LABORATORIO DI URBANISTICA
(obiettivi)
Fornire strumenti teorici, critici ed operativi dell'urbanistica volti alla costruzione e trasformazione dello spazio urbano. Il corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni con analisi di piani urbanistici, studi sui territori urbani consolidati ed in trasformazione e progettazione di parti di essi.
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Codice
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21002005 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/21
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Ore Aula
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100
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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MAGAUDDA STEFANO
(programma)
Il corso affronta i temi del progetto alla scala urbana all’interno dei metodi previsti dal nuovo PRG della città di Roma, con focus su temi quali: la rigenerazione urbana della città, il riuso del patrimonio pubblico dismesso, il recepimento nel progetto degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico (riduzione delle emissioni climalteranti, resistenza agli eventi climatici estremi), le forme di partecipazione collettiva nelle diverse fasi del progetto. Il laboratorio fornisce elementi di progettazione urbanistica alla scala della pianificazione comunale operativa, con riferimento alla lettura della scala generale e con riferimento ai principi ed ai metodi dello sviluppo urbano sostenibile. Tema di studio: rigenerazione urbana a Roma tra infrastrutture e rete ecologica, nella prospettiva della transizione ecologica Le elaborazioni riguarderanno la messa a punto di programmi di intervento per la rigenerazione urbana e per il ripristino dei valori ambientali e paesaggistici di contesti critici caratterizzati dall’esistenza di beni pubblici che possano fungere da volano per una più elevata fattibilità degli interventi di rigenerazione e per il più avanzato perseguimento di obiettivi di sostenibilità e d’interesse pubblico. In particolare le ipotesi d’intervento riguarderanno i contesti dove più forte si presenta il rischio derivante da fenomeni connessi al cambiamento climatico in corso, per misurare la fattibilità di interventi di trasformazione urbana comprendenti temi di trasferimento insediativo e rigenerazione ecologica degli insediamenti; e quelli caratterizzati da grandi proprietà pubbliche coinvolte nei processi di sdemanializzazione e privatizzazione del patrimonio. Una particolare attenzione verrà rivolta alle condizioni strutturali (fisiche, economiche, sociali) per la produzione dei beni pubblici e per il loro rinnovo, anche tramite la verifica quantitativa della dotazione infrastrutturale e la comparazione degli indicatori misurati con gli indicatori definiti dagli obiettivi di servizio, e della valutazione di indicatori afferenti alle dimensioni degli SDGs.
(testi)
Calthorpe P. “New Urbanism” http://www.newurbanism.org/ Carfree Cities - http://www.carfree.com/ Climate Booklet for Urban Development Online - Indications for Urban Land-Use Planning http://www.staedtebauliche-klimafibel.de/Climate_Booklet/index-1.htm Commissione Europea (2020) manuale delle strategie di sviluppo urbano sostenibile https://urban.jrc.ec.europa.eu/urbanstrategies/static/data/pdf/IT_MANUALE%20DELLE%20STRATEGIE%20DI%20SVILUPPO%20URBANO%20SOSTENIBILE.pdf Comune di Roma, Nuovo PRG 2003 www.urbanistica.comune.roma.it Dovey K, Woodcock I eds (2014), “Intensifying Melbourne. Transit-Oriented Urban Design for Resilient Urban Futures” http://msd.unimelb.edu.au/sites/default/files/docs/Intensifying%20Melbourne%202014_180dpi.pdf Gabellini P. (2001) “Tecniche urbanistiche”, Carocci, Roma Gabellini P. (2010) “Fare urbanistica. Esperienze, comunicazione, memoria.” Carocci, Roma Giammarco C., Isola A. (1993) “Disegnare le periferie. Il progetto del limite”, Nuova Italia Scientifica, Roma Heitz A., Dablanc L. (2019), Mobilité de la ville durable, les politiques réglementaires de 20 villes françaises passées au crible. Rapport pour la CGI, http://www.cgi-cf.com/images/publications/CGI-RAPPORT-IFSTTAR-2019.pdf Ombuen S., Ricci M., Segnalini O. (2000) “I programmi complessi”, Il Sole 24 Ore, Milano Pallottini R. (1999) a cura di, “I nuovi luoghi della città”, Fratelli Palombi, Roma Urban@it – Centro nazionale di studi per le politiche urbane (2017) Secondo Rapporto sulle città, Le agende urbane delle città italiane, a cura di Gabriele Pasqui con Paola Briata e Valeria Fedeli, Il Mulino, Bologna.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2024 al 28/02/2025 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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BAIONI MAURO
(programma)
Che cosa significa fare urbanistica, oggi, essendo dismessa da tempo la sua centralità nel discorso pubblico e, al contempo, volendo rifiutare un atteggiamento riduttivo se non rinunciatario? Seguendo le riflessioni di Cristina Bianchetti, “l'interessante è nel mezzo, in questo momento… … riguarda le azioni che riusciamo a prefigurare e compiere sul territorio, la loro capacità di incidere sui problemi che la città pone, oltre che di intenderli correttamente, osservandoli sotto diverse angolazioni, ridefinendoli, provando, da capo, a comprenderne il senso. L'interesse è nella capacità che il progetto mostra nel proporre un discorso all'altezza della situazione. Nel suo essere espressione compiuta di forme d'azione e conoscenze che si misurano a fatica con quanto sta loro intorno e con il clamore di un discorso politico trasformato in un messaggio schematico e pubblicitario. Nella capacità di farsi ascoltare in un momento di irriducibile debolezza di ogni pensiero di lungo periodo.” (Bianchetti C., Urbanistica e sfera pubblica, Donzelli, 2008, p.5)
All’interno di questa cornice, il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti teorici e tecnici per: - accrescere la loro consapevolezza sui caratteri problematici della condizione urbana contemporanea e sulle implicazioni sociali, ambientali ed economiche dell’uso e della trasformazione del territorio; - acquisire la capacità di interpretare un contesto urbano e territoriale attraverso l’impiego appropriato di strumenti di descrizione, analisi e comunicazione; - sviluppare un senso critico rispetto alle trasformazioni tendenziali e alle possibilità di incidere su di esse attraverso un progetto ancorato sulla comprensione del contesto urbano; - consolidare le nozioni di base sui fondamenti e sui contenuti tecnici della disciplina, per impiegarli in modo adeguato nell’interpretazione delle questioni e nella loro trattazione in senso progettuale.
L’attività di laboratorio farà riferimento a un contesto concreto nell’area romana e servirà a sperimentare le conoscenze teoriche e tecniche necessarie per: - esplicitare le principali questioni da affrontare in chiave progettuale, interpretandole alla luce dei caratteri territoriali, delle intenzioni e dei ruoli dei soggetti, degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica; - formulare e argomentare in modo appropriato una proposta progettuale, avendo contezza delle sue implicazioni.
(testi)
Bernardo Secchi (2000), Prima lezione di urbanistica, Laterza Maria Chiara Tosi (2017), Di cosa parliamo quando parliamo di urbanistica? Roma Meltemi Martina Pietropaoli e Giovanni Caudo, a cura di, (2021), Riabitare il mondo, Quodlibet Mauro Baioni e Giovanni Caudo, a cura di (2023), Roma grande formato, Quodlibet Sandra Annunziata (2022), Oltre la gentrification. Letture di urbanistica critica tra desiderio e resistenze urbane, Editpress
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2024 al 28/02/2025 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Canale: CANALE III
Docente
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RANZATO MARCO
(programma)
Il carattere pervasivo della condizione urbana ha generato forme di città senza precedenti e complesse. Città metropolitana, città-territorio, città generica, ecc., una proliferazione di definizioni è seguita, tutte cercando di cogliere l'emergere della condizione urbana, di segnarne i limiti, al massimo negandone l'esistenza. Una moltiplicazione di immagini/figurazioni e contro immagini/figurazioni - Ecumenopoli, No-stop city, Stop-city, ecc. - sono state elaborate dalla cultura urbanistica che ha radicalizzato l'effetto delle logiche che stanno alla base dell'urbanizzazione odierna e della condizione urbana moderna.
Allo stesso tempo, la nozione di rurale continua a navigare non solo nel senso comune, ma anche nella sfera amministrativa e politica. Ancora vaste aree sono di fatto piuttosto isolate o semplicemente non offrono le stesse condizioni per la piena realizzazione di uno stile di vita urbano, eppure sono ancora soggette alle forze dell'urbanizzazione e alla proliferazione delle sue molteplici potenziali implicazioni. Questi territori sono spesso stimolati dall'inesorabile concorrenza globale di attrarre flussi di investimenti e di turisti, se non semplicemente per offrire i requisiti di base per la vita della popolazione attiva (lavoro, servizi di base, vita sociale attiva, ecc.). Negli ultimi anni, in Italia, paese storicamente caratterizzato da un forte policentrismo che si è tradotto in un diffondersi di centri minori, è aumentata l'attenzione verso le aree lontane dai principali centri urbani. Ciò ha portato al lancio della Strategia Nazionale per le Aree Interne nel 2012 (SNAI). Al di là delle definizioni istituzionali, l'area interna può essere considerata la più vicina ad una situazione rurale.
Ma dove finisce la città? Finisce davvero e in quali termini? Nella più ampia concezione formale e politica della forma della città, è in gioco la definizione e il concetto di limite spaziale e politico, ma anche mentale (si veda Aureli e Tattara, 2011).
Il corso offre la possibilità di sviluppare una visione critica dell'urbanizzazione odierna, in particolare delle dinamiche urbano-rurali e delle loro implicazioni su specifiche aree interne del territorio italiano.
Una sezione longitudinale del territorio italiano - o transetto - è la situazione preferenziale indagata, fonte di approfondimenti e banco di prova delle ipotesi. Il transetto taglia un determinato territorio che va da una specifica e identificabile condizione urbana - e forma di città - a una situazione rurale che rientra in una particolare area interna come definita dalla SNAI. Lungo questa sezione territoriale sarà possibile leggere il passaggio tra ciò che è comunemente riconosciuto come urbano e, dall'altro lato, ciò che è comunemente definito come rurale.
(testi)
Benevolo, Leonardo (2011) La fine della città. Roma: Editori Laterza, pp. V–22. Cacciari, Massimo (2004) La città. Rimini: Pazzini, pp. 7–85. Lefebvre, Henri (1973) La rivoluzione urbana. Roma: Armando Editore, pp. 7–29. Mazza L. (2008) Geddes ‘Politico’: Vision, Survey, Citizenship. Territorio: 45, pp. 91–98. Pasqui, Gabriele (2018) La città, i saperi, le pratiche. Roma: Donzelli. pp. 3–40. Secchi, Bernardo (2008) La città del ventesimo secolo. Bari: Editori Laterza, pp. 13–53.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2024 al 28/02/2025 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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