Docente
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PEGORETTI ANNA
(programma)
Dante e l'Italia
A fronte di un Dante sempre più globale, frequentato da scrittori, artisti, intellettuali e lettori di tutto il mondo, nell’immaginario italiano la figura dell’Alighieri si lega strettamente all’Italia, della cui eredità e identità artistica e culturale è percepita quale uno degli emblemi. Si tratta dell’esito ultimo di un processo di costruzione culturale e identitaria di lungo corso, che affonda le sue radici negli anni delle guerre napoleoniche e che porta nell’Ottocento a identificare in Dante un “padre della patria”, addirittura profeta dell’unità nazionale. Questa potente costruzione simbolica si alimenta nel corso del Prima Guerra mondiale e trova nuova vitalità nella stagione fascista. Il corso intende affrontare questa evoluzione seguendone alcune delle tappe principali attraverso gli scritti di Ugo Foscolo e Giuseppe Mazzini, fino al “vate” dell’Italia post-unitaria Giosue Carducci. Un approfondimento sarà dedicato a un episodio particolarmente emblematico dell’uso politico di Dante in chiave nazionale, ovvero la costruzione del monumento a lui dedicato nel 1896 nella città di Trento, all’epoca ancora parte dell’Impero austroungarico. Preliminare a questo discorso sarà l’analisi dell’effettiva immagine dell’Italia che emerge dagli scritti di Dante, in particolare dal trattato linguistico “De vulgari eloquentia” e da alcuni passi della “Commedia” (su tutti, la celebre invettiva all’Italia del sesto canto del “Purgatorio”).
(testi)
Il corso verterà su un’antologia di testi, letti e commentati a lezione e discussi nella bibliografia critica: - Dante Alighieri, “De vulgari eloquentia” (si leggeranno in traduzione italiana, i capp. 1 e 8-19 del primo libro); - Dante Alighieri, “Purgatorio” (canti 6-7); NB: la Commedia di Dante e quasi tutti i suoi commenti, anche i più recenti, sono leggibili sul sito http://dantelab.dartmouth.edu; - Francesco Petrarca, Rvf 128 (canzone “Italia mia, benché ’l parlar sia indarno”); - Giacomo Leopardi, canzoni “All’Italia” e “Sopra il monumento di Dante che si preparava in Firenze”; - Ugo Foscolo, carme “Dei sepolcri”; “Discorso sul testo della Divina Commedia” (stralci) - Giuseppe Mazzini, “Dell’amor patrio di Dante”; stralci da altri scritti; - Giosue Carducci, selezione di poesie e interventi in prosa.
NB1: gli studenti si procureranno autonomamente sia il "De vulgari eloquentia", sia i canti 6-7 del Purgatorio. Per il "De vulgari" si consiglia l’edizione a cura di Mirko Tavoni (Milano, Mondadori, 2017), di cui si raccomanda di leggere l'Introduzione, in particolare pp. v-xxxvii. Gli altri testi saranno resi disponibili sulla piattaforma Moodle.
NB2: la lista dei testi potrà subire qualche variazione durante il corso. Sempre su Moodle verrà via via fornito l’elenco degli argomenti svolti e dei brani letti a lezione.
Gli studenti leggeranno poi: - Fulvio Conti, Il Sommo italiano. Dante e l’identità della nazione (Roma, Carocci, 2021); - Anna Pegoretti, Dante a Trento! Usi e abusi di una retorica nazionale (1890-1921) (Roma, Castelvecchi, 2022).
Gli studenti non frequentanti integreranno la loro preparazione leggendo anche: - Francesco Bruni, Italia. Vita e avventure di un’idea (Bologna, il Mulino, 2010), cap. 2 (‘Un’invenzione di Dante: l’Italia linguistica’, pp. 69-103, su Moodle); - Alfredo Cottignoli, «La Bibbia degli Italiani». Dante e la Commedia dal Trecento a oggi (Ravenna, Giorgio Pozzi, 2021), cap. 8 (‘Foscolo, Berchet, Mazzini e l’amor patrio di Dante’, 103-129).
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