ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO
(obiettivi)
Il corso insegna i metodi di lettura del territorio antropizzato alle diverse scale (del paesaggio, dell¹insediamento urbano, delle singole architetture) e nelle permanenze residue delle diverse epoche che nel tempo hanno contribuito a strutturarlo. La lettura dei segni diacronici dell’antropizzazione è un ambito proprio delle discipline architettoniche: il corso (due moduli di progettazione architettonica e due moduli di restauro architettonico) insegna a riconoscere i segni di permanenza e di trasformazione del territorio al fine di conservarli, valorizzarli e aggiornarli al presente.
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Codice
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21010032 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 1
(obiettivi)
Il corso insegna i metodi di lettura del territorio antropizzato alle diverse scale (del paesaggio, dell¹insediamento urbano, delle singole architetture) e nelle permanenze residue delle diverse epoche che nel tempo hanno contribuito a strutturarlo. La lettura dei segni diacronici dell’antropizzazione è un ambito proprio delle discipline architettoniche: il corso (due moduli di progettazione architettonica e due moduli di restauro architettonico) insegna a riconoscere i segni di permanenza e di trasformazione del territorio al fine di conservarli, valorizzarli e aggiornarli al presente.
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Codice
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21010032-1 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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1
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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12
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Attività formativa
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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Canale Unico
Docente
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CATALDI Giancarlo
(programma)
L’ipotesi di partenza immagina che il territorio sia come una sorta di gigantesco palinsesto veritiero, ossia non falsificabile, sul quale le diverse culture sono destinate a scrivere il proprio capitolo del racconto storico dell’umanità, riutilizzando di norma, in tutto o in parte, i segni strutturali delle generazioni precedenti. Insediamenti, tessuti, percorsi e confini costituiscono in particolare le categorie implicate di elementi primari da prendere in considerazione nella lettura. Che mira in primo luogo a ricostruire a ritroso sceneggiature fondate approssimativamente sulla stesse logiche progettuali, che hanno contribuito nei vari periodi a realizzare quelle che possono essere appunto definite ‘strutture permanenti di sostrato’. Il corso vuole offrire, attraverso lezioni, conferenze e sopralluoghi, una panoramica del modo di leggere un territorio alle diverse scale: del paesaggio, dell’insediamento urbano, dei modi dell’abitare e di esprimersi di una collettività. Sulla base di specifici casi di studio, saranno affrontate le tematiche delle azioni antropiche per adeguare un ambito geografico alle necessità umane: quelle di percorrerlo, di insediarvici, di abitarlo, di sfruttarlo per il sostentamento, di avere scambi e relazioni, di rappresentare una comunità. Attraverso la presentazione dei casi di studio saranno esemplificati gli strumenti culturali e le metodologie operative per la definizione, anche su base digitale, di ‘forme organizzate di conoscenza’ utili alla documentazione, alla caratterizzazione con fini progettuali, alla comunicazione di dati conoscitivi peculiari ai processi di antropizzazione del territorio e degli insediamenti e al linguaggio della cultura materiale di cui sono espressione le tipologie dell’edilizia e delle componenti.
(testi)
la bibliografia e il materiale didattico saranno indicati durante il corso.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Modulo: ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 2
(obiettivi)
Il corso insegna i metodi di lettura del territorio antropizzato alle diverse scale (del paesaggio, dell¹insediamento urbano, delle singole architetture) e nelle permanenze residue delle diverse epoche che nel tempo hanno contribuito a strutturarlo. La lettura dei segni diacronici dell’antropizzazione è un ambito proprio delle discipline architettoniche: il corso (due moduli di progettazione architettonica e due moduli di restauro architettonico) insegna a riconoscere i segni di permanenza e di trasformazione del territorio al fine di conservarli, valorizzarli e aggiornarli al presente.
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Codice
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21010032-2 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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1
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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13
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Attività formativa
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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Canale Unico
Docente
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FRANCIOSINI LUIGI
(programma)
L’ipotesi di partenza immagina che il territorio sia come una sorta di gigantesco palinsesto veritiero, ossia non falsificabile, sul quale le diverse culture sono destinate a scrivere il proprio capitolo del racconto storico dell’umanità, riutilizzando di norma, in tutto o in parte, i segni strutturali delle generazioni precedenti. Insediamenti, tessuti, percorsi e confini costituiscono in particolare le categorie implicate di elementi primari da prendere in considerazione nella lettura. Che mira in primo luogo a ricostruire a ritroso sceneggiature fondate approssimativamente sulla stesse logiche progettuali, che hanno contribuito nei vari periodi a realizzare quelle che possono essere appunto definite ‘strutture permanenti di sostrato’. Il corso vuole offrire, attraverso lezioni, conferenze e sopralluoghi, una panoramica del modo di leggere un territorio alle diverse scale: del paesaggio, dell’insediamento urbano, dei modi dell’abitare e di esprimersi di una collettività. Sulla base di specifici casi di studio, saranno affrontate le tematiche delle azioni antropiche per adeguare un ambito geografico alle necessità umane: quelle di percorrerlo, di insediarvici, di abitarlo, di sfruttarlo per il sostentamento, di avere scambi e relazioni, di rappresentare una comunità. Attraverso la presentazione dei casi di studio saranno esemplificati gli strumenti culturali e le metodologie operative per la definizione, anche su base digitale, di ‘forme organizzate di conoscenza’ utili alla documentazione, alla caratterizzazione con fini progettuali, alla comunicazione di dati conoscitivi peculiari ai processi di antropizzazione del territorio e degli insediamenti e al linguaggio della cultura materiale di cui sono espressione le tipologie dell’edilizia e delle componenti.
(testi)
la bibliografia e il materiale didattico saranno indicati durante il corso.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Modulo: ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 3
(obiettivi)
Il corso insegna i metodi di lettura del territorio antropizzato alle diverse scale (del paesaggio, dell¹insediamento urbano, delle singole architetture) e nelle permanenze residue delle diverse epoche che nel tempo hanno contribuito a strutturarlo. La lettura dei segni diacronici dell’antropizzazione è un ambito proprio delle discipline architettoniche: il corso (due moduli di progettazione architettonica e due moduli di restauro architettonico) insegna a riconoscere i segni di permanenza e di trasformazione del territorio al fine di conservarli, valorizzarli e aggiornarli al presente.
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Codice
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21010032-3 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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1
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/19
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Ore Aula
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13
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Attività formativa
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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Canale Unico
Docente
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PUGLIANO ANTONIO
(programma)
L’ipotesi di partenza immagina che il territorio sia come una sorta di gigantesco palinsesto veritiero, ossia non falsificabile, sul quale le diverse culture sono destinate a scrivere il proprio capitolo del racconto storico dell’umanità, riutilizzando di norma, in tutto o in parte, i segni strutturali delle generazioni precedenti. Insediamenti, tessuti, percorsi e confini costituiscono in particolare le categorie implicate di elementi primari da prendere in considerazione nella lettura. Che mira in primo luogo a ricostruire a ritroso sceneggiature fondate approssimativamente sulla stesse logiche progettuali, che hanno contribuito nei vari periodi a realizzare quelle che possono essere appunto definite ‘strutture permanenti di sostrato’. Il corso vuole offrire, attraverso lezioni, conferenze e sopralluoghi, una panoramica del modo di leggere un territorio alle diverse scale: del paesaggio, dell’insediamento urbano, dei modi dell’abitare e di esprimersi di una collettività. Sulla base di specifici casi di studio, saranno affrontate le tematiche delle azioni antropiche per adeguare un ambito geografico alle necessità umane: quelle di percorrerlo, di insediarvici, di abitarlo, di sfruttarlo per il sostentamento, di avere scambi e relazioni, di rappresentare una comunità. Attraverso la presentazione dei casi di studio saranno esemplificati gli strumenti culturali e le metodologie operative per la definizione, anche su base digitale, di ‘forme organizzate di conoscenza’ utili alla documentazione, alla caratterizzazione con fini progettuali, alla comunicazione di dati conoscitivi peculiari ai processi di antropizzazione del territorio e degli insediamenti e al linguaggio della cultura materiale di cui sono espressione le tipologie dell’edilizia e delle componenti.
(testi)
Pugliano A. Il Riconoscimento, la Documentazione, il Catalogo dei Beni Architettonici. Elementi di un costituendo Thesaurus utile alla Conoscenza, alla Tutela, alla Conservazione dell’Architettura, 2 voll. Roma: Prospettive edizioni; 2009.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Modulo: ARTI E SCIENZE DEL TERRITORIO - parte 4
(obiettivi)
Il corso insegna i metodi di lettura del territorio antropizzato alle diverse scale (del paesaggio, dell¹insediamento urbano, delle singole architetture) e nelle permanenze residue delle diverse epoche che nel tempo hanno contribuito a strutturarlo. La lettura dei segni diacronici dell’antropizzazione è un ambito proprio delle discipline architettoniche: il corso (due moduli di progettazione architettonica e due moduli di restauro architettonico) insegna a riconoscere i segni di permanenza e di trasformazione del territorio al fine di conservarli, valorizzarli e aggiornarli al presente.
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Codice
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21010032-4 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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1
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/19
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Ore Aula
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12
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Attività formativa
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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Canale Unico
Docente
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ZAMPILLI MICHELE
(programma)
Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi del centro oggetto di studio, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti o dannose che devono essere rimosse. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi dell’edilizia pre-moderna ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano.
(testi)
G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Marsilio editore, Venezia 1979
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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