Docente
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SCIMEMI MADDALENA
(programma)
Il corso affronta le esperienze più significative dell’architettura occidentale tra XIX e XX secolo, a partire da una valutazione critica dei concetti di classico e moderno in architettura e delle implicazioni che tali concetti hanno avuto nel disegno dello spazio, nella sperimentazione sui materiali e sulle tecniche costruttive. Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentrano sui singoli protagonisti e sulle esperienze collettive, i movimenti, le associazioni e le scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuare la loro importanza rispetto alla pratica odierna. Si delinea così un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità e le esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dall'architettura 'parlante' di Ledoux a quella di Le Corbusier, dal movimento Arts & Craft all'approccio organico di Wright in America, dalle Neo-avanguardie del secondo Dopoguerra ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi nei decenni più recenti.
(testi)
P. Burger, Teoria dell’avanguardia, Torino 1990 (1974) W.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Milano 1999 (1982) E. Kaufmann, Da Ledoux a Le Corbusier: origine e sviluppo dell'architettura autonoma, Milano 1973 (1933) R. Middleton, D. Watkin, Architettura dell’Ottocento, Milano 1977 N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981 (1966) H. Sedlmayr, Perdita del centro: le arti figurative del diciannovesimo e ventesimo secolo come sintomo e simbolo di un'epoca, Torino 1967 (1947) M. Tafuri, La sfera e il labirinto, Torino 1980
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