Docente
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GIUSEPPETTI MASSIMO
(programma)
La sofistica di V secolo a.C. ha rappresentato un momento di rottura nell’orizzonte culturale di Atene e dell’intera Grecia. Benché il loro insegnamento e la loro pubblicistica abbiano messo in discussione le basi della paideia greca, suscitando forti reazioni nei contemporanei (primo fra tutti Platone), gran parte dei loro testi sono per noi perduti. Il corso intende porre al centro dell’attenzione una selezione dei testi superstiti che possa dare accesso ad alcune delle loro tesi più rilevanti riguardo il rapporto con il mito e la cultura tradizionali, la formazione etico-intellettuale dell’individuo e l’assetto istituzionale delle città. I testi che verranno discussi durante il corso sono i seguenti (il riferimento è alla sesta edizione dei Presocratici curata da H. Diels e W. Kranz): Protagora, 80 B 1-4, C 1; Gorgia, 82 B 11 (Encomio di Elena) e 11a (Apologia di Palamede); Prodico di Ceo, 84 B 1-2 (Eracle al bivio); Trasimaco, 85 B 1; Antifonte, 87 B 44, 44a, 49, 53, 54, 58-61; Crizia, 88 B 1, 2, 4, 5, 25 (dal Sisifo).
(testi)
I testi discussi durante il corso saranno forniti in dispense distribuite attraverso la bacheca del docente sul sito del Dipartimento di Studi Umanistici (http://studiumanistici.uniroma3.it/mgiuseppetti/bacheca/). Per un primo inquadramento bibliografico del movimento sofistico si consigliano M. Untersteiner, I sofisti, Mondadori, Milano 1996; M. Bonazzi, I sofisti, Carocci, Roma 2010.
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