Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20802030 -
MATERIALI STRADALI
(obiettivi)
L’INSEGNAMENTO FORNISCE FONDAMENTALI CONOSCENZE INERENTI IL CAMPO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE STRADALI CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE TERRE E AGLI INERTI, AI LEGANTI E ALLE MISCELE E AI MATERIALI INNOVATIVI. IN PARTICOLARE VENOGNO TRATTATE LE CARATTERISTICHE FISICHE E MECCANICHE DEI MATERIALI STRADALI E LE TECNICHE DI MESSA IN OPERA DEI MANUFATTI STRADALI.
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CALVI ALESSANDRO
(programma)
L’INSEGNAMENTO FORNISCE FONDAMENTALI CONOSCENZE INERENTI IL CAMPO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE STRADALI CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE TERRE E AGLI INERTI, AI LEGANTI E ALLE MISCELE. IN PARTICOLARE:
(testi)
1. LE TERRE PRINCIPI DI GEOTECNICA DELLE TERRE SCIOLTE (MATERIALI GRANULARI, CLASSIFICHE DIMENSIONALI, CONDIZIONI DI STATO E RELATIVA CARATTERIZZAZIONE); IL RUOLO DELL’ACQUA INTERGRANULARE, RELAZIONI CON LE FRAZIONI FINE E FINISSIMA; COMPORTAMENTI SOTTOCARICO (DEFORMAZIONI E SCORRIMENTI); CLASSIFICHE DIMENSIONALI E FUNZIONALI; LA FORMAZIONE DEL CORPO STRADALE (CRITERI DI ACCETTAZIONE, LA TECNOLOGIA DEL COSTIPAMENTO E LA VERIFICA DELLA DENSITÀ IN SITO); LE STABILIZZAZIONI DI TERRE “IMPROPRIE” (EFFETTI IMMEDIATI E A LUNGO TERMINE PER LE TERRE ARGILLOSE E/O GRANULOMETRICAMENTE IMPROPRIE); STRATI ACCESSORI E GEOSINTETICI; MATERIALI C&D; TECNICHE DI ALLEGGERIMENTO DEL SOLIDO STADALE; PROVE DI LABORATORIO E IN SITO. 2. GLI INERTI I MATERIALI PROVENIENTI DA FRANTUMAZIONE, REQUISITI DI ACCETTAZIONE IN FUNZIONE DELL’IMPIEGO, CORREZIONI GRANULOMETRICHE; CARATTERISTICHE FISICHE, MECCANICHE E CHIMICHE DEGLI AGGREGATI; PROVE DI LABORATORIO PER LA DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEGLI AGGREGATI. 3. I LEGANTI I BITUMI (PROVENIENZA, SUSCETTIBILITÀ TERMICA, COMPORTAMENTO, CLASSIFICAZIONE, PROVE PER L’ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ); I LEGANTI IDRAULICI (CARATTERIZZAZIONE E PROVE PER L’ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ). DISPENSE A CURA DEL DOCENTE caricate su piattaforma Moodle2 e video delle lezioni
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6 | ICAR/04 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802066 -
TEORIA DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO È FINALIZZATO A OTTIMIZZARE LA PROGETTAZIONE DELLA STRADA CON STRETTO RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA DELL'ESERCIZIO. NE VIENE PERTANTO ANALIZZATA LA FUNZIONALITÀ TRAMITE UNA LETTURA CRITICA DELLO SCENARIO INCIDENTALE DAL QUALE SI DESUME SIA IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI IN FUNZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELLA STRADA, SIA IL RUOLO DELLA SUA FUNZIONALITÀ SISTEMICA PER L'OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI. SI PERVIENE QUINDI ALLA DETERMINAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PROGETTO IN FUNZIONE DELL'INCIDENTALITÀ ATTESA VALUTATA ADOTTANDO TECNICHE PREVISIVE VALIDATE SUL CAMPO.
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DE BLASIIS MARIA ROSARIA
(programma)
L’analisi incidentale. L’impostazione prescrittiva e/o prestazionale per il controllo della sicurezza stradale.
(testi)
La funzionalità sistemica della strada. Il sistema di rete stradale. Le banche dati territoriali. Le banche date incidentali. Le tratte omogenee. L’incidentalità imputabile alla strada. Quantificazione del rischio incidentale. Gli standard di progettazione. Le condizioni superficiali della sovrastruttura. Variabili geometriche e condizioni di esercizio. Il comportamento dell’utente: limiti psicofisiologici, gradi di sicurezza oggettivi e soggettivi per l’ottimizzazione delle scelte tecniche. Le condizioni e comportamenti a rischio. Metodi predittivi di incidentalità. La legislazione di riferimento. Metodologie e tecniche basate sull’analisi di standard geometrici e cinematici. Il “Road Safety Manual”. L’”Highway Safety Manual”. Tecniche basate sull’uso delle reti neurali. Tecniche basate sull’analisi di rischio. Materiale didattico fornito dal docente.
A. Benedetto. Strade Ferrovie Aeroporti. Utet Università Road Safety Manual. AIPCR Highway Safety Manual. AASHTO. |
10 | ICAR/04 | 90 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802084 -
PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE APPROFONDIRE GLI ASPETTI MODELLISTICI DELL’INGEGNERIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO CON RIFERIMENTO AI TEMI PIÙ INNOVATIVI SVILUPPATI NEL SETTORE. L’OBIETTIVO CONSISTE NEL FAR ACQUISIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE PIÙ AVANZATE NECESSARIE PER LA SIMULAZIONE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA DI TRASPORTO, E DELLE RELATIVE INTERAZIONI. IL CORSO OFFRE UN QUADRO UNITARIO DEI MODELLI PRESENTATI IN MODO DA RENDERLI UTILIZZABILI COME STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUI SISTEMI DI TRASPORTO.
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NIGRO MARIALISA
(programma)
Definizione di sistema di trasporto. Approccio modellistico ai sistemi di trasporto. Il sistema di offerta. Formalizzazione del modello di offerta.
(testi)
La domanda di trasporto. Modelli di utilità aleatoria: Modello Logit Multinomiale e Logit Gerarchizzato ad un livello; Logit gerarchizzato a più livelli, Cross-Nested Logit, Modello Probit. Formalizzazione dell’utilità sistematica. Definizione di modello di utilità aleatoria additivo. Proprietà della soddisfazione. Calibrazione dei modelli disaggregati. Aggregazione. Modelli a quattro stadi: Modelli di generazione, distribuzione e ripartizione modale, scelta del percorso. Modelli di assegnazione. Stima della domanda di trasporto con conteggi di traffico (statica e dinamica). Dinamica intraperiodale per i sistemi di trasporto a servizio continuo. “Transportation Systems Analysis. Models and Applications” (E. Cascetta, Springer, 2009)
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6 | ICAR/05 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20801648 -
PROBABILITA' E STATISTICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE BASILARI DELLA PROBABLITA', E DELLA STATISTICA DESCITTIVA E DI QUELLA INFERENZIALE.
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MARTINELLI FABIO
(programma)
I numeri dei capitoli e delle sezioni sono presi dal testo di S. Ross "Probabilita' e Statistica per l'Ingegneria".
(testi)
Cap. 1: 1.1, 1.2, 1.3 Cap. 2: 2.2, 2.2.1, 2.2.2, 2.3, 2.3.1, 2.3.2, 2.4, 2.5, 2.6 Cap. 3: 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.5.1, 3.6, 3.7, 3.8 Cap. 4: 4.1, 4.2, 4.3, 4.3.1, 4.3.2, 4.3.3, 4.3.4, 4.3.5, 4.4, 4.5, 4.5.1, 4.6, 4.7, 4.8, 4.9 Cap. 5: 5.1, 5.1.1, 5.2, 5.4, 5.5, 5.6, 5.6.1, 5.7, 5.8.1., 5.8.2. Cap. 6: 6.1, 6.2, 6.3, 6.3.1, 6.3.2, 6.4, 6.5, 6.5.1, 6.5.2 Cap. 7: 7.1, 7.2, 7.3, 7.3.1, 7.3.2, 7.5, 7.7 Cap. 8: 8.1, 8.2, 8.3, 8.3.1, 8.3.1.1, 8.3.2. Sheldon Ross "Probabilita' e Statistica per l'Ingegneria", Apogeo.
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6 | MAT/06 | 54 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20801662 -
ANALISI TERRITORIALE
(obiettivi)
IL CORSO AVRÀ COME FINALITÀ QUELLA DI CONSENTIRE DI ACQUISIRE I PRINCIPALI STRUMENTI E LE TECNICHE DI ANALISI URBANISTICA NECESSARI PER LA CONOSCENZA DELLA REALTÀ TERRITORIALE, PER LA LETTURA CRITICA DEI FENOMENI EVOLUTIVI IN ATTO ED INDISPENSABILI PER LA REDAZIONE DI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ INDIRIZZATA AI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E DI ELABORAZIONE DELLA “QUALITÀ URBANA”, DIRETTAMENTE CONNESSA ALLA PRESENZA DI ELEMENTI DI RICONOSCIBILITÀ, ALLA QUALITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI DI RELAZIONE E DELLE RETI INFRASTRUTTURALI, ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE.
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BELLONE CINZIA BARBARA
(programma)
LA CITTÀ È UN ARTEFATTO COMPLESSO CHE SI È LENTAMENTE STRUTTURATO.
(testi)
IL COLLOQUIO PROGRESSIVO TRA MANUFATTI EDILIZI, INFRASTRUTTURE, SPAZI AGRICOLI, RESIDUI NATURALISTICI, ECC., HA PRODOTTO UNA CONFIGURAZIONE INSEDIATIVA ARTICOLATA ED UNA CRESCENTE DIFFERENZIAZIONE DEI MODELLI SPAZIALI. L’ORGANIZZAZIONE CHE NE RISULTA NON RISPECCHIA UN SINGOLO PRINCIPIO, MA LA COMBINAZIONE DEGLI ESITI DI NUMEROSI PRINCIPI GENERATORI . IN TAL SENSO SI RITIENE CHE GLI ASPETTI FONDAMENTALI DA TRATTARE NEL CORSO “ANALISI TERRITORIALE” SONO INERENTI AL RAPPORTO TRA “CONOSCENZA” E “TRASFORMAZIONE”, TRA OPERA DI ARCHITETTURA E CONTESTO URBANO, TRA INTERPRETAZIONE E PROGETTO. COSÌ IL TERRITORIO ORGANIZZATO, LA CITTÀ, L’AMBIENTE SONO OGGETTO DI APPROFONDIMENTO. ESSI, NEL LORO INSIEME, COSTITUISCONO IL CAMPO UNITARIO DI CONOSCENZA E DI PROGETTAZIONE DELL’URBANISTICA, CHE, COME TALE, INTEGRA LA PREPARAZIONE DI BASE COMUNE A TUTTI I CORSI ATTINENTI IL SETTORE DELLA DISCIPLINA. IL CORSO AVRÀ COME FINALITÀ QUELLA DI CONSENTIRE DI ACQUISIRE I PRINCIPALI STRUMENTI E LE TECNICHE DI ANALISI URBANISTICA NECESSARI PER LA CONOSCENZA DELLA REALTÀ TERRITORIALE, PER LA LETTURA CRITICA DEI FENOMENI EVOLUTIVI IN ATTO ED INDISPENSABILI PER LA REDAZIONE DI PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO. PARTICOLARE ATTENZIONE SARÀ INDIRIZZATA AI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E DI ELABORAZIONE DELLA “QUALITÀ URBANA”, DIRETTAMENTE CONNESSA ALLA PRESENZA DI ELEMENTI DI RICONOSCIBILITÀ, ALLA QUALITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI DI RELAZIONE E DELLE RETI INFRASTRUTTURALI, ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE. IL CORSO SI ARTICOLA IN LEZIONI FRONTALI ED ESERCITAZIONI. LE LEZIONI FRONTALI TENUTE DAL RESPONSABILE DEL CORSO, DA DOCENTI, STUDIOSI ESTERNI E ESPERTI DI SETTORE, SARANNO MIRATE A TRASMETTERE I RIFERIMENTI CULTURALI E LE CONOSCENZE DI BASE SUL PROCESSO DI EVOLUZIONE DELL’ASSETTO DEL TERRITORIO, DELLA NORMATIVA, DEGLI STRUMENTI URBANISTICI E DELLE TECNICHE URBANISTICHE PER CONSENTIRE AGLI STUDENTI DI ELABORARE I CRITERI DI ANALISI E VALUTAZIONE CHE SONO ALLA BASE DI OGNI PROGETTO. NELLE ESERCITAZIONI VERRANNO ESPLICITATI, IN UN LAVORO SEMINARIALE TRA STUDENTI E DOCENTE, GLI ASPETTI PRATICI ED APPLICATIVI DEL METODO PER L’ELABORAZIONE DEI PASSAGGI CONOSCITIVI, VALUTATIVI ED INTERPRETATIVI FINALIZZATI ALLA COSTRUZIONE DEL PROGETTO. LA PARTE APPLICATIVA CONSISTE NELLA REDAZIONE DI ELABORATI CONTENENTI ANALISI VALUTATIVE DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI, FUNZIONALI E SPAZIALI DI UN AMBITO TERRITORIALE E/O URBANO (CONCORDATO CON IL DOCENTE). - P.L. CARCI, LE TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO, GANGEMI EDITORE,. 2004
- A. CLEMENTI, INTERPRETAZIONI DEL PAESAGGIO, MELTEMI EDITORE,. 2002 - P. GABELLINI, TECNICHE URBANISTICHE, ED. CAROCCI, ROMA, 2001 |
6 | ICAR/20 | 54 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802089 -
TECNICA DEI LAVORI STRADALI E FERROVIARI
(obiettivi)
GLI ARGOMENTI TRATTATI DAL CORSO FORNISCONO GLI ELEMENTI INDISPENSABILI PER STUDIARE L'IMPIANTO, LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DEI GRANDI CANTIERI LINEARI, FATTO SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA VIGENTE E AL PROGETTO PER LA SICUREZZA DEI LAVORI. I CONTENUTI PRINCIPALI RIGUARDANO I CRITERI ORGANIZZATIVI, LA SCELTA DEI MEZZI D'OPERA, LA PROGRAMMAZIONE RETICOLARE DEI CANTIERI E L'ANALISI DEGLI EFFETTI DEI CANTIERI STRADALI SOTTO TRAFFICO. SI STUDIANO INOLTRE I RISCHI D'INSTABILITÀ DEL CORPO VIARIO E I PROVVEDIMENTI ATTI A CONTENERLI.
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BELLA FRANCESCO
(programma)
Criteri organizzativi dei grandi cantieri di infrastrutture lineari. La programmazione dei cantieri lineari: Gantt, metodo del percorso critico (CPM), Tecnica di valutazione e revisione del programma (PERT). Macchine ed impianti per cantieri di infrastrutture viarie. Cantieri sotto traffico. Metodi di costruzione delle gallerie. Sicurezza nei cantieri: legislazione, piani di sicurezza. Il controllo degli impatti ambientali in fase di cantiere. Barriere di sicurezza: legislazione, tipologie, parametri caratterizzanti
(testi)
G. TESORIERE 'STRADE FERROVIE E AEROPORTI' VOLL. I E II. UTET EDITORE
M. LACAVA E C. SOLUSTRI. ' PROGETTO E SICUREZZA DEL CANTIERE'. NIS EDITORE MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE |
9 | ICAR/04 | 81 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802107 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO RIGUARDA L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UN SISTEMA DI TRASPORTO DI TIPO FERROVIARIO, AEREO E NAVALE. IL CORSO APPROFONDISCE LO STUDIO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI CIASCUNO DEI SISTEMI DETTI, ED IN PARTICOLARE, IL VEICOLO, LE INFRASTRUTTURE, LE REGOLE DI CONTROLLO. PARTICOLARE ENFASI È DATA ALLA PROBLEMATICA DELLA PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO DEI TERMINALI.
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20802107-2 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI MODULO II
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO RIGUARDA L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UN SISTEMA DI TRASPORTO DI TIPO FERROVIARIO, AEREO E NAVALE. IL CORSO APPROFONDISCE LO STUDIO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI CIASCUNO DEI SISTEMI DETTI, ED IN PARTICOLARE, IL VEICOLO, LE INFRASTRUTTURE, LE REGOLE DI CONTROLLO. PARTICOLARE ENFASI È DATA ALLA PROBLEMATICA DELLA PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO DEI TERMINALI.
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GORI STEFANO
(programma)
Diagrammi di marcia; Orario grafico; Deflusso in sede riservata: marcia a vista; La sezione di distanziamento; Potenzialità delle linee ferroviarie; Il Sistema Ferrovia; Circolazione in linea; Stazioni: impianti e tipologie; Circolazione in stazione; Analisi topologica: conflitti, itinerari; Verifica del nodo semplice; Matrice degli itinerari; Grafo e albero degli itinerari; Il numero medio; Verifica del nodo complesso. Modello di Potthoff per la valutazione del livello di servizio delle stazioni ferroviarie.
(testi)
Appunti a cura del docente.
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5 | ICAR/05 | 45 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802107-1 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI MODULO I
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO RIGUARDA L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UN SISTEMA DI TRASPORTO DI TIPO FERROVIARIO, AEREO E NAVALE. IL CORSO APPROFONDISCE LO STUDIO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI CIASCUNO DEI SISTEMI DETTI, ED IN PARTICOLARE, IL VEICOLO, LE INFRASTRUTTURE, LE REGOLE DI CONTROLLO. PARTICOLARE ENFASI È DATA ALLA PROBLEMATICA DELLA PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO DEI TERMINALI.
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CIPRIANI ERNESTO
(programma)
Introduzione al sistema di trasporto aereo; Principali caratteristiche e tipologie di Aeromobili; Vie e Terminali: principali caratteristiche; Interazioni tra via e veicolo; Interazioni tra veicoli; Metodi organizzativi ed aspetti economici. Quadro introduttivo sul trasporto marittimo (componenti del sistema, terminologia tecnica e caratterizzazione degli spostamenti effettuati via mare); Principali caratteristiche e tipologie dei veicoli usati per il trasporto marittimo (navi, aliscafi, hovercraft e tipologie di navi); Infrastrutture per la navigazione (canali) e principali caratteristiche della navigazione marittima; Tipologia e caratteristiche dei servizi di trasporto marittimo (servizi di linea e non, servizi di tipo point-to-point o sistema hub&spoke); Trasporto intermodale delle merci via mare (ciclo multimodale e ciclo monomodale complesso) con la descrizione delle unità di carico e delle unità di movimentazione della merce utilizzate; Principali caratteristiche e tipologie dei terminali usati per il trasporto marittimo (elementi costituitivi dei porti e possibili tipologie di terminali); Descrizione degli elementi costitutivi e delle modalità di funzionamento di un terminal container; Descrizione degli elementi costitutivi e delle modalità di funzionamento di un terminal per il cabotaggio (terminal Ro-Ro); Approcci e modelli per la progettazione funzionale (definizione layout, dimensionamento delle aree di stoccaggio e dei mezzi per la movimentazione dei carichi) dei terminali portuali.
(testi)
Appunti a cura del docente. Sistemi di trasporto: tecnica e economia - G. E. Cantarella (a cura di) – UTET
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7 | ICAR/05 | 63 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20802087 -
SOVRASTRUTTURE STRADALI E FERROVIARIE
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO SVILUPPA I TEMI RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE, GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE SOVRASTRUTTURE STRADALI E FERROVIARIE. I CONTENUTI PRINCIPALI RIGUARDANO IL DIMENSIONAMENTO DELLE SOVRASTRUTTURE STRADALI FLESSIBILI E RIGIDE, LO STUDIO DELLA QUALITÀ SUPERFICIALE DELLE PAVIMENTAZIONI PER GLI ASPETTI CHE PIÙ PROPRIAMENTE INVESTONO LA SICUREZZA E IL COMFORT DI ESERCIZIO, NONCHÉ L'ANALISI DEI PROCESSI DI DEGRADO E DELLE POSSIBILI STRATEGIE MANUTENTORIE. CON RIFERIMENTO ALLE SOVRASTRUTTURE FERROVIARIE, L'INSEGNAMENTO AFFRONTA L'ANALISI DEGLI ELEMENTI COMPOSITIVI E DELLE LORO CARATTERISTICHE.
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BELLA FRANCESCO
(programma)
Tipologie di sovrastrutture stradali. Il progetto della miscela di conglomerato bituminoso: metodo Marshall e metodo volumetrico. Criteri e metodi di dimensionamento delle sovrastrutture stradali flessibili e rigide. Prestazioni funzionali delle sovrastrutture stradali: indicatori di qualità e relativi controlli. Tipologie di ammaloramenti della sovrastruttura: fessurazioni da fatica, ormaiamento, altri ammaloramenti. Elementi compositivi delle sovrastrutture ferroviarie e loro caratteristiche.
(testi)
Materiale didattico a cura del docente. Documentation will be provided by the lecturer during lessons. Norme CNR - Norme UNI Ferrari e Giannini. Ingegneria stradale vol. 2 “Corpo stradale e pavimentazioni”. Tesoriere G. - Strade, Ferrovie ed Aeroporti. Vol. II e III. UTET. F. Annunziata, M. Coni, F. Maltinti, F.Pinna, S. Portas. Progettazione stradale integrata. Zannichelli, 2004 American Association of State Highway and Transportation Officials. AASHTO guide for design of pavement structures. Yoder, E. J. Witczak, M. W. Principles of pavement design. Second edition. Wiley Interscience Yang Huang. Pavement Analysis and Design – second edition, 2004. Prentice Hall Manuale di Ingegneria Civile. vol.III. Zanichelli. M. Agostinacchio, D. Ciampa, S. Olita – Strade Ferrovie Aeroporti. II ed. EPC Libri, Roma 2007
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8 | ICAR/04 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20801908 -
TESI DI LAUREA
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ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802086 -
SICUREZZA STRADALE E GRANDI RISCHI
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO COMPLETA LA FORMAZIONE TEORICA DI FIGURE PROFESSIONALI SPECIALIZZATE SUI TEMI DELLA SICUREZZA STRADALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL'INCIDENTALITÀ E AI GRANDI RISCHI. PER QUESTO SECONDO ASPETTO SI APPROFONDISCE LO STUDIO DELLE COMPLESSE INTERFERENZE CHE SI DETERMINANO TRA LE INFRASTRUTTURE VIARIE ED EVENTI RISCHIOSI DI CARATTERE ANTROPICO (SVERSAMENTI, INCENDI, ...) O DI ORIGINE NATURALE (SISMI, ALLUVIONI, ...).
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BENEDETTO ANDREA
(programma)
Strumenti di pianificazione della sicurezza stradale
(testi)
contesto internazionale quadro nazionale Direttiva comunitaria sulla sicurezza delle infrastrutture Fattori umani Simulazione di guida Principi di analisi del rischio Rischio di sversamento su piattaforma stradale Rischio alluvionale e reti di infrastrutture Rischio sismico e reti di infrastrutture Rischio di incendio e reti di infrastrutture DOCUMENTAZIONE FORNITA DAL DOCENTE.
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7 | ICAR/04 | 63 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802085 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRADALE
(obiettivi)
SI SVILUPPANO I TEMI DEL PROGETTO ESECUTIVO RELATIVO AD UNO SVINCOLO, DESCRIVENDO NEL DETTAGLIO LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE ADOTTATE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE OPERE D'ARTE, AI PRESIDI IDRAULICI, AGLI IMPIANTI E ALLA SEGNALETICA. SI PROGETTERANNO INOLTRE GLI INTERVENTI PER LA SICUREZZA (BARRIERE ANTISVIO), PER L'INSERIMENTO AMBIENTALE E IL CONTENIMENTO DEGLI IMPATTI SIA IN COSTRUZIONE (MONITORAGGIO), SIA IN ESERCIZIO.
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DE BLASIIS MARIA ROSARIA
(programma)
Il Nuovo Codice dei contratti pubblici. Le fasi della progettazione. Gli elaborati progettuali.
(testi)
Progettazione per elementi e verifiche sistemiche di tracciato. il coordinamento planoaltimetrico, la compatibilità delle geometrie d’asse, l’occupazione dei sedimi, la tipologia e localizzazione delle opere d’arte. interventi complementari per le sistemazioni idrauliche, illuminazione, gli impianti tecnologici. La teoria delle intersezioni stradali: modelli e verifiche di funzionalità. Applicazioni con software commerciali di progettazione stradale per le verifiche di coordinamento plano altimetrico, i computi metrici e le verifiche ambientali. Materiale fornito dal docente
Highway engineering handbook. McGraw Hill Companies G. Da Rios. Le intersezioni stradali. UTET Università |
8 | ICAR/04 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20810000 -
A SCELTA STUDENTE
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8 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20801664 -
RICERCA OPERATIVA
(obiettivi)
FORNIRE CONOSCENZE DI BASE PER LA RAPPRESENTAZIONE E LA SOLUZIONE DI PROBLEMI DI OTTIMIZZAZIONE, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI MODELLI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE E NON LINEARE. GLI ARGOMENTI COMPRENDONO LE BASI METODOLOGICHE, LA MODELLAZIONE DEI PROBLEMI, GLI ALGORITMI DI SOLUZIONE E ALCUNE APPLICAZIONI.
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PACCIARELLI DARIO
(programma)
1. INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE MATEMATICA
(testi)
PROGRAMMAZIONE CONVESSA PROGRAMMAZIONE LINEARE 2. FORMULAZIONE DI PROBLEMI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE ALLOCAZIONE DI RISORSE GESTIONE DELLE SCORTE PIANIFICAZIONE DI ATTIVITÀ 3. SOLUZIONE DI PROBLEMI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE GEOMETRIA DELLA PROGRAMMAZIONE LINEARE ALGORITMO DEL SIMPLESSO 4. TEORIA DELLA DUALITÀ TEOREMA DEBOLE E TEOREMA FORTE DELLA DUALITÀ CONDIZIONI DI COMPLEMENTARITÀ ANALISI DI SENSITIVITÀ 5. OTTIMIZZAZIONE NON VINCOLATA GRADIENTE E MATRICE HESSIANA CONDIZIONI NECESSARIE DI MINIMO DEL PRIMO E DEL SECONDO ORDINE CONDIZIONI SUFFICIENTI DI MINIMO LOCALE CONDIZIONI SUFFICIENTI DI MINIMO GLOBALE NEL CASO CONVESSO METODO DEL GRADIENTE METODO DI NEWTON 6. OTTIMIZZAZIONE VINCOLATA CONDIZIONI DI KARUSH KUHN TUCKER CENNI SULLE FUNZIONI DI PENALITÀ E SUI METODI DI BARRIERA DISPENSE A CURA DEL DOCENTE
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6 | MAT/09 | 54 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802066 -
TEORIA DELLE INFRASTRUTTURE VIARIE
(obiettivi)
L'INSEGNAMENTO È FINALIZZATO A OTTIMIZZARE LA PROGETTAZIONE DELLA STRADA CON STRETTO RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA DELL'ESERCIZIO. NE VIENE PERTANTO ANALIZZATA LA FUNZIONALITÀ TRAMITE UNA LETTURA CRITICA DELLO SCENARIO INCIDENTALE DAL QUALE SI DESUME SIA IL COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI IN FUNZIONE DELLE CARATTERISTICHE DELLA STRADA, SIA IL RUOLO DELLA SUA FUNZIONALITÀ SISTEMICA PER L'OTTIMIZZAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI. SI PERVIENE QUINDI ALLA DETERMINAZIONE DELLA QUALITÀ DEL PROGETTO IN FUNZIONE DELL'INCIDENTALITÀ ATTESA VALUTATA ADOTTANDO TECNICHE PREVISIVE VALIDATE SUL CAMPO.
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DE BLASIIS MARIA ROSARIA
(programma)
L’analisi incidentale. L’impostazione prescrittiva e/o prestazionale per il controllo della sicurezza stradale.
(testi)
La funzionalità sistemica della strada. Il sistema di rete stradale. Le banche dati territoriali. Le banche date incidentali. Le tratte omogenee. L’incidentalità imputabile alla strada. Quantificazione del rischio incidentale. Gli standard di progettazione. Le condizioni superficiali della sovrastruttura. Variabili geometriche e condizioni di esercizio. Il comportamento dell’utente: limiti psicofisiologici, gradi di sicurezza oggettivi e soggettivi per l’ottimizzazione delle scelte tecniche. Le condizioni e comportamenti a rischio. Metodi predittivi di incidentalità. La legislazione di riferimento. Metodologie e tecniche basate sull’analisi di standard geometrici e cinematici. Il “Road Safety Manual”. L’”Highway Safety Manual”. Tecniche basate sull’uso delle reti neurali. Tecniche basate sull’analisi di rischio. Materiale didattico fornito dal docente.
A. Benedetto. Strade Ferrovie Aeroporti. Utet Università Road Safety Manual. AIPCR Highway Safety Manual. AASHTO. |
10 | ICAR/04 | 90 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802084 -
PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI
(obiettivi)
IL CORSO INTENDE APPROFONDIRE GLI ASPETTI MODELLISTICI DELL’INGEGNERIA DEI SISTEMI DI TRASPORTO CON RIFERIMENTO AI TEMI PIÙ INNOVATIVI SVILUPPATI NEL SETTORE. L’OBIETTIVO CONSISTE NEL FAR ACQUISIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE PIÙ AVANZATE NECESSARIE PER LA SIMULAZIONE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA DI TRASPORTO, E DELLE RELATIVE INTERAZIONI. IL CORSO OFFRE UN QUADRO UNITARIO DEI MODELLI PRESENTATI IN MODO DA RENDERLI UTILIZZABILI COME STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI SUI SISTEMI DI TRASPORTO.
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NIGRO MARIALISA
(programma)
Definizione di sistema di trasporto. Approccio modellistico ai sistemi di trasporto. Il sistema di offerta. Formalizzazione del modello di offerta.
(testi)
La domanda di trasporto. Modelli di utilità aleatoria: Modello Logit Multinomiale e Logit Gerarchizzato ad un livello; Logit gerarchizzato a più livelli, Cross-Nested Logit, Modello Probit. Formalizzazione dell’utilità sistematica. Definizione di modello di utilità aleatoria additivo. Proprietà della soddisfazione. Calibrazione dei modelli disaggregati. Aggregazione. Modelli a quattro stadi: Modelli di generazione, distribuzione e ripartizione modale, scelta del percorso. Modelli di assegnazione. Stima della domanda di trasporto con conteggi di traffico (statica e dinamica). Dinamica intraperiodale per i sistemi di trasporto a servizio continuo. “Transportation Systems Analysis. Models and Applications” (E. Cascetta, Springer, 2009)
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6 | ICAR/05 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20801648 -
PROBABILITA' E STATISTICA
(obiettivi)
FORNIRE LE CONOSCENZE BASILARI DELLA PROBABLITA', E DELLA STATISTICA DESCITTIVA E DI QUELLA INFERENZIALE.
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MARTINELLI FABIO
(programma)
I numeri dei capitoli e delle sezioni sono presi dal testo di S. Ross "Probabilita' e Statistica per l'Ingegneria".
(testi)
Cap. 1: 1.1, 1.2, 1.3 Cap. 2: 2.2, 2.2.1, 2.2.2, 2.3, 2.3.1, 2.3.2, 2.4, 2.5, 2.6 Cap. 3: 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.5.1, 3.6, 3.7, 3.8 Cap. 4: 4.1, 4.2, 4.3, 4.3.1, 4.3.2, 4.3.3, 4.3.4, 4.3.5, 4.4, 4.5, 4.5.1, 4.6, 4.7, 4.8, 4.9 Cap. 5: 5.1, 5.1.1, 5.2, 5.4, 5.5, 5.6, 5.6.1, 5.7, 5.8.1., 5.8.2. Cap. 6: 6.1, 6.2, 6.3, 6.3.1, 6.3.2, 6.4, 6.5, 6.5.1, 6.5.2 Cap. 7: 7.1, 7.2, 7.3, 7.3.1, 7.3.2, 7.5, 7.7 Cap. 8: 8.1, 8.2, 8.3, 8.3.1, 8.3.1.1, 8.3.2. Sheldon Ross "Probabilita' e Statistica per l'Ingegneria", Apogeo.
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6 | MAT/06 | 54 | - | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20802089 -
TECNICA DEI LAVORI STRADALI E FERROVIARI
(obiettivi)
GLI ARGOMENTI TRATTATI DAL CORSO FORNISCONO GLI ELEMENTI INDISPENSABILI PER STUDIARE L'IMPIANTO, LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DEI GRANDI CANTIERI LINEARI, FATTO SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA VIGENTE E AL PROGETTO PER LA SICUREZZA DEI LAVORI. I CONTENUTI PRINCIPALI RIGUARDANO I CRITERI ORGANIZZATIVI, LA SCELTA DEI MEZZI D'OPERA, LA PROGRAMMAZIONE RETICOLARE DEI CANTIERI E L'ANALISI DEGLI EFFETTI DEI CANTIERI STRADALI SOTTO TRAFFICO. SI STUDIANO INOLTRE I RISCHI D'INSTABILITÀ DEL CORPO VIARIO E I PROVVEDIMENTI ATTI A CONTENERLI.
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BELLA FRANCESCO
(programma)
Criteri organizzativi dei grandi cantieri di infrastrutture lineari. La programmazione dei cantieri lineari: Gantt, metodo del percorso critico (CPM), Tecnica di valutazione e revisione del programma (PERT). Macchine ed impianti per cantieri di infrastrutture viarie. Cantieri sotto traffico. Metodi di costruzione delle gallerie. Sicurezza nei cantieri: legislazione, piani di sicurezza. Il controllo degli impatti ambientali in fase di cantiere. Barriere di sicurezza: legislazione, tipologie, parametri caratterizzanti
(testi)
G. TESORIERE 'STRADE FERROVIE E AEROPORTI' VOLL. I E II. UTET EDITORE
M. LACAVA E C. SOLUSTRI. ' PROGETTO E SICUREZZA DEL CANTIERE'. NIS EDITORE MATERIALE DIDATTICO A CURA DEL DOCENTE |
9 | ICAR/04 | 81 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802107 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO RIGUARDA L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UN SISTEMA DI TRASPORTO DI TIPO FERROVIARIO, AEREO E NAVALE. IL CORSO APPROFONDISCE LO STUDIO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI CIASCUNO DEI SISTEMI DETTI, ED IN PARTICOLARE, IL VEICOLO, LE INFRASTRUTTURE, LE REGOLE DI CONTROLLO. PARTICOLARE ENFASI È DATA ALLA PROBLEMATICA DELLA PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO DEI TERMINALI.
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20802107-2 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI MODULO II
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO RIGUARDA L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UN SISTEMA DI TRASPORTO DI TIPO FERROVIARIO, AEREO E NAVALE. IL CORSO APPROFONDISCE LO STUDIO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI CIASCUNO DEI SISTEMI DETTI, ED IN PARTICOLARE, IL VEICOLO, LE INFRASTRUTTURE, LE REGOLE DI CONTROLLO. PARTICOLARE ENFASI È DATA ALLA PROBLEMATICA DELLA PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO DEI TERMINALI.
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GORI STEFANO
(programma)
Diagrammi di marcia; Orario grafico; Deflusso in sede riservata: marcia a vista; La sezione di distanziamento; Potenzialità delle linee ferroviarie; Il Sistema Ferrovia; Circolazione in linea; Stazioni: impianti e tipologie; Circolazione in stazione; Analisi topologica: conflitti, itinerari; Verifica del nodo semplice; Matrice degli itinerari; Grafo e albero degli itinerari; Il numero medio; Verifica del nodo complesso. Modello di Potthoff per la valutazione del livello di servizio delle stazioni ferroviarie.
(testi)
Appunti a cura del docente.
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5 | ICAR/05 | 45 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802107-1 -
TRASPORTI FERROVIARI, AEREI E NAVALI MODULO I
(obiettivi)
LO SCOPO DEL CORSO RIGUARDA L’ANALISI E LA PROGETTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO UN SISTEMA DI TRASPORTO DI TIPO FERROVIARIO, AEREO E NAVALE. IL CORSO APPROFONDISCE LO STUDIO DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI CIASCUNO DEI SISTEMI DETTI, ED IN PARTICOLARE, IL VEICOLO, LE INFRASTRUTTURE, LE REGOLE DI CONTROLLO. PARTICOLARE ENFASI È DATA ALLA PROBLEMATICA DELLA PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO DEI TERMINALI.
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CIPRIANI ERNESTO
(programma)
Introduzione al sistema di trasporto aereo; Principali caratteristiche e tipologie di Aeromobili; Vie e Terminali: principali caratteristiche; Interazioni tra via e veicolo; Interazioni tra veicoli; Metodi organizzativi ed aspetti economici. Quadro introduttivo sul trasporto marittimo (componenti del sistema, terminologia tecnica e caratterizzazione degli spostamenti effettuati via mare); Principali caratteristiche e tipologie dei veicoli usati per il trasporto marittimo (navi, aliscafi, hovercraft e tipologie di navi); Infrastrutture per la navigazione (canali) e principali caratteristiche della navigazione marittima; Tipologia e caratteristiche dei servizi di trasporto marittimo (servizi di linea e non, servizi di tipo point-to-point o sistema hub&spoke); Trasporto intermodale delle merci via mare (ciclo multimodale e ciclo monomodale complesso) con la descrizione delle unità di carico e delle unità di movimentazione della merce utilizzate; Principali caratteristiche e tipologie dei terminali usati per il trasporto marittimo (elementi costituitivi dei porti e possibili tipologie di terminali); Descrizione degli elementi costitutivi e delle modalità di funzionamento di un terminal container; Descrizione degli elementi costitutivi e delle modalità di funzionamento di un terminal per il cabotaggio (terminal Ro-Ro); Approcci e modelli per la progettazione funzionale (definizione layout, dimensionamento delle aree di stoccaggio e dei mezzi per la movimentazione dei carichi) dei terminali portuali.
(testi)
Appunti a cura del docente. Sistemi di trasporto: tecnica e economia - G. E. Cantarella (a cura di) – UTET
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7 | ICAR/05 | 63 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20802067 -
TRASPORTO PUBBLICO
(obiettivi)
L'OBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE SPECIFICHE PER L'ANALISI, LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DELLE RETI DI TRASPORTO COLLETTIVO FORNENDO UN QUADRO AGGIORNATO DELLA PIÙ RECENTE MODELLISTICA. L'INSEGNAMENTO È ORIENTATO ALLO STUDIO ED ALLA APPLICAZIONE DEI METODI DI PROGETTAZIONE E GESTIONE DELLE RETI DI TRASPORTO COLLETTIVO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL'AMBITO URBANO. LO SVOLGIMENTO DEL CORSO PREVEDE UN INIZIALE INQUADRAMENTO DI TECNICHE E METODOLOGIE OPERATIVE DEDICATE AI SINGOLI ELEMENTI DI INTERESSE SEGUITO DA UN APPROFONDIMENTO DEGLI ASPETTI PROPRI DELLA PIANIFICAZIONE A LIVELLO DI INTERE RETI.
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PETRELLI MARCO
(programma)
ANALISI E CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO; PARAMETRI DI ESERCIZIO DEI DIVERSI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO IN SEDE RISERVATA E PROMISCUA; CAPACITÀ DI LINEA E DI FERMATA; DETERMINAZIONE DEL TEMPO DI GIRO; METODOLOGIE DI RAPPRESENTAZIONE E DI SIMULAZIONE DELLE RETI DI TRASPORTO COLLETTIVO; DEFINIZIONE DELLE FREQUENZE E DEGLI ORARI; DIMENSIONAMENTO DEI VEICOLI E DELLA FLOTTA; REGIMI DI FERMATA E NUMERO OTTIMO DI FERMATE; AFFIDABILITÀ DEL SERVIZIO; STRATEGIE DI CONTROLLO E REGOLAZIONE DEL SERVIZIO; PROGETTAZIONE DELLE RETI DI TRASPORTO COLLETTIVO; ATTRIBUZIONE DEI VEICOLI ALLE LINEE E VESTIZIONE DEI TURNI UOMO; COSTI E RICAVI NEI SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO.
(testi)
APPUNTI E SLIDES SUL CORSO A CURA DEL DOCENTE
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8 | ICAR/05 | 72 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20801668 -
TRASPORTI URBANI E METROPOLITANI
(obiettivi)
L'OBIETTIVO DEL CORSO È FORNIRE AGLI STUDENTI LE CONOSCENZE RELATIVE ALLE METODOLOGIE DI VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASPORTO NEL CASO URBANO. L'INSEGNAMENTO È ORIENTATO ALLO STUDIO ED ALLA APPLICAZIONE DEI METODI DI ANALISI E PROGETTAZIONE DI DIVERSI ELEMENTI PUNTUALI DI UNA RETE DI TRAFFICO URBANA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INTERSEZIONI SEMAFORIZZATE E NON. LO SVOLGIMENTO DEL CORSO PREVEDE UN INIZIALE INQUADRAMENTO DEI METODI PROGETTUALI NELL'AMBITO TEORICO ACQUISITO DAGLI STUDENTI NEI PRECEDENTI CORSI DEL SETTORE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI, SEGUITO DA UN APPROFONDIMENTO DEGLI ASPETTI OPERATIVI PROPRI DELLA PIANIFICAZIONE DI BREVE PERIODO.
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CIPRIANI ERNESTO
(programma)
NORMATIVA PER LA PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO: STRUTTURA E ARTICOLAZIONE, STRUMENTI OPERATIVI IN AMBITO URBANO (PUT). MISURE DI PRESTAZIONE IN AMBITO URBANO. INTERSEZIONI NON SEMAFORIZZATE: CAPACITÀ, VOLUMI DI CONFLITTO E FORMULA DEL RITARDO; LIVELLO DI SERVIZIO. INTERSEZIONI SEMAFORIZZATE: PARAMETRI SEMAFORICI, FLUSSO DI SATURAZIONE, CAPACITÀ E RITARDO;LIVELLO DI SERVIZIO; ATTUAZIONE SEMAFORICA E COORDINAMENTO. ROTATORIE: PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO. PARCHEGGI E AREE DI SOSTA PER IL TRASPORTO PRIVATO. TECNICHE PER LE INDAGINI ED I RILIEVI SULLA DOMANDA DI TRASPORTO. METODOLOGIE PER LA PROGETTAZIONE DELLE RETI DI TRASPORTO PRIVATO IN AMBITO URBANO: METODI BASATI SULL'OTTIMIZZAZIONE; METODI BASATI SULLA SIMULAZIONE; DEFINIZIONE ED IMPLEMENTAZIONE DI UNA PROCEDURA DI SUPPORTO ALLE DECISIONI. STRUMENTI GESTIONALI PER LA SICUREZZA STRADALE. TECNOLOGIE PER LA GESTIONE DEL TRAFFICO: INTELLIGENT TRANSPORTATION SYSTEMS.
(testi)
IL CORSO PREVEDE L'UTILIZZO DI APPOSITI SOFTWARE PER LA SIMULAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO CON CUI PORTARE AVANTI UNO SPECIFICO TEMA DI PROGETTO. MONTELLA B., PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEL TRAFFICO URBANO: MODELLI E METODI, ED. CUEN - APPUNTI DEL CORSO A CURA DEL DOCENTE.
HIGHWAY CAPACITY MANUAL (2010) |
9 | ICAR/05 | 81 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20801666 -
TRASPORTO MERCI E LOGISTICA
(obiettivi)
IL CORSO APPROFONDISCE I MODELLI, LE TECNICHE PROPRI DELLA LOGISTICA E DELLA DISTRIBUZIONE DELLE MERCI.
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MANTOVANI SANDRO
(programma)
Evoluzione della logistica industriale (previsione della domanda, localizzazione dei siti, gestione delle scorte, livello di servizio)
(testi)
Il trasporto merci su scala internazionale, nazionale e d’impresa La scelta della soluzione del trasporto e delle modalità di containerizzazione La scelta del percorso: guida alla soluzione del Vehicle Routing Problem Il trasporto intermodale e la sua declinazione in ambito stradale – ferroviario – marittimo, il transhipment Le strutture dell’intermodalità e i flussi globali delle merci. Il trasporto merci in area urbana Gli aspetti energetici ed ambientali del trasporto merci «Business logistics/supply chain management» Ronald H. Ballou, Publisher: Prentice Hall; 5 edition (August 21, 2003)
«Logistics and supply chain management» Martin Kristopher, Publisher: FT Press; 4 edition (January 6, 2011) «Modelli e metodi per l’organizzazione dei Sistemi logistici», G. Ghiani, R. Musmanno, Editore: Pitagora (31 ottobre 2000) «Orientare al successo la supply chain», S.Cavalieri, R.Pinto, Editore: ISEDI; 2 edizione (1 aprile 2015) «Handbook of Logistics and supply chain Management» (Handbooks in Transport), Editore: Pergamon (1 Jun. 2001) (1705) «Supply chain Logistics management», D. Bowersox, D. Closs and M. Bixby Cooper, Mc Graw-Hill Mc Graw Hill «Fundamental of logistics management», by D. M. Lambert, J.R. Stock, L. M. Ellram, Publisher: McGraw-Hill Publishing Co F.Dallari «Corso di Logistica e Trasporti» Hoepli |
6 | ICAR/05 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20802083 -
PROGETTAZIONE DI PORTI ED OPERE MARITTIME
(obiettivi)
SI SVILUPPANO I TEMI DEL PROGETTO DI UN PORTO CON RIGUARDO PARTICOLARE AGLI ASPETTI IDRAULICI E METEOMARINI E LA REDAZIONE DI PLANIMETRIE E SEZIONI. VENGONO INDICATI I CRITERI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTO DEI PORTI, COMMERCIALI, INDUSTRIALI E TURISTICI. SONO INFINE FORNITI GLI ELEMENTI DI TEORIA DELLE ONDE DI MARE UTILI ALL'IMPIEGO DEI MODELLI NUMERICI DI PROPAGAZIONE
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BELLOTTI GIORGIO
(programma)
SVILUPPO DELLO STUDIO METEOMARINO PER IL PROGETTO DELLE OPERE MARITTIME.
(testi)
IMPOSTAZIONE DI UNO STUDIO SPECIALISTICO DI IDRODINAMICA COSTIERA PER IL PROGETTO DELLE OPERE MARITTIME: IDRODINAMICA COSTIERA, PROPAGAZIONE DEL MOTO ONDOSO IN ACQUE BASSE, SIMULAZIONE DELLE CORRENTI LITORANEE. PROGETTAZIONE DELLE OPERE MARITTIME: OPERE ESTERNE PORTUALI, OPERE INTERNE. CARATTERISTICHE DEI PORTI COMMERCIALI/INDUSTRIALI. CENNI SULLE OPERE OFFSHORE. DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE IN FORMATO ELETTONICO ("FONDAMENTI DI COSTRUZIONI MARITTIME", A CURA DEL PROF. A. NOLI)
CARL A. THORESEN, 2003. PORT DESIGNERS HANDBOOK. THOMAS TELFORD PUBLISHING (JANUARY 1, 2003), 576 PAGES. |
6 | ICAR/02 | 54 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20801908 -
TESI DI LAUREA
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ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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20810000 -
A SCELTA STUDENTE
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8 | 72 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA |