Chimica Bioorganica con Laboratorio
(obiettivi)
Il corso si propone di evidenziare le reazioni comuni alla chimica organica e alla chimica dei sistemi biologici. Infatti, se da un lato le trasformazioni dei gruppi funzionali siano formalmente le stesse, i meccanismi di reazione differiscono in funzione delle condizioni sperimentali proprie della chimica di sintesi o della chimica dei sistemi biologici. In questo contesto, il ruolo degli enzimi nelle trasformazioni biologiche sarà messo a confronto con il ruolo svolto, nelle corrispondenti reazioni di laboratorio, da temperatura, pressione, pH, presenza di catalizzatori e tipo di solvente. A tale scopo, saranno esaminate alcune delle più note reazioni della chimica organica di base evidenziando, caso per caso, le somiglianze e le differenze con le analoghe trasformazioni presenti nei sistemi biologici. Alcune di queste reazioni verranno effettuate e seguite in laboratorio, analizzandone il decorso mediante diverse tecniche cromatografiche. Infine, saranno trattate le tecniche di purificazione e caratterizzazione dei diversi prodotti ottenuti. Prerequisiti: Buona conoscenza dei principi base della Chimica Organica e della Biochimica
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Codice
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20410723 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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CHIM/06
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Ore Aula
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24
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Ore Laboratorio
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30
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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Canale Unico
Docente
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GASPERI TECLA
(programma)
Competenze culturali (Conoscenza di): L’insegnamento si propone di fornire allo studente le basi chimiche della struttura, delle proprietà e della reattività delle molecole biologiche, nonché le nozioni principali per comprendere la logica che regola la chimica bio-organica. Competenze metodologiche (Saper effettuare):al termine del corso, lo studente sarà in grado di analizzare e discutere il meccanismo di catalisi delle più importanti classi di enzimi, nonché di comprendere l’importanza della chimica organica applicata allo studio dei sistemi biologici, alla biocatalisi e allo sviluppo di molecole biologicamente attive. Introduzione alla Chimica Bio-organica (brevissima panoramica dei gruppi funzionali più comuni in chimica biologica e loro caratteristiche principali). Meccanismi della chimica organica applicati alle reazioni dei sistemi biologici: • Reazioni di addizione elettrofila: epossidazione regioselettiva degli alcheni; la squalene epossidasi nella trasformazione dello squalene in lanosterolo. • Reazioni di sostituzione nucleofila le alchilazioni mediante Sostituzione Nucleofila Bimolecolare (SN2) e il ruolo della S-adenosil metionina (SAM) nelle metiltransferasi; la chimica dei carbocationi nelle Sostituzioni Nucleofile Monomolecolari (SN1) e il meccanismo della IPP isomerasi. • Reazioni di eliminazione: le reazioni di β-eliminazione e l’azione dell’enolasi per la formazione del fosfoenolpiruvato (PEP). • Reazioni di addizione nucleofila al carbonile formazione di immine ed enammine; il ruolo delle basi di Schiff nel meccanismo degli enzimi PLP-dipendenti; la chimica degli acetali e la saccarosio sintasi, le addizioni di Michael e l’azione dell’istidina ammoniaca liasi. • Isomerizzazione ed epimerizzazione: la tautomeria cheto-enolica e il meccanismo delle ribulosio 5-fosfato isomerasi ed epimerasi; inversione e ritenzione della configurazione di un centro stereogenico e il meccanismo delle glicosidasi. • Condensazione carbonilica: la condensazione aldolica e le aldolasi di tipo I e II, la condensazione di Claisen e l’acetil sintasi nella sintesi degli acidi grassi. • Sostituzione nucleofila acilica l’idrolisi degli esteri e il meccanismo d’azione della lipasi pancreatica umana. le reazioni di esterificazione e la sintesi dei triacilgliceroli ad opera dell’acil-CoA sintetasi e dell’aciltrasferasi. la formazione del legame ammidico; il confronto tra l’asparagina e la glutammina sintetasi. l’idrolisi delle ammidi e il meccanismo della chimotripsina. • Ossidazioni e riduzioni: gli idruri metallici e la riduzione del carbonile chetonico dell’acetoacetil ACP ad opera della β-cheto tiestere riduttasi; l’ossidazone di Bayer-Villinger e la 2-idrossiacetofenonemonoossigenasi; le ozonolisi e il meccanismo di azione delle diossigenasi • Carbossilazione: la chimica dei reattivi di Grignard in presenza di CO2; il meccanismo di azione della piruvato carbossilasi la decarbossilazione nelle sintesi malonica e acetacetica; la partecipazione della tiamina difosfato (TPP) nell’azione dell’1-deossi-D-xilulosio-5-fosfato sintasi. • Casi Particolari: il complesso della piruvato deidrogenasi, il meccanismo della chinurenina e la degradazione del triptofano; le anomalie della degradazione dell’istidina
(testi)
Libri di testo: John McMurry, Tadhg Begley in “Chimica Bio-Organica”, Zanichelli Ed. spa T.W. Graham Solomons; Craig B. Fryhle in “Organic Chemistry”, 10th Edition, Wiley. John McMurry in “Chimica Organica”, Piccin-Nuova Libreria Bruno Botta in “Chimica Organica” Edi-ermes Saranno fornite dispense delle lezioni e riferimenti bibliografici.
La professoressa riceve il martedì dalle 17.00 alle 19.00 previo appuntamento via e-mail: tecla.gasperi@uniroma3.it
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Docente
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TOFANI DANIELA
(programma)
Competenze culturali (Conoscenza di): L’insegnamento si propone di fornire allo studente le basi chimiche della struttura, delle proprietà e della reattività delle molecole biologiche, nonché le nozioni principali per comprendere la logica che regola la chimica bio-organica. Competenze metodologiche (Saper effettuare):al termine del corso, lo studente sarà in grado di analizzare e discutere il meccanismo di catalisi delle più importanti classi di enzimi, nonché di comprendere l’importanza della chimica organica applicata allo studio dei sistemi biologici, alla biocatalisi e allo sviluppo di molecole biologicamente attive. Introduzione alla Chimica Bio-organica (brevissima panoramica dei gruppi funzionali più comuni in chimica biologica e loro caratteristiche principali). Meccanismi della chimica organica applicati alle reazioni dei sistemi biologici: • Reazioni di addizione elettrofila: epossidazione regioselettiva degli alcheni; la squalene epossidasi nella trasformazione dello squalene in lanosterolo. • Reazioni di sostituzione nucleofila le alchilazioni mediante Sostituzione Nucleofila Bimolecolare (SN2) e il ruolo della S-adenosil metionina (SAM) nelle metiltransferasi; la chimica dei carbocationi nelle Sostituzioni Nucleofile Monomolecolari (SN1) e il meccanismo della IPP isomerasi. • Reazioni di eliminazione: le reazioni di β-eliminazione e l’azione dell’enolasi per la formazione del fosfoenolpiruvato (PEP). • Reazioni di addizione nucleofila al carbonile formazione di immine ed enammine; il ruolo delle basi di Schiff nel meccanismo degli enzimi PLP-dipendenti; la chimica degli acetali e la saccarosio sintasi, le addizioni di Michael e l’azione dell’istidina ammoniaca liasi. • Isomerizzazione ed epimerizzazione: la tautomeria cheto-enolica e il meccanismo delle ribulosio 5-fosfato isomerasi ed epimerasi; inversione e ritenzione della configurazione di un centro stereogenico e il meccanismo delle glicosidasi. • Condensazione carbonilica: la condensazione aldolica e le aldolasi di tipo I e II, la condensazione di Claisen e l’acetil sintasi nella sintesi degli acidi grassi. • Sostituzione nucleofila acilica l’idrolisi degli esteri e il meccanismo d’azione della lipasi pancreatica umana. le reazioni di esterificazione e la sintesi dei triacilgliceroli ad opera dell’acil-CoA sintetasi e dell’aciltrasferasi. la formazione del legame ammidico; il confronto tra l’asparagina e la glutammina sintetasi. l’idrolisi delle ammidi e il meccanismo della chimotripsina. • Ossidazioni e riduzioni: gli idruri metallici e la riduzione del carbonile chetonico dell’acetoacetil ACP ad opera della β-cheto tiestere riduttasi; l’ossidazone di Bayer-Villinger e la 2-idrossiacetofenonemonoossigenasi; le ozonolisi e il meccanismo di azione delle diossigenasi • Carbossilazione: la chimica dei reattivi di Grignard in presenza di CO2; il meccanismo di azione della piruvato carbossilasi la decarbossilazione nelle sintesi malonica e acetacetica; la partecipazione della tiamina difosfato (TPP) nell’azione dell’1-deossi-D-xilulosio-5-fosfato sintasi. • Casi Particolari: il complesso della piruvato deidrogenasi, il meccanismo della chinurenina e la degradazione del triptofano; le anomalie della degradazione dell’istidina
(testi)
Libri di testo: John McMurry, Tadhg Begley in “Chimica Bio-Organica”, Zanichelli Ed. spa T.W. Graham Solomons; Craig B. Fryhle in “Organic Chemistry”, 10th Edition, Wiley. John McMurry in “Chimica Organica”, Piccin-Nuova Libreria Bruno Botta in “Chimica Organica” Edi-ermes Saranno fornite dispense delle lezioni e riferimenti bibliografici.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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