Diritto penale del lavoro
(obiettivi)
Premesso il richiamo alle nozioni fondamentali di teoria generale del reato, il corso ha come oggetto lo studio degli obblighi e delle sanzioni penali in materia di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del d.lgs. 81/2008, con riguardo sia alla posizione dei singoli soggetti (datore di lavoro, dirigenti, preposti, responsabile e addetti al sistema di prevenzione e protezione, medico competente, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, lavoratori, committente o responsabile dei lavori, coordinatori per la progettazione o esecuzione dei lavori), anche nel caso di appalto o lavori in cantieri temporanei o mobili, sia alla responsabilità dell’ente collettivo ai sensi del d.lgs. 231/2001, previo esame dei più recenti orientamenti giurisprudenziali in materia.
Quanto alle posizioni individuali, lo scopo è quello di analizzare i criteri d’imputazione oggettiva e soggettiva dei reati (contravvenzionali e delittuosi) infortunistici, con particolare riguardo all’omicidio colposo e alle lesioni personali colpose, soffermandosi sull’accertamento delle posizioni di garanzia, del nesso casuale e della colpa, anche in rapporto al significato dell’art. 2087 c.c., nonché sui presupposti della cooperazione nel delitto colposo, alla luce dei requisiti di validità e di efficacia della delega di funzioni e dei limiti del principio di affidamento ovvero delle distinzioni tra soggetti apicali e sottoposti, obblighi di garanzia e obblighi di sorveglianza, controllo operativo e controllo organizzativo (o di “alta vigilanza”), culpa in eligendo e culpa in vigilando.
Quanto all’ente collettivo, esaminata la struttura dell’imputazione di cui al d.lgs. 231/2001, il fine è quello di approfondire le tecniche di redazione dei modelli organizzativi, i criteri di valutazione dei relativi requisiti di idoneità ed efficace attuazione in rapporto agli obblighi antinfortunistici e ai diversi strumenti di controllo (certificazioni, sistemi di qualità, documenti di valutazione dei rischi, etc.) nonché le modalità di composizione e funzionamento in materia dell’organismo di vigilanza.
Col proficuo apprendimento delle predette nozioni, il corso mira dunque a garantire l’acquisizione degli strumenti necessari per ricoprire incarichi dirigenziali o comunque assumere responsabilità per la sicurezza in azienda ovvero per svolgere attività di consulenza, assistenza o anche rappresentanza o difesa in giudizio a fronte dell'eventuale contestazione di reati infortunistici a persone fisiche o giuridiche.
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Codice
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20110291 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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7
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Settore scientifico disciplinare
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IUS/17
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Ore Aula
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56
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Attività formativa
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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Canale Unico
Docente
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PIVA DANIELE
(programma)
Il corso ha ad oggetto lo studio delle responsabilità individuali e dell’ente in relazione a reati infortunistici, alla luce delle più evolute tecniche di contestazione e dei più recenti orientamenti giurisprudenziali. Nella prima parte, premesso il richiamo alle nozioni fondamentali di teoria generale del reato, si analizzano obblighi e sanzioni penali in materia di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro ex d.lgs. 81/2008, con riguardo alla posizione dei singoli soggetti (datore di lavoro, dirigenti, preposti, responsabile e addetti al sistema di prevenzione e protezione, medico competente, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, lavoratori, committente o responsabile dei lavori, coordinatori per la progettazione o esecuzione dei lavori), tenendo conto dei presupposti di validità ed efficacia della delega (o subdelega) di funzioni. La seconda parte, ferma la distinzione tra contravvenzioni e delitti infortunistici, è dedicata all’analisi delle fattispecie di omicidio colposo e lesioni personali colpose, con specifico riguardo alla delimitazione delle posizioni di garanzia, ai criteri di accertamento del nesso casuale e della colpa, anche in rapporto al significato dell’art. 2087 c.c., e alla definizione dei presupposti della cooperazione nel delitto colposo, alla luce delle distinzioni obblighi di impedimento e obblighi di sorveglianza, controllo operativo e controllo organizzativo (o di “alta vigilanza”), culpa in eligendo e culpa in vigilando. La terza parte del corso riguarda struttura e sanzioni dell’illecito amministrativo dell’ente dipendente da infortuni sul lavoro e si estende all’analisi delle possibili tecniche di redazione dei modelli organizzativi, dei criteri di valutazione dei relativi requisiti di idoneità ed efficace attuazione in rapporto agli obblighi antinfortunistici e ai diversi strumenti di controllo (certificazioni, sistemi di qualità, documenti di valutazione dei rischi, etc.), nonché alle ricadute su composizione e funzionamento in materia dell’organismo di vigilanza. In sede conclusiva, valutate le interferenze tra la posizione del datore di lavoro e quella dell’ente, si analizzeranno possibili forme ed eventuali rimedi del processo di verticalizzazione o oggettivizzazione del giudizio di responsabilità penale per infortuni sul lavoro, in rapporto al principio costituzionale di personalità.
(testi)
Ambrosetti-Mezzetti-Ronco, Diritto penale dell’impresa, Zanichelli, Bologna (ultima edizione disponibile al momento del corso): capitolo 2 (Soggetti e responsabilità individuale e collettiva) e capitolo 3 (criteri oggettivi e soggettivi d’imputazione della responsabilità).
Piva, La responsabilità del “vertice” per organizzazione difettosa nel diritto penale del lavoro, Jovene, Napoli, 2011: capitoli 1, 2, 3 e 5.
Nel corso delle lezioni, potranno essere indicate ulteriori fonti di approfondimento (sentenze, commenti, articoli su rivista, etc.) su questioni di particolare interesse o attualità.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 05/10/2020 al 22/12/2020 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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