Docente
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PIAZZA MARCO
(programma)
Il corso prende in esame le teorie settecentesche sull’abitudine, soffermandosi principalmente sulle dottrine di Condillac e di Hume, muovendo dalle premesse secentesche poste da autori come Descartes e Malebranche per arrivare – a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo – alla riflessione di Maine de Biran, autore della prima monografia filosofica interamente dedicata a questo tema. La tematica affrontata sarà opportunamente inquadrata all’interno dello scenario del pensiero illuministico, di cui verranno presentate le principali linee teoretiche di fondo insieme ad alcuni modelli di interpretazione storico-filosofica.
(testi)
1) M. Piazza, L’antagonista necessario. Il pensiero francese dell'abitudine da Montaigne a Deleuze, Milano, Mimesis, 2015 (pp. 1-162)
2) Un testo a scelta dall'elenco seguente: D. Outram, L’illuminismo, Bologna, Il Mulino, 2006 A. Tagliapietra (a cura di), Che cos'è l'illuminsmo? I testi e la genealogia del concetto, Milano, Bruno Mondadori, 2010 (o edizioni precedenti) T. Todorov, Lo spirito dell'illuminismo, Milano, Garzanti, 2016 (o edizioni precedenti) E. Tortarolo, L’illuminismo: ragioni e dubbi della modernità, Roma, Carocci, 1999 (e successive ristampe)
3) Maine de Biran, Introduzione all'Influenza dell'abitudine sulla facoltà di pensare, Chieti, Edizioni Solfanelli, 2017
4) Brevi estratti dai testi di Condillac e Hume messi a disposizione da parte del docente nella sua area download.
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