Gruppo opzionale:
Esami a scelta dello studente (16 cfu) - (visualizza)
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21810011 -
DIRITTO REGIONALE
(obiettivi)
IL DIRITTO REGIONALE ACQUISTA UN’IMPORTANZA CRESCENTE CON L’EMERGERE DEL C.D. NEOREGIONALISMO, CHE SI AFFERMA IN ITALIA ALMENO DALLA PRIMA METÀ DEGLI ANNI ’90 E CHE, DOPO UN LUNGO E TRAVAGLIATO CAMMINO, APPRODERÀ NELLE RIFORME OPERATE DALLE LEGGI COSTITUZIONALI N. 1/1999 E N. 3/2001. IN VIRTÙ DI QUESTE DUE REVISIONI COSTITUZIONALI, LE REGIONI HANNO CONQUISTATO UNA POSIZIONE CENTRALE NELLA REPUBBLICA DELLE AUTONOMIE, TRATTEGGIATA DALL’ART. 114 COST.
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ALIBERTI CRISTIANO
( programma)
L’insegnamento concerne l’organizzazione ed il funzionamento delle Regioni italiane con particolare attenzione alle riforme susseguitesi a partire dalla riforma del Titolo V della costituzione.
( testi)
Programma studenti frequentanti e non frequentanti Parte generale: 1) Antonio D'Atena, Diritto Regionale, Giappichelli, Torino, u.e. 2) Sandro Staiano, Costituzione italiana: articolo 5, Carocci, Roma, 2017 Parte speciale: Gennaro Ferraiuolo, Costituzione Federalismo Secessione. Un itinerario, Editoriale Scientifica, Napoli, 2016
Ai soli studenti frequentanti sarà distribuito ulteriore materiale di approfondimento collegato agli argomenti trattati nel corso (sentenze, saggi critici, documentazione di carattere istituzionale, bibliografia specifica).
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801578 -
DIRITTO COSTITUZIONALE
(obiettivi)
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti di analisi appropriati del diritto costituzionale italiano, con particolare riferimento alle questioni relative al rapporto tra fonti del diritto e tra ordinamento interno ed ordinamento sovranazionale. Il corso intende altresì suscitare una più ampia riflessione sulle dinamiche di mutamento dell'ordinamento costituzionale attraverso l'analisi della giurisprudenza della Corte costituzionale.
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Erogato presso
21801578 DIRITTO COSTITUZIONALE in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 Nocilla Damiano
( programma)
Concetti e categorie del diritto costituzionale - Le fonti del diritto - Principi costituzionali - Diritti e doveri costituzionali - L'ordinamento della Repubblica - La giustizia costituzionale
( testi)
Testi consigliati S. Cicconetti, Le fonti del diritto italiano, Torino, Giappichelli, ultima edizione in commercio.
In alternativa, lo studente potrà scegliere uno dei due seguenti manuali: F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, 2015 R. Bin, G. Pitruzzella, Le fonti del diritto, Torino, Giappichelli, 2012
integrato dalla lettura e lo studio delle seguenti opere: D. Nocilla, Voce Riserva di legge, e G.U. Rescigno, Principio di legalità, ambedue reperibili in Diritto on-line, Treccani.it
o di una delle seguenti opere, a sua libera scelta: S. Romano, L'ordinamento giuridico, Sansoni, Firenze T. Perassi, Introduzione alle scienze giuridiche, Padova, Cedam R. Carré de Malberg, La legge espressione della volontà generale, Giuffré, Milano, 2008 V. Crisafulli, Voce Fonti del diritto, in Encicl. dir. V. Crisafulli, Voce, Disposizione (e norma), in Enc. dir.
Lo studente dovrà inoltre essere in possesso dei testi normativi aggiornati per lo studio del diritto costituzionale, come, ad es., M. Siclari (a cura di), La Costituzione della Repubblica italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, ult. ed.
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IUS/08
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801997 -
DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO
(obiettivi)
L'obiettivo del corso è fornire agli studenti gli strumenti critici per comprendere una serie di istituti giuridici attraverso lo studio dei sistemi costituzionali, valendosi del metodo della comparazione giuridica.
Inoltre, il corso mira a fornire agli studenti le competenze per procedere a una migliore comprensione dei processi di globalizzazione, concentrandosi sulla protezione dei diritti fondamentali.
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Erogato presso
21801997 DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO E COMPARATO in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 BONFIGLIO SALVATORE
( programma)
Programma
Il corso si articola in due parti: Parte generale: L’oggetto e il metodo La produzione giuridica e i sistemi delle fonti I grandi modelli del diritto comparato: civil law e common law Le forme di Stato e di governo Le principali esperienze del costituzionalismo democratico: • Italia • Austria • Belgio • Francia • Germania • Regno Unito • Stati Uniti • Spagna • Portogallo • Svizzera Parte speciale: I partiti politici e la democrazia Principi costituzionali e diritti fondamentali nelle società multiculturali
( testi)
TESTI ADOTTATI PER LA PARTE GENERALE: 1) G. Morbidelli - L. Pegoraro -A. Rinella - M. Volpi, Diritto pubblico comparato, Giappichelli, Torino, 2016. TESTI ADOTTATI PER LA PARTE SPECIALE 1. S. Bonfiglio, I partiti e la democrazia. Una rilettura dell’art. 49 della Costituzione, il Mulino, Bologna 2013. 2. S. Bonfiglio, Costituzionalismo meticcio. Oltre il colonialismo dei diritti umani, Giappichelli, Torino 2016.
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IUS/21
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801131 -
STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
(obiettivi)
Il corso mira a ricostruire le principali tappe evolutive della teoria economica, dal Settecento fino ai giorni nostri. Saranno approfonditi i contributi teorici dei principali economisti e le tematiche più significative come: teoria del valore, della distribuzione del reddito, dello sviluppo economico, dei mercati e della moneta, nonchè il ruolo dello Stato nell'economia.
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Erogato presso
21801131 STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 N0 MASINI FABIO
( programma)
Il corso si propone di delineare lo sviluppo della teoria economica dall’antichità fino agli sviluppi contemporanei più recenti. Particolare attenzione sarà dedicata alle opere di F. Quesnay, A. Smith, D. Ricardo, T. R. Malthus, K. Marx, A. Marshall, V. Pareto, J. M. Keynes. In merito agli sviluppi più recenti del pensiero economico, si evidenzieranno quelle teorie che trattano in particolare della moneta, del ciclo economico, del problema della disoccupazione, delle crisi finanziarie. Il corso è finalizzato anche a far acquisire una consapevolezza critica in merito alle relazioni intercorrenti tra la teoria economica, oggi fortemente formalizzata, e le sue possibili applicazioni pratiche espresse in termini di politiche pubbliche.
( testi)
Roncaglia, Alessandro (2016), Breve storia del pensiero economico, Bari-Roma: Laterza.
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SECS-P/04
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21801045 -
ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI
(obiettivi)
Il Corso di “Organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani” ha quale obiettivo quello di far conoscere agli studenti il fenomeno delle Organizzazioni internazionali, nella loro dimensione universale e regionale, fin dalle origini, per meglio approfondire gli aspetti istituzionali, funzionali ed operativi degli enti istituzionalizzati creati a tal fine dagli Stati membri della Comunità internazionale per rendere più efficace la cooperazione intergovernativa. Particolare attenzione viene poi riservata al tema della protezione e promozione dei diritti umani, che presenta una natura trasversale nella definizione delle priorità di molteplici assetti istituzionali al livello sia universale che regionale. L’apprendimento di tali nozioni è fondamentale per gli studenti che intendono sostenere prove concorsuali finalizzate alla carriera diplomatica o alla professione funzionariale presso le Organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati nonché Organizzazioni non governative che operano in ambito internazionale ed europeo.
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Erogato presso
21801045 ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE E TUTELA DEI DIRITTI UMANI in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo L-36 N0 CARLETTI CRISTIANA
( programma)
Il Corso di "Organizzazione internazionale e tutela dei diritti umani" ha quale obiettivo quello di far conoscere agli studenti il fenomeno delle Organizzazioni internazionali, nella loro dimensione universale e regionale, fin dalle origini, per meglio approfondire gli aspetti istituzionali, funzionali ed operativi degli enti istituzionalizzati creati a tal fine dagli Stati membri della Comunità internazionale per rendere più efficace la cooperazione intergovernativa. Particolare attenzione viene poi riservata al tema della protezione e promozione dei diritti umani, che presenta una natura trasversale nella definizione delle priorità di molteplici assetti istituzionali al livello sia universale che regionale. L'apprendimento di tali nozioni è fondamentale per gli studenti che intendono sostenere prove concorsuali finalizzate alla carriera diplomatica o alla professione funzionariale presso le Organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati nonché Organizzazioni non governative che operano in ambito internazionale ed europeo.
Il Corso si articola in due parti. PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE - UNIVERSALE E REGIONALE - NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. 1. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI A. Origini e sviluppo B. L’istituzione delle Organizzazioni internazionali C. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 2. COMPETENZE E FUNZIONI DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 3. Eventi modificativi delle Organizzazioni internazionali 4. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 5. La struttura delle Organizzazioni internazionali 6. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 7. La formazione della volontà 8. Le relazioni esterne PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI - SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo B) Il Consiglio dei Diritti Umani 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell'uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 5. I diritti dell'uomo in Unione europea 6. I diritti dell'uomo nell'Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa 6. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell'uomo 7. La protezione dei diritti dell'uomo in Africa
In particolare Per chi porta il programma da 10 CFU, si indicano le sezioni dei volumi in programma da studiare come segue:
PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE – UNIVERSALE E REGIONALE – NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 1. Origini e sviluppo 1) pp. 67-75, 115-121 2. L’istituzione delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 8-20 3. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 133-150 4. Competenze e funzioni delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 985-997 5. Eventi modificativi delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 943-953 6. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 1) pp. 962-983 7. La struttura delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 764-781; 804-821; 842-846 8. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 1006-1025 9. La formazione della volontà 1) pp. 567-579 10. Le relazioni esterne 1) pp. 691-711
PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI – SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite 2) Vol. I, p. 22; sono interessanti anche p. 39 ss., p. 56 ss., p. 71 ss.; Vol. I, p. 123 A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo 2) Vol. I, p. 123 B) Il Consiglio dei Diritti Umani 2) Vol. II, p. 555 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell’uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 2) Vol. II, p. 673 ss. A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 5. I diritti dell’uomo in Unione europea 2) Vol. II, p. 655 6. I diritti dell’uomo nell’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa Alternativa Vol. II, p. 786: giurisdizione internazionale Alternativa Vol. II, p. 994: diritti umani e responsabilità internazionale degli Stati 7. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell’uomo 2) Vol. II, p. 596 8. La protezione dei diritti dell’uomo nel contesto mediorientale 2) Vol. II, p. 615 ss. 9. La protezione dei diritti dell’uomo in Africa 2) Vol. II, p. 575 Casi studio: bilanciamento diritti umani/terrorismo; diritti LGBT 2) Vol. I, p. 225; Vol. I, p. 284
Per chi porta il programma da 8 CFU, si indicano le sezioni dei volumi in programma da studiare come segue:
PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE – UNIVERSALE E REGIONALE – NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 3. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 133-150 4. Competenze e funzioni delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 985-997 6. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 1) pp. 962-983 7. La struttura delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 764-781; 804-821; 842-846 8. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 1006-1025 9. La formazione della volontà 1) pp. 567-579 10. Le relazioni esterne 1) pp. 691-711
PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI – SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite 2) Vol. I, p. 22; sono interessanti anche p. 39 ss., p. 56 ss., p. 71 ss.; Vol. I, p. 123 A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo 2) Vol. I, p. 123 B) Il Consiglio dei Diritti Umani 2) Vol. II, p. 555 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell’uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 2) Vol. II, p. 673 ss. A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 7. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell’uomo 2) Vol. II, p. 596 8. La protezione dei diritti dell’uomo nel contesto mediorientale 2) Vol. II, p. 615 ss. 9. La protezione dei diritti dell’uomo in Africa 2) Vol. II, p. 575 Casi studio: bilanciamento diritti umani/terrorismo; diritti LGBT 2) Vol. I, p. 225; Vol. I, p. 284
Per chi porta il programma da 6 CFU, si indicano le sezioni dei volumi in programma da studiare come segue:
PARTE I: STUDIO DEL FENOMENO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE – UNIVERSALE E REGIONALE – NEI SUOI ELEMENTI ISTITUZIONALI ED OPERATIVI. IL FENOMENO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 3. La personalità giuridica delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 133-150 5. Lo status di membro nelle Organizzazioni internazionali 1) pp. 962-983 7. La struttura delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 764-781; 804-821; 842-846 8. Gli atti delle Organizzazioni internazionali 1) pp. 1006-1025 9. La formazione della volontà 1) pp. 567-579
PARTE II: LA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI – SISTEMI E STRUMENTI UNIVERSALI E REGIONALI; APPROFONDIMENTO DEL PROCESSO DI RIFORMA DEI PRINCIPALI MECCANISMI OPERANTI NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI, TREATY BODIES). 1. Origini ed evoluzione del tema 2. Il sistema delle Nazioni Unite 2) Vol. I, p. 22; sono interessanti anche p. 39 ss., p. 56 ss., p. 71 ss.; Vol. I, p. 123 A) I Core Treaties ed i meccanismi di controllo 2) Vol. I, p. 123 3. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell’uomo 4. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 2) Vol. II, p. 673 ss. A) La Convenzione e i suoi organi B) La procedura di controllo 7. Il sistema interamericano di tutela dei diritti dell’uomo 2) Vol. II, p. 596 9. La protezione dei diritti dell’uomo in Africa 2) Vol. II, p. 575
( testi)
Per gli studenti frequentanti: 1) Jacob Katz Cogan, Ian Hurd, and Ian Johnstone (eds.), Oxford Handbook of International Organizations, Oxford University Press, 2017 2) Anja Mihr, Mark Gibney (eds.), SAGE Handbook of Human Rights, SAGE Publications Ltd, 2014.
I volumi sono disponibili presso la Biblioteca del Dipartimento; gli e-books sono parzialmente accessibili dal sito web dedicato (sba.uniroma3.it) e sulla piattaforma Moodle del docente. Il Docente fornirà ulteriori dettagli in merito durante il Corso in aula, come anche indicazioni circa volumi ALTERNATIVI per la parte II del Programma. Per gli studenti non frequentanti: i materiali saranno concordati con il docente per i CFU previsti.
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IUS/13
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810140 -
STORIA DELLA FORMAZIONE DEGLI STATI NAZIONALI NEL XIX SECOLO
(obiettivi)
Dalla penisola italiana, al mondo tedesco fino all'Europa centrale, questi sono a grandi linee le principali aree di interesse del corso che intende fornire agli studenti gli strumenti per comprendere come nel corso dell'Ottocento vaste aree dell'Europa abbiano conosciuto un deciso processo di aggregazione politica dominato dal concetto dello Stato-nazione.
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Erogato presso
21810140 STORIA DELLA FORMAZIONE DEGLI STATI NAZIONALI NEL XIX SECOLO in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 D'ALESSANDRI ANTONIO
( programma)
Il corso fornisce le nozioni e gli strumenti critici per lo studio della storia politica del cosiddetto «secolo delle nazionalità», indispensabile per la comprensione dell’Europa contemporanea. Esso illustra la costituzione o ricostituzione degli Stati nazionali nell’Europa centro-orientale e il processo di unificazione della Germania e dell’Italia. L’analisi abbraccerà tutto l’arco del «lungo Ottocento», compreso, quindi, tra la Rivoluzione francese e lo scoppio della Prima guerra mondiale. Particolare attenzione sarà riservata all’analisi delle rivoluzioni del Quarantotto, così come alle loro premesse e conseguenze. Necessaria introduzione a tale analisi sarà la trattazione dei movimenti di «rinascita nazionale» di buona parte dei popoli europei. Si affronteranno, infine, l’unificazione di Germania e Italia e la costituzione degli Stati nazionali in Europa centro-orientale in seguito alla progressiva crisi e poi al crollo del sistema dei grandi imperi multietnici (austriaco, russo e ottomano). Costante sarà il ricorso al metodo comparativo per individuare tratti comuni a più storie nazionali e, viceversa, peculiarità che le differenziano tra di loro.
( testi)
Studenti frequentanti: - Derek Beales – Eugenio Biagini, Il Risorgimento e l’unificazione dell’Italia, Bologna, il Mulino, 2005 - John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004 - Dispense e letture fornite dal docente
Studenti non frequentanti: - Derek Beales – Eugenio Biagini, Il Risorgimento e l’unificazione dell’Italia, Bologna, il Mulino, 2005 - John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004 - Antonio D’Alessandri, Sulle vie dell’esilio. I rivoluzionari romeni dopo il 1848, Lecce, Argo, 2015
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8
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M-STO/03
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
21810300 -
STORIA DELLA GLOBALIZZAZIONE
(obiettivi)
Il corso ha un duplice obiettivo: fornire una preparazione storica di base sui complessi processi di internazionalizzazione che, nei secoli dell’età moderna (c. 1450-1800), concorsero a determinare le prime forme stabili di interconnessione geopolitica, interdipendenza economica e interazione transculturale tra le diverse parti del mondo; introdurre gli studenti al dibattito storiografico sulla globalizzazione e la storia globale, stimolando – attraverso il confronto delle diverse interpretazioni, proposte di periodizzazione e metodologie – l’adozione di un approccio critico e consapevole alla storia, alle sue narrazioni e ai suoi problemi.
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Erogato presso
21810300 STORIA DELLA GLOBALIZZAZIONE in Scienze politiche e relazioni internazionali L-36 CAMAIONI MICHELE
( programma)
Il corso ha un duplice obiettivo: fornire una preparazione storica di base sui complessi processi di internazionalizzazione che, al principio dell’età moderna (c. 1450-1700), concorsero a determinare le prime forme stabili di interconnessione geopolitica, interdipendenza economica e interazione transculturale tra le diverse parti del mondo; introdurre gli studenti al dibattito storiografico sulla globalizzazione e la storia globale, stimolando – attraverso il confronto tra le diverse interpretazioni, proposte di periodizzazione e metodologie – l’adozione di un approccio critico e consapevole alla storia, alle sue narrazioni e ai suoi problemi.
Il corso è articolato in due parti. La prima, a carattere introduttivo, prevede l’illustrazione da parte del docente delle principali questioni metodologiche relative al concetto di globalizzazione e alla sua dimensione storica. Particolare attenzione sarà rivolta alle diverse proposte di periodizzazione e, tra queste, alle interpretazioni che guardano ai secoli dal XV al XIX come a una fase decisiva per lo sviluppo delle prime forme di globalizzazione in senso moderno, vale a dire come al momento in cui i processi di internazionalizzazione dei commerci e delle reti di comunicazione, così come l’interazione politica e culturale tra le diverse macro-regioni del mondo, che già in epoche precedenti avevano conosciuto un primo discontinuo sviluppo, subirono un’accelerazione decisiva e assunsero un carattere permanente, facendo emergere - in ambito europeo e non solo - la consapevolezza della globalità (ovvero dell’appartenenza a un mondo policentrico ma sempre più interconnesso) e ponendo le basi per la globalizzazione “matura” del mondo contemporaneo. Nella seconda parte del corso verranno tracciate le coordinate storiche fondamentali di questa “prima” globalizzazione di età moderna e, anche attraverso la partecipazione attiva degli studenti che saranno chiamati a preparare delle brevi presentazioni su specifici casi di studio, si delineerà un quadro più accurato del dibattito storiografico in materia. Verranno approfonditi e discussi, in particolare, i nuovi orientamenti e approcci definiti di “storia globale”, i quali, proponendo il superamento del tradizionale paradigma eurocentrico, suggeriscono una lettura della globalizzazione e più in generale dell’età moderna attenta a considerare, accanto ai rapporti di potenza e alla dimensione politico-istituzionale o macro-economica delle relazioni globali, anche gli aspetti antropologici e culturali dei contatti e degli scambi, le modalità di circolazione degli uomini e dei saperi, il ruolo delle migrazioni e delle diaspore religiose, le relazioni di reciprocità e 'metissage', le forme di ibridazione culturale e di interrelazione religiosa, le storie connesse e le micro-storie di quelle figure di intermediazione economica, culturale e religiosa (ambasciatori, mercanti, missionari, schiavi, soldati, viaggiatori) che, in maniera non sempre consapevole, contribuirono alla costruzione di un mondo globale.
( testi)
Gli studenti frequentanti potranno fare riferimento, per il colloquio finale, alle letture indicate nel Syllabus che sarà fornito dal docente all’inizio del corso. Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare il docente al fine di stabilire uno specifico programma di letture in vista dell’esame.
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M-STO/02
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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21810303 -
L'AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE - LE IMPLICAZIONI POLITICHE E SOCIALI
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