Docente
|
MARRAFFA MASSIMO
(programma)
Il corso si compone di due parti. La prima parte è un'introduzione storico-concettuale alle scienze cognitive. La mente di cui si occupano gli psicologi e i neuroscienziati è figlia della rivoluzione cognitivista ed è perciò definita come un insieme di processi di elaborazione di informazioni realizzati nei cervelli di organismi complessi. Ciò che rende peculiare l’indagine cognitivista sulla mente è il suo essere sospesa fra due mondi: da un lato l’immagine ordinaria di noi stessi in quanto persone, vale a dire in quanto soggetti di esperienze coscienti, stati intenzionali e agire deliberato (la ‘psicologia ingenua’); dall’altro lato la sfera subpersonale degli eventi cerebrali, oggetto della neuroscienza. Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio scientifico della mente ma sempre sullo sfondo dello sforzo filosofico di far luce sulle relazioni che legano questi differenti modi in cui descriviamo noi stessi. La seconda parte esamina gli apporti venuti alla psicologia dalla teoria dei giochi, la sociologia e l’economia sperimentale, che hanno creato negli ultimi quarant’anni un connubio felice tra queste scienze e la psicologia. Ne è emersa una nuova antropologia: gli esseri umani non sono né naturalmente buoni né naturalmente cattivi, e sono naturalmente portati a forme di socialità, di cooperazione, e perfino di altruismo, oltre che ovviamente anche alla competizione e talora alla distruttività.
(testi)
M. Marraffa, Percezione, pensiero, coscienza. Passato e futuro delle scienze cognitive, Rosenberg & Sellier, Torino 2019. G. Jervis, Individualismo, responsabilità e cooperazione. Psicologia e politica, dot company, Reggio Emilia 2021.
|