Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati in Ingegneria biomedica avranno conseguito:
- conoscenze di base sugli aspetti metodologici ed operativi delle discipline matematiche, fisiche e chimiche ed informatiche, che permetteranno loro di disporre degli strumenti per interpretare e descrivere i problemi di interesse nelle discipline caratterizzanti delle due classi;
- conoscenze ad ampio spettro sui metodi, le tecniche, le tecnologie proprie di quelle discipline dell’ingegneria industriale e dell’informazione in grado di risolvere problemi di interesse medico-biologico;
- conoscenze di contesto per la comprensione dei meccanismi di funzionamento degli organismi viventi, e degli aspetti di base delle scienze biologiche necessari allo studio di soluzioni proprie dell’ingegneria per problemi di tale ambito;
- conoscenze di contesto relative ai fondamenti giuridici e agli aspetti gestionali ed economici di interesse nell’ambito dell’organizzazione di servizi e strutture sanitarie.
Essi dovranno quindi conoscere gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell'ingegneria biomedica, sia in generale, sia in modo approfondito sugli aspetti di applicazione al contesto specifico.
Questi obiettivi saranno perseguiti attraverso lezioni frontali ed esercitazioni guidate negli insegnamenti relativi alle discipline di base e caratterizzanti delle classi, e saranno verificati attraverso i relativi esami di profitto, nella forma di prove in itinere, prove scritte, colloqui orali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
i laureati saranno in grado di applicare le conoscenze acquisite alla risoluzione di problemi nelle aree proprie dell'ingegneria biomedica, e per applicazioni delle aree dell'ingegneria industriale e dell'informazione che fanno riferimento al contesto biomedico.
Nell'ambito delle aree di interesse i laureati saranno in grado di condurre autonomamente attività di analisi, progettazione semplice, realizzazione e gestione di sistemi di media complessità, e di partecipare proficuamente a quelle relative a sistemi di grande complessità.
Gli obiettivi succitati saranno perseguiti attraverso gli insegnamenti a carattere più sperimentale o progettuale, anche attraverso la familiarizzazione dell'allievo con la strumentazione rilevante.
Per alcuni insegnamenti, sono previste attività multidisciplinari che consentono di applicare le diverse competenze acquisite per la realizzazione di progetti semplici e stesura della relativa relazione tecnica.
Gli obiettivi saranno verificati attraverso gli esami di profitto, nella forma di prove in itinere, prove scritte, colloqui orali, discussione di progetti, e attraverso la preparazione e discussione nella prova finale di laurea.
Autonomia di giudizio
Nell'ambito dell'area o delle aree di propria competenza i laureati saranno in grado di assumere responsabilità decisionali autonome in progetti di media dimensione e di contribuire al processo decisionale in progetti complessi.
Questo obiettivo sarà perseguito attraverso alcuni corsi di insegnamento con componente progettuale o applicativa e attraverso il tirocinio.
Sono anche previsti incontri, seminari, workshop con rappresentanti delle industrie o enti, che operano nel settore dell'ingegneria biomedica, per favorire la migliore conoscenza di contesti industriali e applicativi.
Tali incontri aiuteranno a contestualizzare gli sbocchi professionali in stretto legame con gli argomenti trattati all'interno dei singoli corsi.
Il raggiungimento dell'obiettivo sarà verificato attraverso i relativi esami di profitto, la verifica di idoneità dell’attività di tirocinio, e la prova finale di laurea.
Abilità comunicative
A conclusione del percorso, i laureati in Ingegneria biomedica avranno acquisito la capacità di comunicare ed interagire in maniera efficace sulle tematiche di interesse con interlocutori specialisti e non specialisti, secondo il proprio livello di responsabilità, e utilizzando il lessico tecnico appropriato.
Le modalità di verifica dell’apprendimento descritte in precedenza sono specificatamente orientate a permettere agli studenti di sviluppare la capacità di comunicare, in forma scritta e/o orale, sulle tematiche specifiche del corso.
Per la comunicazione in lingua inglese, è previsto per ciascuno studente il raggiungimento del livello B2 secondo il quadro europeo di riferimento.
Capacità di apprendimento
Il laureato in Ingegneria biomedica sarà in grado di proseguire gli studi a livello avanzato nel settore dell’Ingegneria biomedica, e, più in generale, nei diversi settori dell’Ingegneria industriale e dell’informazione, e di procedere autonomamente nell'aggiornamento professionale.
Questo obiettivo è perseguito attraverso il percorso formativo descritto, e verificato attraverso le modalità descritte negli esami di profitto e nelle altre attività formative previste.
Requisiti di ammissione
Per essere ammessi al corso di laurea interclasse in Ingegneria biomedica occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.
Per seguire proficuamente gli insegnamenti del corso di laurea è opportuno che lo studente conosca le basi elementari della matematica e delle scienze a livello di quelle acquisibili con i diplomi di scuole secondarie superiori.
In particolare, per la matematica si ritengono necessarie conoscenze di trigonometria, di algebra elementare, di funzioni elementari dirette e inverse, di polinomi, di equazioni e disequazioni di primo e secondo grado, di geometria elementare delle curve, delle aree e dei volumi.
Per le scienze si ritengono necessarie conoscenze di base di fisica e di chimica (meccanica del punto materiale, elettromagnetismo, termodinamica, costituzione atomica della materia).
Al fine di verificare il possesso di tali conoscenze viene effettuata una prova di verifica obbligatoria per tutti i pre-iscritti.
Agli studenti che avranno mostrato carenze significative in tale prova saranno attribuiti obblighi formativi aggiuntivi (OFA), consistenti in attività individuali o di gruppo organizzate dal Dipartimento sotto forma di tutorati o di un corso di recupero.
Al termine di tali attività di supporto didattico il Dipartimento organizza prove di verifica dell’assolvimento di tali obblighi.
Per gli aspetti di dettaglio relativi a modalità e tempistiche per il recupero degli OFA, si rimanda al Regolamento Didattico del Corso di Studio.
Prova finale
La prova finale (3 CFU) consiste nella redazione – ed eventuale presentazione in forma orale – di un elaborato scritto tecnico-scientifico o progettuale che verte su argomenti coerenti con gli obiettivi formativi del corso di studio.
Tale prova finale ha lo scopo di effettuare una verifica del livello di apprendimento da parte del candidato, ed una valutazione quindi delle proprie capacità di applicazione delle conoscenze apprese, delle abilità comunicative e dell’autonomia di giudizio.
L’attività relativa alla prova finale può essere svolta utilizzando le strutture laboratoriali dell'Ateneo, o presso aziende o enti di ricerca in Italia o all’estero.
Per gli aspetti relativi agli adempimenti amministrativi, lo studente farà riferimento alle scadenze e alle modalità di presentazione della domanda di conseguimento titolo pubblicate sul Portale dello Studente, mentre, per i dettagli sulle modalità di attribuzione dei CFU della prova finale, si rimanda al Regolamento Didattico del Corso di Studio.
Orientamento in ingresso
Le azioni di orientamento in ingresso sono improntate alla realizzazione di processi di raccordo con la scuola secondaria di secondo grado.
Si concretizzano sia in attività informative e di approfondimento dei caratteri formativi dei Corsi di Studio (CdS) dell’Ateneo, sia in un impegno condiviso da scuola e università per favorire lo sviluppo di una maggiore consapevolezza da parte degli studenti e delle studentesse nel compiere scelte coerenti con le proprie conoscenze, competenze, attitudini e interessi.
Le attività promosse si articolano in:
a) incontri e iniziative rivolte alle future matricole;
b) sviluppo di servizi online, realizzazione e pubblicazione di materiali informativi sull’offerta formativa dei CdS (guide di dipartimento, guida breve di Ateneo, locandina dell’offerta formativa, newsletter dell’orientamento).
L’attività di orientamento in ingresso prevede cinque principali attività, distribuite nel corso dell’anno accademico, alle quali partecipano tutti i Dipartimenti per la presentazione di tutti i Corsi di Studio:
Giornate di Vita Universitaria (GVU), si svolgono ogni anno nell’arco di circa 4 mesi e sono rivolte agli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria superiore.
Si svolgono in tutti i Dipartimenti dell’Ateneo e costituiscono un’importante occasione per le future matricole per vivere la realtà universitaria.
Gli incontri sono strutturati in modo tale che accanto alla presentazione dei Corsi di Laurea, gli studenti possano anche fare un’esperienza diretta di vita universitaria con la partecipazione ad attività didattiche, laboratori, lezioni o seminari, alle quali partecipano anche studenti seniores che svolgono una significativa mediazione di tipo tutoriale.
Partecipano annualmente circa 4.000 studenti; nel 2021 in via telematica hanno partecipato 7.000 studenti;
Autorientamento, un progetto destinato agli studenti delle IV classi della scuola secondaria superiore e che si svolge ogni anno nell’arco di 5 mesi.
Si sviluppa in collaborazione diretta con alcune scuole per favorire l’accrescimento della consapevolezza nella scelta del percorso universitario da parte degli studenti.
Il progetto, infatti, è articolato in incontri svolti presso le scuole ed è finalizzato a sollecitare nelle future matricole una riflessione sui propri punti di forza e sui criteri di scelta.
Aspetto caratterizzante il progetto, inoltre, è la presenza degli studenti seniores dei nostri Corsi di Laurea che attraverso la propria esperienza formativa possono offrire un punto di vista attuale rispetto all’organizzazione e al funzionamento del mondo accademico.
Nell’anno scolastico 2020-2021 la realizzazione del progetto, in modalità online, ha dato la possibilità a 20 scuole – dislocate sul territorio romano e laziale – di partecipare;
- Attività di orientamento sviluppate dai singoli Dipartimenti, mediante incontri in presenza e servizi online;
- Incontri presso le scuole: l’Ufficio orientamento ha ricevuto inviti a partecipare ad eventi di orientamento da parte delle scuole per un totale di 23 inviti (8 su Roma e 15 Lazio/Extralazio).
Concordemente con quanto stabilito in Gloa (Gruppo di Lavoro per l’Orientamento di Ateneo) la procedura è stata la seguente: ogni invito è stato inoltrato ai referenti Gloa presso i dipartimenti e le scuole, a fronte delle diverse possibilità offerte, hanno liberamente scelto di partecipare anche alle proposte del nostro Ateneo.
Si evidenzia che anche in questa attività, come per le altre attività di orientamento, hanno partecipato varie scuole di altre Regioni, grazie alla possibilità dell’online;
Orientarsi a Roma Tre, anche nel 2022 si è svolta in modalità mista in presenza e a distanza dalle aule dipartimentali per la presentazione dell’offerta formativa dei dipartimenti.
Il portale dell’orientamento realizzato nel 2020 è stato aggiornato e ne è stata realizzata una versione in inglese: rappresenta la manifestazione che riassume le annuali attività di orientamento in ingresso e si svolge ogni anno alla fine dell’anno accademico.
L’evento accoglie, perlopiù, studenti romani che partecipano per mettere definitivamente a fuoco la loro scelta universitaria.
Durante la manifestazione viene presentata l’offerta formativa e sono promossi tutti i principali servizi di Roma Tre, le segreterie didattiche e la segreteria studenti.
I servizi di orientamento online messi a disposizione dei futuri studenti universitari sono nel tempo aumentati, tenendo conto dello sviluppo delle nuove opportunità di comunicazione tramite web e tramite social.
Inoltre, durante tutte le manifestazioni di presentazione dell’offerta formativa, sono illustrati quei siti web di Dipartimento, di Ateneo, Portale dello studente, etc., che possono aiutare gli studenti nella loro scelta.
Infine, l’Ateneo valuta, di volta in volta, l’opportunità di partecipare ad ulteriori occasioni di orientamento in presenza ovvero online (Salone dello studente ed altre iniziative).
Il Corso di Studio in breve
Una vasta porzione delle aree più significative dello sviluppo scientifico e tecnologico fa riferimento ad applicazioni di interesse per l’ambito delle scienze mediche e biologiche, in particolare con riferimento alla salute, al benessere, alle scienze della vita.
A tale area si accompagna la necessità di costruire profili di competenze che intercettino questI bisogni, e questo porta a proporre didattica di elevata qualità e innovazione, ricerca e supporto alle aziende.
La bioingegneria rappresenta, con specifico riferimento alle applicazioni nell’ambito della salute, la disciplina di riferimento per la definizione di tali profili, dal momento che utilizza le metodologie e le tecnologie dell'ingegneria per descrivere, comprendere e risolvere problemi di interesse medico-biologico.
La definizione di tali profili tiene anche conto della naturale cooperazione interdisciplinare con le competenze proprie dei medici e dei biologi da una parte, e delle scienze giuridiche ed economiche dall’altro, per i naturali aspetti di regolamentazione.
Gli ingegneri biomedici diventano quindi gli attori di riferimento per promuovere:
- l’approfondimento delle conoscenze sul funzionamento dei sistemi biologici in condizioni normali e patologiche;
- lo sviluppo di nuovi dispositivi, sistemi, procedure, sistemi per l’intero processo di cura, dalla prevenzione, la diagnosi, la terapia e la riabilitazione;
- l’ideazione e realizzazione di protesi, organi artificiali, sistemi di supporto alle disabilità e sostituzione delle funzioni fisiologiche;
- l’individuazione delle strutture e dei metodi per la gestione dei sistemi sanitari, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche in termini di innovazione organizzativa e di processo;
- la definizione di metodologie per l'uso corretto e sicuro delle tecnologie nel settore della salute;
- l’utilizzo efficiente delle risorse a disposizione per una efficace gestione del processo di cura.
I Corsi di Laurea in Ingegneria biomedica riscuotono un oramai consolidato successo a livello nazionale, perché permettono la definizione di un profilo che segue le esigenze qui descritte, caratterizzato da competenze interdisciplinari nell'ambito dei diversi settori dell'Ingegneria.
In particolare, per la definizione completa di un profilo così delineato, risulta naturale che il percorso tenga in considerazione i requisiti appartenenti alle Classi di Laurea dell'Ingegneria dell'informazione (classe L-8) e dell'Ingegneria industriale (classe L-9).
L’attivazione di Corsi di Laurea interclasse in Ingegneria biomedica, a livello nazionale, è stata sperimentata con successo in Atenei di varia grandezza, proprio perché, partendo dall’applicazione dei metodi propri dell’Ingegneria per la risoluzione di problemi in ambito medico-biologico, solo una preparazione che includa competenze proprie delle due classi permette di disegnare un ingegnere biomedico junior che possa operare efficacemente nella professione, o proseguire con profitto negli studi universitari che individuano l’Ingegneria biomedica come competenza caratterizzante.
Il Corso di Laurea Interclasse in Ingegneria biomedica (L-8 Ingegneria dell'informazione & L-9 Ingegneria industriale) qui presentato definisce un percorso formativo orientato quindi a formare un ingegnere biomedico che incroci le esigenze di interdisciplinarità sopra descritte, padroneggiando i metodi e le tecniche proprie dell’ingegneria industriale e dell’informazione, delle scienze di contesto, e dell’inquadramento giuridico ed economico, necessarie per interpretare i fenomeni e i dati osservati, nonché per formulare modelli e approcci per affrontare i problemi.
Per la definizione di tale profilo il percorso formativo include, oltre ad una robusta porzione di insegnamenti nelle discipline di base e caratterizzanti delle due classi, anche quelli utili per fornire le conoscenze relative alle scienze della vita, e quelle direttamente legate agli aspetti di regolamentazione e gestione in ambito sanitario.
In particolare:
- il primo anno è dedicato al raggiungimento delle competenze e conoscenze negli ambiti propri della matematica, delle discipline fisico-chimico-biologiche e delle conoscenze di base di programmazione ed analisi dei dati;
- il secondo anno mira a fornire le competenze fondamentali proprie dell’ingegneria industriale e dell’informazione, e quelle di contesto necessarie per permettere la loro corretta applicazione all’ambito medico-biologico;
- il terzo anno permette di approfondire le competenze proprie dell’ingegneria biomedica, e le conoscenze giuridico-economiche.
In questo terzo anno sono erogate anche attività laboratoriali sulle discipline presenti, dedicate al consolidamento del saper fare nel contesto dell’ingegneria biomedica.
Il Corso di Laurea permette allo studente di scegliere al secondo anno uno tra due curricula alternativi, dedicati rispettivamente all’applicazione delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione per la risoluzione di problemi di interesse medico-biologico, o all’approfondimento delle conoscenze su tecnologie e processi in ambito clinico.
Inoltre, fermo restando che, all’atto dell’immatricolazione, lo studente sia indirizzato a scegliere in quale Classe di Laurea incardinare il proprio percorso formativo, si segnala che la struttura dell’offerta formativa proposta permette agli studenti di reindirizzare le proprie scelte sulla Classe di Laurea fino al terzo anno, senza rischi di rallentamento nel percorso formativo.
A conclusione del percorso formativo, il laureato in Ingegneria biomedica potrà quindi proseguire efficacemente il proprio percorso formativo nei corsi di laurea magistrale: in particolare, approfondendo le competenze nell'ambito studiato attraverso l'iscrizione a corsi di laurea magistrale nella classe dell'Ingegneria biomedica (LM-21), considerando, in ogni caso, che le competenze e conoscenze acquisite potranno essere utili per la prosecuzione in altri corsi di laurea magistrale negli ambiti dell'Ingegneria industriale e dell'informazione.
Inoltre, il laureato in Ingegneria biomedica avrà il riconoscimento legale relativo al titolo accademico, e della classificazione ATECO individuata; potrà quindi operare, ad esempio, come gestore di dispositivi e sistemi medicali in sede ospedaliera, come specialista tecnico o di prodotto per la produzione o la commercializzazione di dispositivi e sistemi medicali in sede industriale, e come tecnico di laboratorio in campo biomedico/farmaceutico; infine, potrà praticare la libera professione di Ingegnere industriale junior o Ingegnere dell’informazione junior nella sezione corrispondente alla classe scelta, e dopo aver superato gli esami di abilitazione alla libera professione ed essersi iscritto all'albo dell'Ordine Professionale.