Insegnamento
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico CARATTERIZZANTI - DIS. STORICHE, FIL., ANTR., GEOG., PSIC. E SOCIOL.- II ANNO - (visualizza)
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20702448 -
EPIGRAFIA LATINA L.M.
(obiettivi)
Lo studente sarà avviato allo studio avanzato dell'epigrafia latina attraverso l'esegesi di documenti epigrafici utili ad approfondire aspetti del mondo romano e romanizzato.
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Erogato presso
20702448 EPIGRAFIA LATINA L.M. in ITALIANISTICA (DM 270) LM-14 N0 PORENA PIERFRANCESCO
( programma)
EPIGRAFIA LATINA (MAGISTRALE) 2015-16
Epigrafia, potere, società: il senatus consultum de Cnaeo Pisone patre
La scoperta nel 1990 in Spagna meridionale (Betica) della tavola bronzea su cui fu inciso il testo integrale del senatoconsulto contenente la sentenza del processo contro il legato di Siria Cn. Calpurnio Pisone permette di rileggere una delle vicende più drammatiche della storia del Principato. Intorno alla scomparsa di Germanico Cesare, nel 19 d.C., vediamo profilarsi le tensioni nella casa Giulio-Claudia, la fluidità del nuovo regime augusteo, il ruolo eminente del senato, il rilievo della fedeltà delle legioni, l’ossessione della plebe romana per il principe defunto, ma anche la sintonia tra Pisone e sua moglie Plancina. Un affresco eccezionale di una società in evoluzione.
▪ Disciplina : Epigrafia Latina - SSD : L-ANT/03. ▪ Modulo : unico. ▪ Corso di studio : LETTERE (DM 270) Laurea Magistrale. ▪ Tipologia : BASE. ▪ Totale CFU : 6 = 36 ore di didattica. ▪ Obiettivi formativi : analisi e conoscenza del testo epigrafico del senatus consultum de Cn. Pisone patre e sua contestualizzazione storica. ▪ Metodi didattici : lezione frontale in aula. ▪ Lingua di insegnamento : italiano (è possibile concordare programmi in lingue inglese, francese e tedesca). ▪ Tipologia d’esame e valutazione: esame orale con voto finale. ▪ SEMESTRE : PRIMO (novembre 2015 - gennaio 2016). ▪ INIZIO LEZIONI : lunedì 16 novembre 2015. ▪ ORARIO LEZIONI : lunedì e mercoledì, ore 14:00-16:00, Aula Dipartimento Studi sul Mondo Antico ; venerdì, ore 09:00-11:00, Aula Dipartimento Studi sul Mondo Antico. ▪ Prerequisiti : sono necessarie la conoscenza del latino, della storia romana, anche in concomitanza con il relativo corso, e una frequenza non saltuaria. ▪ Appelli d’esame : vd. calendario in bacheca e online. ▪ Ricevimento del docente : mercoledì ore 9:00-12:00 (o previo appuntamento da fissare tramite mail - vd. sotto). ▪ Recapito del docente : pierfrancesco.porena@uniroma3.it.
( testi)
EPIGRAFIA LATINA (MAGISTRALE)
▪ TESTI di riferimento per i frequentanti : xerocopie fornite dal docente a lezione.
▪ TESTI di riferimento per i non-frequentanti : devono concordare un programma col docente.
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6
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L-ANT/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702462 -
STORIA GRECA L.M.
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Erogato presso
20702462 STORIA GRECA L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 RAGONE GIUSEPPE
( programma)
Mida, re di Frigia: tra storia e leggenda.
Il corso, a carattere seminariale, prevede la raccolta, l’analisi e la discussione/problematizzazione di fonti di vario tipo (testi letterari ed epigrafici in lingua originale, monete, materiali iconografici e archeologici ecc.) riguardanti il re frigio Mida, visto sia nella sua dimensione storica (il Mita re di Mushki dei documenti assiri), sia nella trasfigurazione leggendaria che lo caratterizza nella tradizione greca. I materiali di studio saranno in parte ricercati e procurati dagli studenti nel L.I.S.A. (Laboratorio Informatico per gli Studi Antichistici) ed in biblioteche specialistiche di settore; in parte, anche, forniti in fotocopia o in forma digitale dal docente durante le lezioni. Metodi didattici - Lavoro seminariale, coadiuvato da presentazioni PowerPoint e dalla traduzione e discussione in aula di testi e documenti forniti in fotocopia (fonti letterarie ed epigrafiche, in lingua originale). Il corso è destinato in primo luogo agli studenti della laurea magistrale di area antichistica, in quanto per la sua frequenza (obbligatoria) è indispensabile una buona conoscenza pregressa della storia greca (per gli studenti provenienti da Roma Tre: esame di “Storia Greca I” per la laurea triennale [6 CFU]; per quelli provenienti da altri atenei, esame di analoga denominazione, imperniato sulla conoscenza manualistica generale della storia greca) e delle lingue classiche (greco e latino). Altri prerequisiti necessari sono una buona padronanza di almeno una lingua straniera (a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo) e un’adeguata autonomia nella ricerca bibliografica e nell’uso degli strumenti informatici per lo studio dell’antichità classica (eventualmente conseguibile mediante la frequenza dell’apposito corso organizzato presso il L.I.S.A./Laboratorio Informatico per gli Studi Antichistici). Gli studenti Erasmus sono invitati a contattare in anticipo il docente, che valuterà preventivamente il loro curriculum e le loro conoscenze nei campi sopra menzionati, e quindi l’opportunità di una loro partecipazione al corso seminariale.
( testi)
Bibliografia: - L. E. Roller, The legend of Midas, «Classical Antiquity» 2 (1983), pp. 299-313; - F. Roscalla, Mida, in S. Settis, C. Ampolo (a c. di), I Greci. Storia, Cultura, Arte, Società, II: Una storia greca. 1: Formazione, Torino, Einaudi, 1996, pp. 1281-1294; - F. Roscalla, Mida e Cinira. Per un confronto storico-religioso, «La parola del passato» 53 (1998), pp. 5-29; - L. Kealhofer (ed.), The archaeology of Midas and the Phrygians. Recent work at Gordion, Philadelphia, University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology, 2005. N.B. I testi elencati sono puramente indicativi e non vanno acquistati prima dell’avvio del corso. All’inizio delle lezioni il docente ne confermerà eventualmente l’adozione, oppure indicherà altri titoli.
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L-ANT/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702699 -
FILOSOFIA DELLE RELIGIONI - L.M.
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Erogato presso
20702699 FILOSOFIA DELLE RELIGIONI - L.M. in SCIENZE FILOSOFICHE (DM 270) LM-78 N0 CIPOLLETTA PATRIZIA
( programma)
Il corso prende in considerazione le concezioni che, al sorgere del XX secolo e con il progredire della tecnica, hanno preso in esame il nocciolo ancora ricco della religiosità
( testi)
G. Simmel, Tecnica e modernità nella Germania di fine Ottocento (1902) e Le Metropoli e la vita dello spirito (1903), Armando Rudolf Otto, Il sacro (1917), SE M. Heidegger, Lo sguardo in ciò che è (1949), in Le conferenze di Brema e Friburgo, Adelphi, pp. 19-108 M. Heidegger, La sentenza di Nietzsche “Dio è morto” (1953), in Id. Sentieri interrotti M. Heidegger, L’abbandono (1955), il melangolo
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M-FIL/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20704142 -
PERCORSI DELL'ETICA - L.M.
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Erogato presso
20704142 PERCORSI DELL'ETICA - L.M. in SCIENZE FILOSOFICHE (DM 270) LM-78 N0 DI MARCO CHIARA
( programma)
Ricerca della felicità e pratica della virtù: Aristotele e Bernard de Mandeville Modulo A: Analisi dell'etica aristotelica. Ricchezza, piaceri e onori sono solo dei momenti utili ma non necessari per il raggiungimento di una felicità compiuta possibile attraverso l'esercizio costante e continuo della virtù. Modulo B: Vizi privati e pubbliche virtù. Il conflitto fra ragione e passione nel paradosso morale di Bernard de Mandeville
( testi)
A: Aristotele, Etica Nicomachea, Vegetti L'etica degli antichi B: Bernard de Mandeville, La favola delle api. A. Branchi, Introduzione a Bernard de Mandeville
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20704249 -
QUESTIONI DI FILOSOFIA MORALE
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Erogato presso
20704249 QUESTIONI DI FILOSOFIA MORALE in SCIENZE FILOSOFICHE (DM 270) LM-78 N0 TAGLIACOZZO TAMARA
( programma)
Il corso si propone di affrontare la lettura e il commento della “Critica della facoltà di giudizio” di Immanuel Kant, in particolare della prima parte, la “Critica della facoltà estetica di giudizio”.
( testi)
I. Kant, Critica della facoltà di giudizio, a cura di E. Garroni e H. Hohenegger, Einaudi, Torino 1999, pp. XI-LXXXXI e 3-192 E. Garroni, Estetica ed epistemologia. Riflessioni sulla “Critica del Giudizio”, Bulzoni, Roma 1976; nuova ed. Unicopli 1998.
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6
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M-FIL/03
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20706067 -
STORIA DEL RISORGIMENTO
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M-STO/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20706075 -
STORIA DELL'EUROPA E DEL MEDITERRANEO
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M-STO/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20706084 -
GEOGRAFIA SOCIALE
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Erogato presso
20706084-1 GEOGRAFIA SOCIALE in STORIA E SOCIETA' (DM 270) LM-84 CERRETI CLAUDIO
( programma)
UNITÀ DIDATTICA 1 – 36 ORE – 6 CFU Definizioni di base, con particolare riguardo ai concetti di spazio e di territorio, ai processi di territorializzazione e ai loro effetti, al fondamento del concetto di limite e alle sue applicazioni. Principali metodologie di indagine disciplinari e transdisciplinari in uso nella ricerca geografica.
UNITÀ DIDATTICA 2 – 36 ORE – 6 CFU Discorso geografico e linguaggio cartografico. Logiche partitive e comparative; rappresentazione e complessità nella geografia contemporanea; tassonomie geografiche e paesaggio tra continuo e discreto. la geografia nel quadro delle scienze umane. La costruzione sociale dello spazio, giustizia/ingiustizia spaziale, la competizione societale nello spazio.
( testi)
Unità didattica (1) (= primo modulo, 6 CFU, per chi deve conseguire solo 6 CFU e per chi ne deve conseguire 12) ***** Testi di esame : ****
1) - C. CERRETI, I. DUMONT, M. TABUSI (a cura di), Geografia sociale e democrazia. La sfida della comunicazione, Roma, Aracne, 2012 **** **** oppure, in alternativa : **** 1) A. BIANCHETTI e A. GUARAN, Sguardi sul mondo. Letture di geografia sociale, Bologna, Pàtron, 2014 **** **** inoltre : **** 2) I. DUMONT (a cura di), Per una geografia sociale. Proposte da un confronto italo-francese, fascicolo monografico del «Bollettino della Società Geografica Italiana», 2009, 1 **** **** Gli studenti regolarmente frequentanti riceveranno durante il corso indicazioni e materiali specifici ****
Unità didattica (2) (= secondo modulo, ulteriori 6 CFU, per chi deve conseguire 12 CFU): **** Testi di esame: ****
**** 1) L. CALANDRA (a cura di), Territorio e democrazia. Un laboratorio di geografia sociale nel doposisma aquilano, L’Aquila, L’Una, 2012 **** **** oppure, in alternativa :**** **** 1) M. PICONE e F. SCHILLECI, Quartiere e identità. Per una rilettura del decentramento a Palermo, Firenze, Alinea, 2012 **** **** inoltre : **** **** 2) R. BORGHI e M. SCHMIDT DI FRIEDBERG (a cura di), Lo spazio della differenza, fascicolo monografico del «Bollettino della Società Geografica Italiana», 2011, 1 **** **** oppure, in alternativa : **** **** 2) U. ROSSI e A. VANOLO, Geografia politica urbana, Roma-Bari, Laterza, 2010. ****
**** Gli studenti regolarmente frequentanti riceveranno durante il corso indicazioni e materiali specifici ****
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M-GGR/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20709755 -
FILOSOFIA MORALE - L.M.
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Erogato presso
20709755 FILOSOFIA MORALE - L.M. in SCIENZE FILOSOFICHE (DM 270) LM-78 N0 PANSERA MARIA TERESA
( programma)
Rifacendosi alle tematiche arendtiane del giudizio e della responsabilità il corso si propone di recuperare il senso della morale, intesa come capacità di discernere il bene dal male.
( testi)
H. Arendt, La vita della mente, il Mulino, Bologna 2009 H. Arendt, Teoria del giudizio politico, il Melangolo, Genova 2006 H. Arendt, Per una politica della responsabilità. Lezioni al Berkley College, a cura di M.T. Pansera, Mimesis, Milano 2015
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702518 -
ANTROPOLOGIA CULTURALE - LM
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M-DEA/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710060 -
STORIA DELLA CARTOGRAFIA
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Erogato presso
20710060 STORIA DELLA CARTOGRAFIA in STORIA E SOCIETA' (DM 270) LM-84 MASETTI CARLA
( programma)
Il corso ricostruirà l’evoluzione storica della cartografia, ripercorrendo le modalità di rappresentazione dall’antichità alla rivoluzione geodetica settecentesca, fino alla creazione dell’Istituto Geografico Militare. Particolare risalto sarà dato alla decostruzione dei materiali geocartografici, al loro utilizzo nella ricerca geostorica per lo studio delle trasformazioni paesaggistiche (Lazio e di Roma tra il XV e il XX secolo).
( testi)
Studenti frequentanti: - appunti delle lezioni e materiale didattico integrativo che sarà fornito durante il corso. Studenti non frequentanti: - A.Cantile, Lineamenti di storia della Cartografia, Roma, Geoweb, 2013 (edizione economica in corso di stampa) - D. Woodward, Cartografia a stampa nell'Italia del Rinascimento: produttori, distributori e destinatari, Bergamo 2002.
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M-GGR/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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20702451 -
LETTERATURA CRISTIANA ANTICA L.M.
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20702451-1 -
LETTERATURA CRISTIANA ANTICA I L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà: conoscenza approfondita e dettagliata dei caratteri della produzione letteraria cristiana dei primi tre secoli; capacità di applicare la metodologia della ricerca filologica e letteraria a fonti non familiari; capacità di raccogliere e interpretare i dati acquisiti, nonché di integrarli con un uso autonomo degli strumenti scientifici di ricerca, giungendo a formulare valutazioni complesse; capacità di esprimere e comunicare in modo chiaro e scientificamente corretto le conclusioni dell’attività di studio e di ricerca.
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LO CICERO CARLA
( programma)
La definizione dell’identità cristiana nei confronti del mondo culturale greco e romano: Giustino e Tertulliano. Attraverso lo studio di due testi significativi, le Apologie di Giustino e l’Apologetico di Tertulliano, il corso si propone di riflettere sul significato dell’Apologetica quale genere letterario volto a definire l’identità dell’intellettuale cristiano nei confronti della cultura greco-romana.
( testi)
Bibliografia: - Giustino, Apologia per i cristiani, introduzione, testo critico e note di Ch. Munier; trad. it. e aggiornamento di M.B. Artioli, Edizioni Studio Domenicano-Edizioni San Clemente, Bologna-Roma 2011. - Q.S.F. Tertulliani Opera (CCL 1), Brepols, Turnholti 1954. - Q.S.F.Tertulliano, Apologia del Cristianesimo, introduzione e note di C. Moreschini, traduzione di Luigi Rusca, BUR, Milano 1984. - H. Chadwick, Pensiero cristiano antico e tradizione classica (Biblioteca di cultura 205), La Nuova Italia Editrice, Firenze 2005. - P. Podolak, Introduzione a Tertulliano, Morcelliana, Brescia 2006. Durante il corso sarà fornita ulteriore bibliografia e saranno precisate le parti da studiare dei volumi indicati.
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L-FIL-LET/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702451-2 -
LETTERATURA CRISTIANA ANTICA II L.M.
(obiettivi)
Lo studente acquisirà approfondite conoscenze di testi letterari greci e latini delle origini cristiane e dell’età post-costantiniana, di metodologia avanzata per l’analisi filologica e letteraria dei medesimi testi nonché della capacità di applicazione delle conoscenze a tematiche nuove, di integrazione e gestione di problemi complessi. Acquisirà inoltre capacità di elaborazione di idee originali e di comunicazione chiara e priva di ambiguità delle conclusioni della ricerca.
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NOCE CARLA
( programma)
“Figli del Patto” ovvero l’ascetismo in Siria prima della nascita del monachesimo. Il corso intende introdurre gli studenti alla grande stagione della letteratura ascetica in lingua siriaca, rappresentata dalle Esposizioni di Afraate, gli Inni di Efrem e il Liber graduum. Si considererà in particolare il contesto storico di cui tale produzione letteraria costituisce l'espressione, cioè l'istituzione dei "Figli del Patto", un modello di vita ascetica che precede il monachesimo e si trova talvolta in attrito con il potere episcopale.
( testi)
Frequentanti: - P. Bettiolo, Letteratura siriaca, in A.Di Berardino ( a cura di) Patrologia V. Dal Concilio di Calcedonia (451) a Giovanni Damasceno (†750): I Padri Orientali, Institutum Patristicum Augustinianum, Marietti, Genova 2000, pp. 413-493. - V. Berti, Il monachesimo siriaco, in G.Filoramo (ed.), Monachesimo orientale. Un’introduzione, Morcelliana, Brescia 2010, pp. 139-192. Saranno fornite ulteriori indicazioni nel corso delle lezioni. Non frequentanti: - P.Bettiolo, Letteratura siriaca, in A.Di Berardino ( a cura di) Patrologia V. Dal Concilio di Calcedonia (451) a Giovanni Damasceno (†750): I Padri Orientali, Institutum Patristicum Augustinianum, Marietti, Genova 2000, pp. 413-493. e uno dei seguenti testi a scelta: - G.Filoramo (ed.), Monachesimo orientale. Un’introduzione, Morcelliana, Brescia 2010. - R. Murray, Symbols of Church and Kingdom. A Study in Early Syriac Tradition, Cambridge University Press, Cambridge 1975, repr. Gorgias Press, Piscataway, NJ, 2004. N.B: Gli studenti che non abbiano sostenuto un esame di Istituzioni di Letteratura cristiana antica nel corso di Laurea Triennale dovranno studiare per l’esame anche un manuale di Storia della letteratura cristiana antica. Si consiglia M. Simonetti-Emanuela Prinzivalli, Storia della letteratura cristiana antica, Edizioni Dehoniane, Bologna 2010. Gli studenti non frequentanti dovranno concordare il programma con la docente.
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6
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L-FIL-LET/06
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico CARATTERIZZANTI - RELIGIONI ANTICHE E MODERNE - I ANNO - (visualizza)
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12
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20101005 -
DIRITTO CANONICO
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Erogato presso
20101005 DIRITTO CANONICO in GIURISPRUDENZA (CICLO UNICO) LMG/01 N0 FANTAPPIÈ CARLO
( programma)
I. PROBLEMI EPISTEMOLOGICI
1. Rapporto fra diritto e religione 2. Rapporto fra diritto, morale e verità 3. Diritto e teologia in Hans Kelsen 4. Diritto e teologia in Carl Schmitt 5. Ordinamento canonico, forme di stato, pluralismo religioso 6. Diritto canonico e mentalità giuridica
II. FONDAZIONE E STORICITÀ DELL’ORDINAMENTO CANONICO
7. Alle radici del diritto canonico: carisma, liturgia, parola divina e sacramento 8. La dialettica tra legge e vangelo 9. Chiese cristiane e ordinamenti giuridici 10. ‘Sostanza’ e ‘forma’ del diritto canonico 11. La chiesa, i popoli, il Regno: diritto canonico e molteplicità degli ordinamenti
III. TEORIA DELLE FONTI DEL DIRITTO CANONICO
12. Il diritto divino naturale 13. Il diritto divino positivo 14. La tradizione apostolica 15. Rapporti tra diritto divino e diritto umano 16. L’ordinamento canonico come processo ermeneutico
IV. L’ATTIVITÀ NORMATIVA DELLA CHIESA
17. La Chiesa come ordinamento giuridico autonomo 18. Finalità dell’ordinamento e strumentalità della norma 19. Disciplina, precetti, norme e decreti 20. Ambito di applicazione e destinatari della norma 21. Il potere legislativo nella Chiesa 22. Diritto universale, diritto particolare, diritto speciale 23. La traditio, la dottrina, la consuetudine canonica
V. LA TIPICITÀ DELL’ORDINAMENTO CANONICO IN RAPPORTO ALLA NORMA
24. I princìpi generali dell’ordinamento canonico 25. L’aequitas canonica come criterio regolativo supremo 26. La ragionevolezza della norma 27. La cessazione della norma e dell’obbligazione 28. Principio di legalità e norma penale 29. La flessibilità della norma e l’attività giurisprudenziale
VI. LA CHIESA ISTITUZIONE-POPOLO DI DIO - SOCIETÀ
30. La chiesa: dal Vaticano I al Vaticano II 31. Diritti e doveri dei fedeli 32. Gli stati di vita: premessa generale 33. Lo stato clericale 34. Lo stato di vita laicale 35. Lo stato di vita consacrata 36. La natura del matrimonio (definizioni, fini, oggetto del consenso, proprietà) 37. Il sistema matrimoniale (capacità, consenso, forma).
VII. ATTIVITÀ E GOVERNO DELLA CHIESA
38. I tria munera della Chiesa: santificazione – Insegnamento - Governo 39. Carisma e gerarchia 40. Sinodalità, collegialità, corresponsabilità 41. Il governo della Chiesa universale 42. Il governo della Chiesa particolare.
( testi)
Per gli studenti frequentanti: appunti dalle lezioni del docente.
Saranno considerati frequentanti solo gli studenti che avranno partecipato ai 2/3 delle lezioni frontali e attività seminariali.
Per gli studenti non frequentanti:
C. Cardia, La Chiesa tra storia e diritto, Giappichelli, 2010, pp. 1-252, 293-361.
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IUS/11
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56
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702446 -
ANTICHITÀ CRISTIANE L.M.
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Erogato presso
20702446 ANTICHITÀ CRISTIANE L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 CALCAGNINI DANIELA
( programma)
Littera et Figura.
Nella memoria funeraria materiale sono talvolta presenti due diversi codici espressivi, quello figurale e quello verbale iscritto, ambedue formulati mediante l’uso della tecnica ad incisione, più o meno raffinata a seconda dei luoghi, dei tempi, dei diversi livelli di abilità artigianali. In questa produzione tardo antica molte lastre propongono elementi che qualificano la specificità cristiana. Immagini si riscontrano nelle iscrizioni di Roma, Aquileia e Treviri.Dal momento che a Roma troviamo la più consistente documentazione epigrafica cristiana, si prederanno soprattutto in considerazione exempla del codice scritto e del codice figurato – simboli e/o raffigurazioni – riferibili alle comunità cristiana dell’ Urbs. Lo specifico del corso sarà preceduto da lezioni di carattere generale riguardanti la comunità di Roma.
( testi)
Bibliografia: - D. Calcagnini, Minima Biblica. Immagini scritturistiche nell’epigrafia funeraria di Roma, Città del Vaticano 2006. - C. Carletti, Damaso I (s.v.), in Enciclopedia dei Papi, vol I, Roma 2000, pp. 349-372. - D. Calcagnini L’apparato figurativo inciso sulla lastra di Bictorina nel cimitero dei Giordani in Incisioni figurate della tarda antichità, Città del Vaticano 2013, pp. 261-277 - Ulteriore bibliografia specifica sarà indicata durante lo svolgimento delle lezioni. N.B. Gli studenti non frequentanti per sostenere l’esame devono contattare il docente
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L-ANT/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702456 -
LETTERATURA LATINA MEDIEVALE L.M.
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Erogato presso
20702456 LETTERATURA LATINA MEDIEVALE L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 DI MARCO MICHELE
( programma)
Titolo del modulo: Sviluppi del monachesimo agli inizi del Medioevo: gli scritti monastici di Isidoro di Siviglia.
Descrizione: Il modulo, di carattere monografico, intende in primo luogo ripercorrere, a grandi linee, origini e tipologie del fenomeno monastico - notoriamente una tra le espressioni più caratteristiche della storia religiosa e culturale del Medioevo -, per soffermarsi poi ad analizzare, con particolare attenzione al lessico e all’uso delle fonti, la Regula monachorum di Isidoro di Siviglia, un testo finora poco studiato, dovuto però ad una tra le massime auctoritates della cultura medievale. - Nell’ambito del modulo verranno, inoltre, attivate esercitazioni volte a orientare alla conoscenza e all’utilizzazione dei principali strumenti, bibliografici e informatici, per lo studio e la ricerca sugli autori mediolatini.
( testi)
Bibliografia: - Isidorus Hispalensis, Regula monachorum, ed. J. Campos Ruiz, Santos Padres españoles, II : San Leandro, San Isidoro, San Fructuoso. Reglas monásticas de la España visigoda. Los tres libros de las ‘Sentencias’, Madrid 1971 (Biblioteca de Autores Cristianos, vol. 321), pp. 90-124. - A. de Vogüé, Histoire littéraire du mouvement monastique dans l’antiquité, Tome XI. Première partie: Le monachisme latin. La Gaule franque et l’Espagne wisigothique (VI-VII siècle), Les Éditions du Cerf, Paris 2007, pp. 105-165. - M. Di Marco, Note sulla terminologia monastica di Isidoro di Siviglia. Aspetti istituzionali strutturali e materiali della vita cenobitica, in Latinitas N.S. 2015 [in corso di stampa]. - J. C. Martín Iglesias, Réflexions sur la tradition manuscrite de trois oeuvres d'Isidore de Séville: le De natura rerum, la Regula monachorum et le De origine Getarum, Vandalorum, Sueborum, in Filologia Mediolatina. Studies in Medieval Latin Texts and Transmission 11 (2004) 205-263; in part. pp. 227-244. - M. Pacaut, Monaci e religiosi nel Medioevo, trad.it., Ed. Il Mulino, Bologna 2007. Letture consigliate: - G. M. Colombás, El monacato primitivo, Madrid 2004. - M. Dunn, The Emergence of Monasticism. From the Desert Fathers to the Early Middle Ages, Oxford 2003. - J. Leclercq, Cultura umanistica e desiderio di Dio. Studio sulla letteratura monastica del Medioevo, trad.it., Ed. Sansoni, Firenze 2002. - S. Pricoco, Il monachesimo, Ed. Laterza, Roma-Bari 2003.
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6
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L-FIL-LET/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702461 -
STORIA DELLA LINGUA LATINA L.M.
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Erogato presso
20702461 STORIA DELLA LINGUA LATINA L.M. in ITALIANISTICA (DM 270) LM-14 N0 MALASPINA ELENA
( programma)
Storia della comunicazione linguistica in latino. Sulla base di documenti linguistici e di testimonianze coeve ai diversi fenomeni linguistici vengono illustrati alcuni aspetti della comunicazione linguistica in latino, considerata nel suo sviluppo diacronico (dalla protostoria al neolatino) e nei suoi diversi registri (standard e informale).
( testi)
Bibliografia: - E. Malaspina, La comunicazione linguistica in latino. Testimonianze e documenti, Ed. Dell’Orso, 20142. N.B. Si richiede la conoscenza della grammatica normativa del latino
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6
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L-FIL-LET/04
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702590 -
STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM
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Erogato presso
20702590 STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - LM in STORIA DELL'ARTE (DM 270) LM-89 FOBELLI MARIA LUIGIA
( programma)
Prerequisiti o propedeuticità Si consiglia di sostenere l’esame di Storia dell’arte bizantina.
Tiolo e Descrizione del corso Roma e il Lazio nel Duecento tra tendenze bizantine e cultura gotica. Il modulo tratterà la pittura a Roma nel Duecento, segnata dalla presenza di maestranze monrealesi e veneziane (XII-XIII secolo), successivamente caratterizzata da episodi complessi e compositi quali il cantiere pittorico della cattedrale di Anagni e quello dei Santi Quattro Coronati fino al momento culminante di fine secolo, anteriore all’avvento di pittori romani come Torriti e Cavallini. Sono previsti sopralluoghi ai principali cicli pittorici oggetto del corso.
( testi)
Studenti frequentanti Bibliografia • M. Andaloro, Il mosaico con la testa di S. Pietro…; Ead.,“A dexteris eius beatissima deipara Virgo”…; F. Gandolfo, Il ritratto di Gregorio IX dal mosaico di facciata di S. Pietro in Vaticano, in Fragmenta Picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, catalogo della mostra, Roma 1989, pp.111-118, fig.1 p. 65; pp.139-140; 131-134, fig.5 p. 68. • A. Iacobini, Il mosaico in Italia dall’XI all’inizio del XIII secolo: spazio, immagini, ideologia, in L’arte medievale nel contesto. 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, a cura di P. Piva, Jaca Book, Milano, 2006, pp. 463-499. • Idem, Roma anno 1200: pittura e mosaico al tempo della IV Crociata, in Saggi e memorie di storia dell’arte, 28, 2004 (2005), pp. 33-62. • Idem, La pittura e le arti suntuarie da Innocenzo III a Innocenzo IV (1198-1254), in Roma nel Duecento. L’arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A. M. Romanini, Seat Edizioni, Torino 1991, pp. 239-290. • E. Parlato, S. Romano, Roma e il Lazio. Il Romanico, Jaca Book, Milano, 2001, I SS. Quattro Coronati, pp. 126-131; Il Sacro Speco e Santa Scolastica a Subiaco, pp. 233-239; La cattedrale di Anagni, pp. 240-255. • G. Matthiae, Pittura romana del Medioevo. Secoli XI-XV. Aggiornamento scientifico di F. Gandolfo, v. II, Fratelli Palombi Editori, Roma 1988: Matthiae, pp. 111-115 (S. Speco, Subiaco), pp. 121-134 (cripta di Anagni), pp. 135-144 (Cappella di S. Silvestro ai SS. Quattro Coronati); Aggiornamento pp. 283-285 (S. Speco, Subiaco), pp. 291-298 (cripta di Anagni), 300-302 (Cappella di S. Silvestro ai SS. Quattro Coronati). • C. Frugoni, Alcune considerazioni in margine agli affreschi; A. Tomei, Gli affreschi: una lettura, in Un universo di simboli. Gli affreschi della cripta della cattedrale di Anagni, a cura di G. Giammaria, Viella, Roma 2001, pp. 1-8; pp. 39-45; inoltre tavv. 1-61. • L. Barelli, Il complesso monumentale dei Ss. Quattro Coronati a Roma, Viella, Roma 2009, parti scelte. • A. Draghi, Il complesso dei Santi Quattro Coronati. L’Aula gotica, La decorazione della Cappella di S. Silvestro; K. Queijo, I fregi nel sottarco del portico…, in S. Romano, Il Duecento e la cultura gotica. 1198-1287 ca., Corpus v. V, Jaca Book, Milano 2012, pp. 136-208; pp. 209-215. • M. Nimmo, C. Olivetti, “Sulle tecniche di trasposizione dell’immagine in epoca medievale”, in “Rivista dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte”, s. III, 8-9, 1985-1986 (1986), pp. 399-341. • Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
Per una visualizzazione dei dipinti murali nei loro ‘contesti’, si rimanda a: • M. Andaloro, Atlante. Percorsi visivi, Milano-Roma 2006: San Pietro; San Paolo f.l.m..
Studenti non frequentanti Allo studio dei testi indicati, gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere: • Un universo di simboli. Gli affreschi della cripta della cattedrale di Anagni, a cura di G. Giammaria, Viella, Roma 2001. • M. Andaloro, S. Romano, Arte e iconografia a Roma. Da Costantino a Cola di Rienzo, Iaca Book, Roma 2000.
Studenti ex 509 Il programma per gli studenti ex 509, pari a 4 CF, è il seguente: • M. Andaloro, Il mosaico con la testa di S. Pietro…; Ead.,“A dexteris eius beatissima deipara Virgo”…; F. Gandolfo, Il ritratto di Gregorio IX dal mosaico di facciata di S. Pietro in Vaticano, in Fragmenta Picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, catalogo della mostra, Roma 1989, pp.111-118, fig.1 p. 65; pp.139-140; 131-134, fig.5 p. 68. • A. Iacobini, Roma anno 1200: pittura e mosaico al tempo della IV Crociata, in Saggi e memorie di storia dell’arte, 28, 2004 (2005), pp. 33-62. • E. Parlato, S. Romano, Roma e il Lazio. Il Romanico, Jaca Book, Milano, 2001, I SS. Quattro Coronati, pp. 126-131; Il Sacro Speco e Santa Scolastica a Subiaco, pp. 233-239; La cattedrale di Anagni, pp. 240-255. • G. Matthiae, Pittura romana del Medioevo. Secoli XI-XV. Aggiornamento scientifico di F. Gandolfo, v. II, Fratelli Palombi Editori, Roma 1988: Matthiae, pp. 111-115 (S. Speco, Subiaco), pp. 121-134 (cripta di Anagni), pp. 135-144 (Cappella di S. Silvestro ai SS. Quattro Coronati); Aggiornamento pp. 283-285 (S. Speco, Subiaco), pp. 291-298 (cripta di Anagni), 300-302 (Cappella di S. Silvestro ai SS. Quattro Coronati). • A. Tomei, Gli affreschi: una lettura, in Un universo di simboli. Gli affreschi della cripta della cattedrale di Anagni, a cura di G. Giammaria, Viella, Roma 2001, pp. 39-45; inoltre tavv. 1-61. • L. Barelli, Il complesso monumentale dei Ss. Quattro Coronati a Roma, Viella, Roma 2009, parti scelte. • A. Draghi, Il complesso dei Santi Quattro Coronati. L’Aula gotica, La decorazione della Cappella di S. Silvestro, in S. Romano, Il Duecento e la cultura gotica. 1198-1287 ca., Corpus v. V, Jaca Book, Milano 2012, pp. 136-208. • M. Nimmo, C. Olivetti, “Sulle tecniche di trasposizione dell’immagine in epoca medievale”, in “Rivista dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte”, s. III, 8-9, 1985-1986 (1986), pp. 399-341. • Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
Studenti frequentanti, non frequentanti ed ex 509: A tutti è richiesta la conoscenza diretta dei seguenti monumenti: • Basilica di San Paolo f.lm., Roma; • Sacro Speco di Subiaco (RM); • Cattedrale di Anagni (FR); • Complesso dei Santi Quattro Coronati, Roma.
La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata. Gli studenti che per giustificati motivi si trovino nell’impossibilità di frequentare, dovranno integrare il programma (v. sopra) concordandolo con il docente.
N. B. Il materiale d’esame, ad eccezione dei volumi interi che andranno acquistati o studiati in biblioteca, al termine del corso sarà a disposizione in fotocopia o PDF presso: a) a) il signor Fulvio Pagano, Laboratorio Informatico, Dipartimento di Studi Umanistici, Via Ostiense 234, Roma; b) Biblioteca delle Arti in Piazza della Repubblica 10 – Roma.
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L-ART/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20702781 -
EBRAICO L.M.
(obiettivi)
Lo studente approfondirà la conoscenza dei testi biblici intesi come espressione della cultura religiosa ebraica antica e i problemi testuali e linguistici relativi, progredendo nell’apprendimento della lingua ebraica.
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PRATO GIANLUIGI
( programma)
Profeti biblici e profeti di oggi: evoluzione, attualizzazioni e fraintendimenti del profetismo biblico. Il profetismo biblico consiste in una interpretazione particolare di un fenomeno divinatorio più vasto, presente nel Vicino Oriente antico e nello stesso antico Israele. Questa interpretazione,fondata sul Dio YHWH inteso come unico e dominatore della storia, ha assunto una connotazione universale e si è tramutata, sul piano filosofico e teologico, in una concezione della storia che in qualche modo le conferisce una funzione messianica. Il corso affronterà anzitutto la questione delle origini del profetismo biblico e ne seguirà poi l’evoluzione successiva, nei suoi influssi sul mondo antico, medievale e soprattutto moderno, fino ai millenarismi europei ed americani. Si tenterà infine di far intravedere quanto sia forte l’incidenza di questa eredità biblica sulle attuali “apocalissi culturali” che condizionano l’immaginario e la vita quotidiana dell’odierno cittadino del mondo (ad esempio le catastrofi ecologiche). Il corso offre la possibilità di apprendere la lingua ebraica, per chi lo desidera. A tale scopo sarà dedicato un terzo delle lezioni, in prosecuzione dell’insegnamento di lingua programmato per il corso di Ebraico (primo semestre, laurea triennale). Si invitano perciò coloro che intendono apprendere anche la lingua di iniziarne lo studio frequentando le lezioni analoghe di quel corso.
( testi)
Bibliografia: J. Blenkinsopp, Storia della profezia in Israele, Biblioteca biblica 22, Queriniana, Brescia 1997. S. Anthonioz, Le prophétisme biblique. De l’idéal à la réalité, Lectio divina 261, Cerf, Paris 2013. A. Vauchez (a cura di), Profeti e profetismi. Escatologia, millenarismo e utopia, Conifere 7, EDB, Bologna 2014. G. Deiana – A. Spreafico, Guida allo studio dell’ebraico biblico, Urbaniana University Press – Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 1997 (e ristampe).
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L-OR/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703161 -
CIVILTA' BIZANTINA L.M.
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Erogato presso
20703161 CIVILTA' BIZANTINA L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 RONCHEY SILVIA
( programma)
Costantinopoli, 29 maggio 1453: caduta o conquista? Lo “scontro di civiltà” che sigillò l’inizio dell’era moderna nella testimonianza delle fonti.
Descrizione del corso: Vi sono giorni che possono cambiare la storia, date che diventano un simbolo, un ologramma, un mantra. Si pensi alla sigla Nine Eleven, all’11 settembre 2002, alla caduta delle Torri Gemelle, che ha impresso al nascente XXI secolo il sigillo di quello che viene chiamato uno “scontro di civiltà”. O anche date meno agghiaccianti, ma ugualmente simboliche, come quelle alle quali si è soliti riferire la nascita dell’età moderna: il 1492, quando la scoperta dell’America proiettò lontano dall’area d’irradiazione dell’impero romano e poi bizantino, cioè di quello che Fernand Braudel ha chiamato il Mediterraneo Maggiore, le rotte commerciali che per secoli si erano contese Genova e Venezia; o il 1517, quando Martin Lutero affisse le sue novantacinque tesi sul portale della chiesa del castello di Wittemberg. Ma questi due eventi sono strettamente legati a un terzo, anzi, se ne potrebbero considerare epifenomeni. Se volessimo indicare la data che veramente segna l’inizio dell’età moderna, perché è anche causa delle altre due, perché cambiò rotta ai traffici mediterranei, perché tolse al papato un antagonista, l’ortodossia, e lasciò spazio così alla Riforma protestante, e per mille altre ragioni, dovremmo menzionarne un’altra: quella del 29 maggio 1453, data della caduta – o conquista, a seconda dell’ottica con cui la vogliamo guardare – dell’impero di Bisanzio, e cioè, in definitiva, dell’impero romano.Attraverso la lettura e l’esegesi delle fonti di ambo gli schieramenti in campo, ossia di quelle bizantine e occidentali, ma anche di quelle islamiche, e segnatamente dei cronisti ottomani della corte di Mehmet II, e attraverso l’analisi dei fatti e dei fenomeni che precedettero e determinarono da un lato l’espansione ottomana in direzione del Mediterraneo, dall’altro il crescente isolamento del millenario impero “romano” di Bisanzio rispetto alle nuove potenze europee, il corso si propone di indurre gli studenti a sviluppare un’autonoma opinione storica, metodologicamente fondata e articolata criticamente, su questo evento epocale, che ha cambiato la storia di due civiltà e che ha inserito violentemente e prepotentemente l’islam nella nostra storia europea: un evento che ha acquisito peraltro una nuova attualità nel quadro geopolitico a noi contemporaneo, e che viene spesso evocato dai media, in maniera tuttavia quasi sempre inesatta, influenzata da pregiudizi e condizionamenti ideologici nonché, più semplicemente, dalla superficialità con la quale la nostra storiografia occidentale, quasi sempre priva deglistrumenti di cui oggi dispone la giovane disciplina bizantinistica, ha voluto semplificarlo e divulgarlo.
( testi)
Bibliografia A) Testi obbligatori - S. Ronchey, Lo Stato bizantino, Torino, Einaudi, 2002 - A. Pertusi (a c. di), La caduta di Costantinopoli, 2 voll., Fondazione Lorenzo Valla / Mondadori, Milano 1976 B) Testi aggiuntivi da portare all’esame (a scelta) - G. Ostrogorsky, Storia dell’impero bizantino, Einaudi Tascabili 2005 - A. Pertusi, Testi inediti e poco noti sulla caduta di Costantinopoli. Edizione postuma a c. di A. Carile, Pàtron, Bologna 1983 - A. Pertusi, Fine di Bisanzio e fine del mondo. Significato e ruolo storico delle profezie sulla caduta di Costantinopoli in Oriente e in Occidente. Edizione postuma a c. di E. Morini, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 1988 - S. Runciman, Gli ultimi giorni di Costantinopoli (trad. it.), Piemme, Casale Monferrato, 1997 - I. Djuric, Il crepuscolo di Bisanzio (1392-1448) (trad. it.), Donzelli, Roma 1989 - F. Babinger, Maometto il Conquistatore, Einaudi, Torino 1970 - N. Gürsel, Il romanzo del Conquistatore, Pironti, Napoli 1997 C) Testi in lingua straniera - E. Pears, The Destruction of the Greek Empire and the Story of the Capture of Constantinople by the Turks, London 1903 - G. Schlumberger, Le siège de Constantinople en 1453, Plon, Paris 1922 - G. Walter, La ruine de Byzance (1204-1453), Albin Michel, Paris 1958 - D.M. Nicol, The End of the Byzantine Empire, Edward Arnold Publishers, London 1979 - D.M. Nicol, The Immortal Emperor. The Life and Legend of Constantine Palaiologos Last Emperor of the Romans, Cambridge University Press, 1992 - R. Crowley, 1453. The Holy War for Constantinople and the Crash of Islam and the West, Hyperion, New York 2005; - C. Imber, The Ottoman Empire, 1300-1650. The Structure of Power, Palgrave Macmillan, New York 2002
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6
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L-FIL-LET/07
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703340 -
STORIA DELL'ARTE BIZANTINA - LM
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FOBELLI MARIA LUIGIA
( programma)
Prerequisiti o propedeuticità Si consiglia di sostenere l’esame di Storia dell’arte medievale.
Titolo e Descrizione del corso a) Lineamenti di storia dell’arte bizantina (IV-IX secolo). b) L’icona. Dalle origini bizantine all’avanguardia russa. Il modulo è costituito di due parti: a) La prima parte tratterà dei lineamenti della storia dell’arte bizantina, dalla fondazione di Costantinopoli (330 d. C.) alla fine dell’iconoclastia (843 d. C.). b) La seconda parte prenderà in esame l’icona bizantina, indagandone la genesi, i modelli e lo statuto, fondato sulla riflessione dei Padri della Chiesa (IV-V secolo) e sul dibattito originato dalla crisi iconoclastica (726-843). In parallelo verranno analizzate le principali icone pre-iconoclastiche dell’Oriente bizantino e alcune tra le più significative tavole dipinte dell’antica Rus’. Verrà poi presentata la riscoperta dell’icona in Russia nel Novecento tra tradizionalismo e avanguardie artistiche. Infine si affronterà la lettura di alcuni scritti di Pavel A. Florenskij (1882-1937), l’interprete moderno più rigoroso e appassionato della riflessione sull’immagine elaborata a Bisanzio nel Secondo Concilio Niceno (787) Sono previste visite ad alcune icone romane di età pre-iconoclastica.
( testi)
Studenti frequentanti Bibliografia • s. v. Costantinopoli, in Enciclopedia dell’Arte Antica, II, Roma 1985, pp. 880-919. • C. Mango, Architettura bizantina, trad. it., Electa, Milano 1978, pp. 18-86. • E. Kitzinger, Alle origini dell’arte bizantina. Correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo, trad. it., Jaca Book, Milano 2004, pp. 27-150; figg. 35-231. • M. L. Fobelli, Un tempio per Giustiniano. Santa Sofia di Costantinopoli e la Descrizione di Paolo Silenziario, Viella, Roma 2005, pp. 181-207, figg. 1-142. • W. Tatarkiewicz, Storia dell’estetica, v. II. L’estetica medievale, Einaudi, Torino 1979, pp. 3-59. • H. Belting, Il culto delle immagini. Storia dell’icona dall’età imperiale al tardo Medioevo, Carocci Editore, Roma 2001, pp. 13-203. • Thomas F. Mathews, L’icona intima, in Scontro di dei. Una reinterpretazione dell’arte paleocristiana, Jaca Book, Milano 2005, pp. 91-100, 209-213, figg. 139-145. • H. Belting, Gli inizi…; S. Romano, L’acheropita lateranense…; E. Parlato, La processione di Ferragosto…; H. Kessler, Il mandylion…; G. Wolf, Or fu sì fatta la sembianza vostra?”…, in Il volto di Cristo, catalogo a cura di G. Morello e G. Wolf, Electa, Milano 2000, pp. 25-31; 51-52; 67-76,77-99; 103-114. • P. Zancher, Dal culto della “paideia” alla visione di Dio; M. Andaloro, I prototipi pagani e l’archetipo di Cristo; L’icona cristiana e gli artisti; Schede nn. 374-378, in Aurea Roma. Dalla città pagana alla città cristiana, catalogo a cura di S. Ensoli e E. La Rocca, “L’Erma” di Bretschneider, Roma 2000, pp. 407-412; 413-415; 416-424; 660-663. • M. Andaloro, L’acheropita, in Il Palazzo apostolico lateranense, a cura di C. Pietrangeli, Nardini Editore, Firenze 1991, pp. 80-88. • K. Weitzmann, The Monastery of Saint Catharine at Mount Sinai: the icons. From the sixth to the tenth centry, v. 1, Princeton University Press, Princeton 1976, pagine scelte. • Pavel A. Florenskij, Le porte regali. Saggio sull’icona, a cura di E. Zolla, Adelphi, Milano 1977 (10 ed.), pagine scelte. • Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
Studenti non frequentanti Allo studio dei testi indicati, gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere: • A. Grabar, Le origini dell’estetica medievale, Jaca Book, Milano 2001. • E. Kitzinger Il culto delle immagini. L’arte bizantina dal cristianesimo delle origini all’Iconoclastia, La Nuova Italia, Firenze 1992. • Pavel A. Florenskij, Le porte regali. Saggio sull’icona, a cura di E. Zolla, Adelphi, Milano 1977 (10 ed.).
Studenti ex 509 Il programma per gli studenti ex 509, pari a 4 CF, è il seguente: • s. v. Costantinopoli, in Enciclopedia dell’Arte Antica, II, Roma 1985, pp. 880-919. • C. Mango, Architettura bizantina, trad. it., Electa, Milano 1978, pp. 18-86. • E. Kitzinger, Alle origini dell’arte bizantina. Correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo, trad. it., Jaca Book, Milano 2004, pp. 27-150; figg. 35-231. • M. L. Fobelli, Un tempio per Giustiniano. Santa Sofia di Costantinopoli e la Descrizione di Paolo Silenziario, Viella, Roma 2005, pp. 181-207, figg. 1-142. • W. Tatarkiewicz, Storia dell’estetica, v. II. L’estetica medievale, Einaudi, Torino 1979, pp. 3-59. • H. Belting, Il culto delle immagini. Storia dell’icona dall’età imperiale al tardo Medioevo, Carocci Editore, Roma 2001, pp. 13-203. • P. Zancher, Dal culto della “paideia” alla visione di Dio; M. Andaloro, I prototipi pagani e l’archetipo di Cristo; L’icona cristiana e gli artisti; Schede nn. 374-378, in Aurea Roma. Dalla città pagana alla città cristiana, catalogo a cura di S. Ensoli e E. La Rocca, “L’Erma” di Bretschneider, Roma 2000, pp. 407-412; 413-415; 416-424; 660-663. • M. Andaloro, L’acheropita, in Il Palazzo apostolico lateranense, a cura di C. Pietrangeli, Nardini Editore, Firenze 1991, pp. 80-88. • Pavel A. Florenskij, Le porte regali. Saggio sull’icona, a cura di E. Zolla, Adelphi, Milano 1977 (10 ed.), pagine scelte. • Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.
Studenti frequentanti, non frequentanti ed ex 509: A tutti è richiesta la conoscenza diretta di alcune icone romane: • L’Hodighitria da Santa Maria Antiqua, oggi a Santa Maria Nova; • La Madonna della Clemenza, Santa Maria in Trastevere; • L’Hodighitria di Santa Maria ad Martyres, oggi Pantheon; • L’Haghiosoritissa, Oratorio di Santa Maria del Rosario a Montemario; • La Salus Populi Romani, Santa Maria Maggiore. • Cristo acheropita, Cappella del Sancta Sanctorum. Frequenza La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata. Gli studenti che per giustificati motivi si trovino nell’impossibilità di frequentare, dovranno integrare il programma (v. sopra) concordandolo con il docente.
N. B. Il materiale d’esame, ad eccezione dei volumi interi che andranno acquistati o studiati in biblioteca, al termine del corso sarà a disposizione in fotocopia o PDF presso: a) il signor Fulvio Pagano, Laboratorio Informatico, Dipartimento di Studi Umanistici, Via Ostiense 234, Roma; b) Biblioteca delle Arti in Piazza della Repubblica 10 – Roma.
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6
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L-ART/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20703349 -
ICONOGRAFIA CRISTIANA E MEDIEVALE - LM
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6
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L-ANT/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20705275 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE - LM
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6
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L-ANT/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20706085 -
STORIA DELLA CIVILTA' ARABO ISLAMICA LM
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6
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L-OR/10
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
20710032 -
EPIGRAFIA CRISTIANA - LM
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6
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L-ANT/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
comune Orientamento unico AFFINE E INTEGRATIVE - II ANNO - (visualizza)
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12
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19700620 -
ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE - LM
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Erogato presso
19700620 ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE - LM in SCIENZE DELL'ARCHEOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICO-ARCHEOLOGICA (DM 270) LM-2 N0 MUSSO LUISA
( programma)
D.M.270 / 2004 Anno Accademico 2015-2016
Settore scientifico-disciplinare L-Ant/07 (Archeologia Classica)
Denominazione della disciplina Archeologia delle Province romane Docente Luisa Musso Crediti formativi – 6 CFU = 36 ore di lezione frontale Semestre - I Ore - 36 Prerequisiti o propedeuticità Il corso è indirizzato agli studenti iscritti alla Laurea Magistrale, che già dispongano di nozioni specifiche di storia greca, storia romana, lingua e letteratura latina, lingua e letteratura greca.
Descrizione del corso Il funzionamento dell’Impero. Amministrazione centrale e periferica. Il ruolo dell’esercito.
( testi)
Bibliografia
• P. ROMANELLI, Le Province e la loro amministrazione, in Guida alla studio della civiltà romana antica, edd. V. Ussani, F. Arnaldi, I, 1964, pp. 331-377. • F. JACQUES, J. SCHEID, Roma e il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Roma-Bari, Laterza, 1992. • E. LO CASCIO, Le tecniche dell'amministrazione, in Storia di Roma, II. L'impero mediterraneo, 2. I principi e il mondo, Torino, Einaudi, 1991, pp. 119-191. • L. CRACCO RUGGINI, La città imperiale, in Storia di Roma, IV. Caratteri e morfologie, Torino, Einaudi, 1989, pp. 201-266. • E. MEYER-ZWIFFELHOFFER, Storia delle Province romane, Universale Paperbacks il Mulino, Bologna , 2011. • P. GROS, M. TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari, Laterza, 1988, pp. 237-426.(ristampa 2010) • G. BEJOR, M.T. GRASSI, S. MAGGI, F. SLAVAZZI, Arte e Archeologia delle Province romane, Mondadori Università, Milano, 2011.
Ulteriori riferimenti bibliografici e altro materiale didattico (in particolare brani di autori classici, testi di iscrizioni, immagini) verranno forniti nel corso delle lezioni.
STUDENTI 509/99 - Bibliografia e materiale didattico verranno concordati con il docente.
È vivamente consigliata la frequenza.
Modalità d’esame – Orale
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6
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L-ANT/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702453 -
LETTERATURA DELLE ORIGINI CRISTIANE L.M.
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Erogato presso
20702453 LETTERATURA DELLE ORIGINI CRISTIANE L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 LO CICERO CARLA
( programma)
La definizione dell’identità cristiana nei confronti del mondo culturale greco e romano:Giustino e Tertulliano.
Attraverso lo studio di due testi significativi, le Apologie di Giustino e l’Apologetico di Tertulliano, il corso si propone di riflettere sul significato dell’Apologetica quale genere letterario volto a definire l’identità dell’intellettuale cristiano nei confronti della cultura greco-romana.
( testi)
Bibliografia: - Giustino, Apologia per i cristiani, introduzione, testo critico e note di Ch. Munier; trad. it. e aggiornamento di M.B. Artioli, Edizioni Studio Domenicano-Edizioni San Clemente, Bologna-Roma 2011. - Q.S.F. Tertulliani Opera (CCL 1), Brepols, Turnholti 1954. - Q.S.F.Tertulliano, Apologia del Cristianesimo, introduzione e note di C. Moreschini, traduzione di Luigi Rusca, BUR, Milano 1984. - H. Chadwick, Pensiero cristiano antico e tradizione classica (Biblioteca di cultura 205), La Nuova Italia Editrice, Firenze 2005. - P. Podolak, Introduzione a Tertulliano, Morcelliana, Brescia 2006. Durante il corso sarà fornita ulteriore bibliografia e saranno precisate le parti da studiare dei volumi indicati. N.B.: Gli studenti che non abbiano sostenuto un esame di Istituzioni di Letteratura cristiana antica nel corso di Laurea Triennale dovranno studiare per l’esame anche un manuale di Storia della letteratura cristiana antica. Si consiglia M. Simonetti-Emanuela Prinzivalli, Storia della letteratura cristiana antica, Edizioni Dehoniane, Bologna 2010. Gli studenti non frequentanti dovranno concordare il programma con la docente.
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L-FIL-LET/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702459 -
PALEOGRAFIA L.M.
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AMMIRATI SERENA
( programma)
IL PROBLEMA DEL DIGRAFISMO NEI RAPPORTI FRA SCRITTURA LATINA E GRECA DALL’ANTICHITÀ AL MEDIOEVO Il corso, riservato a studenti che abbiano già superato un esame del settore scientifico-disciplinare di paleografia (M-STO/09), intende esaminare le relazioni esistenti tra scrittura greca e latina in una serie di testimonianze grafiche, che le presentino accomunate in manoscritti di età antica, medievale e protomoderna. Sono previsti sia l’esame di riproduzioni di codici e documenti, sia l’esame diretto di manoscritti. La prova finale comprenderà la conoscenza dei materiali distribuiti nel corso delle lezioni ed esercitazioni, nonché la discussione dell’approfondimento che ciascuno studente dedicherà ad uno degli argomenti illustrati.
( testi)
Bibliografia: È inoltre richiesto lo studio di quattro saggi, a scelta fra quelli qui sotto indicati: · J. N. ADAMS, Bilingualism and the Latin Language, Cambridge 2003 (capitoli indicati a lezione); · M. L. AGATI, Palaiographiká. Supplemento ai copisti della Turcocrazia (1453-1600) e digrafismo metabizantino, in Scripta. An International Journal of Palaeography and Codicology 5 (2012), pp. 9- 27; · S. AMMIRATI, Per una storia del libro latino antico: osservazioni paleografiche, bibliologiche e codicologiche sui manoscritti latini di argomento legale dalle origini alla tarda antichità, in Journal of Juristic Papyrology 40 (2010), pp. 55-110; · B. BISCHOFF, Das griechische Element in der abendländischen Bildung des Mittelalters, Byzantinische Zeitschrift 44 (1951), pp. 27-55, riedito in ID., Mittelalterliche Studien. Ausgewählte Aufsätze zur Schriftkunde und Literaturgeschichte, II, Stuttgart 1967, pp. 246-275; · G. CAVALLO, La κοινή scrittoria greco-romana nella prassi documentaria di età bizantina, Jahrbuch der Österreichischen Byzantinistik 19 (1970), pp. 1-31, riedito in ID., Il calamo e il papiro. La scrittura greca dall’età ellenistica ai primi secoli di Bisanzio [= Papyrologica Florentina 36], Firenze 2005, pp. 43-71; · G. DE GREGORIO, Tardo medioevo greco-latino: manoscritti bilingui d’Oriente e d’Occidente, in Libri, documenti, epigrafi medievali: possibilità di studi comparativi. Atti del convegno internazionale di studio dell’Associazione italiana dei paleografi e diplomatisti, Bari 2-5 ottobre 2000, a cura di F. MAGISTRALE - C. DRAGO - P. FIORETTI, Spoleto 2002 (Studi e ricerche, 2), pp. 17-135 + XXVIII tavv. · J.-L. FOURNET, The Multilingual Environment of Late Antique Egypt: Greek, Latin, Coptic, and Persian Documentation’, in R. S. BAGNALL (ed.), The Oxford Handbook of Papyrology, Oxford 2009, pp. 418-451; · J. KRAMER, Testi greci scritti nell’alfabeto latino e testi latini scritti nell’alfabeto greco; un caso di bilinguismo imperfetto, in Atti del XVII congresso internazionale di papirologia (Napoli, 19-26 maggio 1983), Napoli 1984, pp. 1377-1384; · M.-H. MARGANNE - B. ROCHETTE (eds.), Bilinguisme et digraphisme dans le monde gréco-romain: l’apport des papyrus latins. Actes de la Table Ronde internationale (Liège, 12–13 mai 2011) [= Papyrologica Leodiensia 2], Liège 2013 (i saggi di Bruno Rochette e Marco Fressura); P. RADICIOTTI, Manoscritti digrafici grecolatini e latinogreci nell’antichità, in Papyrologica Lupiensia 6 1997, pp. 107-146; · P. RADICIOTTI, Manoscritti digrafici grecolatini e latinogreci nella tarda antichità, in Papyrologica Lupiensia 7 1998, pp. 153-185; · P. RADICIOTTI, Manoscritti digrafici grecolatini e latinogreci nell’alto medioevo, in Römische Historische Mitteilungen 40 (1998), pp. 49-118; · P. RADICIOTTI, Le Sacre Scritture nel mondo tardoantico grecolatino, in P. CHERUBINI (ed.), Forme e modelli della tradizione manoscritta della Bibbia, Città del Vaticano 2005 (Littera antiqua, 13), pp. 33- 60 + tavv. VI-VII; · P. RADICIOTTI, Il problema del digrafismo nei rapporti fra scrittura latina e greca nel Medioevo, in Νέα Ῥώμη 3 (2006), pp. 5-55 (= Ἀμπελοκήπιον. Studi di amici e colleghi in onore di Vera von Falkenhausen, 3); · P. RADICIOTTI, Scrivere e leggere il greco fuori dai confini temporali del mondo antico: il medioevo latino, in Leggere greco e latino fuori dai confini nel mondo antico. Atti del I congresso nazionale dell’Associzione italiana di cultura classica, Lecce, 10-11 maggio 2008, a cura di M. CAPASSO, Lecce 2010 (I quaderni di Atene e Roma, 1), pp. 175-191; · P. RADICIOTTI, Scrittura latina per ostraka neopunici. Osservazioni paleografiche per interpretare un fenomeno culturale, in Studi di Egittologia e Papirologia 6 (2009), pp. 115-120; · B. ROCHETTE, Le latin dans le monde grec. Recherches sur la diffusion de la langue et des lettres latines dans les provinces hellénophones de l’Empire romain [= Collection Latomus 233], Bruxelles 1997 (capitoli indicati a lezione). · L. MARTORELLI (a c. di), Greco antico nell’Occidente carolingio. Frammenti di testi attici nell’Ars di Prisciano, Hildesheim-Zürich-New York 2014 (Spoudasmata, 159), pp. 421-460 (un saggio a scelta tra quelli indicati a lezione); · S. AMMIRATI, Leggere Cicerone in Egitto: osservazioni paleografiche (e filologiche), in P. De Paolis (a c. di), Dai papiri al XX secolo. L’eternità di Cicerone. Atti del VI Simposio ciceroniano. Arpino, 9 maggio 2014 (XXXIV Certamen Ciceronianum Arpinas), Cassino 2015, pp. 11-29; · Ulteriore bibliografia sarà indicata durante le lezioni.
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M-STO/09
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702460 -
PAPIROLOGIA L.M.
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FRESSURA MARCO
( programma)
Istituzioni di Papirologia Il corso affronta lo studio dei papiri greci e latini, con particolare riguardo al loro valore per gli studi filologici e storici. Verranno esaminati i caratteri esteriori dei papiri e il panorama culturale dei tempi e dei luoghi di origine dei papiri stessi, siano essi documentari o letterari, ponendo in relazione le loro tipologie colle realtà che li hanno visti protagonisti della storia culturale dall’antichità classica fino ai primi secoli del medioevo. Il modulo costituisce un’introduzione agli studi papirologici: verranno esaminate le caratteristiche della carta di papiro come principale materiale scrittorio dell’antichità, anche in rapporto cogli altri materiali scrittori allora diffusi; si individueranno i principali usi documentari, letterari e paraletterari del papiro, con opportuno inquadramento paleografico e bibliologico/codicologico; si illustreranno pratiche e metodologie della decifrazione ed edizione dei testi di tradizione papiracea. A tal proposito, saranno esaminate riproduzioni di esemplari di papiri greci e latini, individuandone le caratteristiche materiali e testuali, anche attraverso una lettura commentata che prenderà gradualmente forma di esercitazione.
( testi)
Bibliografia: Per la prova di esame, che si svolge oralmente, è prevista la lettura di: — O. Montevecchi, La papirologia, Vita e Pensiero, Milano 19882 (e ristampe). Il manuale già adottato nei precedenti a.a. è attualmente fuori commercio, ma chi fosse ancora in grado di procurarsene copia potrà adoperarlo in alternativa: — M. Capasso, Introduzione alla Papirologia, Il Mulino, Bologna 2005 (e ristampe); A uno dei due manuali indicati, si aggiungerà la lettura di un volume a scelta tra: — H. Blanck, Il libro nel mondo antico, Dedalo, Bari 2008; — A. K. Bowman, L’Egitto dopo i Faraoni, Giunti, Firenze 1997; — E. G. Turner, Papiri greci, Carocci, Roma 2002 (e ristampe). La prova richiede inoltre la conoscenza dei materiali di studio che saranno forniti a lezione insieme alle riproduzioni dei papiri esaminati. Gli studenti non frequentanti sono invitati a prendere contatto col docente. N.B. Ai frequentanti è richiesta la conoscenza del greco antico e del latino.
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L-ANT/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702469 -
LETTERATURA CRISTIANA DI ETÀ POST-COSTANTINIANA L.M.
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Erogato presso
20702469 LETTERATURA CRISTIANA DI ETÀ POST-COSTANTINIANA L.M. in FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITA' (DM 270) LM-15 N0 NOCE CARLA
( programma)
I “Figli del Patto” ovvero l’ascetismo in Siria prima della nascita del monachesimo.
Il corso intende introdurre gli studenti alla grande stagione della letteratura ascetica in lingua siriaca, rappresentata dalle Esposizioni di Afraate, gli Inni di Efrem e il Liber graduum. Si considererà in particolare il contesto storico di cui tale produzione letteraria costituisce l'espressione, cioè l'istituzione dei "Figli del Patto", un modello di vita ascetica che precede il monachesimo e si trova talvolta in attrito con il potere episcopale.
( testi)
Bibliografia: Frequentanti: - P. Bettiolo, Letteratura siriaca, in A.Di Berardino ( a cura di) Patrologia V. Dal Concilio di Calcedonia (451) a Giovanni Damasceno (†750): I Padri Orientali, Institutum Patristicum Augustinianum, Marietti, Genova 2000, pp. 413-493. - V. Berti, Il monachesimo siriaco, in G.Filoramo (ed.), Monachesimo orientale. Un’introduzione, Morcelliana, Brescia 2010, pp. 139-192. Saranno fornite ulteriori indicazioni nel corso delle lezioni. Non frequentanti: - P.Bettiolo, Letteratura siriaca, in A.Di Berardino ( a cura di) Patrologia V. Dal Concilio di Calcedonia (451) a Giovanni Damasceno (†750): I Padri Orientali, Institutum Patristicum Augustinianum, Marietti, Genova 2000, pp. 413-493. e uno dei seguenti testi a scelta: - G.Filoramo (ed.), Monachesimo orientale. Un’introduzione, Morcelliana, Brescia 2010. - R. Murray, Symbols of Church and Kingdom. A Study in Early Syriac Tradition, Cambridge University Press, Cambridge 1975, repr. Gorgias Press, Piscataway, NJ, 2004.
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L-FIL-LET/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702530 -
ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE - LM
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Erogato presso
20702530 ETRUSCOLOGIA E ANTICHITÀ ITALICHE - LM in SCIENZE DELL'ARCHEOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICO-ARCHEOLOGICA (DM 270) LM-2 N0 STEINGRABER STEPHAN
( programma)
Tema: Necropoli e architettura funeraria rupestre in Etruria e in altre zone del Mediterraneo CFU: 6 Semestre: secondo (6 ore per settimana) Ore: 36 Descrizione del corso: Il corso tratta gli aspetti principali - tipologia, architettura, decorazione, cronologia, ideologia ecc. - del fenomeno dell'architettura rupestre - prevalentemente di carattere funerario - in Etruria e in altre zone del Mediterraneo orientale (Asia Minore, Vicino Oriente, Cirenaica ecc.) durante il primo millennio a.C.
( testi)
Bibliografia:
G. Mazzuoli - G. Moscatelli, Le necropoli rupestri della Tuscia (Ass. Canino Info Onlus, Grotte di Castro 2008) S. Steingräber, La necropoli etrusca di San Giuliano e il Museo Archeologico delle Necropoli rupestri di Barbarano Romano (Ass. Canino Info Onlus, Grotte di Castro 2009) S. Steingräber, New Discoveries and Research in Southern Etruscan Rock Tombs, in Etruscan Studies 3, 1996, pp. 75-104 S. Steingräber in L'Etruria meridionale rupestre. Atti del Convegno internaz. "L'Etruria rupestre dalla Protostoria al Medioevo. Insediamenti, necropoli, monumenti, confronti", Barbarano Romano - Blera, ottobre 2010 (F. Palombi, Roma 2014) pp. 19-27, 395-405
Per i Non-Frequentanti: S. Steingräber - F. Prayon, Monumenti rupestri etrusco-romani tra i Monti Cimini e la Valle del Tevere (Ass. Canino Info Onlus, Grotte di Castro 2011)
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L-ANT/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702531 -
ARCHEOLOGIA GRECA - LM
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Erogato presso
20702531 ARCHEOLOGIA GRECA - LM in SCIENZE DELL'ARCHEOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICO-ARCHEOLOGICA (DM 270) LM-2 N0 LATINI ALEXIA
( programma)
La pittura vascolare tra Corinto, Sparta e Atene nei secoli VII-V a.C.
Il corso è rivolto agli studenti della Laurea Magistrale in Scienze dell'Archeologia e agli studenti di altri corsi di Laurea Magistrale (in particolare Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità, Storia dell’Arte etc.). Saranno presentate le produzioni ceramiche prodotte a Corinto, a Sparta e ad Atene, tra il VII e il V secolo a. C. focalizzando l'attenzione sugli aspetti iconografici e tecnici: dalla lettura dei temi figurativi, alle tecniche di lavorazione e all'organizzazione del lavoro nelle botteghe.
( testi)
Il materiale bibliografico sarà discusso nel corso della prima lezione.
Bibliografia di riferimento:
L. Banti, s.v. Protocorinzi vasi, in Enciclopedia dell’Arte Antica, Treccani, VI, Roma 1965; Ch. Dehl von Kaenel, s.v. Protocorinzi vasi, in Enciclopedia dell’Arte Antica, Treccani, Secondo Supplemento, IV, Roma 1996. L. Banti, s.v. Corinzi vasi, in Enciclopedia dell’Arte Antica, Treccani, II, Roma 1959; Ch. Dehl von Kaenel, s.v. Corinzi vasi, in Enciclopedia dell’Arte Antica, Treccani, Secondo Supplemento, II, Roma 1994. J. Boardman, Early Greek Vase Painting, London 1998. C.A. Pfaff, Archaic Corinthian Architecture, in Corinth XX, The Centenary 1896-1996, Results of excavations conducted by the American School of Classical Studies at Athens, a cura di C.K. Williams II, N. Bookidis, Princeton 2003, pp. 95-140. N. Bookidis, The Sanctuaries of Corinth, in Corinth XX, The Centenary 1896-1996, Results of excavations conducted by the American School of Classical Studies at Athens, a cura di C.K. Williams II, N. Bookidis, Princeton 2003, pp. 247-259. Athens and Sparta, catalogo della mostra (New York, Onassis Center 2006-2007), a cura di N. Kaltsas, New York 2006. P. Pelagatti, s.v. Laconici vasi, in Enciclopedia dell’Arte Antica, Treccani, Roma 1961. C.M. Stibbe, s.v. Laconici vasi, in Enciclopedia dell’Arte Antica, Treccani, Secondo Supplemento, III, Roma 1995, pp. 249-251. F. Coudin, Les vases laconiens entre Orient et Occident au Vie siècle av. J.-C.: formes et iconographie, in “Revue Archaeologique” (2009), pp. 227-263. A. Tempesta, I quartieri artigianali, in I Greci. Storia Cultura Arte Società, a cura di S. Settis, 4. Atlante, tomo II, Torino 2002, pp. 1065-1123. I. Scheibler, Il vaso in Grecia. Produzione, commercio e uso degli antichi vasi in terracotta, (Biblioteca di Archeologia, 34), Milano 2004 (italian translation of Griechische Töpferkunst, München 1983), pp. 122-151. M. C. Monaco, Ergasteria. Impianti artigianali ceramici ad Atene ed in Attica dal protogeometrico alle soglie dell’ellenismo, Roma 2000. J. Boardman, Athenian Black Figure Vases. A Handbook, London 1974 (traduzione italiana: Vasi ateniesi a figure nere. Un manuale, Milano 1998 2a edizione). J. Boardman, Athenian Red Figure Vases: The Archaic Period: A Handbook, New York 1975. J. Boardman, Athenian Red Figure Vases: The Classical Period: A Handbook, New York 1989 (traduzione italiana, J. Boardman, Vasi ateniesi a figure rosse, Milano 1992.
Si raccomanda agli studenti che non abbiano mai sostenuto un esame di Archeologia greca la lettura del manuale di G. Bejor, M. Castoldi, C. Lambrugo, Arte greca, Milano 2008. L'uso di un altro manuale deve essere concordato col docente.
Gli studenti lavoratori o comunque impossibilitati a partecipare all’attività didattica sono invitati a concordare col docente un programma integrativo.
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L-ANT/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702533 -
ARCHEOLOGIA ROMANA - LM
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L-ANT/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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20702716 -
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA - L.M.
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Erogato presso
20702716 STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA - L.M. in SCIENZE FILOSOFICHE (DM 270) LM-78 CHIARADONNA RICCARDO
( programma)
Il corso sarà dedicato al trattato I, 2 di Plotino Sulle virtù. Il testo sarà letto e commentato in relazione sia al pensiero di Plotino, sia al contesto filosofico e culturale del neoplatonismo.
( testi)
1: Plotino, Sulle virtù: I 2 [19], Introduzione, testo greco, traduzione e commento di Giovanni Catapano, Prefazione di John M. Rist, Edizioni Plus - Università di Pisa, Pisa, 2006 2: Riccardo Chiaradonna, Plotino, Carocci, Roma, 2009 3: Eric R. Dodds, Tradition and Personal Achievement in the Philosophy of Plotinus, “Journal of Roman Studies”, 50 (1960), pp. 1-7 4: Alessandro Linguiti, Plotinus and Porphyry on the Contemplative Life, in M. Bonazzi - Th. Bénatouil, Theoria, Praxis, and the Contemplative Life after Plotinus and Aristotle, Brill, Leiden, 2012, pp. 183-197 5: Charles Brittain, Attention Deficit in Plotinus and Augustine, “Proceedings of the Boston Area Colloquium in Ancient Philosophy” 18 (2003), 223-263
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M-FIL/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702717 -
STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE - L.M.
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Erogato presso
20702717 STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE - L.M. in SCIENZE FILOSOFICHE (DM 270) LM-78 IPPOLITO BENEDETTO
( programma)
Il Corso intende analizzare la nozione di materia nel pensiero di Tommaso d’Aquino. Seguendo analiticamente alcuni passaggi chiave tratti dal Commento alla Fisica e alla Metafisica di Aristotele, e ad alcuni brani tratti dalla Summa contra gentiles e dalla Summa theologiae, le lezioni intendono ricostruire la trasformazione che la definizione greca di materia assume nel quadro teologico e metafisico creazionista dell’Aquinate, valutandone l’apporto teoretico in relazione al pensiero di Anselmo d’Aosta e di Giovanni Duns Scoto.
( testi)
Sofia Vanni Rovighi, Introduzione a Tommaso d’Aquino, Roma-Bari 1986 B. Ippolito, Dio, il niente e la verità in Anselmo d’Aosta, Roma 2015. B. Ippolito, Giovanni Duns Scoto: Un’introduzione filosofica, in corso di pubblicazione Tommaso d’Aquino, Commento al Libro II della Fisica di Aristotele. Tommaso d’Aquino, Commento al Libro VIII della Metafisica di Aristotele. Tommaso d’Aquino, Summa contra gentiles, Brani scelti. Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, Brani scelti
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M-FIL/08
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20704133 -
STORIA DELL'ARTE MODERNA - LM
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L-ART/02
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20706012 -
LINGUA E LETTERATURA ARABA 1A LM / 1B LM
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L-OR/12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702458 -
NUMISMATICA ANTICA L.M.
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MOLINARI MARIA CRISTINA
( programma)
NUMISMATICA ANTICA Le informazioni relative al corso saranno rese note all’inizio delle lezioni.
( testi)
Le informazioni relative al corso saranno rese note all’inizio delle lezioni.
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L-ANT/04
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20702533 -
ARCHEOLOGIA ROMANA - LM
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L-ANT/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
20710124 -
FONTI E STORIOGRAFIA PER LA STORIA DEL CRISTIANESIMO
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LUPI MARIA
( programma)
Culto cristiano e immagini: fonti e dibattiti storiografici
L'espressione iconografica accompagna la vita del Cristianesimo, come strumento di comunicazione del messaggio religioso, fin dai suoi inizi, con molteplici significati e utilizzazioni, ma nel corso del tempo in varie occasioni fu oggetto di aspri scontri riguardo al suo uso. Il corso si propone di prendere in considerazione alcune tra le molteplici sfaccettature dell’uso del linguaggio visivo da parte delle confessioni cristiane, soffermandosi particolarmente sul significato e fruizione delle arti figurative nel culto, nella predicazione e nell'istruzione religiosa, con particolare riguardo al dibattito sull’uso delle immagini nella liturgia e nella pratica religiosa cristiana che investì le Chiese cristiane nel periodo della Riforma protestante e cattolica.
( testi)
1) DANIELE MENOZZI, La Chiesa e le immagini. I testi fondamentali sulle arti figurative dalle origini ai nostri giorni, Cinisello Balsamo, San Paolo, 1995, pp. 1-65 e 133-244.
2) Un testo a scelta tra: - GENOVEFFA PALUMBO¸ Speculum peccatorum. Frammenti di storia nello specchio delle immagini tra Cinque e Seicento¸ Napoli, Liguori, 1990. - Predicazione della parola e immagini, a cura di FRANÇOIS BOESPFLUG - DANIELE MENOZZI, numero monografico di «Cristianesimo nella storia» 14/3 (1993), pp. 473-672. - STEVEN F. OSTROW, L'arte dei papi. La politica delle immagini nella Roma della Controriforma, Roma, Carocci, 2002. - ILARIA BIANCHI, La politica delle immagini nell'età della Controriforma. Il cardinale Gabriele Paleotti teorico e committente, Bologna, Compositori, 2008. - OTTAVIA NICCOLI, Vedere con gli occhi del cuore. Alle origini del potere delle immagini, Roma-Bari, Laterza, 2011.
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M-STO/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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