Docente
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CAMERUCCI MAURA
(programma)
l bisogno di libertà e di spontaneità da parte del bambino è cosa già discussa e da tempo ampiamente accettata da pedagogisti e psicologi, i quali hanno posto importanti fattori alla base di un armonico sviluppo psicomotorio che inizia con la nascita e prosegue nella prima infanzia. Lo stesso principio è applicato a ragazzi di tutte le età e per tutte le discipline. L’educazione psicomotoria ha già incominciato la sua marcia abolendo ogni forma costrittiva ed accordando al bambino la facoltà di migliorare e potenziare il movimento, attuandolo in piena libertà, in equilibrio con se stesso. In ogni personalità, il Sé, vicino alle esperienze del corpo e della natura, e l’Io, la nostra persona o maschera sociale. In questi ultimi anni, termini come psicomotricità, educazione psicomotoria, approccio psicomotorio, sono entrati nel linguaggio comune, soprattutto in ambito scolastico, con il rischio di un pericoloso impoverimento semantico che talvolta conduce, ad esempio, ad utilizzarli semplicemente come sostituti più moderni del vecchio concetto di educazione fisica. Ma come si intende veramente per psicomotricità, ed in che senso viene definita relazionale? Dupré, Schilder, Wallon, Ajuriaguerra, Piaget, con le loro ricerche di neuropsichiatra infantile, psicologia, epistemologia genetica, contribuiscono a definire quei concetti che diventeranno le nozioni fondamentali della psicomotricità come lo schema corporeo, il dialogo tonico, l’intelligenza senso-motoria.
(testi)
Camerucci M., Psicomotricità: equilibrio fra mente e corpo, ed. Morlacchi, Perugia, 2008
(*) Impara L., Aspetti riabilitativi motori e neurologici nell’età evolutiva, ed. Morlacchi, Perugia, 2018.
(*) solo per la sessione invernale il testo è sostituito da: Camerucci M., Educazione e Libertà: il diritto di non avere paura, Morlacchi, Perugia, 2017
Camerucci M., La relazione educativa nella tradizione dei saperi, NUOVA EDIZIONE, Morlacchi, Perugia 2019.
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