mulino, 2003.
- Germano L., Governo e grandi imprese. La Fiat da azienda protetta a global player, Bologna, Il Mulino, 2009.
- Germano L., Fiat, ancora un interesse privilegiato? L'evoluzione delle politiche governative per il settore auto, in «Rivista Italiana di Politiche Pubbliche», n. 2, 2011, pp.275-310.
OPPURE, IN ALTERNATIVA AL PRECEDENTE ARTICOLO: -Germano L., Fiat Goes It Alone: The Italian Car Industry, The Government, and the Crisis of 2000s, in «South European Society and Politics», Vol. 17 N.1, 2012 PP. 65-86. DOI: 10.1080/13608746.2011.647467.
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SPS/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
GESTIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI PUBBLICI Orientamento unico PDS2- A SCELTA - GEST POL E SERV PUBB - (visualizza)
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21801913 -
POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
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Erogato presso
21801991 POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 ROMAGNOLI GIAN CESARE
( programma)
IL CORSO È DIVISO IN DUE PARTI. DOPO UNA INTRODUZIONE SULLA POLITICA ECONOMICA DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI, SI COLLOCA L’UNIONE EUROPEA NELLA ECONOMIA GLOBALE ALLA LUCE DELLA TEORIA DELLE UNIONI MONETYARIE.
IL CORSO INCLUDE UNA PARTE INTEGRATIVA SULLA NUOVA GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA CHE VERRA' SVOLTO DAL DOTT. ROBERTO FANTOZZI E UN SEMINARIO SU EUROSTAT.
LE LEZIONI DEL CORSO INIZIERANNO MERCOLEDÌ 2 MARZO 2015 E SI SVOLGERANNO NEL SECONDO SEMESTRE, DA MARZO A MAGGIO, IL LUNEDÌ ALLE ORE 16,15 E IL MERCOLEDÌ ALLE ORE 16,15 NELL'AULA 1B.
IL RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI E DEI LAUREANDI E' PREVISTO IL MERCOLEDÌ ALLE ORE 11.00. L'ORARIO DI RICEVIMENTO POTRÀ SUBIRE MODIFICAZIONI DI ORARIO NEI GIORNI DI ESAME. IL RICEVIMENTO SARÀ SOSPESO TRA IL 23 LUGLIO E IL 7 SETTEMBRE 2015.
ESONERI:
DURANTE IL CORSO SARANNO OFFERTI DUE ESONERI SCRITTI RISPETTIVAMENTE SUL PRIMO E SUL SECONDO MODULO DEL CORSO. ESSI SONO PREVISTI MERCOLEDÌ 20 APRILE ALLE ORE 16.15 E MERCOLEDÌ 1 GIUGNO 2015 ALLE ORE 16.15, NELL'AULA 1B. LE DUE PROVE SCRITTE SONO OPZIONALI ED INDIPENDENTI L'UNA DALL'ALTRA. L'ISCRIZIONE ON LINE PER LE PROVE SCRITTE SARÀ APERTA, DOPO L'INIZIO DEL CORSO, SINO AL QUINTO GIORNO PRECEDENTE LA PROVA. ALTRETTANTO VALE PER LE PROVE ORALI RIPORTATE QUI DI SEGUITO.
SESSIONE INVERNALE DI ESAMI:
MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 2016 ALLE ORE 9.00
MERCOLEDÌ 10 FEBBRAIO 2016 ALLE ORE 9.00
MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 ALLE ORE 9.00
SESSIONE ESTIVA DI ESAMI:
I APPELLO - MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2016 - ORE 9.00
II APPELLO - MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2016 - ORE 9.00
III APPELLO -MERCOLEDÌ 20 LUGLIO 2016 - ORE 9.00
SESSIONE AUTUNNALE DI ESAMI:
I APPELLO - MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE 2016 - ORE 14.30
II APPELLO - MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE 2016 - ORE 9.00
E' PREVISTA L'ISCRIZIONE ON LINE ANCHE PER LE PROVE ORALI. ESSA RIMARRÀ APERTA SINO AL QUINTO GIORNO PRECEDENTE LA PROVA.
PROVE PER STUDENTI STRANIERI
LE PROVE DI ESAME SARANNO ORALI E, COME L’ATTIVITÀ DI ASSISTENZA SUI TEMI DEL CORSO, POSSONO ESSERE SOSTENUTE IN INGLESE.
E' PREVISTA L'ISCRIZIONE ON LINE. ESSA RIMARRÀ APERTA SINO AL QUINTO GIORNO PRECEDENTE LA PROVA.
ARGOMENTI DI TESI:
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE ECONOMICA
LE POLITICHE DI COESIONE
I SISTEMI MONETARI INTERNAZIONALI
LA BANCA CENTRALE EUROPEA
LA POLITICA MONETARIA NELL'UE
POLITICHE FISCALI NELLE UNIONI MONETARIE
LE POLITICHE ECONOMICHE DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
L'EURO
( testi)
TESTI D'ESAME:
- APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER I FREQUENTANTI E ALTRI SAGGI PER I NON FREQUENTANTI.
- PER TUTTI:P. DE GRAUWE - "ECONOMIA DELL’UNIONE MONETARIA", IL MULINO, BOLOGNA, 2013.
IL PRIMO MODULO RIGUARDA: - PER I FREQUENTANTI, GLI APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI E, PER I NON FREQUENTANTI, IL SAGGIO DI G. C. ROMAGNOLI "IL SISTEMA ECONOMICO E MONETARIO INTERNAZIONALE. IL CASO DELLA CINA. QUESTO SAGGIO SI TROVA TRA I MATERIALI DIDATTICI DEL DOCENTE, COME LA DOCUMENTAZIONE DISTRIBUITAS PER LA PARTE DIDATTICA INTEGRATIVA E I SEMINARI .
- I CAPP. 1-3 DEL TESTO DI DE GRAUWE.
IL SECONDO MODULO, PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 7 CFU, RIGUARDA I CAPP. 4-11 DI DE GRAUWE E IL MATERIALE CHE RIGUARDA LA DIDATTICA INTEGRATIVA.
IL SECONDO MODULO, PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 8 CFU, OLTRE A QUANTO DETTO SOPRA, ANCHE IL SAGGIO DI G.C. ROMAGNOLI, "L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: UNA REALTA' TRA CRISI E SUCCESSI", IN O. MARZOVILLA E G.C. ROMAGNOLI (A CURA DI), L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: REALTA' IN CRISI E MODELLO DI INTEGRAZIONE MONETARIA INTERNAZIONALE, FRANCOANGELI, MILANO, PP. 15-67. LETTURA CONSIGLIATA PER TUTTI: EAAG - CESIFO, SUMMARY DEL "REPORT ON THE EUROPEAN ECONOMY 2015", MONACO, 2016. IL SOMMARIO DEL RAPPORTO DELL'ANNO IN CORSO SI PUÒ SCARICARE DAL SITO SEGUENTE: HTTP://WWW.CESIFO-GROUP.DE/PORTAL/PAGE/PORTAL/IFOHOME/B-POLITIK/70EEAGREPORT OPPURE DA INTERNET ATTRAVERSO IL TITOLO.
PER GLI STUDENTI DEGLI ORDINAMENTI PREVIGENTI CHE DEVONO SOSTENERE 6 CFU:
TESTI D'ESAME:
P. DE GRAUWE, ECONOMIA DELL'UNIONE MONETARIA, IL MULINO, BOLOGNA 2010, CAPP.1-11.
N. ACOCELLA, POLITICA ECONOMICA E STRATEGIE AZIENDALI, CAROCCI EDITORE, ROMA, 2011 CAPP. 16 E 17 PER IL CORSO DA 7 CFU CUI SIAGGIUNGONO I CAPP. 18, 19 E 20 PER IL CORSO DA 8 CFU.
LETTURA CONSIGLIATA:
IL RAPPORTO CESIFO SUDDETTO.
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Erogato presso
21801991 POLITICA ECONOMICA EUROPEA E DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 ROMAGNOLI GIAN CESARE
( programma)
IL CORSO È DIVISO IN DUE PARTI. DOPO UNA INTRODUZIONE SULLA POLITICA ECONOMICA DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI, SI COLLOCA L’UNIONE EUROPEA NELLA ECONOMIA GLOBALE ALLA LUCE DELLA TEORIA DELLE UNIONI MONETYARIE.
IL CORSO INCLUDE UNA PARTE INTEGRATIVA SULLA NUOVA GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA CHE VERRA' SVOLTO DAL DOTT. ROBERTO FANTOZZI E UN SEMINARIO SU EUROSTAT.
LE LEZIONI DEL CORSO INIZIERANNO MERCOLEDÌ 2 MARZO 2015 E SI SVOLGERANNO NEL SECONDO SEMESTRE, DA MARZO A MAGGIO, IL LUNEDÌ ALLE ORE 16,15 E IL MERCOLEDÌ ALLE ORE 16,15 NELL'AULA 1B.
IL RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI E DEI LAUREANDI E' PREVISTO IL MERCOLEDÌ ALLE ORE 11.00. L'ORARIO DI RICEVIMENTO POTRÀ SUBIRE MODIFICAZIONI DI ORARIO NEI GIORNI DI ESAME. IL RICEVIMENTO SARÀ SOSPESO TRA IL 23 LUGLIO E IL 7 SETTEMBRE 2015.
ESONERI:
DURANTE IL CORSO SARANNO OFFERTI DUE ESONERI SCRITTI RISPETTIVAMENTE SUL PRIMO E SUL SECONDO MODULO DEL CORSO. ESSI SONO PREVISTI MERCOLEDÌ 20 APRILE ALLE ORE 16.15 E MERCOLEDÌ 1 GIUGNO 2015 ALLE ORE 16.15, NELL'AULA 1B. LE DUE PROVE SCRITTE SONO OPZIONALI ED INDIPENDENTI L'UNA DALL'ALTRA. L'ISCRIZIONE ON LINE PER LE PROVE SCRITTE SARÀ APERTA, DOPO L'INIZIO DEL CORSO, SINO AL QUINTO GIORNO PRECEDENTE LA PROVA. ALTRETTANTO VALE PER LE PROVE ORALI RIPORTATE QUI DI SEGUITO.
SESSIONE INVERNALE DI ESAMI:
MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 2016 ALLE ORE 9.00
MERCOLEDÌ 10 FEBBRAIO 2016 ALLE ORE 9.00
MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 ALLE ORE 9.00
SESSIONE ESTIVA DI ESAMI:
I APPELLO - MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2016 - ORE 9.00
II APPELLO - MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2016 - ORE 9.00
III APPELLO -MERCOLEDÌ 20 LUGLIO 2016 - ORE 9.00
SESSIONE AUTUNNALE DI ESAMI:
I APPELLO - MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE 2016 - ORE 14.30
II APPELLO - MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE 2016 - ORE 9.00
E' PREVISTA L'ISCRIZIONE ON LINE ANCHE PER LE PROVE ORALI. ESSA RIMARRÀ APERTA SINO AL QUINTO GIORNO PRECEDENTE LA PROVA.
PROVE PER STUDENTI STRANIERI
LE PROVE DI ESAME SARANNO ORALI E, COME L’ATTIVITÀ DI ASSISTENZA SUI TEMI DEL CORSO, POSSONO ESSERE SOSTENUTE IN INGLESE.
E' PREVISTA L'ISCRIZIONE ON LINE. ESSA RIMARRÀ APERTA SINO AL QUINTO GIORNO PRECEDENTE LA PROVA.
ARGOMENTI DI TESI:
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE ECONOMICA
LE POLITICHE DI COESIONE
I SISTEMI MONETARI INTERNAZIONALI
LA BANCA CENTRALE EUROPEA
LA POLITICA MONETARIA NELL'UE
POLITICHE FISCALI NELLE UNIONI MONETARIE
LE POLITICHE ECONOMICHE DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI
L'EURO
( testi)
TESTI D'ESAME:
- APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI PER I FREQUENTANTI E ALTRI SAGGI PER I NON FREQUENTANTI.
- PER TUTTI:P. DE GRAUWE - "ECONOMIA DELL’UNIONE MONETARIA", IL MULINO, BOLOGNA, 2013.
IL PRIMO MODULO RIGUARDA: - PER I FREQUENTANTI, GLI APPUNTI DELLE LEZIONI SULLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI E, PER I NON FREQUENTANTI, IL SAGGIO DI G. C. ROMAGNOLI "IL SISTEMA ECONOMICO E MONETARIO INTERNAZIONALE. IL CASO DELLA CINA. QUESTO SAGGIO SI TROVA TRA I MATERIALI DIDATTICI DEL DOCENTE, COME LA DOCUMENTAZIONE DISTRIBUITAS PER LA PARTE DIDATTICA INTEGRATIVA E I SEMINARI .
- I CAPP. 1-3 DEL TESTO DI DE GRAUWE.
IL SECONDO MODULO, PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 7 CFU, RIGUARDA I CAPP. 4-11 DI DE GRAUWE E IL MATERIALE CHE RIGUARDA LA DIDATTICA INTEGRATIVA.
IL SECONDO MODULO, PER L'ESAME COMPLESSIVO DA 8 CFU, OLTRE A QUANTO DETTO SOPRA, ANCHE IL SAGGIO DI G.C. ROMAGNOLI, "L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: UNA REALTA' TRA CRISI E SUCCESSI", IN O. MARZOVILLA E G.C. ROMAGNOLI (A CURA DI), L'UNIONE MONETARIA EUROPEA: REALTA' IN CRISI E MODELLO DI INTEGRAZIONE MONETARIA INTERNAZIONALE, FRANCOANGELI, MILANO, PP. 15-67. LETTURA CONSIGLIATA PER TUTTI: EAAG - CESIFO, SUMMARY DEL "REPORT ON THE EUROPEAN ECONOMY 2015", MONACO, 2016. IL SOMMARIO DEL RAPPORTO DELL'ANNO IN CORSO SI PUÒ SCARICARE DAL SITO SEGUENTE: HTTP://WWW.CESIFO-GROUP.DE/PORTAL/PAGE/PORTAL/IFOHOME/B-POLITIK/70EEAGREPORT OPPURE DA INTERNET ATTRAVERSO IL TITOLO.
PER GLI STUDENTI DEGLI ORDINAMENTI PREVIGENTI CHE DEVONO SOSTENERE 6 CFU:
TESTI D'ESAME:
P. DE GRAUWE, ECONOMIA DELL'UNIONE MONETARIA, IL MULINO, BOLOGNA 2010, CAPP.1-11.
N. ACOCELLA, POLITICA ECONOMICA E STRATEGIE AZIENDALI, CAROCCI EDITORE, ROMA, 2011 CAPP. 16 E 17 PER IL CORSO DA 7 CFU CUI SIAGGIUNGONO I CAPP. 18, 19 E 20 PER IL CORSO DA 8 CFU.
LETTURA CONSIGLIATA:
IL RAPPORTO CESIFO SUDDETTO.
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SECS-P/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801915 -
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
(obiettivi)
IL CORSO PROPONE DI FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE E GLI STRUMENTI PER LA COMPRENSIONE DEI PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO MANAGERIALI NELLE AAMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DELLA VALUTAZIONE DEL CAPITALE UMANO DELL'AZIENDA
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Erogato presso
21801915 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 D'AMICO EUGENIO
( programma)
MODULO I
Introduzione al corso: finanza pubblica; contabilità di stato; contabilità pubblica; ragioneria pubblica ed economia delle aziende pubbliche. Soggetto giuridico privato e pubblico. Soggetto economico privato e pubblico. Dalle scienze economiche all’economia aziendale: definizioni. Il processo di decisione. Il modello della razionalità obiettiva e il modello della razionalità limitata. L’azienda come istituto. Il sistema delle persone: l’organizzazione nelle aziende pubbliche. Il sistema dei beni: il patrimonio nelle aziende pubbliche. Il sistema delle operazioni: la gestione nelle aziende pubbliche. La teoria dei bisogni di A. Maslow. Il controllo manageriale: strategico e tattico-operativo. L’economicità e l’efficienza: considerazioni generali e peculiarità delle aziende pubbliche. Il d. lgs n. 29 del 1993: razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego (in particolare artt.: 1; 2; 3; 14; 16; 17; 18; 20; 49; 63; 64; 65). Il d. lgs. n. 286 del 1999: riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche (in particolare artt.: 1; 2; 3; 4; 5; 6; 7; 8; 9).
MODULO II
Il sistema informativo contabile degli enti locali: i documenti di programmazione; la gestione del bilancio; la rendicontazione. Cenni di contabilità di Stato. Direttive PCM: 12 dicembre 2000; 15 novembre 2001; 8 novembre 2002; 27 dicembre 2004. D. lgs. n. 150 del 2009: Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Delibere CIVIT (cenni): n. 4 del 2010: definizione dei requisiti per la nomina dei componenti dell’OIV; n. 6 del 2010: linee guida per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l’integrità; n. 112 del 2010: struttura e modalità di redazione del piano della performance. D. Lgs. N. 33 del 2013 e D. Lgs n. 175 del 2016. Le privatizzazioni: formale; sostanziale; funzionale; indiretta. Le privatizzazioni in Europa.
( testi)
Mauro PAOLONI – Fabio Giulio GRANDIS, “La dimensione aziendale delle amministrazioni pubbliche”, Giappichelli, Torino, 2007: CAPITOLI 1, 2, 3 (soli o paragrafi 3.1 e 3.2); 4, (solo i paragrafi 4.1 e 4.2); 5 (solo i paragrafi 5.1, 5.2 e 5.3); 6, 7, 8, 9, 10. E. D’AMICO, L’evoluzione della programmazione e dei controlli manageriali nelle amministrazioni centrali dello stato, Cedam, Padova, 2009: Tutto tranne i paragrafi. 3.3, 3.6, 3.7, 3.9, 3.10, 3.11.
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SECS-P/07
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21802084 -
EUROPEAN PRIVATE LAW
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IUS/02
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801875 -
COMPARAZIONE GIURIDICA E UNIFORMAZIONE DEL DIRITTO
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8
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IUS/02
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810026 -
DIRITTO COMMERCIALE
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8
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IUS/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21802067 -
DIRITTO COMMERCIALE AVANZATO
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8
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IUS/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801046 -
GIUSTIZIA COSTITUZIONALE
(obiettivi)
OBIETTIVO DEL CORSO È DI FORNIRE ALLO STUDENTE LE NOZIONI FONDAMENTALI RELATIVE ALLA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA, ALLE SUE COMPETENZE ED AL RUOLO SVOLTO NELLA FORMA DI GOVERNO ITALIANA. PARTICOLARE ATTENZIONE VERRÀ RISERVATA ALLO STUDIO DI ALCUNI CASI ESEMPLARI RISOLTI DALLA CORTE.
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Erogato presso
21801046 GIUSTIZIA COSTITUZIONALE in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 SICLARI MASSIMO
( testi)
A. Ruggeri - A. Spadaro, Lineamenti di giustizia costituzionale, Torino, Giappichelli, 2014 (Quinta edizione). A. Agrò - A. Cerri - F. Modugno (a cura di), Il principio di unità del controllo sulle leggi nella giurisprudenza della Corte Costituzionale, Torino, Giappichelli, 2008 (Quinta edizione). M. Siclari (a cura di), Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Roma, Aracne, , 2010 (Terza edizione).
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21802032 -
ORGANIZZAZIONE PUBBLICA
(obiettivi)
IL CORSO SI PROPONE DI ANALIZZARE, SEGUENDO UN METODO TEORICO-PRATICO, ALCUNI DEI PROFILI PIÙ SIGNIFICATIVI DELLA REGOLAZIONE GIURIDICA DELLE ORGANIZZAZIONI AMMINISTRATIVE PUBBLICHE, TENENDO CONTO DEGLI SVILUPPI DEL QUADRO ISTITUZIONALE, DELLE RIFORME NORMATIVE INTERVENUTE NEGLI ULTIMI ANNI, DELL'EVOLUZIONE DELLA GIURISPRUDENZA E DEL DIBATTITO DOTTRINALE. IN PARTICOLARE, VERRANNO APPROFONDITI GLI ASPETTI RIGUARDANTI IL SISTEMA DELLE FONTI DI ORGANIZZAZIONE DEI PUBBLICI UFFICI E LE RELAZIONI FRA POLITICA E AMMINISTRAZIONE; SI AFFRONTERANNO, INOLTRE, LE QUESTIONI RELATIVE AI NESSI FRA LA DEFINIZIONE DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI E LA GESTIONE DEL PERSONALE NELLE PUBBKICHE AMMINISTRAZIONI
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Erogato presso
21802032 ORGANIZZAZIONE PUBBLICA in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 D'ALESSIO GIANFRANCO
( programma)
1. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni A) Nozioni generali sull’organizzazione amministrativa B) Evoluzione storica dell’organizzazione amministrativa C) Modelli e relazioni organizzative D) L’organizzazione amministrativa statale e non statale
2. Il sistema delle fonti di organizzazione degli uffici pubblici A) I principi costituzionali B) La “macro-organizzazione”: - fonti legislative, statuti e regolamenti - atti amministrativi generali C) La “micro-organizzazione”: - Le determinazioni organizzative dei dirigenti
3. I rapporti tra politica e amministrazione e la dirigenza A) Quadro di riferimento europeo e legislazione italiana sui rapporti tra politica e amministrazione B) Ruolo istituzionale, struttura e funzioni della dirigenza pubblica: - dirigenza fiduciaria e dirigenza professionale - modalità di reclutamento e di nomina dei dirigenti - poteri decisionali e gestionali dei dirigenti - valutazione e responsabilità dei dirigenti
4. La disciplina del lavoro pubblico A) Organizzazione e gestione delle risorse umane B) Il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni
( testi)
G. SCIULLO, L’organizzazione amministrativa, Giappichelli,Torino, 2013. G. D’ALESSIO, La disciplina del lavoro nelle pubbliche amministrazioni tra pubblico e privato, in “Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni”, 2012, n. 1, pp. 1-29. F. BASSANINI, I principi costituzionali e il quadro istituzionale: distinzione fra politica e amministrazione, autonomia e responsabilità della dirigenza”, in “L’amministrazione come professione” (a cura di G. D’Alessio), Il Mulino, Bologna, 2008, pp. 31-61. G. D’ALESSIO, Dirigenza pubblica, in “Diritto on line”, su www.treccani.it G. D’ALESSIO, La disciplina politica della dirigenza pubblica e i rapporti fra politica e amministrazione, in “La classe dirigente pubblica. Ruolo di governo e capacità amministrativa”, Ediesse, Roma, 2013, pp. 51-67. G. D’ALESSIO, Il nuovo statuto della funzione pubblica nella legge n. 124 del 2015: la dirigenza, in corso di pubblicazione in “Le istituzioni del federalismo”, n. 4, 2015. D. BOLOGNINO-G. D’ALESSIO, Il dirigente come soggetto “attivo” e “passivo” della valutazione, in “Astrid Rassegna”, n. 124, 2010, su www.astrid.eu C. RUSSO, Lavoro pubblico, in “Diritto on line”, su www.treccani.it F. CARINCI, Contrattazione e conratto collettivo nell’impiego pubblico “privatizzato”, su wpcSDLE”MassimoD’Antona”.it , 191/2013
N.B. Alcuni di questi testi sono pubblicati nei “Materiali didattici”
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IUS/09
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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21801457 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO DELL'ECONOMIA
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Erogato presso
21801984 DIRITTO AMMINISTRATIVO DELL'ECONOMIA in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 DE BENEDETTO MARIA
( programma)
Programma
1) Stato e mercato dal punto di vista della Costituzione economica.
2) L’impresa pubblica
3) Il rilievo delle discipline metanazionali, in particolare europea
4) Evoluzione dei modelli organizzativi: in particolare, le autorità amministrative indipendenti
5) Disciplina della concorrenza: aspetti istituzionali (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato)
6) Disciplina della concorrenza: aspetti sostanziali
a. gli illeciti concorrenziali: intese e abusi di posizione dominante
b. le concentrazioni
7) Disciplina della concorrenza: aspetti procedimentali (il procedimento antitrust; le discipline speciali)
8) Gli aiuti di Stato alle imprese
9) Le privatizzazioni
10) I servizi pubblici: il regime tradizionale
11) I servizi pubblici : la disciplina attuale (liberalizzazione, concorrenza, regolazione, servizio universale)
12) I servizi pubblici: le discipline speciali
a. energia elettrica e gas;
b. trasporti di linea;
c. comunicazioni elettroniche;
d. servizi postali
13) Il controllo sui mercati finanziari: credito
14) Il controllo sui mercati finanziari: mercato mobiliare
15) Il controllo sui mercati finanziari: assicurazioni
16) Il controllo sulla finanza pubblica
17) Istruttoria amministrativa e ordine del mercato
18) La qualità delle regole
( testi)
S. Cassese, La nuova costituzione economica, Bari, Laterza, 2004;
M. De Benedetto, Istruttoria amministrativa e ordine del mercato, Torino, Giappichelli, 2008
M. De Benedetto, M. Martelli, N. Rangone, La qualità delle regole, Bologna, Il Mulino, 2011
Norme e materiali forniti a lezione.
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Erogato presso
21801984 DIRITTO AMMINISTRATIVO DELL'ECONOMIA in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 N0 DE BENEDETTO MARIA
( programma)
Programma
1) Stato e mercato dal punto di vista della Costituzione economica.
2) L’impresa pubblica
3) Il rilievo delle discipline metanazionali, in particolare europea
4) Evoluzione dei modelli organizzativi: in particolare, le autorità amministrative indipendenti
5) Disciplina della concorrenza: aspetti istituzionali (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato)
6) Disciplina della concorrenza: aspetti sostanziali
a. gli illeciti concorrenziali: intese e abusi di posizione dominante
b. le concentrazioni
7) Disciplina della concorrenza: aspetti procedimentali (il procedimento antitrust; le discipline speciali)
8) Gli aiuti di Stato alle imprese
9) Le privatizzazioni
10) I servizi pubblici: il regime tradizionale
11) I servizi pubblici : la disciplina attuale (liberalizzazione, concorrenza, regolazione, servizio universale)
12) I servizi pubblici: le discipline speciali
a. energia elettrica e gas;
b. trasporti di linea;
c. comunicazioni elettroniche;
d. servizi postali
13) Il controllo sui mercati finanziari: credito
14) Il controllo sui mercati finanziari: mercato mobiliare
15) Il controllo sui mercati finanziari: assicurazioni
16) Il controllo sulla finanza pubblica
17) Istruttoria amministrativa e ordine del mercato
18) La qualità delle regole
( testi)
S. Cassese, La nuova costituzione economica, Bari, Laterza, 2004;
M. De Benedetto, Istruttoria amministrativa e ordine del mercato, Torino, Giappichelli, 2008
M. De Benedetto, M. Martelli, N. Rangone, La qualità delle regole, Bologna, Il Mulino, 2011
Norme e materiali forniti a lezione.
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8
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IUS/10
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801919 -
STORIA DEGLI ORDINAMENTI AMMINISTRATIVI E GIUDIZIARI
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8
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IUS/19
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801090 -
SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE
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Erogato presso
21801992 SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 ANDRINI SIMONA
( programma)
I MODULO: LA PRIMA PARTE DEL CORSO AFFRONTERÀ IL TEMA DELLA SOCIOLOGIA GIURIDICA E LA DIFFERENZA DELLA CONCEZIONE DEL DIRITTO, SE PRESA IN CONSIDERAZIONE DA UN PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO O DA UN PUNTO DI VISTA GIURIDICO E, DI CONSEGUENZA, I TEMI DELLA NATURA DI QUESTI DIRITTI IN RIFERIMENTO AI PROBLEMI DELLA LORO VALIDITÀ ED EFFETTIVITÀ.
II MODULO: NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO VERRÀ ANALIZZATO IL TEMA DELLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO
( testi)
TESTI OBBLIGATORI AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME (8 CFU)
J. CARBONNIER, “SOCIOLOGIA GIURIDICA”, GIAPPICHELLI, TORINO, 2012.
A.SOUPIOT, “HOMO JURIDICUS.SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO”, BRUNO MONDADORI, MILANO, 2006.
TESTI OBBLIGATORI AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME (6 CFU)
W. SOMBART, “LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA”, ARMAANDO, ROMA, 2009.
A.SOUPIOT, “HOMO JURIDICUS.SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO”, BRUNO MONDADORI, MILANO, 2006.
-
Erogato presso
21801992 SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE in SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (DM 270) LM-63 ANDRINI SIMONA
( programma)
I MODULO: LA PRIMA PARTE DEL CORSO AFFRONTERÀ IL TEMA DELLA SOCIOLOGIA GIURIDICA E LA DIFFERENZA DELLA CONCEZIONE DEL DIRITTO, SE PRESA IN CONSIDERAZIONE DA UN PUNTO DI VISTA SOCIOLOGICO O DA UN PUNTO DI VISTA GIURIDICO E, DI CONSEGUENZA, I TEMI DELLA NATURA DI QUESTI DIRITTI IN RIFERIMENTO AI PROBLEMI DELLA LORO VALIDITÀ ED EFFETTIVITÀ.
II MODULO: NELLA SECONDA PARTE DEL CORSO VERRÀ ANALIZZATO IL TEMA DELLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO
( testi)
TESTI OBBLIGATORI AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME (8 CFU)
J. CARBONNIER, “SOCIOLOGIA GIURIDICA”, GIAPPICHELLI, TORINO, 2012.
A.SOUPIOT, “HOMO JURIDICUS.SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO”, BRUNO MONDADORI, MILANO, 2006.
TESTI OBBLIGATORI AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME (6 CFU)
W. SOMBART, “LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA”, ARMAANDO, ROMA, 2009.
A.SOUPIOT, “HOMO JURIDICUS.SAGGIO SULLA FUNZIONE ANTROPOLOGICA DEL DIRITTO”, BRUNO MONDADORI, MILANO, 2006.
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8
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SPS/12
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801446 -
STORIA DELLA FORMAZIONE DEGLI STATI NAZIONALI NEL XIX SECOLO
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Erogato presso
21801446 STORIA DELLA FORMAZIONE DEGLI STATI NAZIONALI NEL XIX SECOLO in STUDI EUROPEI (DM 270) LM-90 NESSUNA CANALIZZAZIONE D'ALESSANDRI ANTONIO
( programma)
Il corso fornisce le nozioni e gli strumenti critici per lo studio della storia politica del cosiddetto “secolo delle nazionalità”, indispensabile per la comprensione dell’Europa contemporanea. Esso illustra la costituzione o ricostituzione degli Stati nazionali nell’Europa centro-orientale e il processo di unificazione della Germania e dell’Italia. L’analisi abbraccerà tutto l’arco del “lungo Ottocento”, compreso, quindi, tra la Rivoluzione francese e lo scoppio della Prima guerra mondiale.
Il filo conduttore del corso impartito nell’a.a. 2015-2016 è l’esperienza dell’esilio politico dopo la cosiddetta Primavera dei popoli, intesa come vero e proprio spartiacque della storia europea. Particolare attenzione sarà dunque riservata all’analisi delle rivoluzioni del Quarantotto, così come alle loro premesse e conseguenze. Necessaria introduzione a tale analisi sarà la trattazione dei movimenti di “rinascita nazionale” di buona parte dei popoli europei. Si affronteranno, infine, l’unificazione di Germania e Italia e la costituzione degli Stati nazionali in Europa centro-orientale in seguito alla progressiva crisi e poi al crollo del sistema dei grandi imperi multietnici (austriaco, russo e ottomano). Costante sarà il ricorso al metodo comparativo per individuare tratti comuni a più storie nazionali e, viceversa, peculiarità che le differenziano tra di loro.
È indispensabile la conoscenza degli avvenimenti relativi alla storia italiana, tedesca e dei Paesi dell’Europa centro-orientale nel corso del XIX secolo. Tale conoscenza è parte integrante della preparazione e pertanto si invita a rileggere le parti utili del manuale di Storia contemporanea (anche quello in uso nelle scuole medie superiori) e di Storia dell’Europa centro-orientale, sempre relativamente al XIX secolo. Molto utili sono anche conoscenze di Storia moderna.
( testi)
Studenti frequentanti: Roger Price, Le rivoluzioni del 1848, Bologna, il Mulino Antonio D’Alessandri, Sulle vie dell’esilio. I rivoluzionari romeni dopo il 1848, Lecce, Argo
Studenti non frequentanti: Roger Price, Le rivoluzioni del 1848, Bologna, il Mulino Antonio D’Alessandri, Sulle vie dell’esilio. I rivoluzionari romeni dopo il 1848, Lecce, Argo Derek Beales – Eugenio Biagini, Il Risorgimento e l’unificazione dell’Italia, Bologna, il Mulino, 2005 Francesco Guida (a cura di), Dalla Giovine Europa alla Grande Europa, Roma, Carocci, 2007 (disponibile in pdf gratuitamente sul sito dell’editore www.carocci.it) John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004
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8
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M-STO/04
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801506 -
STORIA DELL'EUROPA CONTEMPORANEA
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Erogato presso
21801506 STORIA DELL'EUROPA CONTEMPORANEA in STUDI EUROPEI (DM 270) LM-90 NESSUNA CANALIZZAZIONE MORO RENATO
( programma)
Il corso è articolato in due parti: la prima a carattere istituzionale dedicata ai principali tratti della storia dell’Europa contemporanea dal 1945 ad oggi, la seconda, a carattere specialistico, sulla protesta giovanile degli anni sessanta. I PARTE (4 CFU) Storia dell’Europa dal 1945 ad oggi Contenuti: 1. Macerie e ricostruzione 2. La guerra fredda come guerra civile europea? 3. Il boom economico e la fine degli imperi europei 4. Le speranze tradite della distensione 5. Il gaullismo 6. La democratizzazione dell’Europa meridionale (Spagna, Portogallo, Grecia) 7. L’Europa dell’Est dopo il 1968 8. L’era Thatcher 9. La caduta del Muro 10. La crisi jugoslava 11. L’Europa dell’integrazione e dell’immigrazione. II PARTE (4 CFU) La protesta giovanile e il Sessantotto Contenuti:1. Il dissenso negli anni Cinquanta 2. Il movimento antinucleare (1957-1962) 3. La guerra del Vietnam 4. La contro-cultura giovanile e la “nuova sinistra” 5. La formazione del movimento studentesco 6. Il movimento negli USA 7. La primavera del 1968 e il “maggio” parigino 8. La contestazione in Europa 9. Il Sessantotto in Italia 10. Il Sessantotto, la violenza, il terrorismo 11. Interpretazioni del Sessantotto.
La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali, anche con l’ausilio di fotografie e filmati. La seconda parte del corso assumerà la fisionomia di un seminario specializzato. Dopo un ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno affrontati, gli studenti frequentanti dovranno presentare una relazione orale su una monografia scelta all’interno di un elenco che sarà presentato dal docente all’inizio del corso. Ciascuna presentazione sarà poi seguita da una discussione collettiva da parte della classe. Alla fine del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre presentare una tesina scritta di circa 4000 parole nella quale analizzeranno il libro studiato alla luce delle interpretazioni discusse durante il seminario.
La valutazione potrà avere la forma di un esonero scritto. Quanto alla parte seminariale, il voto su questa parte (che farà media con quello relativo alla prima) sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel corso delle seguenti attività: PRESENTAZIONE ORALE: 30 %; TESINA FINALE: 50%; PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 20%.
( testi)
Testi per i frequentanti - William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci, 2003 - Materiali assegnati dal professore
Testi per i non frequentanti 1. William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci, 2003 2. Marica Tolomelli, Il Sessantotto. Una breve storia, Roma, Carocci, 2008 3. Un libro a scelta tra: • R. Brizzi e M. Marchi, Charles De Gaulle, Bologna, Il Mulino, 2008 • S. Cavazza, E. Scarpellini (a cura di), La rivoluzione dei consumi. Società di massa e benessere in Europa, 1945-2000, Bologna, Il Mulino, 2010 • C, Corlelissen, B. Mantelli, P. Terhoven, Il decennio rosso. Contestazione sociale e conflitto politico in Germania e in Italia negli anni Sessanta e Settanta, Bologna, Il Mulino, 2012
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8
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M-STO/04
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64
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801877 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA FRANCESE
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8
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L-LIN/04
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801879 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA
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MESSINA FAJARDO LUISA
( programma)
Obiettivi Formativi Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua spagnola e della cultura. Si pretende sviluppare la competenza comunicativa e socioculturale attraverso, fondamentalmente, lo studio del mondo politico ispanico.
Il Modulo I riguarda un approfondimento dello studio del linguaggio politico e della fraseologia di uso settoriale (linguaggio politico), in un’ottica comunicativa e culturale.
Il Modulo II avrà per argomento lo studio della presenza della cultura ispanica nell’area mediterranea e caraibica.
Prerequisiti Il corso è tenuto dal docente in lingua spagnola. Si richiede pertanto, inizialmente, la sufficiente conoscenza della lingua orale (livello B1) per poter seguire le lezioni. Contenuti del Corso Modulo I Cultura: Il Mondo Ispanico nell’area del Mediterraneo e del Caribe: un dialogo di pace. AAVV, Il dialogo come percorso verso la pace. Jiménez Naharro, M. e Chirinos, K. (eds.), Roma: Aracne Editore, 2016. Modulo II Il linguaggio politico. Il modulo verte sullo studio del linguaggio politico. Le caratteristiche e analisi del discorso politico.
MESSINA FAJARDO, Luisa A.(2011): El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
Dispense reperibili presso la copisteria Partenone di viale Leonardo Da Vinci, 282. Metodi Didattici L’insegnamento per il Corso di Cultura dei Paesi di Lingua Spagnola (8 CFU) si articola in due moduli: 1) Culturale; 2) Linguistico.
Il Modulo I Cultura: gli argomenti saranno trattati frontalmente e sotto forma seminariale. Gli studenti sono tenuti pertanto a seguire sia le lezione sia i seminari che si svolgeranno durante l’anno accademico e che saranno segnalati dal docente. È previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente.
I Modulo II: Linguaggi settoriali. Il Linguaggio politico: gli argomenti saranno trattati frontalmente ed è previsto lo svolgimento di una tesina da concordare con il docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame prevede un colloquio orale. L’esame orale, al quale possono accedere solo chi è in possesso di un livello a partire dal B1, riguarda il modulo I (Cultura) e il modulo II (Linguaggi settoriali. Il linguaggio politico) e terrà conto della tesina che è propedeutica all’esame orale e si dovrà consegnare minimo una settimana prima dell’esame orale.
Testi di riferimento:
Modulo I AAVV, Il dialogo come percorso verso la pace. Jiménez Naharro, M. e Chirinos, K. (eds.), Roma: Aracne Editore, 2016.
Modulo II
MESSINA FAJARDO, Luisa A.(2011): El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
( testi)
Modulo I AAVV, Il dialogo come percorso verso la pace. Jiménez Naharro, M. e Chirinos, K. (eds.), Roma: Aracne Editore, 2016.
Modulo II
MESSINA FAJARDO, Luisa A.(2011): El lenguaje político. Características y análisis del discurso político. Milano: Maggioli editore / Apogeo education, 2016.
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8
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L-LIN/07
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801878 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA INGLESE
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Erogato presso
21801878 CULTURE DEI PAESI DI LINGUA INGLESE in RELAZIONI INTERNAZIONALI (DM 270) LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE AMBROSINI RICCARDO
( programma)
Per gli studenti non frequentanti del dipartimento di Scienze Politiche e dei corsi di laurea in scienze storiche del Dipartimento di Studi Umanistici il programma non frequentanti è il seguente:
Alessandro Torre, Regno Unito, il Mulino, 2003 Ferdinando Fasce, I presidenti USA. Due secoli di storia. Carocci, 2008
L’esame prevede solo un colloquio orale. Nell’ultima sessione dell’a.a. 2014-2015, i tre appelli saranno il 26 gennaio e il 9 e 23 febbraio.
( testi)
Alessandro Torre, Regno Unito, il Mulino, 2003 Ferdinando Fasce, I presidenti USA. Due secoli di storia. Carocci, 2008
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8
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L-LIN/12
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801880 -
CULTURE DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA
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8
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L-LIN/14
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
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