20410278 -
MICROBIOLOGIA AMBIENTALE
(obiettivi)
1. acquisire la conoscenza del ruolo fondamentale dei microrganismi negli ecosistemi e dei fattori che ne influenzano la distribuzione e le interazioni con altri organismi: - biodiversità metabolica e funzionale, struttura e dinamica di comunità microbiche - gruppi tassonomici di batteri e archea 2. conoscenza di metodi tradizionali, molecolari e coltivazione-indipendenti per identificazione/tipizzazione e analisi di popolazioni microbiche 3. valutazione delle molteplici potenzialità applicative di microrganismi ambientali anche come bioindicatori 4. acquisizione di capacità critiche tramite lettura di articoli scientifici.
|
6
|
BIO/19
|
44
|
-
|
5
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410259 -
ENTOMOLOGIA
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi prevalenti: 1) far acquisire conoscenze di base su morfologia, anatomia, fisiologia, biologia ed evoluzione dei principali gruppi di esapodi. 2) far acquisire conoscenze teoriche e pratiche sulla sistematica e classificazione degli esapodi. 3) proporre gli elementi di base per una discussione sul significato del successo evolutivo degli esapodi e sulla loro importanza nello studio di base ed applicato. 4) far acquisire le conoscenze sulla biodiversità degli esapodi ed i relativi adattamenti. 5) fornire gli strumenti per il riconoscimento tassonomico degli esapodi a livello delle principali famiglie, soprattutto relativamente alle specie della fauna italiana. 6) stimolare ed esaltare la curiosità e le capacità di osservazione e di critica. 7) rendere lo studente in grado di valutare la propria competenza in ambiti particolari del campo specifico.
-
DI GIULIO ANDREA
( programma)
1) Introduzione: Significato e scopo del corso; l’entomologia nella storia della Zoologia e più in generale nella storia della scienza; ruolo dell’entomologia nelle moderne discipline biologiche; entomologia di base ed applicata; rapporti degli insetti con l’uomo e l’ambiente. 2) Generalità sugli Artropodi; problemi di filogenesi degli Artropodi; gli insetti nell’evoluzione degli Artropodi terrestri; generalità sugli Atelocerati, ed in particolare sugli Esapodi; cenni di paleontologia degli insetti; origine degli insetti; significato del successo evolutivo degli insetti. 3) Gli insetti come animali terrestri; esoscheletro; struttura del tegumento e della cuticola; colori chimici e fisici. Anatomia esterna: regioni del corpo; scleriti; segmentazione primaria e secondaria; appendici ed ali. 4) Il movimento: muscolatura ed endoscheletro; la corsa; il salto; origine e meccanica del volo; adattamenti alla vita acquatica ed importanza delle forze di superficie, il nuoto; lo scavo; arti raptatori e foretici. 5) Respirazione; respirazione in ambiente acquatico; riassorbimento dell’acqua; escrezione; adattamenti alle modificazioni di temperatura. 6) L’alimentazione: appendici cefaliche ed apparati boccali; anatomia e fisiologia dell’apparato digerente; strategie alimentari. 7) Sistema circolatorio. 8) La riproduzione: struttura e morfologia funzionale dei segmenti e delle appendici genitali; apparati riproduttori e comportamenti riproduttivi; viviparità; partenogenesi; pedogenesi; poliembrionia; significato dell’eterogonia; uova; spermatozoi. 9) Sviluppo embrionale e postembrionale: accrescimento e metamorfosi; tipi di larve e tipi di metamorfosi; diapausa; fisiologia della muta; ghiandole endocrine. 10) Comunicazione fisiologica entro l'insetto. Sistema nervoso: le componenti ed il funzionamento. Sistema endocrino: gli ormoni e gli organi endocrini. Ghiandole esocrine. Percezione dell'ambiente. Occhi composti. Visione. Ocelli. Meccanorecettori. Chemiorecettori. Comunicazione con altri organismi. Colorazione. Produzione di luce. Comunicazione meccanica: produzione di suono e vibrazioni del substrato.Comunicazione chimica: feromoni e secrezioni di significato interspecifico. 11) Rapporti intraspecifici; cure parentali; società; rapporti interspecifici; predazione; parassitismo. 12) Orientamento; migrazioni; dispersione. 13) Classificazione: caratteri diagnostici a livello degli ordini e cenni sulle famiglie più importanti, con particolare riguardo alla fauna italiana ed agli aspetti di biologia ed ecologia. Filogenesi degli insetti. Esapodi Apterigoti: COLLEMBOLA, PROTURA, DIPLURA, MICROCORYPHIA, ZYGENTOMA. Paleotteri: EPHEMEROPTERA, ODONATA. Polineotteri (ordini ortotteroidi): PLECOPTERA, EMBIOPTERA, DICTYOPTERA, ISOPTERA, GRYLLOBLATTODEA, DERMAPTERA, PHASMIDA, ORTOPTERA, ZORAPTERA, MANTOFASMATODEA. Paraneotteri (ordini emitteroidi): PSOCOPTERA, PHTHIRAPTERA, THYSANOPTERA, HETEROPTERA. HOMOPTERA. Oligoneotteri: MECOPTERA, TRICHOPTERA, LEPIDOPTERA, DIPTERA, SIPHONAPTERA, MEGALOPTERA, RAPHIDIOPTERA, PLANIPENNIA, COLEOPTERA, STREPSIPTERA, HYMENOPTERA. 14) 1) Introduzione: Significato e scopo del corso; l’entomologia nella storia della Zoologia e più in generale nella storia della scienza; ruolo dell’entomologia nelle moderne discipline biologiche; entomologia di base ed applicata; rapporti degli insetti con l’uomo e l’ambiente. 2) Generalità sugli Artropodi; problemi di filogenesi degli Artropodi; gli insetti nell’evoluzione degli Artropodi terrestri; generalità sugli Atelocerati, ed in particolare sugli Esapodi; cenni di paleontologia degli insetti; origine degli insetti; significato del successo evolutivo degli insetti. 3) Gli insetti come animali terrestri; esoscheletro; struttura del tegumento e della cuticola; colori chimici e fisici. Anatomia esterna: regioni del corpo; scleriti; segmentazione primaria e secondaria; appendici ed ali. 4) Il movimento: muscolatura ed endoscheletro; la corsa; il salto; origine e meccanica del volo; adattamenti alla vita acquatica ed importanza delle forze di superficie, il nuoto; lo scavo; arti raptatori e foretici. 5) Respirazione; respirazione in ambiente acquatico; riassorbimento dell’acqua; escrezione; adattamenti alle modificazioni di temperatura. 6) L’alimentazione: appendici cefaliche ed apparati boccali; anatomia e fisiologia dell’apparato digerente; strategie alimentari. 7) Sistema circolatorio. 8) La riproduzione: struttura e morfologia funzionale dei segmenti e delle appendici genitali; apparati riproduttori e comportamenti riproduttivi; viviparità; partenogenesi; pedogenesi; poliembrionia; significato dell’eterogonia; uova; spermatozoi. 9) Sviluppo embrionale e postembrionale: accrescimento e metamorfosi; tipi di larve e tipi di metamorfosi; diapausa; fisiologia della muta; ghiandole endocrine. 10) Comunicazione fisiologica entro l'insetto. Sistema nervoso: le componenti ed il funzionamento. Sistema endocrino: gli ormoni e gli organi endocrini. Ghiandole esocrine. Percezione dell'ambiente. Occhi composti. Visione. Ocelli. Meccanorecettori. Chemiorecettori. Comunicazione con altri organismi. Colorazione. Produzione di luce. Comunicazione meccanica: produzione di suono e vibrazioni del substrato.Comunicazione chimica: feromoni e secrezioni di significato interspecifico. 11) Rapporti intraspecifici; cure parentali; società; rapporti interspecifici; predazione; parassitismo. 12) Orientamento; migrazioni; dispersione. 13) Classificazione: caratteri diagnostici a livello degli ordini e cenni sulle famiglie più importanti, con particolare riguardo alla fauna italiana ed agli aspetti di biologia ed ecologia. Filogenesi degli insetti. Esapodi Apterigoti: COLLEMBOLA, PROTURA, DIPLURA, MICROCORYPHIA, ZYGENTOMA. Paleotteri: EPHEMEROPTERA, ODONATA. Polineotteri (ordini ortotteroidi): PLECOPTERA, EMBIOPTERA, DICTYOPTERA, ISOPTERA, GRYLLOBLATTODEA, DERMAPTERA, PHASMIDA, ORTOPTERA, ZORAPTERA, MANTOFASMATODEA. Paraneotteri (ordini emitteroidi): PSOCOPTERA, PHTHIRAPTERA, THYSANOPTERA, HETEROPTERA. HOMOPTERA. Oligoneotteri: MECOPTERA, TRICHOPTERA, LEPIDOPTERA, DIPTERA, SIPHONAPTERA, MEGALOPTERA, RAPHIDIOPTERA, PLANIPENNIA, COLEOPTERA, STREPSIPTERA, HYMENOPTERA. 14) Aspetti della entomologia applicata: entomologia medica e veterinaria, entomologia agraria, entomologia e conservazione, entomologia nella valutazione ambientale, entomologia e beni culturali, entomologia urbana.
( testi)
P.J. Gullan & P.S. Cranston “Lineamenti di Entomologia” Zanichelli R.G. Davies “Lineamenti di Entomologia” Zanichelli
M. Chinery “Guida agli insetti d’Europa” Muzzio
|
6
|
BIO/05
|
32
|
-
|
20
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20401676 -
ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE
|
|
-
I modulo
|
3
|
BIO/07
|
20
|
-
|
5
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
-
II modulo
|
3
|
BIO/07
|
20
|
-
|
5
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20402508 -
CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI E DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
Comprensione dei principali pathway metabolici sviluppati da microorganismi, piante e animali nella biosintesi di sostanze del metabolismo secondario di particolare interesse per la salute dell’uomo e raggiungimento delle conoscenze di base necessarie per la comprensione degli equilibri chimici che regolano le origini, il trasporto, le trasformazioni e gli effetti di alcuni inquinanti ambientali sia di origine naturale che antropica.
-
TOFANI DANIELA
( programma)
Cenni introduttivi sulla chimica delle sostanze naturali. Caratteristiche dei metaboliti secondari. Sostanze allelopatiche. Le vie biosintetiche del metabolismo secondario. Il metabolismo dell’acetato. Prostaglandine. Polichetidi aromatici. Antrachinoni. Cannabinoidi. Aflatossine. Tetracicline. Il metabolismo dello shikimato. Biogenesi dello shikimato. Acidi cinnamici. Lignine. Fenilpropani. Acidi benzoici. Cumarine. Flavonoidi. Tannini. Isoflavoni. Chinoni terpenoidici. Il metabolismo del mevalonato. Biogenesi del acido mevalonico. I vari tipi di terpeni e i composti derivati. Iridoidi. Gibberelline. Caratteristiche strutturali degli steroidi animali. Fitosteroli. Alcaloidi: definizione, amminoacidi originari e nomenclatura. Biosintesi e attività dei principali tipi di alcaloidi: cocaina, nicotina, curari, morfina, loganina, acido lisergico, coniina. Cenni sui carboidrati. Glucosidi cianogenici. Streptomicina. Metaboliti secondari di origine peptidica. Interferoni. Peptidi oppioidi. Tossine peptidiche: ricina e botulino. Penicilline. Principi base della chimica dell’ambiente. Interazioni fra le varie sfere in cui è suddiviso l’ambiente terrestre. L’atmosfera: cenni sulla formazione e deplezione dell’ozono (buco dell’ozono); effetto dei cfc e halon. Cenni sulle specie ossidanti ed inquinanti e il loro monitoraggio. Il particolato: ipa e ftalati. L’effetto-serra: principali gas-serra e loro gwp. Il protocollo di Kyoto. L’idrosfera. Proprietà chimico-fisiche dell’acqua e dei corpi d’acqua. TIC, TOC, TC. Inquinanti organici biodegradabili (COD, BOD5), di difficile ossidazione e tossici (LD50 e LOD50). Bioaccumulazione e biomagnificazione. Metabolismo di alcuni pesticidi.
( testi)
P.M. DEWICK : CHIMICA, BIOSINTESI E BIOATTIVITA’ DELLE SOSTANZE NATURALI. EDIZIONI PICCIN . C. BAIRD, M. CANN “CHIMICA AMBIENTALE”, ZANICHELLI Copie delle slide utilizzate a lezione, distribuite dal docente.
|
6
|
CHIM/06
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410301 -
ECOLOGIA E GESTIONE DEGLI ECOSISTEMI COSTIERI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi la padronanza dei principi dell’ecologia degli ecosistemi costieri e il conseguimento di solide competenze in questo settore, la comprensione del suo rapporto con altre discipline ecologiche (ecologia animale, ecologia vegetale) e il rafforzamento in questo contesto di conoscenze acquisite in precedenza (botanica, zoologia, ecologia). Questo corso propone di analizzare la biodiversità complessiva degli ecosistemi costieri, a livello nazionale ed europeo e le principali minacce. Inoltre, si prevede l’acquisizione di un'ampia padronanza di metodologie strumentali e di tecniche relative alla raccolta, sia in laboratorio che in campo, dei dati biologici ed ambientali. In fine, si propone di sviluppare la preparazione culturale necessaria per l’analisi e la gestione delle risorse naturali degli ecosistemi costieri mirate alla loro tutela, conservazione e valorizzazione, sia in contesti naturali che fortemente modificati dall’uomo, coniugate alla consapevolezza sulle problematiche relative alla conservazione e alla gestione di questi ecosistemi.
-
ACOSTA ALICIA TERESA ROSARIO
( programma)
Ecologia e Diversità floristico-vegetazionale degli ecosistemi costieri
Gli ecosistemi costieri come interfaccia fra l’ambiente terrestre e marino. I gradienti ambientali. Ecotoni e transizioni. Diversità degli ecosistemi costieri sabbiosi, rocciosi e lagunari. Caratteristiche e distribuzione nei diversi continenti. Fitocenosi costiere dei litorali italiani ed europei (mediterranei ed atlantici). Principali aggruppamenti vegetali. Principali strategie adattative delle piante. Gli Habitat costieri della Direttiva Europea 92/43/EEC (Direttiva Habitat) ed EUNIS presenti in Italia. Problematiche di conservazione. Tecniche di campionamento e di analisi dei dati.
Ecologia e diversità faunistica delle coste sabbiose, delle lagune costiere e delle coste rocciose Gli animali delle dune costiere e rapporti con la vegetazione psammoalofila. Interazioni fra le zoocenosi dunali e quelle della macchia mediterranea sempreverde. Fauna delle zone umide retrodunali, siti di nidificazione e svernamento dell’avifauna; rapporti con la Convenzione di Ramsar. Problemi di conservazione e gestione. Spiaggiamenti e recupero di vertebrati marini (cetacei e tartarughe marine); nidificazione delle tartarughe marine e loro salvaguardia. Animali terrestri e marini della zona intertidale. Fauna delle pozze di scogliere. Le falesie e la nidificazione degli uccelli. Problemi di conservazione e gestione
Gestione e Conservazione degli ambienti costieri La conservazione dei litorali. Principali fattori di disturbo. Effetti dei disturbi sulle fitocenosi: Meccanismi di risposta. Le specie minacciate e le specie esotiche. Bioindicatori. Qualità ambientale e stato di conservazione. Response to disturbance. Endangered species. Alien species. Bioindicators. Environmental quality and conservation status. Principali strategie per la conservazione degli ecosistemi costieri
( testi)
Acosta A. & Ercole S. 2017. Gli habitat delle coste sabbiose italiane: ecologia e problematiche di conservazione. Quaderni ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale 215/2015.
Ruffo, S. (a cura di). (2002). Dune e spiagge sabbiose. Ambienti fra terra e mare. Quaderni Habitat, 4. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Scaricabile dal sito del Ministero.
-
DI GIULIO ANDREA
( programma)
Ecologia e diversità faunistica delle coste sabbiose, delle lagune costiere e delle coste rocciose Gli animali delle dune costiere e rapporti con la vegetazione psammoalofila. Interazioni fra le zoocenosi dunali e quelle della macchia mediterranea sempreverde. Fauna delle zone umide retrodunali, siti di nidificazione e svernamento dell’avifauna; rapporti con la Convenzione di Ramsar. Problemi di conservazione e gestione. Spiaggiamenti e recupero di vertebrati marini (cetacei e tartarughe marine); nidificazione delle tartarughe marine e loro salvaguardia. Animali terrestri e marini della zona intertidale. Fauna delle pozze di scogliere. Le falesie e la nidificazione degli uccelli. Problemi di conservazione e gestione
( testi)
PRESENTAZIONI POWER POINT E ALTRI DOCUMENTI ELETTRONICI DISTRIBUITI DAL PROFESSORE
|
4
|
BIO/03
|
16
|
-
|
20
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
2
|
BIO/05
|
16
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
20410487 -
Ecologia animale II
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le basi teorico-pratiche dell’ecologia delle comunità animali, della macroecologia e di approfondire alcuni aspetti dell’ecologia di popolazione e dell’ecologia del comportamento animale che richiedono delle conoscenze avanzate da parte dello studente acquisibili con la frequentazione del corso di Ecologia Animale. - Lo studente apprenderà le caratteristiche delle comunità animali, i descrittori per definirle le modalità di studio per analizzarne la struttura. Saranno illustrate le tecniche per analizzare quantitativamente le relazioni che intercorrono tra gli organismi appartenenti alla stessa comunità. Saranno proposti alcuni modelli nulli per condurre analisi di simulazione di comunità, i criteri di scelta del modello e delle tecniche di campionamento più idonee ai gruppi animali analizzati. - Lo studio delle comunità animali e della macroecologia sarà organizzato in differenti moduli. (i) Co-occorrenza: il modulo di co-occorrenza consente di testare modelli non casuali di co-occorrenza di specie in una matrice di presenza-assenza; (ii) Macroecologia: lo studio della suddivisione tra le specie dello spazio fisico e delle risorse ecologiche. Gli studi macroecologici consistono nell'analisi dei traits a livello di specie, come la dimensione del corpo, l'area geografica e l'abbondanza media, misurati a grandi scale spaziali; (iii) Sovrapposizione di nicchia: lo studio della sovrapposizione di nicchie ha una lunga storia nell'ecologia delle comunità. Semplici teorie di limitazione della somiglianza e slittamento di caratteri ecologici prevedono che la competizione interspecifica determini una riduzione della sovrapposizione di nicchia delle specie in competizione. Testare questa idea con dati empirici porta a tre domande: 1) quali aspetti della nicchia dovrebbero essere misurati? 2) come si può quantificare la sovrapposizione di nicchia tra coppie di specie? 3) quale sovrapposizione di nicchia ci si aspetterebbe in assenza di competizione? (iv) Sovrapposizione di dimensioni del corpo: questo modulo consente di testare modelli insoliti nelle dimensioni corporee di specie coesistenti e di confrontare tali schemi con quelli che ci si potrebbe aspettare in un assemblaggio casuale non strutturato da interazioni interspecifiche; (v) Diversità delle comunità: la diversità delle specie è oggetto centrale di studio sia nell'ecologia di comunità di base che in quella applicata. Saranno affrontate due principali questioni nello studio della diversità delle specie. Il primo è come possiamo quantificare la diversità di un assemblaggio e il secondo è come possiamo confrontare statisticamente la diversità di due diversi assemblaggi; (vi) Gruppi funzionali o gilde: gruppi di specie all'interno di una comunità che condividono risorse comuni sono considerate gilde. Questo modulo permetterà di incorporare la struttura della gilda nelle analisi di comunità. - Mediante simulazioni in laboratorio e sul campo, lo studente apprenderà le dinamiche che determinano l’organizzazione e la struttura di alcune comunità animali selezionate. - Saranno usati programmi informatici interattivi per l'analisi dei modelli nulli nell'ecologia delle comunità per testare modelli di comunità con dati sperimentali e non sperimentali. Saranno illustrate le randomizzazioni di Monte Carlo come metodo analitico per confrontare le comunità reali con "pseudo-comunità" create usando diversi algoritmi. Sarà illustrata l’ampia applicabilità dei modelli nulli nell'ecologia animale applicata e di base.
-
VIGNOLI LEONARDO
( programma)
Lo studio delle comunità animali e della macroecologia sarà organizzato in differenti moduli. (i) Co-occorrenza: il modulo di co-occorrenza consente di testare modelli non casuali di co-occorrenza di specie in una matrice di presenza-assenza; (ii) Macroecologia: lo studio della suddivisione tra le specie dello spazio fisico e delle risorse ecologiche. Gli studi macroecologici consistono nell'analisi dei traits a livello di specie, come la dimensione del corpo, l'area geografica e l'abbondanza media, misurati a grandi scale spaziali; (iii) Sovrapposizione di nicchia: lo studio della sovrapposizione di nicchie ha una lunga storia nell'ecologia delle comunità. Semplici teorie di limitazione della somiglianza e slittamento di caratteri ecologici prevedono che la competizione interspecifica determini una riduzione della sovrapposizione di nicchia delle specie in competizione. Testare questa idea con dati empirici porta a tre domande: 1) quali aspetti della nicchia dovrebbero essere misurati? 2) come si può quantificare la sovrapposizione di nicchia tra coppie di specie? 3) quale sovrapposizione di nicchia ci si aspetterebbe in assenza di competizione? (iv) Sovrapposizione di dimensioni del corpo: questo modulo consente di testare modelli insoliti nelle dimensioni corporee di specie coesistenti e di confrontare tali schemi con quelli che ci si potrebbe aspettare in un assemblaggio casuale non strutturato da interazioni interspecifiche; (v) Diversità delle comunità: la diversità delle specie è oggetto centrale di studio sia nell'ecologia di comunità di base che in quella applicata. Saranno affrontate due principali questioni nello studio della diversità delle specie. Il primo è come possiamo quantificare la diversità di un assemblaggio e il secondo è come possiamo confrontare statisticamente la diversità di due diversi assemblaggi; (vi) Gruppi funzionali o gilde: gruppi di specie all'interno di una comunità che condividono risorse comuni sono considerate gilde. Questo modulo permetterà di incorporare la struttura della gilda nelle analisi di comunità. - Mediante simulazioni in laboratorio e sul campo, lo studente apprenderà le dinamiche che determinano l’organizzazione e la struttura di alcune comunità animali selezionate. - Saranno usati programmi informatici interattivi per l'analisi dei modelli nulli nell'ecologia delle comunità per testare modelli di comunità con dati sperimentali e non sperimentali. Saranno illustrate le randomizzazioni di Monte Carlo come metodo analitico per confrontare le comunità reali con "pseudo-comunità" create usando diversi algoritmi. Sarà illustrata l’ampia applicabilità dei modelli nulli nell'ecologia animale applicata e di base.
( testi)
NON ESISTE UN SINGOLO LIBRO DI TESTO, MA OLTRE A DISPENSE E POWER POINTS FORNITI AGLI STUDENTI, SONO UTILI, PER ALCUNE PARTI INDICATE DAL DOCENTE: - BEGON, M., TOWNSEND, C.R., HARPER, J.L.— ECOLOGY: FROM INDIVIDUALS TO ECOSYSTEMS / 4TH ED. BLACKWELL PUBLISHING, OXFORD UK. - BOITANI L. & FULLER T.K. (EDS.), 2000. RESEARCH TECHNIQUES IN ANIMAL ECOLOGY. CONTROVERSIES AND CONSEQUENCES. COLUMBIA UNIVERSITY PRESS, N.Y.; - GOTELLI, N.J. AND A.M. ELLISON. 2004. A PRIMER OF ECOLOGICAL STATISTICS. SINAUER ASSOCIATES, INC., SUNDERLAND, MA.; - GOTELLI, N.J. 2008. A PRIMER OF ECOLOGY. 4TH EDITION. SINAUER ASSOCIATES, INC., SUNDERLAND, MA. - HENDERSON, P.A. 2003. PRACTICAL METHODS IN ECOLOGY. BLACKWELL SCIENCE LTD - VERHOEF, H.F., MORIN, P.J. 2010. COMMUNITY ECOLOGY. PROCESSES, MODELS, AND APPLICATIONS. OXFORD UNIVERSITY PRESS, USA - MITTELBACH, G.G., MCGILL, B.J. 2019. COMMUNITY ECOLOGY. OXFORD UNIVERSITY PRESS, USA.
Agli studenti è fornito un documento che elenca per ogni argomento di lezione quale testo e quali capitoli sono più appropriati per lo studio, e per ogni argomento sono elencati articoli scientifici recenti per un approfondimento. Sono forniti i pdf delle lezioni e degli articoli scientifici.
|
6
|
BIO/05
|
40
|
-
|
10
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410207 -
Biochimica della nutrizione
(obiettivi)
Il corso di Biochimica della Nutrizione intende fornire agli studenti le basi per comprendere i meccanismi molecolari attraverso cui l’organismo umano utilizza macro- e micronutrienti al fine di produrre l’energia necessaria per mantenere lo stato di ordine caratteristico di ciascun essere vivente. In particolare, obiettivi del Corso sono la comprensione delle modalità con le quali i diversi gruppi di nutrienti (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine e sali minerali) ed altre sostanze di origine naturale e non (etanolo, bevande nervine, xenobiotici) vengono assimilati e trasformati nell’organismo umano e ne influenzano lo stato metabolico. Infine il Corso si propone anche di illustrare i meccanismi di formazione delle specie reattive dell’ossigeno legati al metabolismo ed il ruolo protettivo esercitato da composti antiossidanti di origine alimentare
|
6
|
BIO/10
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20401653 -
BIOCHIMICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire una panoramica delle attività di un laboratorio di analisi cliniche inserita nel contesto organizzativo e commerciale attuale, di illustrare le varie fasi che costituiscono le analisi cliniche e di passare in rassegna le principali metodologie, sia in campo biochimico che molecolare, impiegate nei moderni laboratori biomedici a scopo diagnostico e quindi di fornire le basi per l’interpretazione dei risultati in chiave fisiopatologica. Promuovere un approccio critico alla diagnostica di laboratorio.
|
6
|
BIO/12
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410253 -
NEUROBIOLOGIA CELLULARE APPLICATA
(obiettivi)
Favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
|
6
|
BIO/06
|
32
|
-
|
20
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410486 -
Laboratorio di neurobiologia cellulare
(obiettivi)
Favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
-
Erogato presso
20410486 Laboratorio di neurobiologia cellulare in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 PERSICHINI TIZIANA
( programma)
Competenze culturali: L’obiettivo del corso è quello di favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Si intende favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione. Competenze metodologiche: saper progettare un esperimento utilizzando colture di cellule gliali, acquisire ed analizzare i dati ottenuti dall’attività di laboratorio. programma dell’insegnamento: Saranno approfonditi i seguenti argomenti: Morfologia e ultrastruttura delle cellule gliali; Proprietà e funzioni degli astrociti: omeostasi di pH, K, volume; L’unità neuro-glio-vascolare, meccanismi di regolazione del flusso sanguigno cerebrale; rilascio di gliotrasmettitori e sinapsi tripartita; Ruolo dell’ossido di azoto come neurotrasmettitore e mediatore neurotossico; Microglia: attivazione, motilità e ruolo nell’immunosorveglianza; Ruolo della glia nelle malattie: astrocitosi reattiva, malattie neurodegenerative e infettive. Meccanismi della risposta cellulare allo stress nitrossidativo negli astrociti. L’attività di laboratorio prevede l’utilizzo di colture di cellule gliali e sarà dedicata allo studio del ruolo dell’ossido di azoto come messaggero cellulare. Principali metodologie trattate: estrazione di proteine nucleari e western blot; metodiche di studio dell'espressione genica e di fattori trascrizionali (estrazione di RNA, RT-PCR, EMSA, TransAM-ELISA). Trasfezione cellulare. Sistemi di regolazione dell'espressione genica (oligonucleotidi decoy,). Metodiche di studio del pathway dell'ossido di azoto. Determinazione dell'NO in cellule vive e in estratti cellulari (nitriti, attività enzimatica, sonde fluorescenti).
( testi)
BRUCE R. RANSOM, HELMUT KETTENMANN. “NEUROGLIA” – THIRD EDITION – 2012 OXFORD UNIVERSITY PRESS
Saranno fornite le diapositive in formato PDF di tutte le lezioni.
La professoressa riceve gli studenti almeno una volta a settimana previo appuntamento via e-mail: tiziana.persichini@uniroma3.it
|
6
|
BIO/06
|
32
|
-
|
20
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20402369 -
GENETICA DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Il corso di Genetica dei Microrganismi è articolato in modo da fornire allo studente sia competenze culturali (conoscenza di), relative a linguaggi, metodologie e approcci sperimentali per lo studio delle relazioni genotipo-fenotipo nei procarioti, che competenze metodologiche (saper effettuare), che consentano di ricercare in modo autonomo e analizzare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di valutare e impostare un approccio sperimentale.
I principali obiettivi formativi del corso sono: (i) l’acquisizione di conoscenze avanzate sulle basi genetiche e molecolari dell’evoluzione e del funzionamento degli genomi procariotici e degli elementi genetici extracromosomali, e sugli approcci sperimentali per studiare questi aspetti; (ii) l’acquisizione di conoscenze e competenze per la scelta e la messa a punto di protocolli sperimentali; (iii) l’acquisizione di competenze che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line.
-
Erogato presso
20401664 GENETICA DEI MICRORGANISMI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 N0 IMPERI FRANCESCO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a linguaggi, metodologie e approcci sperimentali per lo studio delle relazioni genotipo-fenotipo nei procarioti; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e analizzare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di valutare e impostare un approccio sperimentale.
Programma - stuttura, organizzazione, funzionamento ed evoluzione del cromosoma batterico; - metodi e approcci per il sequenziamento e l’analisi dei genomi batterici; - stuttura, organizzazione, funzione ed evoluzione degli elementi genetici mobili (plasmidi e trasposoni); - basi genetiche e molecolari del trasferimento genico orizzontale; - basi genetiche e molecolari della regolazione dell’espressione genica e della bistabilità nei procarioti; - basi genetiche e metodi di studio della resistenza e della tolleranza agli antibiotici; - metodi di identificazione e validazione di geni essenziali; - approcci per l’identificazione e lo studio di microrganismi “non coltivabili”
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Genetica dei Batteri, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise via email con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattati nel corso.
|
6
|
BIO/18
|
40
|
-
|
10
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410314 -
GENETICA DEI SISTEMI COMPLESSI
(obiettivi)
Il corso punta a fornire una visione piu’ ampia e approfondita di aspetti della genetica, non trattati nel corso di genetica di base, e relativi al ruolo del genoma (ed epigenoma) umano nel controllo di processi biologici complessi e nella risposta individuale a fattori endogeni ed esogeni.
-
Erogato presso
20410314 GENETICA DEI SISTEMI COMPLESSI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 BERARDINELLI FRANCESCO
( programma)
- IL GENOMA (ORGANIZZAZIONE, GENOMICA STRUTTURALE, GENOMICA COMPARATIVA, GENOMICA FUNZIONALE). EPIGENOMA (METILAZIONE, MODIFICAZIONE DEGLI ISTONI, ARCHITETTURA 3D DELLA CROMATINA, NON-CODING RNA). ESEMPI DI PROCESSI REGOLATI A LIVELLO EPIGENETICO: IL DIFFERENZIAMENTO CELLULARE; LA DETERMINAZIONE GENETICA DEL SESSO (COME E’ DETERMINATO IL SESSO, COMPENSAZIONE DEL CROMOSOMA X E INATTIVAZIONE). - REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE, SENESCENZA E APOPTOSI. GENETICA DELL’INVECCHIAMENTO (TEORIE GENETICHE DELL'INVECCHIAMENTO, GENI DELLA LONGEVITA’, INVECCHIAMENTO NEGLI ORGANISMI MODELLO, INVECCHIAMENTO CELLULARE E MOLECOLARE). GENETICA DEL CANCRO (ONCOGENI, GENI ONCOSOPPRESSORI, RIARRANGIAMENTI CROMOSOMICI E CANCRO, TEORIA DELLE CELLULE STAMINALI TUMORALI). RISPOSTA GENETICA INDIVIDUALE E FARMACOGENETICA.
( testi)
- ARTICOLI SCIENTIFICI FORNITI DAL DOCENTE - TOM STRACHAN E ANDREW READ, GENETICA MOLECOLARE UMANA, (seconda edizione condotta sulla quinta edizione inglese) ZANICHELLI
|
6
|
BIO/18
|
40
|
-
|
10
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20401777 -
IGIENE
(obiettivi)
IGIENE Obiettivi generali fornire le informazioni metodologiche necessarie per lo studio dei problemi di sanità pubblica;
far acquisire le competenze necessarie per l’esercizio della prevenzione delle malattie infettive e cronico degenerative
Obiettivi specifici al termine del corso lo studente deve essere in grado di: • riferire i principali indici statistico-sanitari di mortalità e morbosità • progettare in termini generali studi epidemiologici • interpretare dati epidemiologici per la prevenzione e la promozione della salute • riferire gli elementi fondamentali di profilassi diretta e specifica • indicare i principi e le applicazioni delle metodologie di laboratorio a livello di tutela dell’ambiente e delle comunità • progettare in termini generali interventi di tutela dell’ambiente per la salvaguardia della salute • esporre metodologie e strategie dell’educazione sanitaria e promozione della salute
|
6
|
MED/42
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20401821 -
IMMUNOLOGIA
(obiettivi)
Approfondimento dei meccanismi cellulari e molecolari della risposta immunitaria ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi.
|
6
|
MED/04
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410270 -
LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI
(obiettivi)
Sono assunti come obiettivi formativi del corso: 1) l’acquisizione di conoscenze su metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; 2) l’acquisizione di metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione, la descrizione e l’ingegnerizzazione di microrganismi di interesse industriale; 3) l’acquisizione di competenze per l’impostazione di un protocollo sperimentale e per la sua esecuzione; 4) l’acquisizione di competenze che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line. I risultati di apprendimento attesi prevedono un incremento da parte dello studente delle conoscenze teoriche nel campo delle biotecnologie microbiche, delle competenze pratiche per la progettazione e l’esecuzione di esperimenti di laboratorio, e di capacità critiche per la ricerca e la valutazione di dati di letteratura.
-
Erogato presso
20410270 LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE DEI MICRORGANISMI in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 RAMPIONI GIORDANO
( programma)
Il programma del corso è articolato in modo da fornire allo studente: - competenze culturali (conoscenza di:) relative a metodologie e linguaggi appropriati per l’isolamento, l’osservazione, la descrizione e l’ingegnerizzazione di microrganismi di interesse industriale, e a metodiche molecolari avanzate nel campo delle biotecnologie microbiche; - competenze metodologiche (saper effettuare:) che consentano di ricercare in modo autonomo e valutare in modo critico pubblicazioni scientifiche presenti nelle banche dati disponibili on-line, e di impostare un protocollo sperimentale ed eseguirlo correttamente.
Programma Le attività di laboratorio, precedute da una trattazione teorica, riguarderanno: - isolamento di microrganismi di interesse industriale da fonti naturali, preparazione di terreni di crescita e tecniche di coltivazione; - generazione e selezione mediante screening di mutanti per inserzione di trasposoni; - processi di trasferimento genico (coniugazione e trasformazione); - utilizzo di biosensori batterici per valutare la produzione di molecole di interesse da parte di altri microrganismi. Ulteriori lezioni teoriche riguarderanno: - possibili applicazioni biotecnologiche per lo sviluppo di strategie terapeutiche alternative agli antibiotici; - sviluppo di biosensori e sistemi reporter per l’identificazione di nuovi farmaci; - applicazioni della biologia sintetica nelle biotecnologie microbiche; - studio dei network regolativi e loro applicazioni biotecnologiche.
( testi)
Nozioni su alcuni argomenti di base trattati durante il corso saranno reperibili in testi di Microbiologia e di Biotecnologie Microbiche, come indicato nella bibliografia. Per gli argomenti teorici più avanzati e per le esercitazioni di laboratorio verranno forniti agli studenti materiale monografico specifico e protocolli sperimentali. Come strumenti di didattica innovativa, presentazioni power-point verranno condivise sul cloud con gli studenti come dispense. Inoltre, verranno consigliati e mostrati agli studenti siti web su cui trovare in modo autonomo pubblicazioni scientifiche che consentiranno di approfondire gli argomenti più avanzati trattai nel corso. Il docente si rende disponibile per il ricevimento studenti, per chiarimenti inerenti gli argomenti trattati nel corso e per le modalità di esame in qualsiasi giorno, previo appuntamento concordato al termine delle lezioni o mediante e-mail.
|
6
|
CHIM/11
|
28
|
-
|
25
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410273 -
NEUROBIOLOGIA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze avanzate di biologia dello sviluppo, con particolare riferimento al sistema nervoso dei vertebrati. I meccanismi cellulari e molecolari alla base del differenziamento e della morfogenesi del tessuto nervoso verranno affrontati in diversi modelli di studio. Si evidenzierà come neurogenesi e plasticità abbiano profonde implicazioni funzionali nel sistema nervoso durante tutta la vita dell’individuo. Lo studente sarà in grado di: 1) descrivere i principali processi di sviluppo neurale nei vertebrati; 2) individuare i pathway molecolari che dirigono le cellule staminali verso il differenziamento neuronale o gliale; 3) correlare anomalie dei processi ontogenetici con specifici disturbi neurologici, legati all’età infantile e all’invecchiamento.
|
6
|
BIO/06
|
40
|
-
|
10
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410212 -
Genetica umana applicata
(obiettivi)
1. Consolidare le conoscenze di Genetica Umana acquisite nei corsi di base facendo riferimento in particolare ai meccanismi biologici alla base degli stati patologici in Genetica Umana 2. Portare i concetti acquisiti su un piano pratico e applicativo attraverso la conoscenza delle stategie e delle metodiche utilizzate nei laboratori diagnostici.
|
6
|
BIO/18
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410213 -
Nutrienti di origine vegetale
(obiettivi)
L’insegnamento “Nutrienti di origine vegetale” rientra nell’ambito delle attività formative di Fisiologia Vegetale del corso di Laurea Magistrale in Biologia per la Ricerca Molecolare, Cellulare e Fisiopatologica. Il corso di studio si pone l’obiettivo di fornire conoscenze di base relative alla composizione qualitativa e quantitativa e alle proprietà nutrizionali degli alimenti di origine vegetale e dei prodotti alimentari da essi derivati. In particolare, l’insegnamento si propone di fornire: 1) una panoramica delle piante utilizzate per l’alimentazione umana e del loro impiego per la preparazione dei prodotti alimentari, con cenni all’influenza dei processi di lavorazione sulle proprietà nutritive; 2) un quadro approfondito dei principali nutrienti di origine vegetale, degli aromi e delle altre sostanze utili per l’alimentazione umana; 3) un quadro sintetico dei fattori anti-nutrizionali, degli allergeni e dei composti tossici presenti in alcuni alimenti di origine vegetale.
-
Erogato presso
20410213 Nutrienti di origine vegetale in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 CONA ALESSANDRA
( programma)
I cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare. Varietà vegetali e plasticità fenotipica. Effetto delle condizioni ambientali sul metabolismo primario e secondario: qualità del cibo e produzione di aromi, sapori e tossine. L’origine dell’agricoltura e il processo di domesticazione in riferimento alle principali famiglie di piante alimentari: Poaceae, Fabaceae, Rosaceae, Solanaceae, Brassicaceae. La domesticazione del farro, del grano duro e del grano tenero. Il miglioramento genetico e la rivoluzione verde. Le biotecnologie per lo sviluppo di piante alimentari resistenti agli stress ambientali e/o agli erbicidi e ad alto valore nutritivo. Metabolismo primario e secondario. Il metabolismo secondario: terpeni, fenoli, alcaloidi, glicosidi cianogenici, glucosinolati, aminoacidi non proteici. Gli aspetti nutrizionali dei metaboliti secondari: metaboliti con effetti tossici e metaboliti con effetti positivi sulla salute umana. Piante aromatiche, piante da spezie e piante nervine (tè, caffè, cacao). I coloranti naturali negli alimenti. I metaboliti bioattivi come integratori alimentari. Metabolismo primario: valore nutritivo dei differenti organi della pianta e biodisponibilità dei nutrienti. Nutrienti dalle piante: carboidrati (saccarosio e amido da fonti differenti), fibre solubili e insolubili, lipidi e oli vegetali (olio di semi e olio di oliva), proteine, minerali, vitamine ed antiossidanti. Effetti delle condizioni di conservazione e patologie pre- e post-raccolta sulla qualità nutrizionale degli alimenti di origine vegetale. Allergie e intolleranze causate da sostanze vegetali in specie alimentari.
Attività pratica di laboratorio: Esercitazione 1: rilevazione amido in diversi alimenti (riso basmati, riso glutinoso, patata, banana acerba e matura, mela) e determinazione vitamina C con la soluzione di Lugol in frutta fresca e succhi di frutta. Esercitazione 2: analisi dell'attività perossidasica nella lattuga (foglie interne ed esterne e diverse porzioni della stessa foglia) Esercitazione 3: determinazione dei polifenoli nel vino bianco e nel vino rosso Esercitazione 4: la determinazione delle proteine in verdure cotte, crude e congelate
( testi)
1. Piante alimentari. Biologia, composizione chimica, utilizzazione. Rinallo C.; Piccin. 2. Biologia delle Piante. Vol 2: Interazioni con l’ambiente e Domesticazione. Smith A. M. et al.; Zanichelli. 3. Articoli scientifici e lezioni in power point fornite dal docente
La Prof.ssa riceve tutti i giorni previo appuntamento via email: alessandra.cona@uniroma3.it
|
6
|
BIO/04
|
40
|
-
|
10
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410214 -
Nutrigenomica
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare le interazioni tra le molecole della dieta e il genoma, e l’applicabilità di tali conoscenze per il mantenimento della salute umana con strategie nutrizionali. Gli studenti dovrebbero acquisire i concetti alla base degli effetti metabolici e molecolari esercitati dalle molecole della dieta nell’organismo umano. Il corso sarà indirizzato alla comprensione della biologia dei sistemi applicata alla nutrizione.
|
6
|
BIO/11
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20402377 -
PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi del corso: •conoscere le basi eziologiche ed i meccanismi patogenetici delle malattie umane • interpretare i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali delle malattie umane
|
6
|
MED/04
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410491 -
Fisiologia della risposta cellulare allo stress
(obiettivi)
Il corso intende approfondire e aggiornare le conoscenze dello studente relativamente alla fisiologia e la regolazione delle funzioni cellulari con particolare riguardo ai meccanismi molecolari attraverso i quali le cellule eucariotiche mantengono l’omeostasi cellulare in risposta allo stress.
-
Erogato presso
20410491 Fisiologia della risposta cellulare allo stress in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 FIOCCHETTI MARCO
( programma)
Introduzione ai meccanismi di regolazione delle funzioni cellulari: classe di recettori espressi sulla superficie cellulare e recettori nucleari, meccanismi di segnalazione intracellulare e amplificazione del segnale basati su modificazioni post-traduzionali delle proteine (e.g. fosforilazione). Definizione di stress cellulare e di range di tolleranza fisiologica. Descrizione dei meccanismi intracellulari, a livello di DNA, RNA, proteine mediante i quali le cellule percepiscono e rispondono ad una grande varietà di agenti stressogeni cellulari, con particolare riguardo alle condizioni di stress dell’ambiente extracellulare quale stress di calore, osmotico, ipossico, ossidativo e nutritivo. Esaminare la risposta allo stress a livello dei singoli organelli intracellulari, con particolare attenzione al ruolo dei mitocondri e del reticolo endoplasmtico. Descrizione dei meccanismi molecolari attivati a valle dalle cellule in risposta a condizioni di stress al fine di ri-stabilire l’omeostasi intra-cellulare adattandosi alla condizione di stress. Cenni dell’alterazione della risposta fisiologica e adattamento allo stress in condizioni degenerative (e.g. cancro). Definizione e aggiornamento dello stato dell’arte relativo agli approcci di laboratorio applicati alla ricerca nella fisiologia della risposta cellulare allo stress e ai meccanismi molecolari in essa implicati.
( testi)
Materiale di studio/approfondimento e file PDF delle lezioni sono disponibili nel sito Moodle del corso al seguente link: https://scienze.el.uniroma3.it/course/view.php?id=20
|
6
|
BIO/09
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410321 -
VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA
(obiettivi)
Approfondire le conoscenze sui virus animali (origini, classificazione, strategie replicative, virulenza, meccanismi di immunoevasione) e delle loro applicazioni (vaccini antivirali, vettori virali di espressione genica, virus oncolitici).
-
Erogato presso
20410321 VIROLOGIA ANIMALE GENERALE ED APPLICATA in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 AFFABRIS ELISABETTA
( programma)
Descrivendo e confrontando le diverse strategie replicative di virus animali appartenenti ad alcune delle principali famiglie (Parvoviridae, Poliomaviridae, Papillomaviridae, Adenoviridae, Herpesviridae, Poxviridae, Picornaviridae, Flaviviridae, Coronaviridae, Ortomixoviridae, Paramixoviridae, Rabdoviridae, Retroviridae, Hepadnaviridae) l'insegnamento si propone di approfondire gli aspetti relativi a: origine dei virus e loro evoluzione, struttura, interazioni virus-cellula, meccanismi di difesa dell'ospite dalle infezioni virali e strategie virali di immunoevasione, metodiche di rilevazione, identificazione e titolazione dei virus, farmaci antivirali e profilassi delle infezioni virali. Vengono introdotte alcune applicazioni della disciplina (sviluppo di vaccini, vettori virali e virus oncolitici). Gli studenti dovranno essere in grado di applicare le conoscenze acquisite per comprendere testi approfonditi e dati sperimentali relativi alla disciplina.
( testi)
Il programma dettagliato degli argomenti trattati a lezione, i PDF delle presentazioni power point delle lezioni e materiale integrativo sono disponibili sulla piattaforma Moodle del corso.
Libro di testo consigliato: - N. J. Dimmock, A. J. Easton, K. N. Leppard – Introduzione alla virologia moderna. – traduzione italiana della settima edizione inglese – Casa Editrice Ambrosiana 2017 - Leonard Norkin – Virology: Molecular Biology and Pathogenesis - ASM (American Society for Microbiology) Press (questo testo è più approfondito) da integrare con i file PDF dei power point utilizzati a lezione
Per lo studio dei vettori virali (vettori adenovirali, adeno-associati, retrovirali, lentivirali e basati su poxvirus) e sui virus oncolitici (introduzione generale e un esempio: adenovirus oncolitici) complementare i file PDF delle lezioni utilizzando: - Capitolo 70 del libro Principi di virologia medica / a cura di Guido Antonelli, Massimo Clementi, Casa Editrice Ambrosiana 3° edizione 2018 (introduzione generale) - Fields virology, Vth edition, 2007- D.M.Knipe and P.M.Howley editors-in-chief -Lippincot Williams & Wilkins publishers, cap.16 Viral vectors and their applications - Stéphanie Durand and Andrea Cimarelli - The Inside Out of Lentiviral Vectors - Viruses 2011, 3, 132-159. - Carina Elsner and Jens Bohne - The retroviral vector family: something for everyone. – Virus Genes 2017, 53:714-722
La professoressa riceve gli studenti al termine delle lezioni o previo appuntamento tramite email elisabetta.affabris@uniroma3.it
|
6
|
BIO/19
|
40
|
-
|
10
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410493 -
Psicobiologia
(obiettivi)
Durante il corso saranno affrontati i principali temi di interesse della psicobiologia, con l’obiettivo di promuovere una conoscenza di base della materia, dei principali paradigmi sperimentali e dei metodi di studio utilizzati in psicobiologia. Il corso ha quindi lo scopo di fornire nozioni sui fondamenti e i correlati biologici e neuropsicologici del comportamento e delle funzioni psicologiche nell'uomo e negli animali, nonché le competenze relative ai metodi e alle tecniche della ricerca psicobiologica.
-
Erogato presso
20410493 Psicobiologia in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 TREZZA VIVIANA
( programma)
Introduzione alla psicobiologia: campo di indagine e storia Cenni sulle basi biologiche del comportamento Interazione tra geni e ambiente nello sviluppo cerebrale tipico e atipico Sviluppo cognitivo, affettivo e sociale nell’infanzia e nell’adolescenza Apprendimento e condizionamento: teoria, strumenti metodologici e tecniche Memoria: tipi di memoria, substrati neurali, aspetti patologici, paradigmi sperimentali Emozione e motivazione: substrati neurali, aspetti patologici, paradigmi sperimentali Le sostanze psicotrope e la neurobiologia dei processi di gratificazione Comportamento sociale: substrati neurali, aspetti patologici, paradigmi sperimentali
( testi)
Pinel, Barnes, PSICOBIOLOGIA, Edra
- Le slide delle lezioni saranno messe a disposizione degli studenti.
|
6
|
BIO/14
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410496 -
Laboratorio di neuroscienze
|
|
20410495 -
Microbiomica
(obiettivi)
L’obiettivo del corso di Microbiomica è acquisire conoscenze sulla struttura, la dinamica, l’evoluzione e le metodologie di studio di comunità dei microorganismi (microbiota) nella loro naturale complessità. Il rapido progredire delle scienze omiche (genomica, trascrittomica, proteomica e metabolomica) affiancato al parallelo sviluppo di nuove tecnologie per il sequenziamento genico ad altra processività, l’analisi dell’espressione genica globale a livello sia di trascritti che di proteine, insieme alla possibilità di analizzare simultaneamente numerosi metaboliti ha reso possibile lo studio d’insieme di popolazioni microbiche complesse e diversificate e dei loro prodotti. Il corso mira fare acquisire conoscenze sull’impatto del microbiota in agricoltura, nella produzione di cibo, e nella salute degli animali e dell’uomo.
-
Erogato presso
20410495 Microbiomica in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 VISCA PAOLO
( programma)
ARGOMENTI DI BASE: Introduzione alla genomica dei procarioti ed alle sue tecniche di studio (sequenziamento, annotazione, contenuto famiglie geniche, duplicazioni e delezioni); Trasferimento genico orizzontale e mobiloma; Metagenomica; Trascrittomica e gene chips; Proteoma e interattoma; Metabolomica; Genomica di singole cellule; Biologia dei sistemi e salute; Manipolazioni genetiche – Espressione di geni eterologhi in batteri – Evoluzione dei genomi batterici; Filogenesi molecolare; Metodi di tassonomia microbica e concetto di specie; Classificazione dei procarioti; Analisi colturali di comunità microbiche; Colture di arricchimento; Isolamento di singole cellule; Pinze laser; Citometria a flusso; Tecniche microfluidiche; Sistemi high-throughput; Metodi di colorazione; Fluorescent in-situ hybridization (FISH); Metodi di amplificazione genica per l’analisi di comunità microbiche; Analisi su microarray della diversità genetica e funzionale di microorganismi; Genomica ambientale e metodi di studio; Misurazione di attività microbiche in natura; Esempi di simbiosi: licheni, sistemi polimicrobici intestinali (rumine); Generalità sul microbioma unamo; Microbiota gastrointestinale; Microbiota orale e delle vie aeree; Microbioti del tratto urogenitale e della pelle; Sviluppo ed evoluzione del microbiota umano; Studi sull’uomo ed in modelli animali; Colonizzazione, successioni microbiche e stabilità del microbiota intestinale; Patologie associate alla disbiosi intestinale; Patologie associate alla disbiosi del cavo orale, della pelle e del tratto genitale; Antibiotici, resistoma ed alterazioni indotte del microbioma; Probiotici e prebiotici; Microbiota e asse intestino-cervello. APPLICAZIONI: Tecnologie per il sequenziamento e NGS; Culturoma e chemiotassonomia; Preparazione e analisi dati sequenziamento; Filogenesi basata su 16S rRNA, 25-28S rRNA, ITS ecc.; Strumenti per analizzare la struttura e dinamica del microbiota: Whole Genome Sequencing (WGS) e Metagenomica shotgun; Banche dati, strumenti e pipelines analitiche (annotazioni); Resistoma; Viruloma ;Viroma. APPROFONDIMENTI: esposizione di articoli monotematici sul microbiota dell’uomo, degli animali, delle piante, in relazione ad alterazioni fiso-patologiche. Articoli e rassegne monotematiche da riviste del settore saranno selezionati anno per anno.
( testi)
"Brock biology of microorganisms" (Inglese) di Michael T. Madigan (Autore), Kelly S. Bender (Autore), Daniel H. Buckley (Autore), W. Matthew Sattley (Autore), David A. Stahl (Autore): capitoli 9.1-9.14; 12.1-12.5; 12.9; 12.11-12.13; 13.5-13.10; 19.1-19.12; 23.1; 23.12, 23.13; 24.1-24.11 Microbiota in health and disease: from pregnancy to childhood. Editors Pamela D. Browne, Eric Claassen and Michael D. Cabana Published: 2017 Pages: 344. eISBN: 978-90-8686-839-1 | ISBN: 978-90-8686-294-8 https://doi.org/10.3920/978-90-8686-839-1 The human microbiota: how microbial communities affect health and disease / edited by David N. Fredricks. ISBN 978-0-470-47989-6
|
6
|
BIO/19
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410553 -
Botanica di campo ed applicata
(obiettivi)
Al termine del corso, gli studenti avranno appreso i concetti di base sulle principali differenze morfo-strutturali degli organismi vegetali in funzione dei loro adattamenti ad ambienti diversi. Sapranno individuare e spiegare relazioni di forma-funzione nelle piante. Sapranno riconoscere le specie più rappresentative e dominanti delle principali fitocenosi del paesaggio italiano. Nell’ambito della Botanica applicata, gli studenti avranno scoperto i molteplici utilizzi, tradizionali e moderni, che possono avere le specie vegetali. Conosceranno l’uso delle specie vegetali come descrittori climatici, edafici e del disturbo antropico ed anche come bioindicatori della qualità ambientale e come agenti fitodepuranti di acque e suoli contaminati. Conosceranno le problematiche relative alle specie esotiche vegetali (introduzione, impatto ecosistemico, metodologie di gestione e controllo). Concetti base della Botanica forense verranno acquisiti. Mediante esercitazioni in laboratorio e in campo, gli studenti acquisteranno tecniche e metodologie per campionare e identificare le specie vegetali e analizzare e saper interpretare il dato floristico-vegetazionale raccolto.
-
CESCHIN SIMONA
( programma)
Principali differenze morfo-strutturali degli organismi vegetali in funzione dei loro adattamenti ad ambienti diversi (montani, costieri, lacustri, fluviali, rocciosi, muricoli, urbani). Esempi di relazione Forma-Funzione nel mondo vegetale. Individuazione delle specie più rappresentative e dominanti delle principali fitocenosi del territorio italiano. Tecniche e metodologie di campionamento, raccolta e identificazione di piante vascolari. Nell’ambito della Botanica applicata, descrizione dei molteplici utilizzi, tradizionali e moderni, del patrimonio vegetale. Uso delle specie vegetali come descrittori climatici, edafici e del disturbo antropico. Loro impiego come bioindicatori della qualità ambientale e come agenti fitodepuranti di acque e suoli contaminati. Significato e problematiche relative alla flora esotica (introduzione, impatto ecosistemico, metodologie di gestione e controllo). Contributo della botanica alle scienze forensi: palinologia, dendrologia, dendrocronologia, datazioni resti vegetali, piante velenose e da droga. Esercitazioni in laboratorio e in campo sui temi affrontati durante il corso.
( testi)
Dispense elaborate dal docente relative al programma svolto durante le lezioni e i libri: - Schauer T., Caspari C. 1997. Guida all'identificazione delle piante. Zanichelli. - Libro di Botanica sistematica utilizzato per il corso di Biodiversità delle piante Vascolari (Judd, Campbell, Kellogg, Stevens, Donoghue. Botanica sistematica. Un approccio filogenetico. PICCIN oppure Pasqua, Abbate, Forni. Botanica generale e Diversità vegetale. PICCIN)
Il docente riceve lun, merc, ven dalle 12.00 alle 13.00 previo appuntamento via mail: simona.ceschin@uniroma3.it
Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di ricevimento degli studenti. In particolare il docente riceverà in via telematica previo appuntamento via mail: simona.ceschin@uniroma3.it
|
6
|
BIO/02
|
32
|
-
|
20
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
20410527 -
Neurobiologia molecolare dello sviluppo
(obiettivi)
Il Corso si pone l'obiettivo generale di fornire allo studente conoscenze e competenze avanzate di biologia molecolare del neurosviluppo, con particolare riferimento al sistema nervoso centrale dei vertebrati.
Obiettivo del primo modulo è fornire allo studente conoscenze generali riguardanti i processi cellulari che conducono, nel corso dell'embriogenesi precoce e tardiva, alla formazione del sistema nervoso centrale a partire dal tubo neurale. Verranno fornite conoscenze e competenze avanzate in tema di morfogenesi, per il raggiungimento della citoarchitettura generale del telencefalo, diencefalo, mesencefalo, metencefalo, mielencefalo e del midollo spinale. In particolare, lo studente acquisirà conoscenze e competenze sui processi di migrazione neuronale (in condizioni normali e patologiche) che conducono alla stratificazione della corteccia cerebrale, del cervelletto e del midollo spinale. Verranno inoltre fornite conoscenze avanzate sui processi cellulari alla base della neurogenesi adulta e della neurodegenerazione, focalizzando l'attenzione sul ruolo dell'apoptosi e dell'autofagia. Lo studente, attraverso una didattica interattiva acquisirà competenze nello studio di condizioni patologiche, quali le più comuni malattie neurodegenerative (malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson, còrea di Huntington).
Obiettivo del secondo modulo è di fornire allo studente conoscenze generali riguardanti l’espressione genica alla base del differenziamento e della morfogenesi del tessuto nervoso. Verranno fornite conoscenze avanzate su tali meccanismi molecolari in diversi modelli di studio. Si evidenzierà come neurogenesi e plasticità abbiano profonde implicazioni funzionali nel sistema nervoso durante tutta la vita dell’individuo. Lo studente, attraverso, una didattica interattiva, acquisirà competenze sulle nuove tecnologie biomolecolari per studiare lo sviluppo e la funzionalita’ del sistema nervoso in condizioni fisiologiche e patologiche.
-
Erogato presso
20410527 Neurobiologia molecolare dello sviluppo in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 MORENO SANDRA, CERVELLI MANUELA, Nazio Francesca
( programma)
Panoramica sullo sviluppo di organismi pluricellulari. Derivazione ectodermica del tessuto neurale in invertebrati e vertebrati. Neurulazione primaria: meccanismi cellulari e molecolari della formazione di piastra neurale, pliche neurali, solco neurale e tubo neurale. Neurulazione secondaria. Difetti di chiusura del tubo neurale nei mammiferi: cause genetiche ed ambientali. Morfogenesi e differenziamento del cervello e del midollo spinale. Ruolo della morte cellulare nella morfogenesi del sistema nervoso centrale: meccanismi apoptotici e autofagici. La stratificazione delle strutture corticali cerebrali e cerebellari. Malattie congenite correlate a difetti della migrazione neuronale: il caso dei disordini perossisomiali. Le cellule staminali neurali: differenziamento neuronale e gliale. Neurogenesi nel cervello adulto: le zone subventricolari e subgranulari del giro dentato di mammifero. Pathway di regolazione dell'attività della nicchia neurogenica. Neurogenesi e neurodegenerazione nel cervello senescente. Malattie neurodegenerative correlate all'invecchiamento: caratteristiche comuni e specificità anatomiche e genetico-molecolari. Aggregati proteici, ruolo dell'apoptosi e dell'autofagia e terapie contro la neurodegenerazione, basate su trapianti di cellule staminali e sulla rigenerazione endogena.
( testi)
Gilbert: "Biologia dello Sviluppo", IV Ed. Italiana, Zanichelli Sanes et al.: "Lo sviluppo del sistema nervoso". Zanichelli.
|
3
|
BIO/06
|
20
|
-
|
5
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
3
|
BIO/11
|
20
|
-
|
5
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
20410594 -
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile - Le implicazioni per le Scienze della Vita e della Terra
|
|
-
Modulo di Base
|
3
|
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
-
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile - Le implicazioni per le Scienze della Vita e della Terra
|
3
|
GEO/03
|
28
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
|