Docente
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MUSSGNUG Florian
(programma)
DECENTRARE l’UOMO: Questo corso prende in considerazione diverse concettualizzazioni e rappresentazioni della relazione tra gli esseri umani e la natura più che umana. Rifiuta la singolarità ontologica dell'uomo, sia come specie biologica (homo) che come super-agente planetario (anthropos) e sostiene una prospettiva incentrata sulla relazione e sulla vulnerabilità condivisa. Gli studenti acquisiranno familiarità con i principali pensatori nel campo del postumanesimo (Rosi Braidotti; Bruno Latour; Donna Haraway) e del transumanesimo, ed esploreranno le differenze principali tra queste due correnti di pensiero. Romanzi e racconti di Dino Buzzati, Tommaso Landolfi, Primo Levi, Anna Maria Ortese e Paolo Volponi costituiranno la base per una discussione mirata. La specificità di ogni testo letterario serve a contrastare la crescente tendenza a generalizzare e a rivolgersi alla specie umana in generale, al singolare. Il futuro planetario dell'uomo non può essere dedotto da un singolo contesto culturale o geopolitico o espresso attraverso categorie universalizzanti. Sarà invece compreso - attraverso l'ambiguità produttiva dei testi letterari - come un processo in divenire: un insieme complesso di pratiche materiali e semiotiche che danno forma a traiettorie aperte e trasformative.
(testi)
TESTI TEORICI • Rosi Braidotti, The Posthuman (2013) • Donna Haraway, Staying with the Trouble (2016) • Bruno Latour, After Lockdown (2021)
TESTI LETTERARI • Tommaso Landolfi, La pietra lunare (1939) • Dino Buzzati, Il grande ritratto (1960) • Anna Maria Ortese, L’iguana (1965) • Primo Levi, Storie naturali (1966) • Paolo Volponi, Il pianeta irritabile (1978)
ANTOLOGIA Mads Rosendahl Thomsen (ed.), The Bloomsbury Handbook of Posthumanism (2020).
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