LABORATORIO DI RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione, attraverso un’esperienza progettuale, delle conoscenze tecniche utili a comprendere e a documentare le peculiarità degli organismi architettonici e dei contesti ambientali di interesse storico-artistico.
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Codice
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21002004 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione, attraverso un’esperienza progettuale, delle conoscenze tecniche utili a comprendere e a documentare le peculiarità degli organismi architettonici e dei contesti ambientali di interesse storico-artistico.
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Codice
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21002004-1 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/19
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Ore Aula
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75
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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SEGARRA LAGUNES MARIA MARGARITA
(programma)
Il corso intende offrire agli studenti un percorso metodologico per affrontare, con piena consapevolezza, il restauro di edifici dotati di valore storico-architettonico o archeologico. Ciò sarà fatto attraverso esercitazioni singole o di gruppo compiute su edifici pluristratificati risalenti a diversi periodi storici (dall’epoca romana, fino a edifici del XX secolo). Particolare attenzione verrà posta sulle indagini preliminari: dall’analisi storica e documentaria, alle ricerche mirate a conoscere sia la materialità dell’edificio, sia i fattori di degrado. Ma verranno altresì affrontati i temi relativi alle scelte inerenti alla conservazione della materia, al ripristino, alla reintegrazione dell’immagine, all’uso di materiali e tecniche compatibili: tutte operazioni guidate da una regia progettuale che non esclude l’addizione contemporanea, intesa come parte di un processo storico non concluso ma, al contrario, in continuo divenire.
(testi)
C. Ceschi, Teoria e Storia del restauro, Bulzoni, Roma 1970. G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996. M. M. Segarra Lagunes, Restauración. Método y proyectos, Editorial técnica Avicam, Granada 2018.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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FEIFFER CESARE
(programma)
Il progetto di conservazione implica diverse fasi di studio tra loro correlate: rilievi metrici, geometrici, tramite fotopiani, analisi storiche, stratigrafiche, dei materiali, delle strutture, diagnosi dello stato di conservazione, ecc.. Il corso tramite lezioni ed esercitazioni intende fornire agli studenti gli strumenti di base sia per svolgere nel proprio progetto in modo completo; ai fini dell’esame è richiesta la preparazione sia per poter riconoscere concretamente la materia e le strutture che costituiscono l’edificio storico nel loro specifico stato di conservazione, sia per poter definire, nel progetto, gli interventi più corretti e compatibili.
Il laboratorio si riconosce nella cultura della conservazione che ha come fine quello di massimizzare il mantenimento della materia storica degli edifici limitando le sostituzioni alle sole parti irrecuperabili tecnicamente. In relazione a ciò, per dare una preparazione non solo tecnica agli studenti, nelle lezioni verranno approfonditi alcuni concetti fondamentali che distinguono il tradizionale restauro e della nuova cultura della conservazione quali quello di autenticità, di stratificazione, di limite, di compatibilità, di prevaricazione, ecc. Inoltre verranno trattati temi quali il rapporto “antico e nuovo” e quello di “falso e copia” perché la proposta progettuale finale dello studente deve confrontarsi criticamente anche con questi problemi.
(testi)
C. Feiffer, “La conservazione delle superfici intonacate; il metodo e le tecniche”, Milano, Skira, 1997.
C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989
C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012
Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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GEREMIA FRANCESCA
(programma)
Il corso si pone in continuità con l’esperienza didattica maturata negli anni precedenti che ha lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica. Il caso di studio per l’esercitazione di quest’anno è l’isolato compreso tra via delle Botteghe Oscure, via Caetani, via dei Delfini e via dei Polacchi, all’interno del quale oggi si trova il Museo della Crypta Balbi. Un isolato la cui complessità rappresenta in maniera esemplare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offre l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista. Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari. Rilievo Nello studio dell’isolato e di alcuni elementi architettonici al suo interno, si adotterà la metodologia di rilevamento diretta, integrata dall’uso di software per il raddrizzamento fotografico e la restituzione fotogrammetrica. Si richiederanno: Rilievo dei fronti edilizi dell’intero isolato in scala 1:50 con dettagli fino alla scala 1:10 al fine di integrare i disegni già esistenti; Rilievo del cortile interno in scala 1:50 in pianta e prospetto Rilievo dei resti del lavatoio del convento Analisi storico-critica Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi: Ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio. Ricostruzione delle fasi storiche più significative del complesso in pianta ed assonometria. Rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche. Progetto di restauro Il progetto dovrà prevedere: Riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile. Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma.
(testi)
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962. M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997. F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997. Daniela Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000 P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009. F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Modulo: STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO
(obiettivi)
Acquisizione degli strumenti e dei metodi del restauro attraverso lo studio dei caratteri costruttivi dell’edilizia storica.
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Codice
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21002004-2 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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2
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/19
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Ore Aula
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25
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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ZAMPILLI MICHELE
(programma)
Il corso ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.
Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi dell’edilizia storica, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi, con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano.
Nella convinzione che il patrimonio architettonico storico sarà meglio conservato e restaurato da architetti capaci di esprimersi nella lingua dell’arte di costruire pre-moderna, piuttosto che da colleghi che di questo linguaggio risultino digiuni affatto.
(testi)
Testi di carattere generale P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013.
Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993.
Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Mutua da
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21002004-2 STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO in Scienze dell'architettura L-17 CANALE I ZAMPILLI MICHELE
(programma)
Il corso ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.
Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi dell’edilizia storica, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi, con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano.
Nella convinzione che il patrimonio architettonico storico sarà meglio conservato e restaurato da architetti capaci di esprimersi nella lingua dell’arte di costruire pre-moderna, piuttosto che da colleghi che di questo linguaggio risultino digiuni affatto.
(testi)
Testi di carattere generale P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013.
Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993.
Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Mutua da
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21002004-2 STRUMENTI E METODI DEL RESTAURO in Scienze dell'architettura L-17 CANALE I ZAMPILLI MICHELE
(programma)
Il corso ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.
Il corso vuole fornire gli strumenti ed i metodi per il riconoscimento dei caratteri storico-formativi dell’edilizia storica, le fasi di formazione e trasformazione sia del tessuto urbano che dei tipi edilizi, con le loro mutazioni coerenti e quelle incoerenti. Con una particolare attenzione agli aspetti costruttivi ed alle finiture superficiali tradizionali allo scopo di riutilizzarli negli interventi di restauro architettonico ed urbano.
Nella convinzione che il patrimonio architettonico storico sarà meglio conservato e restaurato da architetti capaci di esprimersi nella lingua dell’arte di costruire pre-moderna, piuttosto che da colleghi che di questo linguaggio risultino digiuni affatto.
(testi)
Testi di carattere generale P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013.
Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993.
Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Modulo: RILIEVO
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di far comprendere il ruolo fondamentale dell’attività di rilevamento nella conoscenza di un qualsiasi manufatto architettonico. Il rilevamento è lo strumento in grado di sostanziare i dati emersi dalle ricerche su fonti storiche, letterarie ed epigrafiche indispensabili per un approccio globale allo studio degli organismi edilizi e che, allo stesso tempo, rappresentano una preziosa fonte di suggerimenti e spunti di indagine.
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Codice
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21002004-3 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/17
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Ore Aula
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50
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Attività formativa
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Attività formative di base
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Canale: CANALE I
Docente
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FARRONI LAURA
(programma)
Il modulo, intende fornire agli studenti le basi teorico/pratiche per elaborare un progetto di rilievo e affrontare le operazioni di rilevamento riconoscendo, a seconda dei diversi contesti, quali metodologie operative siano più adatte. Il rilievo, infatti, inteso come forma di conoscenza di un’opera architettonica in tutti i suoi aspetti (formali, costruttivi, spaziali), sarà momento di discretizzazione dell’esistente e dovrà avvalersi di diverse modalità di indagine. Ci si soffermerà, inoltre, sulla verifica della acquisizione della capacità di confronto/integrazione dei dati risultanti dalle operazioni di misura e dalla documentazione storica.
(testi)
M. Docci, D. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano,LATERZA, Roma Bari 2008 M. Docci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, LATERZA, Roma Bari 2008
La bibliografia specifica sui vari argomenti delle lezioni e delle problematiche di rilievo che si presenteranno sarà suggerita durante lo svolgimento del modulo.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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CALISI DANIELE
(programma)
Il corso integrato di Rilievo all’interno del Laboratorio di Restauro è mirato a fornire le basi per la misura e la conoscenza del manufatto architettonico. Il rilievo è fase indispensabile per capire e studiare l’architettura da restaurare, per toccare con mano i paramenti murari, verificarne lo stato conservativo attraverso campagne fotografiche e analisi zonali sui prospetti rilevati. Inoltre ha la potenzialità di restituire al rilevatore le informazioni formali e proporzionali dell’opera stessa. Indispensabili, quando si tratta di edilizia storica, sono le conoscenze delle tecniche costruttive, nonché delle informazioni geometriche sull’apparato modanato e di ornamento. Attraverso il rilievo diretto e le tecniche di ripresa per mezzo di trilaterazioni gli studenti riusciranno a restituire l’opera in oggetto, con particolare attenzione per le aree accessibili per misurazioni dirette. Tuttavia oggi la scienza del rilievo ha subito profonde trasformazioni, dovute principalmente all’avvento tecnologico con strumentazioni sempre più innovative e di precisione. Il corso si articolerà pertanto in una seconda fase mirata alla conoscenza e all’utilizzo degli strumenti per il rilievo. Innanzitutto attraverso la fotomodellazione, diretta erede del rilievo fotogrammetrico. Attraverso l’uso di adeguati software si potranno realizzare nuvole di punti e mesh poligonali adatte per la creazione di ortofoto e fotopiani, necessari e indispensabili anche per la mappatura del degrado. Infine, da valutare e programmare, è prevista una campagna di scansione laser che metterà gli studenti a contatto con una delle strumentazioni più sofisticate e innovative. Sono previste 3 esercitazioni, con consegne durante il corso e miglioramenti da apportare per l’esame.
1- Il Rilevamento a vista. Gli eidotipi e il progetto di Rilievo. Presentazione del tema esercitazione 1: Eidotipi di largo dei Librai Esercitazione in aula. Eidotipi da fotografia.
2- Tecniche di Rilevamento Diretto. Esempi di Rilievo. RDF per il fotoraddrizzamento. Messa in pulito degli eidotipi. Materiale per il rilievo diretto.
3/4/5 - Rilievo Diretto, uscita a Largo dei Librari.
6- Rilievo finalizzato al restauro. Lavoro in aula per la realizzazione dei modelli dell’attacco a terra.
7- Il rilievo strumentale. Tecniche e strumenti. Esempi. Uso della Fotografia. Il rilievo da foto. Tecniche base per la ripresa fotografica. Introduzione a Photoscan. Presentazione dell’esercitazione in aula.
8- La fotomodellazione. Esercitazione in aula con oggetti degli portati da casa. Presentazione delle esercitazioni 2 e 3.
9- Rilievo Strumentale, uscita nell’area dei fori romani. Probabile di sabato mattina
10- Rilievo finalizzato al restauro. Lavoro in aula per la realizzazione dei modelli 3D della campagna fotografica ai fori romani
11/12 - Rilievo finalizzato al restauro. Lavoro in aula per la realizzazione dei modelli 3D del tema di progetto.
(testi)
Migliari Riccardo. 2003. Geometria dei modelli. Roma: Edizioni Kappa, 2003, 311 p. ISBN: 88-7890-512-7. De Luca Livio. 2011. La Fotomodellazione Architettonica. Palermo: Dario Flaccovio Editore, 2011. ISBN:978-88-579-0070-4 Mario Docci, Diego Maestri. Manuale di rilevamento architettonico e urbano. Laterza, 2009. EAN: 9788842090687
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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SPADAFORA GIOVANNA
(programma)
Si approfondiranno gli argomenti relativi alla Teoria della misura, fondamentale per la comprensione dei rapporti geometrici e proporzionali di un’opera, e si accenneranno gli episodi principali della Storia del rilevamento. Verranno illustrate le differenti modalità di rilevamento (diretto, indiretto, integrato) sottolineando come la scelta dell’uno o dell’altro metodo debba essere in relazione alla tipologia di manufatto, all’epoca di costruzione e all’obiettivo finale del rilevamento. Si affronteranno, contestualmente, tutte le questioni relative alla restituzione grafica dei dati emersi dal rilevamento, avviando una riflessione sul ruolo del disegno come strumento di analisi, interpretazione e diffusione della conoscenza. In relazione al tema di studio del Laboratorio di Restauro, il modulo si articolerà in lezioni teoriche e campagne di rilevamento.
(testi)
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997. F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997. Daniela Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009. F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013. C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000 M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993. C. Cundari (a cura di ), L'immagine del rilievo, Roma, Longanesi Ed., 1992
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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