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20101482 ATTIVITA' - TRASPARENZA, PRIVACY E CONTRASTO ALLA CORRUZIONE: IL PROBLEMATICO RAPPORTO TRA PUBBLICITÀ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
in GIURISPRUDENZA (CICLO UNICO) LMG/01 COLAPIETRO CARLO
(programma)
ATTIVITA’ FORMATIVA 3 CFU
DOCENTE RESPONSABILE PROF. CARLO COLAPIETRO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE COMMISSIONE PER L’ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI
PROF.SSA LICIA CALIFANO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO “CARLO BO” AUTORITÀ GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
TRASPARENZA, PRIVACY E CONTRASTO ALLA CORRUZIONE: IL PROBLEMATICO RAPPORTO TRA PUBBLICITÀ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
**************** LA LOTTA ALLA CORRUZIONE RAPPRESENTA UNO DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI PER I PAESI EUROPEI E PER L’UNIONE EUROPEA STESSA: I MEZZI MESSI IN CAMPO PER OTTENERE RAGGIUNGERE QUESTO OBIETTIVO SONO SVARIATI. TRA QUELLI RIVOLTI A “PREVENIRE” PIÙ CHE A “PERSEGUIRE” PRATICHE SCORRETTE E ILLEGALI È QUELLO DELLA TRASPARENZA, INTESA COME STRUMENTO PER CONSENTIRE IL CONTROLLO SULL’ATTIVITÀ DELLE ISTITUZIONI POLITICHE E DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DA PARTE DEI CITTADINI. IN ALTRE PAROLE, LA TRASPARENZA PUÒ ESSERE INTESA COME UNA DELLE FORME DI ESERCIZIO DEL PRINCIPIO DEMOCRATICO, ATTRAVERSO IL QUALE I POTERI PUBBLICI RENDONO CONTO DELLE PROPRIE AZIONI DI FRONTE ALLA COLLETTIVITÀ. NUMEROSE ORMAI SONO LE FONTI A LIVELLO EUROPEO ED INTERNAZIONALE CHE DISCIPLINANO LA MATERIA DELLA TRASPARENZA ). LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA È ENTRATA ALL’INTERNO DELL’ORDINAMENTO ITALIANO DAPPRIMA CON IL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2009 E SUCCESSIVAMENTE CON LA LEGGE DI CONTRASTO ALLA CORRUZIONE ED ALL’ILLEGALITÀ NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (L. 6 NOVEMBRE 2012, N. 190), INFINE CON IL DECRETO LEGISLATIVO N. 33/2013, ADOTTATO PROPRIO IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE ANTI-CORRUZIONE. INTERNET E TUTTE LE INNOVAZIONI NEL SETTORE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE OFFRONO DELLE ENORMI POTENZIALITÀ ESPANSIVE, NELLA MISURA IN CUI IL WEB È DIVENTATO ORMAI IL PRINCIPALE VEICOLO DELLE INFORMAZIONI, POICHÉ CONSENTE DI RAGGIUNGERE IL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE CON I MINORI COSTI (NON SOLO IN TERMINI ECONOMICI) E CON MIGLIORI RISULTATI IN TERMINI DI EFFICACIA. TUTTAVIA, QUESTA AMBIZIOSA E CONDIVISIBILE ASPIRAZIONE NON DEVE IN ALCUN MODO ANDARE A LEDERE I DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA, CHE RAPPRESENTANO ORMAI UN PATRIMONIO CONSOLIDATO DELLA TRADIZIONE GIURIDICA EUROPEA, SIA A LIVELLO DI SINGOLI ORDINAMENTI NAZIONALI, CHE DI UNIONE COMPLESSIVAMENTE INTESA. IN QUESTO CONTESTO IL DIRITTO FONDAMENTALE CHE RISCHIA DI SUBIRE UNA COMPRESSIONE SPROPORZIONATA DI FRONTE AL PREPOTENTE AVANZAMENTO DELLE ISTANZE DI TRASPARENZA È INEVITABILMENTE RAPPRESENTATO DAL DIRITTO ALLA PRIVACY. QUEST’ULTIMO HA ORMAI RAGGIUNTO UN SOLIDO RADICAMENTO GIURIDICO: IN PRIMO LUOGO, GRAZIE ALLA PREVISIONE ESPRESSA CONTENUTA NEGLI ARTT. 7 E 8 DELLA PREDETTA CARTA DEI DIRITTI (RISPETTIVAMENTE DEDICATI AL RISPETTO DELLA VITA PRIVATA E FAMILIARE, E ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI) NONCHÉ ALLA PREZIOSA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA (DA ULTIMO, SI PENSI ALLA PRONUNCIA EMESSA NEI CONFRONTI DI GOOGLE IN MATERIA DI CD. DIRITTO ALL’OBLIO), E SUL PIANO DELLA CEDU, ALL’ALTRETTANTO IMPORTANTE GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI STRASBURGO; IN SECONDO LUOGO, IN VIRTÙ DEGLI INTERVENTI PRODOTTI DALLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA, A PARTIRE DALLA DIRETTIVA 95/46/CE, CHE RAPPRESENTA IL PREZIOSO CAPOSALDO CUI I SINGOLI ORDINAMENTI GIURIDICI NAZIONALI EUROPEI FANNO ESPRESSO RIFERIMENTO E CHE IN ITALIA HA PORTATO PRIMA ALL’ADOZIONE DELLA LEGGE N. 675/1996 E POI DEL CODICE PRIVACY (DECRETO LEGISLATIVO N. 196/2003); IN TERZO ED ULTIMO LUOGO, ALLA LUCE DEL QUADRO GIURIDICO CHE VA CREANDOSI CON LA PROSSIMA EMANAZIONE DI UN REGOLAMENTO EUROPEO (DI PORTATA GENERALE) E DI UNA DIRETTIVA EUROPEA (SPECIFICAMENTE DEDICATA AI TEMI DELLA SICUREZZA E DELLA GIUSTIZIA), CHE ANDRANNO A UNIFORMARE LE NORME PER TUTTI GLI STATI MEMBRI.
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AL TERMINE È PREVISTA UNA PROVA SCRITTA DI PROFITTO PER L’ATTRIBUZIONE DI 3 CREDITI FORMATIVI, DA UTILIZZARE NELL’AMBITO DELLE ALTRE “ATTIVITÀ FORMATIVE”; IL CONSEGUIMENTO DEI SUDDETTI CREDITI È SUBORDINATO ALLA PARTECIPAZIONE AD ALMENO 4 INCONTRI SEMINARIALI ED ALLA TAVOLA ROTONDA, NONCHÉ AL SUPERAMENTO DELLA PROVA SCRITTA FINALE , CHE CONSISTENTE IN UNA SERIE DI DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA.
(testi)
L. CALIFANO, C. COLAPIETRO (A CURA DI), LE NUOVE FRONTIERE DELLA TRASPARENZA NELLA DIMENSIONE COSTITUZIONALE, EDITORIALE SCIENTIFICA, NAPOLI, 2014
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