Docente
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CATTARULLA CAMILLA
(programma)
Gli studi semiotici e antropologici hanno messo in evidenza come attraverso il sistema di comunicazione del cibo si definiscano (o autodefiniscano) rapporti di potere, distinzioni tra classi sociali, questioni di genere, vincoli tra popoli lontani, identità nazionali, locali e meticce, pratiche religiose o schemi dottrinali e finanche tradizioni letterarie. Il modulo esplora alcune di queste tematiche attraverso testi che appartengono ormai anche alla tradizione culinaria latinoamericana oltre che a quella letteraria.
(testi)
J. Amado, Gabriela, cravo e canela, [1958] qualunque edizione (tr. it. Gabriella, garofano e cannella, Torino, Einaudi, 1991); A. Azevedo, O cortiço [1890] qualunque edizione (tr.it. Il Cortiço, Pescara, Ianieri, 2008); L. Esquivel, Como agua para chocolate [1989] qualunque edizione (ultima ed. italiana Dolce come il cioccolato, Milano, Garzanti, 2015); J. M. Gorriti, Cucina eclettica. L’America Latina a tavola nell’800 [1890], Roma, Nova Delphi, 2013; C. Cattarulla, “Cibo e donna nell’Argentina migratoria: dall’ecletticismo al mosaico culturale nazionale”, Oltreoceano, 4(2010), pp. 143-150. http: riviste.forumeditrice.it/oltreoceano/issue/view/36/showToc; G. de Marchis, “From Bishop Sardinha to the “mistério de ouro do vatapá”. Identity recipes from Brazil”, in Food in Postcolonial and Migrant Literatures, M. Canepari – A. Pessini (eds.), Bern, Peter Lang, 2011, pp. 143-159; M. Montanari, Il cibo come cultura, Milano-Bari, Laterza, 2004; K. S. Salkjelsvik, “El desvío como norma: la retórica de la receta en Como agua para chocolate”, Revista Iberoamericana, LXV, 186 (enero-marzo 1999), pp. 171-182; R. Vecchi, “Brasile: il “gusto” della formazione”, Cultura Brasiliana. Sguardi italiani, I, 1, 2012, pp. 10-25. Ulteriore bibliografia critica verrà indicata all’inizio del corso.
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