Docente
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LUCHETTI LIA
(programma)
Il corso concerne lo studio approfondito dei principali modelli teorici impiegati per l’analisi sociologica delle pubblicità. La prima parte del corso intende fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti analitici necessari per analizzare le modalità con cui un testo pubblicitario comunica con il suo target di riferimento (con un focus particolare ai tipi possibili di errore comunicativo che si possono verificare ai differenti livelli). La seconda parte, invece, è rivolta ad evidenziare i valori sociali che un dato testo pubblicitario può contribuire a veicolare e/o a consolidare nel discorso pubblico di una data nazione o area geografica – con un’attenzione specifica ai quei valori che da un punto di vista etico si possono considerare più problematici per una società, in quanto potenzialmente costitutivi di processi discriminatori e lesivi della dignità (come il razzismo, il sessismo, l’inquinamento e la distruzione sistematica delle risorse naturali e dell’ambiente, la violazione dei diritti umani, lo specismo, ecc.). La terza parte del corso analizzerà le profonde e molteplici trasformazioni che hanno luogo in quest’ambito a causa dell’influenza dei social media. Inoltre, un focus specifico ulteriore riguarderà il culture jamming e le altre forme di resistenza culturale (come i movimenti anti-brand, il boicottaggio, ecc.).
(testi)
A SCELTA TRA I SEGUENTI PROGRAMMI:
PROGRAMMA 1) a) Tota A.L, De Feo A., Luchetti L. (2023), Inquinamento visuale. Manifesto contro il razzismo e il sessismo delle immagini, Milano, Mondadori. b) Inoltre, la dispensa costituita dalle seguenti letture:
1. Barthes, Roland (1964). Rhetoric of the Image. Image‐Music‐Text (Translation 1977). S. Heath ed., London: Fontana, pp. 32‐51. 2. Merskin, Debra (2004). Reviving Lolita? A Media Literacy Examination of Sexual Portrayals of Girls in Fashion Advertising, in “American Behavioral Scientist”. Vol. 48, pp. 119‐128. 3. Kress, Gunther and van Leeuwen, Theo (1996). Modality: Designing Models of Reality. Reading Images: The Grammar of Visual Design. London: Routledge, pp. 154‐174. 4. Danesi, Marcel (2013). Semiotizing a product into a brand, in “Social Semiotics”, 23:4, pp. 464-476. 5. Lekakis, J. Eleftheria (2017). Culture jamming and Brandalism for the environment: The logic of appropriation, in “Popular Communication”, 15:4, pp. 311-327.
OPPURE, PROGRAMMA 2) a) Tota A.L, De Feo A., Luchetti L. (2023), Inquinamento visuale. Manifesto contro il razzismo e il sessismo delle immagini, Milano, Mondadori. b) Inoltre, la dispensa costituita dalle seguenti letture:
1. Barthes, Roland (1964, ed. it. 1985), Retorica dell’immagine, in L’ovvio e l’ottuso. Saggi critici III, Torino, Einaudi, pp. 22-61. 2. Capecchi, Saveria (2011). Il corpo erotizzato delle donne negli spot pubblicitari, in POLIS, XXV, 3, pp. 393-417. 3. Danesi, Marcel (2009), Brands. Il mondo delle marche (soltanto cap. 3 “L’immagine di marca”), Roma, Carocci, pp. 49-86. 4. Kopytoff, Igor (2005). La biografia culturale degli oggetti: la mercificazione come processo, in E. Mora (a cura di), Gli attrezzi per vivere. Forme della produzione culturale tra industria e vita quotidiana, Vita e Pensiero, Milano, pp. 77-111. 5. Packard, Vance (1957, ediz. it. 2015), I persuasori occulti (soltanto capitoli 2, 3, 4 e 5), Torino, Einaudi, pp. 12-53. , N.B. Per gli studenti e le studentesse che hanno inserito nel piano di studi l’attività didattica di Gender e media, il testo da studiare, in sostituzione di “Inquinamento visuale. Manifesto contro il razzismo e il sessismo delle immagini”, è: Barthes R. (1957, ed. it. 2016), “Miti d’oggi”, Torino, Einaudi.
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