IL PROGETTO DEGLI SPAZI APERTI
(obiettivi)
Il carattere interdisciplinare del corso consente di riconoscere e descrivere gli ambiti di paesaggio naturali e artificiali nei quali interviene, di confrontarsi in modo consapevole con le diverse fasi di antropizzazione, con la storia e la forma delle strutture urbane.
|
Codice
|
21002064 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Modulo: ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il carattere interdisciplinare del corso consente di riconoscere e descrivere gli ambiti di paesaggio naturali e artificiali nei quali interviene, di confrontarsi in modo consapevole con le diverse fasi di antropizzazione, con la storia e la forma delle strutture urbane.
|
Codice
|
21002064-1 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Crediti
|
6
|
Settore scientifico disciplinare
|
ICAR/15
|
Ore Aula
|
75
|
Attività formativa
|
Attività formative affini ed integrative
|
Canale Unico
Docente
|
METTA ANNALISA
(programma)
Questo corso si colloca sull’orizzonte disciplinare dell’architettura del paesaggio: utilizza gli strumenti propri del progetto di architettura – intesa come arte e tecnica di dare forma allo spazio - con materiali, metodi e approcci propri della disciplina del paesaggista. È una disciplina complessa perché insiste sulle relazioni più che sui manufatti, sui processi più che sugli esiti; perché vi prevale l’utilizzo di materiali naturali e vive in dimensioni temporali evolutive e cicliche; perché procede per strategie e programmi più che per forme; perché richiede la contaminazione di diverse competenze professionali (botanica, geologia, ingegneria naturalistica, scienze ambientali, economia e sociologia …); perché è interscalare e non procede in modo meccanico dal generale al particolare; perché richiede lo studio e l’interpretazione di aspetti comportamentali e sociali. Obiettivo principale del corso è comprendere tale complessità nell’ambito del progetto degli spazi aperti urbani, far acquisire agli allievi la consapevole capacità di governarla e valorizzarla sul piano culturale, etico, figurativo, ambientale, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti del progetto (competenza di ascolto e di sguardo) e di una abilità tecnica specifica (competenza di intervenire e trasformare). Il progetto dello spazio aperto si può declinare in una moltitudine di specie di spazi: giardini, parchi, rive, aree residuali, orti, piazze, corti, strade, parcheggi, e così via, a loro volta suscettibili a ulteriori specifiche articolazioni tematiche, oltre che a reciproche ibridazioni. Alcune di queste categorie sono il lascito di una lunga e preziosa eredità storica, altri invece ci parlano della contemporaneità e della continua trasformazione degli spazi urbani. Su di essi ci si soffermerà con particolare attenzione.
(testi)
E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore 2005. M. Corrado e A. Lambertini, Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, 2011. G. Cullen, Il paesaggio urbano, Calderini 1976. K. Lynch, L’immagine della città, Marsilio 1964. C. W. Moore, W. J. Mitchel, W. Turnbull, The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London 1988, trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore 1991. D. Pandakovic, Dal Sasso A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, 2009. F. Panzini, Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli 2005. F. Zagari, Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore 2006. F. Zagari, Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria 2013.
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
Dal 01/03/2018 al 30/09/2018 |
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
|
Modalità di frequenza
|
Obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Prova orale
Valutazione di un progetto
|
|
|
Modulo: ECOLOGIA VEGETALE
(obiettivi)
Il carattere interdisciplinare del corso consente di riconoscere e descrivere gli ambiti di paesaggio naturali e artificiali nei quali interviene, di confrontarsi in modo consapevole con le diverse fasi di antropizzazione, con la storia e la forma delle strutture urbane.
|
Codice
|
21002064-2 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Crediti
|
2
|
Settore scientifico disciplinare
|
BIO/03
|
Ore Aula
|
25
|
Attività formativa
|
Attività formative affini ed integrative
|
Canale Unico
Docente
|
POLLIO BRUNA
(programma)
Obiettivi: il corso ha lo scopo di fornire nozioni di base di Botanica ed Ecologia Vegetale in relazione a patterns, processi e paradigmi di Ecologia del Paesaggio ed Ecologia Urbana.
CONTENUTI
Elementi di Botanica: Struttura e funzioni delle piante vascolari- Fotosintesi clorofilliana - Piante C3 e C4- Corotipi e Forme Biologiche . Sistematica Botanica - Flora e Vegetazione - Piante native ed alloctone, archeofite e neofite, spontanee e coltivate in ambito urbano e periurbano. - Antropocene e gestione della Wilderness. Struttura della Vegetazione - Comunità vegetali – Dinamismo della vegetazione - Fitosociologia - Biomi ed Ecoregioni. Fitogeografia - Regione biogeografica mediterranea – Ecozone mediterranee nel mondo. Ecosistema – Biocenosi – Biotopo - Paesaggio Paesaggio vegetale del Lazio: Vegetazione mediterranea, submontana, riparia, la Campagna romana come steppa antropica. Gradienti di naturalità: Ecosistemi naturali, seminaturali, rurali, artificiali (Parchi e giardini, insediamenti urbani ed industriali). Cicli e flussi di materia ed energia in ecosistemi naturali ed urbani. Habitat, definizione e classificazione secondo la Direttiva Habitat; Elenco di Habitat regionali endemici da proteggere e conservare: SIC, ZSC e ZPS; Hot-spots e Liste rosse della Vegetazione. Ecologia del Paesaggio: Modello patch-corridoio-matrice,
buffer-zone, rete ecologica. Frammentazione e Connettività ecologica, Deriva genetica, Biodiversità in ambito naturale ed urbano.
(testi)
Ecologia: E. ODUM, 1987 – Ecologia. Zanichelli
Vegetazione:
PIGNATTI S. et al., 1995 - Ecologia vegetale. UTET POLUNIN O. e WALTERS M., 1987 – Guida alle vegetazioni d'Europa. Zanichelli
Ecologia del paesaggio: RICHARD T T FORMAN, 1995 - Land Mosaics The Ecology of Landscapes and Regions. Cambridge University Press
Ecologia urbana: RICHARD T T FORMAN, 2014 - Urban Ecology Science of Cities Cambridge University Press
Indicazione di Siti Internet consultabili per manuali e cartografia online.
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
Dal 01/03/2018 al 30/09/2018 |
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
|
Modalità di frequenza
|
Obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Prova orale
|
|
|
Modulo: RAPPRESENTAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il carattere interdisciplinare del corso consente di riconoscere e descrivere gli ambiti di paesaggio naturali e artificiali nei quali interviene, di confrontarsi in modo consapevole con le diverse fasi di antropizzazione, con la storia e la forma delle strutture urbane.
|
Codice
|
21002064-3 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Crediti
|
2
|
Settore scientifico disciplinare
|
ICAR/17
|
Ore Aula
|
25
|
Attività formativa
|
Attività formative caratterizzanti
|
Canale Unico
Docente
|
CALISI DANIELE
(programma)
Le lezioni di Rappresentazione del Paesaggio saranno finalizzate a fornire le basi conoscitive e pratiche per la gestione analogica e digitale del progetto di paesaggio. In particolare si porrà l’attenzione sulla rappresentazione del paesaggio attraverso disegni nelle varie tecniche. A tal proposito gli studenti dovranno tenere un taccuino formato A5 su cui annotare informazioni, idee, e schizzi dell’area di progetto. Altre lezioni saranno dedicate alla rappresentazione digitale del paesaggio, con lezioni mirate sulle tecniche fotografiche, sulla gestione delle immagini, sulla post produzione e composizione di render di progetto attraverso software di fotoritocco. Agli studenti saranno proposte le nuove tendenze della rappresentazione del paesaggio, in modo che possano riproporre le tecniche anche nei progetti del tema d’anno. Altre lezioni saranno dedicate al laboratorio che permetterà un confronto diretto e continuo con gli studenti per una gestione del progetto completa sotto differenti aspetti.
(testi)
- M. G. Cianci, Metafore. Rappresentazione e interpretazioni di paesaggi, Alinea, 2008. - M. G. Cianci, Rappresentazione del paesaggio. Metodi, strumenti e procedure per l'analisi e la rappresentazione, Alinea, 2008. - A. Pittaluga, Il Paesaggio nel territorio, Hoepli, 1987. - L. De Luca, La Fotomodellazione Architettonica, Dario Flaccovio Editore, 2011. - M. Folin, Rappresentare la città. Topografie urbane nell’Italia di antico regime, Diabasis, 2010. - A. Metta, Paesaggi d'autore. Il Novecento in 120 progetti, Alinea, 2008. - D. Stroffolino, La città misurata. Tecniche e strumenti di rilevamento nei trattati a stampa del Cinquecento, Salerno Editore, 1999.
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
Dal 01/03/2018 al 30/09/2018 |
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
|
Modalità di frequenza
|
Obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Prova orale
Valutazione di un progetto
|
|
|
|