Docente
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GUARDUCCI MARIA PAOLA
(programma)
In questo corso esamineremo testi (poesia e romanzo) dal Romanticismo alla contemporaneità con l’obiettivo di mettere a fuoco la nozione di 'spazio' come sistema di relazioni e come elemento legato a libertà, coercizione, vulnerabilità, (de)costruzione del self, contemplazione. La relazione tra spazio (pubblico, privato, aperto, chiuso, domestico, intimo, individual, collettivo, ecc.) e corpo implica anche una riflessione su movimento e stasi. Che rapporto si stabilisce tra personaggi, narratori, autori e autrici e gli spazi che abitano, che attraversano e/o che descrivono? Lo spazio è in grado di evidenziare, oscurare, allinearsi e/o competere con altri elementi del testo? Quale rapporto si sviluppa nei testi scelti tra la nozione di spazio e quella di tempo?
(testi)
Scelta di poesie di William Blake (London, Chimney Sweeper I, II), William Wordsworth, (I wandered lonely as a cloud, Composed upon Westminster Bridge), Samuel Taylor Colerigde (Kubla Khan: solo per NON-frequentanti), John Keats (Ode on a Grecian Urn, La Belle Dame sans merci, Bright Star), Emily Brontë (Love is like the wild rose-briar, The night is darkening round me; I'll come when thou are saddest; Long neglect has worn away); George Eliot, The Mill on the Floss; Joseph Conrad, The Shadow Line; Virginia Woolf, Jacob’s Room; J.M. Coetzee, Boyhood (per i romanzi va bene qualunque edizione inglese integrale).
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