Docente
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FABIANI LORENZO
(programma)
Traduzione e tradizione. Metamorfosi e continuità nelle lingue e letterature romanze dal Medio Evo a oggi.
«All’inizio di nuove tradizioni di lingua scritta e letteraria, fin dove possiamo spingere lo sguardo, sta molto spesso la traduzione». Con queste parole si apre un saggio fondamentale di Gianfranco Folena, in cui il gesto della traduzione è preso in esame nella sua natura di operazione culturale complessa. “Tradurre”, infatti, non significa trasferire seccamente un messaggio da una lingua a un’altra: fin dalle origini della tradizione letteraria romanza appare chiaro che ogni traduzione è un processo dinamico nel quale si bilanciano spinte conservative e innovative, per cui il testo di partenza si trasforma nel testo d’arrivo secondo meccanismi d’adattamento variabili in base al grado di consapevolezza degli operatori, al contesto, alla funzione, ecc. A partire dal XII secolo, l’Europa è terra di traduzioni: dall’arabo al latino, dal latino al volgare, ma anche da una lingua volgare all’altra. Obiettivo del corso è osservare alcuni snodi significativi della tradizione letteraria romanza proprio alla luce dei contatti fra domìni linguistici diversi. Attraverso l’analisi in prospettiva storico-letteraria dei processi di traduzione si cercherà di leggere fenomeni culturali di lunga durata, non solo misurando gli scarti e le trasformazioni, ma anche ponendo in evidenza gli elementi di continuità.
(testi)
Testi di base:
G. Folena, Volgarizzare e tradurre, Torino, Einaudi, 1994. C. Segre, I volgarizzamenti del Due e Trecento, in Lingua, stile e società. Studi sulla storia della prosa italiana, Milano, Feltrinelli, 1963, pp. 49-78.
Altri materiali verranno indicati nel corso delle lezioni e raccolti in dispense a cura del docente.
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