Docente
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DOCENTE CONTRATTO
(programma)
LA RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI SOCIALI O “DEBOLI” LEGATA ALLA PROGRESSIVA PROFESSIONALIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE E ALLA CONNESSA CAPACITÀ DI RELAZIONE NEI CONFRONTI DEI DECISORE PUBBLICO PONGONO UNA SERIE DI QUESTIONI APERTE: POSSONO I SOGGETTI APPARTENENTI ALLE FAMIGLIE DEL TERZO SETTORE SVOLGERE UN’ATTIVITÀ DI LOBBYING NEI CONFRONTI DELLA POLITICA E DELL’OPINIONE PUBBLICA? QUALI SONO LE FORME E I CANALI PIÙ APPROPRIATI PER RAPPRESENTARE IL TERZO SETTORE DI FRONTE AI DECISORI PUBBLICI? POSSONO INTERESSI SOCIALI “DEBOLI” MA DIFFUSI COMPETERE CON INTERESSI ECONOMICAMENTE FORTI MA CONCENTRATI? RECENTI TENDENZE LEGISLATIVE DELLA UE (LIBRO VERDE SULLA TRASPARENZA, 2006, REGISTRO COMUNE SULLA TRASPARENZA, 2011) E ITALIANE (ART. 17 DELLA LEGGE 383/2000) HANNO PREVISTO UN POSTO SPECIFICO ALL’INTERNO DEL PROCESSO DECISIONALE PER LA RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI SOCIALI, VOLTA A PREVEDERE, CON MODALITÀ INCLUSIVE, UN’ATTIVA PARTECIPAZIONE DEL TERZO SETTORE AL POLICY MAKING EUROPEO E NAZIONALE. I SOGGETTI DEL TERZO SETTORE: ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE, ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, COOPERATIVE E IMPRESE SOCIALI, ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE, FONDAZIONI, ENTI DI PATRONATO, ALTRI SOGGETTI PRIVATI NON A SCOPO DI LUCRO. RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI. IL TERZO SETTORE COME PORTATORE DI INTERESSI ED INTERLOCUTORE DEL SISTEMA POLITICO-DECISIONALE. LE ISTITUZIONI CON CUI IL TERZO SETTORE SI CONFRONTA A LIVELLO EUROPEO: IL CESE, COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO. LE SEDI ISTITUZIONALI DELLA RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI SOCIALI NEL SISTEMA ITALIANO: IL CNEL E L’OSSERVATORIO SULL’ECONOMIA SOCIALE. IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI – DIREZIONE GENERALE PER IL TERZO SETTORE. GLI OSSERVATORI NAZIONALI PER L’ASSOCIAZIONISMO E IL VOLONTARIATO. I SOGGETTI DELLA RAPPRESENTANZA NAZIONALE: IL FORUM DEL TERZO SETTORE. LA RAPPRESENTANZA REGIONALE DEL TERZO SETTORE E I RELATIVI MODELLI A CONFRONTO: 1.LA PARTECIPAZIONE QUALIFICATA DEL TERZO SETTORE AI PROCESSI LEGISLATIVI REGIONALI, 2.LA CREAZIONE DI ORGANISMI MISTI COME I CREL, CONSIGLI REGIONALI PER L’ECONOMIA E IL LAVORO; 3.GLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SOCIALI. IL RAPPORTO TRA TERZO SETTORE E I SOGGETTI PUBBLICI NELLE REGIONI: I CENTRI SERVIZI PER IL VOLONTARIATO E GLI OSSERVATORI REGIONALI PER L’ASSOCIAZIONISMO E IL VOLONTARIATO. STILI E TECNICHE PER LA RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI SOCIALI.
(testi)
TESTI D’ESAME • STEFANO ZAMAGNI (A CURA DI), LIBRO BIANCO SUL TERZO SETTORE, BOLOGNA, IL MULINO, 2011 (I PRIMI TRE CAPITOLI).
UNO A SCELTA TRA I DUE VOLUMI: • MARIA CRISTINA ANTONUCCI, RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI OGGI. IL LOBBYING NELLE ISTITUZIONI POLITICHE EUROPEE E ITALIANE, ROMA, CAROCCI, 2012, CAPP. 1, 2 E 3 (DA P. 17 A P. 43 E DA P.87 A P. 132). • MARIA CRISTINA ANTONUCCI, RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI DEL TERZO SETTORE, ROMA, 2014 (IN CORSO DI STAMPA)
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