ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO
(obiettivi)
L’analisi economica del diritto è un metodo interdisciplinare applicato per studiare i fondamenti logico-economici delle regole giuridiche e per valutare, anche su basi quantitative, i loro effetti. L’analisi economica può così aiutare a comprendere come le norme debbano essere redatte e interpretate per conseguire determinati obiettivi e come i comportamenti umani reagiscano agli incentivi e ai disincentivi introdotti da quelle norme.
A partire dall’inizio degli anni Sessanta del XX secolo, tutti gli istituti dell’economia di mercato sono stati rivisitati alla luce delle indicazioni offerte dall’analisi economica. Questa è così diventata parte integrante degli studi giuridici in materia di diritto civile e commerciale. Mentre l’affermazione nel campo del diritto privato è ormai incontestata, in altri settori, l’analisi economica costituisce un’ospite inattesa. La sua applicazione allo studio delle regole che disciplinano i comportamenti non di mercato, infatti, costituisce una radicale rottura con la tradizione scientifica di molte branche del diritto. In queste, le premesse teoriche da cui muove l’analisi economica sono a lungo sembrate lontane e il loro utilizzo, a cominciare dalla teoria dei prezzi, è parso ignorare quei limiti morali al mercato su cui implicitamente si fondano molte discipline giuridiche. Applicare l’analisi economica nel campo del diritto pubblico, costituzionale e amministrativo è ancora più complesso che in altri ambiti. Basti pensare alla difficoltà di utilizzare il criterio del calcolo economico quando si analizzano le condotte dei singoli e dei gruppi nella sfera pubblica, secondo un’antica tradizione ispirate esclusivamente a motivazioni ideali e altruistiche. Nonostante queste difficoltà, l’applicazione dell’analisi economica allo studio degli assetti istituzionali, del processo politico e dell’azione amministrativa è oggi il risultato del graduale convergere e della reciproca influenza di una pluralità di orientamenti scientifici che hanno dato sempre maggiore consistenza alla materia.
Il corso di quest’anno è dedicato all’analisi economica del diritto amministrativo. In questa prospettiva, fornite le indicazioni di base sugli strumenti concettuali impiegati dall’analisi economica del diritto, saranno affrontati i seguenti argomenti: fondamenti e le dimensioni ottimali dello Stato, i rapporti tra fallimenti del mercato e intervento pubblico, i rischi di un opposto fallimento dello Stato, il ruolo della pubblica amministrazione nel contesto dell’azione collettiva, le logiche del comportamento burocratico, la delega di funzioni all’amministrazione, l’organizzazione industriale dell’amministrazione, gli strumenti di azione della pubblica amministrazione, le tecniche di regolazione dell’attività amministrativa, il funzionamento del sindacato giurisdizionale.
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Codice
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21801873 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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IUS/09
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Ore Aula
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64
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
Docente
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NAPOLITANO GIULIO
(programma)
L’ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO È UN METODO INTERDISCIPLINARE APPLICATO PER STUDIARE I FONDAMENTI LOGICO-ECONOMICI DELLE REGOLE GIURIDICHE E PER VALUTARE, ANCHE SU BASI QUANTITATIVE, I LORO EFFETTI. L’ANALISI ECONOMICA PUÒ COSÌ AIUTARE A COMPRENDERE COME LE NORME DEBBANO ESSERE REDATTE E INTERPRETATE PER CONSEGUIRE DETERMINATI OBIETTIVI E COME I COMPORTAMENTI UMANI REAGISCANO AGLI INCENTIVI E AI DISINCENTIVI INTRODOTTI DA QUELLE NORME.
A PARTIRE DALL’INIZIO DEGLI ANNI SESSANTA DEL XX SECOLO, TUTTI GLI ISTITUTI DELL’ECONOMIA DI MERCATO SONO STATI RIVISITATI ALLA LUCE DELLE INDICAZIONI OFFERTE DALL’ANALISI ECONOMICA. QUESTA È COSÌ DIVENTATA PARTE INTEGRANTE DEGLI STUDI GIURIDICI IN MATERIA DI DIRITTO CIVILE E COMMERCIALE. MENTRE L’AFFERMAZIONE NEL CAMPO DEL DIRITTO PRIVATO È ORMAI INCONTESTATA, IN ALTRI SETTORI, L’ANALISI ECONOMICA COSTITUISCE UN’OSPITE INATTESA. LA SUA APPLICAZIONE ALLO STUDIO DELLE REGOLE CHE DISCIPLINANO I COMPORTAMENTI NON DI MERCATO, INFATTI, COSTITUISCE UNA RADICALE ROTTURA CON LA TRADIZIONE SCIENTIFICA DI MOLTE BRANCHE DEL DIRITTO. IN QUESTE, LE PREMESSE TEORICHE DA CUI MUOVE L’ANALISI ECONOMICA SONO A LUNGO SEMBRATE LONTANE E IL LORO UTILIZZO, A COMINCIARE DALLA TEORIA DEI PREZZI, È PARSO IGNORARE QUEI LIMITI MORALI AL MERCATO SU CUI IMPLICITAMENTE SI FONDANO MOLTE DISCIPLINE GIURIDICHE. APPLICARE L’ANALISI ECONOMICA NEL CAMPO DEL DIRITTO PUBBLICO, COSTITUZIONALE E AMMINISTRATIVO È ANCORA PIÙ COMPLESSO CHE IN ALTRI AMBITI. BASTI PENSARE ALLA DIFFICOLTÀ DI UTILIZZARE IL CRITERIO DEL CALCOLO ECONOMICO QUANDO SI ANALIZZANO LE CONDOTTE DEI SINGOLI E DEI GRUPPI NELLA SFERA PUBBLICA, SECONDO UN’ANTICA TRADIZIONE ISPIRATE ESCLUSIVAMENTE A MOTIVAZIONI IDEALI E ALTRUISTICHE. NONOSTANTE QUESTE DIFFICOLTÀ, L’APPLICAZIONE DELL’ANALISI ECONOMICA ALLO STUDIO DEGLI ASSETTI ISTITUZIONALI, DEL PROCESSO POLITICO E DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA È OGGI IL RISULTATO DEL GRADUALE CONVERGERE E DELLA RECIPROCA INFLUENZA DI UNA PLURALITÀ DI ORIENTAMENTI SCIENTIFICI CHE HANNO DATO SEMPRE MAGGIORE CONSISTENZA ALLA MATERIA.
(testi)
Il testo di riferimento per la preparazione dell’esame è:
G. Napolitano – M. Abrescia, Analisi economica del diritto pubblico, Bologna, il Mulino, 2009.
Il docente, qualora lo ritenesse opportuno, potrà consigliare durante lo svolgimento del corso alcune letture di approfondimento.
Per il programma d'esame da non frequentante, si prega di mettersi in contatto via mail con il docente.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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