Docente
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AZARA LILIOSA
(programma)
Il corso, all’interno del quale è prevista una ricognizione storico-concettuale nel contesto dell’Italia post-unitaria, si propone di ripercorrere la storia della condizione femminile nella modernità contemporanea, attraverso l’Ottocento e il Novecento. In particolare, il XIX secolo segna la nascita del femminismo con i suoi mutamenti strutturali, lavoro salariato, diritti civili dell’individuo, diritto all’istruzione. E’ presentato come il secolo che ha ripensato la vita delle donne come lo svolgimento di una storia personale soggetta a una normativa collettiva specifica, socialmente elaborata. Attraverso i due eventi che segnano l’Ottocento, si apre con una rivoluzione e si chiude con una guerra, entrambe chiamano le donne a raccolta, consentendo agli uomini di condurre un gioco sottile tra l’inclusione/partecipazione e l’esclusione/repulsione delle donne dai problemi che riguardano lo Stato e la nazione. In primo luogo, è prevista un’indagine sul rapporto tra la percezione politica e culturale del femminile nel passaggio tra Otto e Novecento. Nel farlo, si vedrà come dall’intersezione tra scienza e pregiudizi culturali, si sia poi giunti a una definizione, per molti aspetti monolitica della donna-tipo. Il XX secolo ratifica un processo ineluttabile e continuo verso l’emancipazione delle donne. Travolte dalla guerra, dalla rivoluzione o dalla dittatura, sono spettatrici e attrici di un formidabile sconvolgimento tra i generi. Le donne occidentali, molto dopo gli uomini, accedono alla modernità: il secolo della guerra totale, il secolo del genocidio che non ha pietà per il genere femminile, ma anche il secolo della tecnologia che fornisce a donne e uomini una migliore salute e una accresciuta longevità, più altri livelli di formazione e nuovi modi di vivere segnati dall’urbanizzazione e dalla moltiplicazione dei beni e dei servizi. I temi trattati concernono la Grande guerra e se questa sia stata l’età della donna o il trionfo della differenza sessuale; gli anni Venti e la donna moderna negli Stati Uniti; il patriarcato fascista; il nazionalsocialismo; il modello sovietico e la rivoluzione conservatrice; le donne nella sfera politica; il femminismo negli anni 60/70; la procreazione e la bioetica. In particolare, oltre alla più generale questione sessuale italiana tra i secoli XIX e XX, si presterà attenzione alla storia della prostituzione. A partire dal Regolamento Cavour, passando attraverso la legge Merlin e giungendo fino all’esame del fenomeno della chiusura delle case di tolleranza e all’anno della rivoluzione sessuale.
(testi)
G. Duby, M. Perrot, Storia delle donne. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari L. Azara, L'uso "politico del corpo femminile", Carocci, Roma 2017 M. Loconsole, Umberto Notari e il confronto tra tradizione ed emancipazione in “Intersezioni”, anno XXVIII, n.2, agosto 2018 (https://www.rivisteweb.it/doi/10.1404/90478)
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