Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801920 -
STORIA DEL PENSIERO POLITICO MODERNO E CONTEMPORANEO
(obiettivi)
Il corso intende fornire gli strumenti analitici per valutare il rapporto storico-politico tra le democrazie e la pace. A partire dal secondo dopoguerra, si inquadreranno i nodi critici relativi alle idee (e alle pratiche) democratiche, come volano di equilibrio nel sistema internazionale e come garanzia di una convivenza dentro lo Stato e tra gli Stati fondata sul diritto.
Riflessione sulla democrazia e riflessione sulla pace divengono, da diverse prospettive di partenza, punti di osservazione privilegiata soprattutto per comprendere l'attuale qualità della convivenza politica e per indicare possibili linee di condotta in un sistema internazionale sempre più segnato dall'instabilità.
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SILVESTRINI FLAVIO
(programma)
Il corso focalizzerà la riflessione sul rapporto democrazia-pace attraverso i pensatori che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno contribuito allo sviluppo di questo binomio. La costruzione politica della pace, dentro e fuori lo Stato, rimane inevitabilmente un aspetto centrale nella vision democratica, pur declinata attraverso una modellistica non univoca. Da un lato, si presenteranno le questioni fondamentali che si pongono allo sviluppo del pensiero e delle pratiche democratiche, in un momento di relativa debolezza sullo scenario internazionale delle culture politiche ad esse collegate; dall'altro, si approfondirà questo percorso sul tema della pace che, più di altri, consente di inquadrare elementi reali e aspetti ideali del pensiero politico democratico.
(testi)
1. L. Bonanate (a cura di), Teoria politica e democrazia. Dal passato al futuro, Franco Angeli, Milano 2011 (escluse parti III e V)
Parte I. Dimensioni della teoria politica; Parte II. I grandi temi della teoria democratica; Parte IV. La democrazia al di là dei confini 2. Un libro a scelta tra: J. Derrida (1994), Politiche dell’amicizia, Raffaello Cortina, Milano 1995 R. Dworkin (2006), La democrazia possibile. Principi per un nuovo dibattito politico, Feltrinelli, Milano 2007 J. Galtung (1996), Pace con mezzi pacifici, Esperia, Milano 2000 J. Habermas (1996), L’inclusione dell’altro. Studi di teoria politica, Feltrinelli, Milano 2013 H. Kelsen (1944), La pace attraverso il diritto, Giappichelli, Torino 2010 J. Maritain, Elogio della democrazia, La Scuola, Brescia 2012 M.C. Nussbaum (2006), Le nuove frontiere della giustizia, il Mulino, Bologna 2007 J. Rawls (1993), Il diritto dei popoli, Edizioni di Comunità, Torino 2001 M.N. Rothbard (1973), Per una nuova libertà. Il manifesto libertario, Liberilibri, Macerata 2004 D. Zolo, I signori della pace, Carocci, Roma 2001 3. F. Silvestrini, Crisi della democrazia e del sistema internazionale alla prova del realismo (cosmo)politico kantiano, in «Rivista di Studi Politici Internazionali», LXXXIII, 331, luglio-settembre 2016, pp. 395-412. |
8 | SPS/02 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810000 -
A SCELTA STUDENTE
(obiettivi)
Le attività autonomamente scelte dallo studente (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che lo studente può scegliere tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni, per un massimo di 8 ECTS .
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8 | 64 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801525 -
PROVA FINALE (LAUREA MAGISTRALE)
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
24 | 600 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801538 -
GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI
(obiettivi)
Il corso si propone di approfondire gli aspetti giuridici della soluzione delle controversie internazionali, nonché gli aspetti istituzionali e funzionali delle giurisdizioni internazionali, in particolare quelle operanti nel campo della tutela dei diritti umani.
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FOCARELLI CARLO
(programma)
1. Introduzione al diritto internazionale 2. Peculiarità della giurisdizione internazionale. 3. Giurisdizione internazionale nelle controversie tra Stati. 4. Giurisdizione internazionale nelle controversie sui diritti dell'uomo. 5. Giurisdizione penale internazionale. 6. Arbitrato internazionale sugli investimenti esteri. 7. Giurisdizioni incardinate in ordinamenti autonomi. 8. Analisi di dieci casi decisi da tribunali internazionali. Casi: 1. Koraou (2008), § 73 2. Ben-Khemais (2009), § 9 3. El-Sayed (2010), § 22 4. Lautsi (2011), § 63 5. Immunità giurisdizionali dello Stato (2012), §§ 49, 50 e 93 6. Al-Jedda (2011), § 87 7. Hirsi (2012), § 69 8. Giuliani e Gaggio (2011), § 64 9. Cestaro (2015), ric. 6884/11, https://hudoc.echr.coe.int/eng#{"itemid":["001-153473"]} 10. Nasr e Ghali (Abu Omar) (2016), ric. 44883/09, https://hudoc.echr.coe.int/fre#{"itemid":["001-113123"]} Testi di riferimento, con ivi ulteriori riferimenti bibliografici: 1. Carlo Focarelli, Giurisdizioni internazionali (Padova: Cedam, 2017). 2. Carlo Focarelli, Diritto internazionale – II. Prassi (2008-2012), Padova, Cedam, 2012), casi elencati sotto. 3. Per i soli studenti che non hanno sostenuto l’esame di Diritto internazionale si aggiunge il seguente testo: Carlo Focarelli, Diritto internazionale (Padova: Cedam, 2017, 4° ed.), limitatamente ai seguenti paragrafi: §§ 80, 82, 108-117, 140-166. Il corso presuppone un’adeguata conoscenza del diritto internazionale. Il testo sub 3 è diretto a coprire gli aspetti di diritto internazionale più direttamente attinenti alle giurisdizioni internazionali. Gli studenti che hanno già sostenuto l'esame di Diritto internazionale sono tenuti a certificarlo, con qualsiasi documentazione dell'Ateneo in cui l'esame è stato sostenuto e superato, al momento dell'esame di Giurisdizioni internazionali, altrimenti si presume che non lo abbiano sostenuto. Il programma di esame è identico per studenti frequentanti e non frequentanti. * Si indicano qui di seguito i casi che verranno discussi in aula e che sono tutti oggetto di esame per tutti gli studenti iscritti al corso, frequentanti e non frequentanti: 1. Koraou (2008), § 73 2. Ben-Khemais (2009), § 9 3. El-Sayed (2010), § 22 4. Lautsi (2011), § 63 5. Immunità giurisdizionali dello Stato (2012), §§ 49, 50 e 93 6. Al-Jedda (2011), § 87 7. Hirsi (2012), § 69 8. Giuliani e Gaggio (2011), § 64 9. Cestaro (2015), ric. 6884/11, scaricabile qui: https://hudoc.echr.coe.int/eng#{"itemid":["001-153473"]} 10. Nasr e Ghali (Abu Omar) (2016), ric. 44883/09, scaricabile qui: https://hudoc.echr.coe.int/fre#{"itemid":["001-113123"]} Il numero dopo il simbolo “§” indica il numero di caso nel volume indicato sopra sub 2. |
8 | IUS/13 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801905 -
MACROECONOMIA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso di "Macroeconomia internazionale" offre approfondimenti su temi di rilevante interesse per la comprensione dei legami di interdipendenza nelle economie mondiali. Il primo modulo affronta il tema della interdipendenza macroeconomica nei regimi di cambio fisso e flessibile attraverso lo studio dei modelli di analisi della macroeconomia internazionale. Il secondo modulo studia alcuni tra i principali problemi dell’economia mondiale, dall’analisi dei modelli di crisi valutaria, bancaria e finanziaria e del contagio internazionale fino ai problemi di coordinamento delle politiche economiche. L’obiettivo del corso è fornire allo studente gli strumenti per la comprensione e l’analisi dei problemi di governo dell’economia mondiale.
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Erogato presso
21801905 MACROECONOMIA INTERNAZIONALE in STUDI EUROPEI LM-90 NESSUNA CANALIZZAZIONE CAVALLARI LILIA
(programma)
Il programma del corso è il seguente:
(testi)
1. Macroeconomia nel breve periodo: capitoli da 1 a 6 del libro di testo, appendici escluse; 2. Macroeconomia nel medio periodo: capitoli da 7 a 9 del libro di testo, appendici escluse; 3. Macroeconomia nel lungo periodo: capitoli da 10 a 13 del libro di testo, appendici escluse; 4. Economia aperta: capitoli da 17 a 20 del libro di testo, appendici escluse; 5. Questioni di policy: capitoli da 21 a 23 del libro di testo, appendici escluse. LIBRO DI TESTO: OLIVIER BLANCHARD, ALESSIA AMIGHINI, FRANCESCO GIAVAZZI, Macroeconomia. Una prospettiva europea, Il Mulino, collana Strumenti, 2016
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8 | SECS-P/01 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801914 -
POLITICA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso vuole fornire agli studenti i necessari approfondimenti di alcuni concetti basilari della politica internazionale con il preciso intento di favorire un atteggiamento critico verso le problematiche fondamentali dell’ordine mondiale attuale. In particolare, il corso si propone di spiegare l’evoluzione del sistema internazionale dopo il 1989 mediante un’analisi empirica fondata sull’individuazione dei principali fattori internazionali (distribuzione del potere all’interno del sistema; grado di tensione internazionale; alleanze militari; interdipendenza economica) che influenzano le relazioni tra gli Stati.
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PISCIOTTA BARBARA
(programma)
L’obiettivo principale del corso è spiegare la politica internazionale post-bipolare muovendo dall’evoluzione e dalla definizione del concetto di guerra proposto dalle teorie tradizionali (Clausewitz, Schmitt, Aron) fino ad arrivare ai più recenti studi sui “conflitti asimmetrici”.
(testi)
Il corso è articolato in due parti. La prima focalizza l’attenzione sui cambiamenti intercorsi nel modo di combattere la guerra in relazione alla natura degli attori (statali e non statali), alle strategie (guerriglia, terrorismo) e alla sofisticatezza delle armi (es. impego dei droni). La seconda si sofferma sulla teoria di Samuel Huntington e spiega i conflitti internazionali post-bipolari in termini di “scontri di civiltà”. Bibliografia
A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale, Il Mulino, Bologna 2006 (available here). S.P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000. |
8 | SPS/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801922 -
STORIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Tramite forme di didattica avanzata quali seminari, discussioni in classe e presentazioni di lavori individuali di ricerca, il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti analitici necessari per una conoscenza critica dell'evoluzione del sistema internazionale dalla fine degli anni ottanta in poi, soprattutto sotto il profilo dell'evoluzione del concetto di sicurezza internazionale. Particolare attenzione verrà data perciò al problema della gestione dei conflitti e delle crisi internazionali, all'emergere di nuove forme di minaccia, e alle difficoltà incontrata dagli stati nazionali e dalle organizzazioni internazionali e sovranazionali nel forgiare un consenso diffuso intorno agli strumenti con cui intervenire nelle crisi per preservare la sicurezza e la stabilità.
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CLAVARINO LODOVICA
(programma)
Il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per analizzare le principali linee evolutive del sistema internazionale, a partire dagli anni '80 - con il processo di collasso dell'Unione Sovietica e fine della Guerra Fredda - fino ai primi anni del XXI secolo. Particolare attenzione sarà data a un'analisi delle cause della fine della Guerra Fredda e alle principali crisi internazionali succedutesi dagli anni '90 in poi. Un aspetto importante sarà lo studio del rapporto tra l'evoluzione della politica estera americana e il tentativo di formazione di una politica estera e di sicurezza comune in Europa. Altri temi affrontati saranno l'affermazione sulla scena internazionale di "nuove" potenze, quali Cina e India (e le sue conseguenze), e le problematiche relative agli armamenti nucleari.
(testi)
Il corso è concepito per una didattica di tipo avanzato, seminariale. Nella prima parte la docente terrà una serie di lezioni che tracceranno lo sviluppo del sistema internazionale dagli anni '80 in avanti, prevendendo anche momenti di discussione organizzata su alcuni materiali assegnati in precedenza, mentre nella seconda parte avranno luogo le presentazioni di gruppo in classe da parte degli studenti, su materiali definiti a inizio corso. Testi OBBLIGATORI PER TUTTI (frequentanti e non-frequentanti)
1) Antonio Varsori, Le relazioni internazionali dopo la guerra fredda, 1989-2017 (Bologna: Il Mulino, 2018) 2) Giuseppe Mammarella, Europa e Stati Uniti dopo la guerra fredda (Bologna: Il Mulino) 3) DUE dispense, disponibili presso la Cartoleria "4 Appunti", via G.Chiabrera, di fronte all'Università (si tratta di un estratto dal libro: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali // e un estratto dal libro: Odd Arne Westad, La guerra fredda globale) FREQUENTANTI: Oltre ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, verranno assegnati un testo specifico e dei materiali su cui prepararsi durante il periodo di svolgimento del corso (marzo-maggio 2018). Le indicazioni verranno date dalla docente a lezione. NON FREQUENTANTI: IN AGGIUNTA ai testi obbligatori per tutti (punti 1,2,3) del precedente elenco, occorre scegliere uno di questi 3 percorsi: 1) Stati Uniti (entrambi i testi): - Hassner e Vaisse, Washington e il mondo. I dilemmi di una superpotenza (Il Mulino) - Chollet e Goldgeier, America between the wars. The misunderstood years between the fall of the Berlin Wall and the start of the War on Terror. From 11/9 to 9/11 (New York: Public Affairs, 2008) 2) ONU - Paul Kennedy, Il parlamento dell'Uomo. Le Nazioni Unite e la ricerca di un governo mondiale (Milano: Garzanti, 2007) N.B. si può leggere in italiano o nella versione in inglese, di più facile reperibilità 3) ASIA (2 testi: Emmott per tutti, più Onnis / o Ganguly) - Bill Emmott, Asia contro Asia. Cina, India, Giappone e la nuova geografia del potere (Milano: Rizzoli, 2008) e a scelta uno tra: - Barbara Onnis, La Cina nelle relazioni internazionali. Dalle guerre dell'Oppio a oggi (Roma: Carocci, 2011) - Sumit Ganguly, Storia dell'India e del Pakistan. Due paesi in conflitto (Milano: Bruno Mondadori, 2004), pp.1-16 / e pp.94-fino alla fine |
8 | SPS/06 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801539 -
AFRICA CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Il corso intende fornire una conoscenza più specifica dei temi di maggiore importanza che concernono i paesi dell’Africa contemporanea nella loro trasformazione in stati nazionali.
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Erogato presso
21801539 AFRICA CONTEMPORANEA in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE VOLTERRA ALESSANDRO
(programma)
La parte iniziale del corso è dedicata al problema storiografico della storia
(testi)
dell’Africa e alle fonti storiche di questo continente con particolare riferimento alla fonte orale e alla metodologia. Poi il corso affronta gli aspetti fondamentali Il corso mira a dare una conoscenza generale della storia di questo continente, dei suoi problemi di oggi, in una prospettiva di comprensione storica di culture diverse. Temi affrontati: Aspetti culturali africani (Clan e lignaggi, totemismo, teismi, strutture sociali) Impatto coloniale Africanizzazione dell'occidentalizzazione - Bernardo Bernardi, Africa. Tradizione e Modernità, Carocci, 2001
- Joseph Ki-Zerbo, A quando l'Africa? Conversazioni con René Holenstein. EMI, 2005 - Catherine Coquery Vidrovitch, Breve storia dell'Africa, Il Mulino, 2012 |
8 | SPS/13 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801540 -
PROCESSI DI DEMOCRATIZZAZIONE
(obiettivi)
Il corso fornisce una competenza specialistica e comparata su tutte le tematiche attinenti ai processi di democratizzazione, con particolare attenzione a quelli più recenti della "terza ondata". Fornisce inoltre le conoscenze relative alle condizioni che favoriscono e rendono possibile la democratizzazione delle istituzioni e ne hanno determinato le differenze negli esiti.
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Erogato presso
21801540 PROCESSI DI DEMOCRATIZZAZIONE in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE PISCIOTTA BARBARA
(programma)
Il corso è suddiviso in due parti. La prima fornisce il framework teorico dei processi di transizione e analizza il dibattito scientifico relativo all'instaurazione e al consolidamento dei regimi democratici. La seconda parte focalizza l'attenzione sulla dimensione empirica dei processi di democratizzazione con particolare riferimento alle peculiari dinamiche e all'impatto giocato dalle eredità dei precedenti regimi non democratici in Europa meridionale e centro-orientale durante la Terza ondata. P. Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Laterza, Roma-Bari 2009.
P. Grilli di Cortona e O. Lanza (a cura di), Tra vecchio e nuovo regime. Il peso del passato nella costruzione della democrazia, Il Mulino, Bologna 2011. |
8 | SPS/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810000 -
A SCELTA STUDENTE
(obiettivi)
Le attività autonomamente scelte dallo studente (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che lo studente può scegliere tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni, per un massimo di 8 ECTS .
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8 | 64 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801525 -
PROVA FINALE (LAUREA MAGISTRALE)
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
24 | 600 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801882 -
DEMOGRAFIA E SVILUPPO
(obiettivi)
Il Corso si propone di analizzare le principali dinamiche demografiche internazionali, evidenziando il dualismo tra paesi a sviluppo avanzato e paesi meno sviluppati. Tale approccio mira a fornire gli strumenti concettuali per interpretare le relazioni tra evoluzione della popolazione, sviluppo socio - culturale e risorse economiche e il ruolo esercitato dal processo di modernizzazione. Le relazioni tra evoluzione demografica e sviluppo sono in rapporto di causa-effetto in entrambe le direzioni: le dinamiche demografiche, infatti, sono condizionate in misura rilevante dai processi economici, ed hanno nello stesso tempo un forte impatto sulle prospettive di sviluppo di un paese .
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NOBILE ANNUNZIATA
(programma)
La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di mortalità. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle coppie. Analisi della fecondità. Riproduttività. Mobilità e migrazioni. Le previsioni demografiche.
(testi)
Testi di riferimento:
a) J. Véron, Popolazione e sviluppo, Il Mulino, Bologna, 1995, cap. I., La questione della crescita demografica, pp. 11-24. M. Natale (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2., Il quadro di riferimento della dinamica demografica dei Paesi sviluppati pp. 57-75. A. Nobile, Modernizzazione e transizione demografica. Il cammino della popolazione europea nel XIX secolo, in T. Bonazzi, D. Fiorentino, A. Nobile (a cura di), Nazionalizzazione e modernità, Aracne Editrice, Roma, 2014, pp. 151-167. M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova edizione 2005, cap. IV, La demografia contemporanea verso l’ordine e l’efficienza e cap. V, Le popolazioni dei paesi poveri, pp. 149-264. G. De Santis, Demografia ed economia, Il Mulino, Bologna, 1997, cap. 3, La teoria della produzione familiare e la razionalità dei comportamenti demografici, pp. 109-156. C. Reynaud, L’invecchiamento demografico: determinanti, situazione, conseguenze e soluzioni, Dispense, 2014, 23 pp.. C. Reynaud, Invecchiamento e sistemi di welfare. Il sistema sanitario e le conseguenze dell’invecchiamento su esso, Dispense, 2014, 14 pp. European Union, Strategic Implementation Plan for the European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing, Brussels, 17 November 2011, 16 pp. http://ec.europa.eu/research/innovation-union/pdf/active-healthy-ageing/steering-group/implementation_plan.pdf#view=fit&pagemode=none O. Bussini, Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, nuova edizione 2010, cap. secondo, Le politiche di popolazione, pp.15-36; capitolo terzo, L’attuazione delle politiche di popolazione, pp. 59-86. P. Farina, La via cinese alla transizione demografica: dal controllo alla libera scelta, Relazione presentata alle VIII Giornate di Studio sulla Popolazione, Milano 2-4 febbraio 2009, 20 pp. A. Guarneri, Le migrazioni internazionali , Dispense, 2010, 23 pp. S. Strozza, La presenza straniera in Italia, in Neodemos, L’integrazione delle comunità immigrate e l’imprenditoria straniera, Associazione Neodemos, Firenze, 2015, pp. 9-30, http://www.neodemos.info/wp-content/uploads/2015/10/Lintegrazione-delle-comunita-straniere.pdf Il materiale didattico indicato sotto a) è disponibile in fotocopia presso la copisteria Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico). b) A. Golini (a cura di), Il futuro della popolazione nel mondo, Il Mulino, Bologna, 2009. c) due approfondimento, uno sui Paesi sviluppati ed uno sui Paesi meno sviluppati, da scegliere tra quelli indicati nelle bibliografie reperibili sul sito di Facoltà/Programmi insegnamenti/Materiali didattici. Lo studente dovrà redigere due tesine, di circa 1500 parole, più eventuali tabelle e grafici e consegnarle almeno una settimana prima dell’esame. Chi avesse difficoltà a scaricare gli articoli previsti nella bibliografia, può chiederli per posta elettronica alla docente. |
8 | SECS-S/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21810127 -
ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO
(obiettivi)
Il corso tratta gli elementi fondamentali delle politiche di intervento nei Paesi in via di sviluppo al fine di illustrare le diverse opzioni e quantificare i trade-off tra di loro. Verranno discussi i diversi aspetti delle politiche di intervento e, in particolare, quelle relative alla scuola, salute, genere, famiglia, rischio, trasporti, norme formali/informali e istituzioni. L’approccio è empirico e verranno trattati casi di studio presi da vari Paesi nel mondo.
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MAGAZZINO COSIMO
(programma)
PARTE 1: ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO (Boccella N., Feliziani V., Rinaldi A., Economia e sviluppo diseguale, Pearson, 2013)
(testi)
L’economia dello sviluppo in una visione secolare Gli indicatori: come si misura lo sviluppo Dinamiche demografiche e sviluppo economico Finanza e sviluppo Le diseguaglianze Povertà Le politiche per lo sviluppo Cooperazione allo sviluppo Sviluppo sostenibile Economia del benessere ed economia della felicità Beni pubblici e privati PARTE 2: APPROFONDIMENTI Disuguaglianza (Franzini M., Pianta M., Disuguaglianze, Laterza, 2016) Economia della felicità (Frey B.S., Marti C.F., Economia della felicità, il Mulino, 2012) Politiche di austerità (De Romanis V., L’austerità fa crescere, Marsilio, 2017) Economia civile (Bruni L., Zamagni S., L’economia civile, il Mulino, 2016) Boccella N., Feliziani V., Rinaldi A., Economia e sviluppo diseguale, Pearson, 2013
Franzini M., Pianta M., Disuguaglianze, Laterza, 2016 Frey B.S., Marti C.F., Economia della felicità, il Mulino, 2012 De Romanis V., L’austerità fa crescere, Marsilio, 2017 Bruni L., Zamagni S., L’economia civile, il Mulino, 2016 |
8 | SECS-P/02 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801922 -
STORIA DELLA POLITICA INTERNAZIONALE CONTEMPORANEA
(obiettivi)
Tramite forme di didattica avanzata quali seminari, discussioni in classe e presentazioni di lavori individuali di ricerca, il corso si prefigge l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti analitici necessari per una conoscenza critica dell'evoluzione del sistema internazionale dalla fine degli anni ottanta in poi, soprattutto sotto il profilo dell'evoluzione del concetto di sicurezza internazionale. Particolare attenzione verrà data perciò al problema della gestione dei conflitti e delle crisi internazionali, all'emergere di nuove forme di minaccia, e alle difficoltà incontrata dagli stati nazionali e dalle organizzazioni internazionali e sovranazionali nel forgiare un consenso diffuso intorno agli strumenti con cui intervenire nelle crisi per preservare la sicurezza e la stabilità.
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8 | SPS/06 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801927 -
STUDI STRATEGICI
(obiettivi)
Il corso si prefigge di introdurre i temi della strategia, politica di difesa e sviluppo del potere militare con particolare riferimento all’Italia. Lo scopo del corso è dunque quello di portare gli studenti a familiarizzare con il concetto di strategia nazionale e con gli attori e le dinamiche della politica di difesa, di informarli su alcune delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo delle Forze Armate, e di presentare un quadro teorico di riferimento per l'analisi delle politiche di difesa nazionale.
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PETRELLI NICCOLÒ
(programma)
Studi Strategici
(testi)
Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) Docente: Niccolò Petrelli A.A. 2018/19 C.F.U. 8 Presentazione e Obiettivi Formativi Che cosa è la strategia nazionale? Qual è il nesso tra obiettivi di politica estera e scelte in materia di difesa? Come si sviluppa il potere militare? Qual è il nesso tra innovazione tecnologica, industria e difesa nazionale? Il corso si prefigge di introdurre i temi della strategia, politica di difesa e sviluppo del potere militare con particolare riferimento all’Italia. Lo scopo del corso è dunque quello di portare gli studenti a familiarizzare con il concetto di strategia nazionale e con gli attori e le dinamiche della politica di difesa, di informarli su alcune delle tematiche fondamentali relative allo sviluppo delle Forze Armate, e di presentare un quadro teorico di riferimento per l'analisi delle politiche di difesa nazionale. Alla fine del corso gli studenti saranno in possesso di: 1. Conoscenza di base della strategia, politiche di difesa e militari italiane nel quadro NATO e UE. 2. Strumenti analitici necessari per una discussione informata dei temi della strategia e difesa nel contesto del sistema politico internazionale post Guerra Fredda. Il corso parte da un’analisi del concetto di strategia nelle sue varie declinazioni, fornendo una panoramica generale della teoria strategica. Successivamente, introduce una serie di strumenti analitici volti a comprendere la dinamica di formazione della strategia a livello nazionale, i problemi a essa legati e gli attori coinvolti. Particolare attenzione verrà dedicata al caso italiano attraverso lo studio dei meccanismi e le modalità di sviluppo della strategia di sicurezza nazionale (SSN), dell’architettura della sicurezza nazionale e della politica di difesa sulla base di fonti primarie, in primo luogo il Libro Bianco della Difesa del 2015. Nella seconda parte il corso muove nella parte più propriamente militare. Vengono esaminate in dettaglio le principali teorie sviluppate nell’ambito della difesa dalla metà degli anni 90 e le principali ‘enabling technologies’. A ciò segue un’analisi delle principali sfide legate alla trasformazione, sviluppo e modernizzazione delle forze armate. Essa è incentrata sulle forze armate italiane nel quadro Euro-Atlantico, con particolare riferimento alle potenzialità e i rischi posti dall’applicazione delle idee legate alle teorie della Rivoluzione negli Affari Militari, la Network-Centric Warfare. A tale analisi fa seguito una discussione degli aspetti industriali della politica di Difesa italiana. Il corso si conclude con un’analisi della traiettoria futura delle politiche di difesa dell’UE sulla base di analisi dei trend tecnologico-industriali-militari degli ultimi venti anni. Articolazione dell’Insegnamento e Criteri di Valutazione Il corso è articolato in lezioni frontali. Il formato delle stesse tuttavia è di tipo seminariale, ovvero prevede l’interazione continua tra docente e studenti. Prima di ogni lezione gli studenti sono tenuti a svolgere le letture assegnate dal docente al fine di condurre una discussione informata sugli argomenti trattati in aula. Il materiale didattico del corso è per metà in lingua italiana e per metà in lingua inglese, la cui conoscenza è dunque essenziale. La valutazione finale sarà così ripartita: 25% partecipazione alle discussioni in classe 25% presentazione di gruppo 50% esame finale Programma Ia Settimana – Concetti Fondamentali. 1. Introduzione al Corso: La disciplina accademica degli Studi Strategici 2. Il Concetto di Strategia Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice (Oxford: Oxford UP, 2012), 17-32.* *(per le pagine di questo libro si faccia riferimento al numero di pagina del file pdf e non a quello stampato sul libro) 3. Le Declinazioni del Concetto di Strategia Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice, 33-47. Peter Layton, ‘The Idea of Grand Strategy’, RUSI Journal 157/4 (August 2012), 56-61. IIa Settimana – Dalla Strategia alla “Grand Strategy” 4. Lo Sviluppo della Strategia: Costruzione Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice, 58-74 5. Lo Sviluppo della Strategia: Esecuzione Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice, 74-91. 6. Il funzionamento della Strategia Richard K. Betts, ‘The Trouble with Strategy: Bridging Policy and Operations’, Joint Force Quarterly (Autumn/Winter 2001–02), 23-30. IIIa Settimana – Strategia e Sicurezza Nazionale in Italia: Architettura, Organizzazione e Processo. 7. Il funzionamento della Strategia: La Pianificazione P. H. Liotta and Richmond M. Lloyd, ‘From Here to There: The Strategy and Force Planning Framework’, Naval War College Review, 58/2 (Spring 2005). 8. Strategia Nazionale e Difesa: Il Caso Italiano Federica Di Camillo e Lucia Marta, ‘Una Strategia di Sicurezza Nazionale Per l’Italia: Elementi di Analisi’ Quaderni Istituto Affari Internazionali, 34 (2009), 7-23. 9. Organizzazione (I): Composizione e funzione del Consiglio Supremo di Difesa Riccardo Bellandi, Il Consiglio Supremo di Difesa (Bologna: Dipartimento di Diritto Pubblico, 2012), 279-327. IVa Settimana – Strategia e Sicurezza Nazionale in Italia: Architettura, Organizzazione e Processo (II) 10. Organizzazione (II): Intelligence, Strategia e Sicurezza Nazionale. Alfonso Montagnese & Claudio Neri, L’evoluzione della sicurezza nazionale italiana (Roma: Sistema per le Informazioni e la Sicurezza della Repubblica, 2016), 1-9, 10, 16-17. 11. Strategia Nazionale e Difesa in Italia: Considerazioni Conclusive Federica Di Camillo e Lucia Marta, ‘Una Strategia di Sicurezza Nazionale Per l’Italia: Elementi di Analisi’ Quaderni Istituto Affari Internazionali, 34 (2009), 41-54. 12. Dalla Sicurezza Nazionale alla Difesa: Il Quadro Strategico del Libro Bianco. Libro Bianco della Difesa 2015, capitoli 1 e 2. Va Settimana –Tecnologia e Trasformazione della Difesa: La Teoria della Rivoluzione negli Affari Militari 13. Difesa Nazionale: Le implicazioni per le Forze Armate secondo il Libro Bianco. Libro Bianco della Difesa 2015, capitoli 3 e 4. 14. Le Origini della Rivoluzione negli Affari Militari IT (RMA-IT) Michael G. Vickers & Robert C. Martinage, The Revolution in War (Washington DC: Center for Strategic and Budgetary Assessment, 2004), 1-24 15. Le Tecnologie della RMA Michael G. Vickers & Robert C. Martinage, The Revolution in War, 24-42. VIa Settimana – La prossima RMA? Munizionamento di Precisione, Reti integrate, Automazione e Intelligenza Artificiale. 16. RMA: Quale Futuro? Michael G. Vickers & Robert C. Martinage, The Revolution in War, 42-68 17. L’era della robotica: Panoramica generale Robert O. Work and Shawn Brimley, 20YY Preparing for War in the Robotic Age (Washington DC: CNAS, 2014). 18. Intelligenza Artificiale e Strategia Michael C. Horowitz, Gregory C. Allen, Edoardo Saravalle, Anthony Cho, Kara Frederick, and Paul Scharre, Artificial Intelligence and International Security (Washington DC: CNAS, 2018). VIIa Settimana – La Prossima RMA? (II) 19. La rivoluzione digitale: Potere e conflitto nella dimensione Cyber. Joseph S. Nye, Cyber Power (Belfer Center for Science and International Affairs, Harvard Kennedy School). Jacquelyn Schneider, Digitally-Enabled Warfare: The Capability-Vulnerability Paradox (Washington DC: CNAS, 2016). 20. I sistemi d’arma autonomi: tecnologia e implicazioni per il futuro dei conflitti Paul Scharre and Michael C. Horowitz, An Introduction to Autonomy in Weapons Systems (Washington DC: CNAS, 2015). 21. Il Programma FORZA NEC: Quadro NATO e Caratteristiche Generali ‘Le nuove esigenze militari e la Network Centric Warfare (NCW)’ in Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011), 31-42. Tommaso de Zan, ‘L’Italia e il programma Forza NEC’, in Alessandro Marrone, Michele Nones e Alessandro R. Ungaro, Innovazione Tecnologica e Difesa: Forza NEC Nel Quadro Euro-Atlantico (Roma: IAI, 2015), 119-134. VIIIa Settimana – La Trasformazione delle Forze Armate Italiane: Il Programma FORZA NEC 22. La Trasformazione e il Futuro dell’Esercito ‘Il Caso Italiano’, in Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011), 58-76. 23. La Trasformazione e il Futuro dell’Aeronautica AAVV, Il ruolo dei velivoli da combattimento italiani nelle missioni internazionali: trend e necessità (Roma: IAI, 2014), 61-65, 83-110 24. La Trasformazione e il Futuro della Marina AAVV, La Sicurezza nel Mediterraneo e l'Italia (Roma: IAI, 2014), 140-147. Luca Peruzzi, “Italy seeks naval power to match strategic need”, Janes Defense International (2017). IXa Settimana – Tecnologia, Industria e Difesa in Italia: Passato, Presente e Futuro 25. Il nesso tra ricerca, innovazione tecnologica e difesa nel sistema Italia. Luisa Riccardi, ‘Difesa, ricerca ed innovazione tecnologica’, Tecnica, Professione & Società (2016). 26. L’Industria della Difesa Italiana: Panoramica Generale Claudio Catalano, La politica industriale nel settore della Difesa (Roma: CeMiSS, 2016), pp. 20-26 27. L’Industria della Difesa Italiana: Specificità Claudio Catalano, La politica industriale nel settore della Difesa (Roma: CeMiSS, 2016), pp. 72-101. Xa Settimana – La dimensione Europea e Transatlantica della Difesa. 28. Industria e Difesa nel quadro Europeo: l’Italia e la European Defense Agency (EDA) Antonio Calcara, ‘Italy’s defence policy in the European context: the case of the European Defence Agency’, Contemporary Italian Politics, 9/3 (2017), 277-301. 29. Silvano Frigerio, ‘Lo Strumento Militare Nazionale nell’ottica delle Iniziative NATO Smart Defence e EU Pooling e Sharing’, Quaderni del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università del Sacro Cuore vol.7 (2014). 30. Conclusioni XIa Settimana Presentazioni degli studenti XIIa Settimana Presentazioni degli studenti (II) Programma Studenti Frequentanti Tutti gli studenti frequentanti sono tenuti a partecipare a presentazioni di gruppo (il numero dei componenti varierà a seconda del numero di studenti iscritti al corso) sul tema “Gli USA, la Terza Offset Strategy e il Gap Transatlantico: Quale Futuro per la Difesa Europea?”. Attraverso una valutazione della traiettoria della politica di Difesa Europea, e concentrandosi in particolare su questioni di innovazione tecnologica, ricerca & sviluppo, e sviluppo di capacità, le presentazioni dovranno fornire risposte alle seguenti domande: 1. Quanto la traiettoria della politica di difesa UE può considerarsi simile al programma articolato nella 3OS? In quali aree e capacità le politiche di difesa USA e UE si assomigliano? In quali differiscono? 2. Data la attuale traiettoria della politica di difesa UE, il gap tecnologico-militare tra gli USA e gli stati UE membri della NATO è suscettibile di aumentare o ridursi? 3. La traiettoria della politica di Difesa UE, le capacità e le tecnologie identificate come prioritarie, rispondono in maniera adeguata ai quelli che sono le principali minacce che l’UE potrebbe trovarsi ad affrontare? Il docente fornirà agli studenti il materiale didattico necessario a strutturare le domande a cui le presentazioni dovranno rispondere, i gruppi dovranno tuttavia svolgere una ricerca autonoma delle fonti su cui basare la propria analisi, attingendo esclusivamente a documentazione e studi delle istituzioni europee, a studi e pubblicazioni della European Defense Agency e della RAND Europe. https://eda.europa.eu/info-hub/publications https://www.rand.org/randeurope/publications.html Le presentazioni verranno discusse con l’intera classe nelle ultime due settimane del corso. Tutti gli studenti frequentanti dovranno infine sostenere un esame orale sul resto del programma indicato. Per frequentanti si intendono gli studenti che hanno seguito almeno i 2/3 delle lezioni. Programma Non-Frequentanti Gli studenti non frequentanti dovranno presentare lo stesso programma dei frequentanti, compresa la parte speciale relativa alle presentazioni, più 3 relazioni periodiche durante il corso. Le relazioni periodiche devono sintetizzare i punti ritenuti più importanti delle parti di programma affrontate nelle settimane di riferimento. Di una lunghezza minima di 1000 massimo 1500 parole, devono essere inviate all'indirizzo email del docente il: 29 Ottobre: Letture settimana 1, 2, 3, 4. 19 Novembre: Letture settimana 5, 6, 7. 10 Dicembre: Letture settimana 8, 9, 10. Entro il 21 Dicembre gli studenti non frequentanti dovranno inoltre presentare una relazione della lunghezza di 3000/3500 parole sul tema delle policy presentations. Colin Gray, The Strategy Bridge: Theory for Practice (Oxford: Oxford UP, 2012).
Peter Layton, ‘The Idea of Grand Strategy’, RUSI Journal 157/4 (August 2012), 56-61. Richard K. Betts, ‘The Trouble with Strategy: Bridging Policy and Operations’, Joint Force Quarterly (Autumn/Winter 2001–02), 23-30. I. H. Liotta and Richmond M. Lloyd, ‘From Here to There: The Strategy and Force Planning Framework’, Naval War College Review, 58/2 (Spring 2005). Federica Di Camillo e Lucia Marta, ‘Una Strategia di Sicurezza Nazionale Per l’Italia: Elementi di Analisi’ Quaderni Istituto Affari Internazionali, 34 (2009). Riccardo Bellandi, Il Consiglio Supremo di Difesa (Bologna: Dipartimento di Diritto Pubblico, 2012). Alfonso Montagnese & Claudio Neri, L’evoluzione della sicurezza nazionale italiana (Roma: Sistema per le Informazioni e la Sicurezza della Repubblica, 2016). Libro Bianco della Difesa 2015 (Roma: MInistero della Difesa, 2015). Michael G. Vickers & Robert C. Martinage, The Revolution in War (Washington DC: Center for Strategic and Budgetary Assessment, 2004). Robert O. Work and Shawn Brimley, 20YY Preparing for War in the Robotic Age (Washington DC: CNAS, 2014). Michael C. Horowitz, Gregory C. Allen, Edoardo Saravalle, Anthony Cho, Kara Frederick, and Paul Scharre, Artificial Intelligence and International Security (Washington DC: CNAS, 2018). Joseph S. Nye, Cyber Power (Belfer Center for Science and International Affairs, Harvard Kennedy School). Jacquelyn Schneider, Digitally-Enabled Warfare: The Capability-Vulnerability Paradox (Washington DC: CNAS, 2016). Paul Scharre and Michael C. Horowitz, An Introduction to Autonomy in Weapons Systems (Washington DC: CNAS, 2015). Michele Nones e Alessandro Marrone, La trasformazione delle Forze Armate: il programma Forza NEC (Roma: IAI, 2011). Alessandro Marrone, Michele Nones e Alessandro R. Ungaro, Innovazione Tecnologica e Difesa: Forza NEC Nel Quadro Euro-Atlantico (Roma: IAI, 2015), 119-134. AAVV, Il ruolo dei velivoli da combattimento italiani nelle missioni internazionali: trend e necessità (Roma: IAI, 2014). AAVV, La Sicurezza nel Mediterraneo e l'Italia (Roma: IAI, 2014). Luca Peruzzi, “Italy seeks naval power to match strategic need”, Janes Defense International (2017). Luisa Riccardi, ‘Difesa, ricerca ed innovazione tecnologica’, Tecnica, Professione & Società (2016). Claudio Catalano, La politica industriale nel settore della Difesa (Roma: CeMiSS, 2016). Antonio Calcara, ‘Italy’s defence policy in the European context: the case of the European Defence Agency’, Contemporary Italian Politics, 9/3 (2017), 277-301. Silvano Frigerio, ‘Lo Strumento Militare Nazionale nell’ottica delle Iniziative NATO Smart Defence e EU Pooling e Sharing’, Quaderni del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università del Sacro Cuore vol.7 (2014). |
8 | SPS/04 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21810000 -
A SCELTA STUDENTE
(obiettivi)
Le attività autonomamente scelte dallo studente (art.10, comma 5 lettera a del D.M. 270/2004) sono insegnamenti che lo studente può scegliere tra tutti i corsi magistrali attivati dal Dipartimento di Scienze Politiche e tra i corsi in convenzione con altri Dipartimenti o università/enti esterni, per un massimo di 8 ECTS .
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8 | 64 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801525 -
PROVA FINALE (LAUREA MAGISTRALE)
(obiettivi)
La tesi è un lavoro di ricerca che dimostra la comprensione di un particolare argomento da parte del laureando e presenta un insieme di questioni progettuali e metodologiche, che dimostrano la capacità dello studente di sviluppare e sostenere una linea di argomentazione indipendente.
Scopi principali di una tesi di laurea magistrale sono: analizzare un argomento di una determinata disciplina in profondità, recuperare materiale o dati empirici originali e analizzarli alla luce del corrispondente quadro concettuale o teorico, fornendo i risultati della ricerca con conclusioni chiare e ragionate. |
24 | 600 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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21801903 -
IL POTERE NUCLEARE NEL SISTEMA INTERNAZIONALE
(obiettivi)
Il corso si propone l'obiettivo fornire allo studente gli strumenti essenziali per comprendere la questione nucleare quale problema internazionale. In tal senso risulta anzitutto cruciale l'analisi di come lo sfruttamento dell'energia atomica si è evoluto a partire dagli anni '30 e di come abbia progressivamente acquisito una dimensione politica determinante, per il valore assoluto della capacità distruttiva del suo uso militare. Altrettanto importante da punto di vista politico-intenazionale è esaminare le ricadute dell'evoluzione della tecnologia legata al settore e dell'inevitabile diffusione delle relative conoscenze, nonché cercare di comprendere fino a che punto il nucleare abbia influenzato il pensiero dei teorici politici e militari.
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Erogato presso
21801903 IL POTERE NUCLEARE NEL SISTEMA INTERNAZIONALE in RELAZIONI INTERNAZIONALI LM-52 NESSUNA CANALIZZAZIONE GALA MARILENA
(programma)
Il corso si compone di una prima parte - quasi i due terzi - di lezioni frontali e di una seconda parte dedicata a una serie di discussioni di tipo seminariale. Le lezioni frontali sono volte ad offrire agli studenti gli strumenti necessari a comprendere le trasformazioni che la disponibilità di arsenali nucleari ha prodotto nel sistema internazionale a partire dall'inizio dell'era atomica. Sarà quindi sottolineato il cambiamento avvenuto nel concetto di potenza, quello intervenuto sul piano delle relazioni diplomatiche e della politica internazionale, nonché le conseguenze per la stabilità/instabilità del sistema nel suo complesso. Nella parte seminariale gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, saranno invece chiamati ad approfondire alcuni argomenti e a presentare in classe il lavoro fatto in modo che la questione trattata sia discussa da tutta la classe.
(testi)
T. C. REED AND D. B. STILLMAN, THE NUCLEAR EXPRESS. A POLITICAL HISTORY OF THE BOMB AND ITS PROLIFERATION, ZENITH PRESS, 2009
L. FREEDMAN, THE EVOLUTION OF NUCLEAR STRATEGY, THIRD EDITION, PALGRAVE, 2003. I CAPITOLI DA STUDIARE IN QUESTO CASO SONO I SEGUENTI: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 17, 18, 20, 21, 26, 27, 28 I NON FREQUENTANTI DOVRANNO AGGIUNGERE AI TESTI SOPRA INDICATI ANCHE: 1) JACK CARAVELLI, "BEYOND SAND AND OIL. THE NUCLEAR MIDDLE EAST", PRAEGER, 2011 2) DISPENSA SUL CONTROLLO DEGLI ARMAMENTI DISPONIBILE SUL SITO DI FACOLTA' ALLA PAGINA DEL DOCENTE Testi in italiano per studenti non frequentanti – testi abbinati (programma alternativo): – Giampaolo Valdevit, La guerra nucleare. Da Hiroshima alla difesa antimissile, Mursia, 2010 – Marilena Gala, Il paradosso nucleare. Il Limited Test Ban Treaty come primo passo verso la distensione, Polistampa, 2002 (se non reperibile in libreria o in internet, tale volume è presente nella biblioteca di facoltà in doppia copia) – Dal volume: L’atomica. Scienza, cultura, politica, (a cura di) Emilia Fiandra e Leopoldo Nuti, Franco Angeli, 2014, i seguenti gruppi di capitoli in alternativa fra loro (o l’uno o l’altro gruppo): I gruppo: da p. 37 a p. 80 + pp. 95-141; II gruppo: da p. 143 a p. 239. – dispensa disponibile presso la copisteria “Appunti” in via Chiabrera, 174, tel/fax: 0659605579 |
8 | SPS/06 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21801928 -
TEORIE DEI CONFLITTI E PROCESSI DI PACE
(obiettivi)
Fornire conoscenze teoriche di base e metodologie di analisi per la comprensione dei processi conflittuali e di mantenimento e costruzione della pace, con particolare attenzione alle componenti sociali, culturali e istituzionali interne ed esterne coinvolte. Approfondire gli aspetti sociologici delle emergenze complesse, dello state failure, dei failed states. Analizzare le dinamiche alla base dei genocidi, delle pulizie etniche, dei crimini di genere.
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ROSATO VALERIA
(programma)
Il programma si compone di 4 sezioni:
(testi)
1. Analisi delle diverse caratteristiche dei conflitti, delle loro fonti, delle dinamiche di escalation/ descalation e delle diverse tipologie di attori coinvolti. Teorie e modelli a confronto. 2. Comparazione tra strategie e metodi per la risoluzione/trasformazione dei conflitti, tra gli approcci dal basso e dall’alto; studio delle tecniche di mediazione e di negoziazione e degli approcci nonviolenti. 3. Approfondimento delle problematiche collegate alla costruzione e al mantenimento della pace; diversità di approccio tra peacebuilding e nation building; interventi internazionali in prospettiva top/down e bottom/up; approfondimento delle conseguenze inattese e degli ‘effetti perversi’ emergenti nei processi di pace; analisi dei problemi di sicurezza in situazioni post conflict 4. Approfondimento della ricostruzione del tessuto sociale: decostruzione del nemico, giustizia e riconciliazione. Inoltre, il corso ha analizzato in chiave critica i principali concetti e teorie sui conflitti, sulla pace e sulla sicurezza presentando i dibattiti in corso in questo campo di studi e ha socializzato gli studenti alla letteratura e ai linguaggi in argomento. Il corso si pone i seguenti obiettivi formativi: a) l’apprendimento e la comprensione dei conflitti del mondo contemporaneo in tutta la loro complessità e nelle rispettive differenze, degli attori principali e delle dinamiche interne ed esterne; b) l’apprendimento e la comprensione dei processi e delle trasformazioni istituzionali, politiche, sociali e culturali tipici delle cosiddette war-torn societies, delle caratteristiche e delle dinamiche del peacebuilding e del nationbuilding, dei relativi successi e fallimenti, considerati anche alla luce delle teorie sociologiche degli ‘effetti perversi’ e delle ‘conseguenze in-intenzionali’; c) la familiarizzazione con i principali teorie e metodi sulla trasformazione dei conflitti e sulla promozione della pace sia nelle diverse dimensioni macro/meso/ micro e nei differenti approcci dall’alto (a livello statale e delle organizzazioni intergovernative) e dal basso (a livello di società civile e mobilitazioni transnazionali); d) l’identificazione delle principali poste in gioco quali il contenimento/azzeramento della violenza, la sicurezza umana, i diritti umani, la riabilitazione post-traumatica delle collettività e dei sistemi sociali, i metodi non violenti di gestione delle controversie e dei conflitti. PROGRAMMA PER FREQUENTANTI:
1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) LAVORI DI GRUPPO (INFORMAZIONI E BIBLIOGRAFIA DURANTE IL CORSO) PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI: 1) MARIA LUISA MANISCALCO, SOCIOLOGIA E CONFLITTI. DAI CLASSICI ALLA PEACE RESEARCH, MATERA, ALTRIMEDIA EDIZIONI, 2010. (TRANNE I E II CAPITOLO) 2) MARIA LUISA MANISCALCO, LA PACE IN RIVOLTA, ROMA-MILANO, FRANCO ANGELI, 2008 3) MARIA LUISA MANISCALCO, EUROPA, NAZIONALI,GUERRA. SOCIOLOGIE A CONFRONTO TRA OTTO E NOVECENTO. ARMANDO EDITORE, 2013. 4) MARIA LUISA MANISCALCO (A CURA DI), SAHEL IN MOVIMENTO. NUOVE SOGGETTIVITÀ SOCIOPOLITICHE TRA GLOBALE E LOCALE. L''HARMATTAN ITALIA EDITORE, 2015. LETTURE FACOLTATIVE CONSIGLIATE: 1) VALERIA ROSATO, CONFLITTI ‘CAMALEONTICI’. IL CONFLITTO COLOMBIANO TRA XX E XXI SECOLO, FRANCO ANGELI, MILANO, 2010 (E-BOOK ACQUISTABILE DAL SITO DELL’EDITORE); 2) VALERIA ROSATO, “Hybrid orders’ between terrorism and organized crime. The case of Al Qaeda in the Islamic Maghreb”, African Security, Taylor&Francis, vol. 9. Issue 2; 3) PACELLI (A CURA DI), LE GUERRE E I SOCIOLOGI, FRANCO ANGELI, 2015; 4) MANISCALCO, PELLIZZARI (A CURA DI), DELIRI CULTURALI, L'HARMATTAN, 2016; 5) ORSINI A., ISIS, RIZZOLI, 2016. |
8 | SPS/07 | 64 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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