Docente
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MARCUCCI NICOLA
(programma)
Nel corso s’intende riflettere sui sistemi di welfare alla luce di una triplice prospettiva: storica, giuridica e sociologica. Innanzitutto ci dedicheremo a ricostruire storicamente e concettualmente nascita e sviluppo dei diritti sociali. S’intende così mostrare come questi diritti occupino un posto peculiare nella storia del pensiero, capace di sollecitare tanto il diritto moderno quanto la sociologia sui propri fondamenti disciplinari. L’emergenza e lo sviluppo dei diritti sociali ha in qualche modo suggerito il bisogno di mettere a fuoco le relazioni tra diritto e sociologia alla luce del loro impegno reciproco nel qualificare una nuova realtà giuridico-politica capace di trasformare in profondità teorie e ordinamenti del diritto moderno e parimenti di definire alcuni dei principali obiettivi analitici e critici del sapere sociologico. In seconda istanza, c'interrogheremo sulla componente di riflessività sociale del diritto moderno, intendendola come uno dei luoghi attraverso cui la riflessione giuridica sui diritti si è sviluppata. Rifletteremo sulle modalità ambivalenti attraverso le quali il diritto moderno ha pensato la società come costituita di individui separati tra loro, ma ha altresì consentito ad estendere il concetto di individuo liberale a quello di persona giuridica socializzata. In questa prospettiva, nascita e sviluppo dei diritti sociali e centralità politica e giuridica del lavoro nel diritto tra XIX e XX secolo, verranno concepite alla luce delle aspirazioni e dei limiti del diritto moderno nel far fronte al tema del mutamento sociale e alla ridefinizione delle domande di eguaglianza immanenti alla società moderne. Infine, c’interrogheremo su come la sociologia abbia raccolto limiti e aspirazioni del diritto moderno, concependo il suo ruolo come un supplemento riflessivo e critico alla “scienza del diritto”. Se in una parte significativa dei linguaggi critici del ‘900 il diritto era infatti stato pensato come subalterno al potere degli stati, delle classi o dell’economia, ipotizzando così un’alternativa insanabile tra il formalismo del diritto e la materialità dei rapporti sociali, la sociologia ha in buona misura rifiutato quest’alternativa. A questo riguardo lo sviluppo dei sistemi di Welfare verrà interpretato come una prospettiva privilegiata per comprendere le forme peculiari tramite cui la sociologia ha interpretato la nascita, l’affermazione e la crisi dei diritti sociali nel mondo contemporaneo.
(testi)
Il corso si comporrà di una scelta antologica dei seguenti testi: T. H. Marshall, Cittadinanza e classe sociale, Roma-Bari, Einaudi, 2002 R. Castel, Le metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato, Milano, Mimesis, 2019K. K. Polanyi, La grande trasformazione. Le origini economiche e politiche della nostra epoca, Roma-Bari, Einaudi, 1974M. M. Foucault, Nascita della bio-politica, Milano, Feltrinelli, 2004 D. Garland, La cultura del controllo. Crimine e ordine sociale nel mondo contemporaneo, Milano, il Saggiatore, 2004- Dardot e Laval, Il comune, Seconda parte, Capitoli 6-7-8-9-10, --- G. Radbruch, Lo spirito del diritto inglese, Milano, Giuffrè, 1962 S. Rodotà, Il diritto di avere diritti, Roma-Bari, Laterza, 2012 A. Supiot, Homo juridicus. Saggio sulla funzione antropologica del diritto, Milano, Bruno Mondadori, 2006 H. Berman, Diritto e Rivoluzione, Volume II, Bologna, il Mulino, 2010 P. Glenn, Tradizioni giuridiche nel mondo, Bologna, Il Mulino, 2011 --- E. Durkheim, Lezioni di sociologia, Napoli-Salerno, Orthotes, 2016 M. Mauss, Una categoria dello spirito umano: la persona, Brescia, Morcelliana, 2016 G. Gurvitch, La dichiarazione dei diritti sociali, Catanzaro, Rubettino, 2004 P. Bourdieu, La forza del diritto, Roma, Armando, 2017 N. Luhmann, Teoria politica nello stato del benessere, Milano, Franco Angeli, 1987 P. Dardot e C. Laval, Del Comune o della rivoluzione del XXI secolo, Roma, Deriveapprodi, 2015
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