Docente
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D'ALESSANDRI ANTONIO
(programma)
Il programma del corso riguarda la storia di quella vasta area geografica intermedia, la terra di mezzo compresa tra lo spazio etnico-culturale tedesco e quello russo, corrispondente a Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e zone limitrofe a questi Paesi, in ragione delle antiche connessioni di queste regioni con l’area tedesca, russa e balcanica nella cornice dei grandi Imperi multinazionali disgregatisi alla fine della Prima guerra mondiale. Sebbene la discussione sull’estensione e sul concetto di Europa centrale non sia ancora esaurita, è possibile individuare in tale regione dei tratti storici comuni che, ancora oggi, la contraddistinguono, come l’eredità del passato imperiale (asburgico, tedesco e russo), la contraddittoria e fragile esperienza politica interbellica, il regime comunista con la pesante tutela sovietica durante gli anni della Guerra Fredda, l’integrazione nell’Unione europea e nell’Alleanza atlantica. L’esistenza stessa di un'unione politica, come il Gruppo di Visegrád, testimonia la comunanza di interessi politici e strategici fra i quattro Stati summenzionati, il cui ruolo appare sempre più rilevante nello scenario continentale e globale in ragione della posizione strategica tra la Russia e l’Unione europea e dinanzi alle nuove sfide poste dalla sicurezza globale, dalle questioni energetiche, dai flussi migratori.
(testi)
Francesco Caccamo, La Cecoslovacchia al tempo del socialismo reale. Regime, dissenso, esilio, Società editrice Dante Alighieri, Roma, 2017 (l'eventuale acquisto va effettuato sul sito dell'editore) Jacques Rupnik, Senza il muro. Le due Europe dopo il crollo del comunismo, Donzelli, Roma, 2019
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