SOCIOLOGIA DELLE ARTI
(obiettivi)
Il corso di sociologia delle arti propone una visione ampia delle arti, delle artiste e degli artisti (letteratura, musica, arti figurative) nella loro funzione educativa, conoscitiva di diverse realtà sociali e del loro mutamento nel tempo. Una funzione a volte predittiva di quanto può realmente accadere. Si tratta di uno studio sia teorico che empirico-esperenziale di diverse forme artistiche: letteratura, musica, arti figurative (dai musei alla street art), con una particolare attenzione alla storia e al ruolo sociale delle artiste. Le arti sono ponti privilegiati per la conoscenza dell'identità sociale, del mondo, per l’educazione all'empatia, contro il pregiudizio e gli stereotipi di genere, per lo sviluppo della capacità critica e autonoma, promuovendo la coscienza civile del vivere in una comunità. I sociologi in passato hanno utilizzato esempi artistici come dimostrativi di alcuni processi sociali e mentali collettivi, oggi la sociologia delle arti pone in essere la discussione sulle relazioni tra scienza (come razionalità) e arte (come irrazionalità), sull’ammissibilità di uno studio scientifico dell’arte e della rappresentatività sociale di un singolo che racconta i moti dell’anima, osserva e descrive ciò che vede e ciò che sente dell’esistenza umana. Per esempio, la lettura di romanzi, fornisce in prima istanza un quadro sociale, ma è anche un modo per arrivare ad un’idea di giustizia ed alla sua applicazione in società. La letteratura può, attraverso una particolare forma, come sosteneva Aristotele, indurre compassione nei lettori mettendoli nella condizione di persone intensamente partecipi delle sofferenze e della cattiva sorte degli altri, perché essi identificano in modi che evidenziano delle possibilità per se stessi. Un esempio eccellente viene dal racconto di Dickens “Tempi difficili”: ai piccoli Grandgrind non viene insegnato ad amare, ma solo a far calcoli. La repressione delle emozioni li conduce da adulti ad emozioni distruttive e irrazionali. Adam Smith, iniziatore dell’economia moderna, non credeva che la razionalità fosse priva di emozioni e si dedicò all’elaborazione di una teoria della razionalità emozionale utilizzando la condizione del lettore di opere letterarie, perché attribuiva grande importanza alla letteratura come fonte di guida civile e morale. Diventa sempre più sostantivo e consapevole, in ambito sociologico, che la costruzione della realtà, e dunque delle diverse identità, sia individuali che collettive avviene fin dall’infanzia attraverso le esperienze artistiche (dalla lettura di favole, ecc) sia nel ruolo di creatore dell’opera che del fruitore, le quali “province finite di significati”, sintetizzano idee collettive di ciò che si era, si è, e si potrà divenire.
Durante le lezioni saranno invitati alcuni esponenti del mondo artistico impegnati nel sociale; si proporrà un laboratorio esperenziale sulle metodologie di ricerca (qualitative e quantitative) e l’analisi delle arti e lo sviluppo della propria e altrui creatività come strumento di relazione sociale e sviluppo dell’empatia.
- Conoscenze nel campo delle scienze dell’educazione, in particolare di tipo sociologico, artistico, e metodologico-didattico, con particolare attenzione allo sviluppo storico-sociale di questi ambiti del sapere e agli aspetti della ricerca. - Conoscenza delle prospettive e dei modelli teorici relativi ai processi sociali di insegnamento-apprendimento. - Conoscenza dei principali aspetti connessi al profilo professionale dell'insegnante, con riferimento anche agli aspetti relazionali-sociali. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Il laureato acquisirà: - capacità di creare una relazione educativa autentica, rivolta alla maturazione emotivo-affettiva, socio-culturale e cognitiva nella scuola dell’infanzia e primaria. - Capacità di progettare e realizzare percorsi formativi che utilizzino una varietà di metodologie e di soluzioni organizzative adeguate allo sviluppo del bambino e alla progressione degli apprendimenti. - consapevolezza della responsabilità etica e culturale connessa all'esercizio della funzione docente e assunzione dei doveri conseguenti verso gli allievi, le loro famiglie, l'istituzione scolastica, il territorio; - attitudine a leggere e interpretare bisogni e comportamenti dei bambini e delle bambine di scuola dell'infanzia e primaria alla luce dei contesti sociali contemporanei; - attitudine a problematizzare le situazioni e gli eventi educativi, ad analizzarli in profondità e ad elaborarli in forma riflessiva; - attitudine a formulare il giudizio su situazioni ed eventi educativi dopo aver assunto accurata documentazione; - attitudine a rinnovare le pratiche didattiche tramite l'apertura alla ricerca, alla sperimentazione e all'innovazione.
Con lo studio di sociologia delle arti le studentesse e gli studenti saranno in grado di conseguire i seguenti obiettivi formativi. In termini di conoscenza e capacità di comprensione della realtà sociale, delle relazioni sociali tra artiste/i, opere e società civile, sviluppo dell’empatia In termini di capacità di applicare conoscenza e comprensione della propria costruzione sociale della realtà attraverso la narrazione letteraria e le opere artistiche, la critica sociale del passato e della contemporaneità, l’individuazione di stereotipi di genere nelle opere artistiche. In termini di autonomia di giudizio per la critica e la valutazione delle opere artistiche e della vita degli artisti più utili ai percorsi educativi delle bambine/i. In termini di abilità comunicative l’arricchimento delle capacità espressive e dimostrative di realtà sociali e stati emotivi attraverso le arti. In termini di capacità di apprendimento la conoscenza, la memorizzazione, la riflessione critica nella scelta di favole e opere artistiche, gite culturali stimolanti per bambine/i, metodologia di ricerca e di proposta di laboratori artistici in classe.
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