Docente
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CONTALDO ALFONSO
(programma)
Modulo 1° (6 ore) La professione di biologo nella legge istitutiva dell’Ordine dei biologi : principali aspetti, la parziale riforma degli Albi e delle competenze con l’intervento normativo del 2001; Principali competenze del Biologo libero professionista (esclusive e in concorrenza con altre figure professionali); Le competenze del Biologo iscritto all’elenco speciale e le limitazioni ad attività ultracontrattuali con l’ente, pubblico o privato, datoriale; Le competenze limitate del cd. Biologo junior e la sua eventuale iscrizione all’Elenco speciale; Il codice deontologico della professione del Biologo approvato nel 2019; I procedimenti sanzionatori per violazioni agli obblighi professionali e le sanzioni previste a carico dei biologi iscritti anche negli elenchi speciali ed eventuali ricadute sul rapporto di lavoro instauratosi con il proprio datore di lavoro pubblico e/o privato.
Modulo 2° (8 ore) L’ONU, le sue agenzie specializzate nel settore, e le Convenzioni internazionali in materia di ambiente (in generale e differenze fra normativa in sede ONU e normativa internazionale pattizia tra Stati); L’Unione europea e le fonti del diritto (differenza fra Direttiva e Regolamento) in materia ambientale; Lo Stato (il sistema delle fonti nazionali, differenza fra norma costituzionale, legislativa e regolamentare) e le competenze in materia di ambiente dei Ministeri (Ambiente e Infrastrutture e trasporti); gli enti pubblici territoriali (Regioni, Comuni, Città metropolitane) e non territoriali (enti di ricerca nel settore) con competenze ambientali; la valenza della norma giuridica e l’ambito territoriale di vigenza; la norma tecnica e la sua incidenza sulla norma giuridica.
Modulo 3°: (8 ore) La tutela dell’ambiente in ambito internazionale: a) La Convenzione pattizia fra Stati, ufficialmente Convenzione sulle zone umide di importanza, firmato a Ramsar (Iran, 1971); b) La Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente umano (convocata, tramite risoluzione dell'Assemblea Generale ONU del 1968) di Stoccolma (Svezia, 1972); c) La Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambente e lo sviluppo (convocata, tramite risoluzione dell’ONU del 1991) di Rio de Janeiro (Brasile, 1992); d) La Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, cd. UNFCCC, definita a New York (1992, USA) ed il successivo Protocollo di Kyoto (1997, Giappone); e) Il Word Summit on Sustainable Development (convocata tramite risoluzione ONU) di Johannesburg (Sud Africa, 2002); f) La Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile cd. Rio+20 di Rio de Janeiro (Brasile, 2011); g) Il vertice delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (convocata dalla Conferenza di Rio+20) tenutosi a New York ( 2015, USA) e l’Agenda XXI ovvero il Programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità che ingloba lo sviluppo sostenibile; h) Conferenza delle Nazioni Unite sul “climate change” tenutasi a Parigi (2015, Francia). Modulo 4°: (10 ore)
La tutela dell'ambiente e le c.d. materie "contigue" (in particolare la tutela della salute) in ambito dell’Unione europea: a) L’introduzione della tutela dell’ambiente nell’Atto Unico Europeo del 1986 (in vigore dal 1987); b) L’ambiente nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (in vigore dal 2009); c) I principi ispiratori sull’ambiente dell’azione europea (azione preventiva; correzione; “chi inquina paga”; precauzione); d) I principali settori di intervento (la V.I.A. e la V.A.S.; l’inquinamento atmosferico; la lotta ai cambiamenti climatici; l’inquinamento delle acque; i rifiuti e gli imballaggi; la gestione delle sostanze chimiche e il regolamento cd. REACH; l’informazione ambientale); e) l’Agenzia europea dell’ambiente (organizzazione e funzionamento) e gli strumenti volontari (EMAS e ecolabel) e finanziari (Programma Life); f) approfondimenti delle direttive comunitarie nn. 91/271/CEE s.m.i. (cd. direttiva acque reflue urbane), 91/676/CEE (cd. direttiva nitrati), 92/43/CEE (cd. direttiva habitat naturali-seminaturali con flora e fauna), 2000/60/CE (cd. direttiva quadro acque).
Modulo 4° (16 ore) La disciplina italiana dell’ambiente: a) la tutela costituzionale; b) l'assetto istituzionale per la tutela dell'ambiente in un sistema di multilevel governance e gli strumenti di command and control (Ministero dell’Ambiente, Assessorati regionali all’ambiente e ARPA regionali), economici e ad adesione volontaria.; c) il Testo Unico dell’ambiente (d.lgs. n.152/2006); d) la disciplina delle cd. aree protette; e) la tutela dell'ambiente marino; f) la tutela dell'assetto idrogeologico; g) tutela e gestione delle acque; g) la gestione dei rifiuti; h) la tutela dall'inquinamento acustico, dall'inquinamento atmosferico e elettromagnetico; i) il controllo delle emissioni di gas serra; l) la valutazione ambientale strategica (VAS), la valutazione di impatto ambientale (VIA), la valutazione di incidenza (VINCA); m) l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) e l’autorizzazione unica ambientale (AUA); n) il cd. danno ambientale e la bonifica dei siti inquinati: tutele amministrative, civili e penali.
(testi)
Testo di riferimento: G. Rossi (a cura di), Diritto dell’ambiente, V ed. Torino, Giappichelli, 2020 (nelle parti afferenti il programma suesposto) e materiale del docente.
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