LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3M |
Codice
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21002038 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: PROGETTAZIONE SPAZI APERTI
(obiettivi)
Il concetto contemporaneo di paesaggio gioca sulle relazioni che in un territorio assumono significati estetici, etici e materiali riconoscibili ed esprimono perciò i valori più profondi dell’identità di un luogo e della comunità che lo abita, della sua storia come della sua visione del futuro. In questo corso intenderemo il paesaggio in quanto spazio dell’abitare all’aperto e dunque il progetto di paesaggio come architettura degli spazi aperti – intesa come arte e tecnica di dare forma allo spazio – ricorrendo ai materiali, ai metodi e alle tecniche propri della disciplina del paesaggista, una disciplina complessa perché insiste sulle relazioni più che sui manufatti, sui processi più che sugli esiti; perché vi prevale l’utilizzo di materiali naturali e vive in dimensioni temporali evolutive e cicliche, sfuggendo alla possibilità di definire l’assetto di un luogo una volta per tutte; perché procede per strategie e programmi più che per forme, pur essendo spesso campo di sperimentazione e anticipazione di nuove figuratività; perché necessita della contaminazione – non pura stratificazione – di diverse competenze professionali (botanica, geologia, ingegneria naturalistica, scienze ambientali, economia e sociologia …); perché è interscalare e non procede in modo meccanico dal generale al particolare; perché richiede lo studio e l’interpretazione di aspetti comportamentali e sociali. Obiettivo principale del corso è mettere a fuoco tale complessità nell’ambito del progetto degli spazi aperti urbani, far acquisire agli allievi la consapevole capacità di governarla e valorizzarla sul piano culturale, etico, figurativo, ambientale, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti del progetto (competenza di ascolto e di sguardo) e di una abilità tecnica specifica (competenza di intervenire e trasformare).
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Codice
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21002038-3 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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2
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/15
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Ore Aula
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25
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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Canale: CANALE I
Docente
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MANFREDI FABIO
(programma)
Il corso intende fornire strumenti di lettura e d’interpretazione del paesaggio urbano, ovvero sviluppare la sensibilità necessaria a riconoscerne i valori materiali e immateriali, le maglie, i nodi, le reti invisibili, i codici di comportamento, le regole sottese che ne guidano l’evoluzione, nonché sviluppare la creatività e le competenze tecniche necessarie a tradurli in un progetto che sia “dispositivo” e “detonatore” di qualità paesaggistica. Il corso ha l’obiettivo dunque di sviluppare un background critico/interpretativo/teorico specifico e contribuire, insieme gli altri moduli del Laboratorio, a redigere un progetto complesso e articolato, un insieme coerente di architettura e spazi aperti in grado di definire o ri-definire la struttura e l'immagine di un contesto urbano.
(testi)
- Clément G.: Manifesto del terzo paesaggio, Quodlibet 2006 - Koolhaas R.: Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet 2006
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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VON NORMANN EMANUELE
(programma)
Il corso di “Progettazione degli spazi aperti” affronta tematiche strettamente relazionate a quelle sviluppate dagli altri moduli del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3M, coordinato dal prof. Valerio Palmieri. Le attività formative, svolte nell’arco del primo semestre, sono articolate in lezioni frontali ed esercitazioni. Il sistema degli spazi aperti urbani e peri-urbani, a carattere antropico e naturale, rappresenta il tema centrale del corso su cui si incardinano varie declinazioni. Particolare rilevanza è data all’analisi, valutazione e progettazione paesaggistica, con attenzione sia alle componenti fisiografiche, storico-culturali e visuali dei luoghi che alle loro dinamiche insediative ed ecologiche. Queste rappresentano l’identità locale e sono capaci di stimolare strategie di piano e progettuali, anche a carattere molto innovativo, in sinergia con i connotati del contesto territoriale, sia alla scala vasta che di dettaglio. Le lezioni frontali e le esercitazioni possono così sviluppare negli studenti sia competenze conoscitive e valutative che progettuali, basate sulla comprensione e costruzione di relazioni tra le architetture e gli spazi aperti, tra i caratteri identitari e le trasformazioni contemporanee, tra l’articolazione spaziale del paesaggio e le sue dinamiche evolutive e involutive.
(testi)
La bibliografia sarà comunicata durante le lezioni
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Canale: CANALE III
Docente
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CINTI DANIELA
(programma)
Il corso di “Progettazione degli spazi aperti” affronta tematiche strettamente relazionate a quelle sviluppate dagli altri moduli del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3M, coordinato dal prof. Carlo Prati. Le attività formative, svolte nell’arco del primo semestre, sono articolate in lezioni frontali ed esercitazioni. Il sistema degli spazi aperti urbani e peri-urbani, a carattere antropico e naturale, rappresenta il tema centrale del corso su cui si incardinano varie declinazioni. Particolare rilevanza è data all’analisi, valutazione e progettazione paesaggistica, con attenzione sia alle componenti fisiografiche, storico-culturali e visuali dei luoghi che alle loro dinamiche insediative ed ecologiche. Queste rappresentano l’identità locale e sono capaci di stimolare strategie di piano e progettuali, anche a carattere molto innovativo, in sinergia con i connotati del contesto territoriale, sia alla scala vasta che di dettaglio. Le lezioni frontali e le esercitazioni possono così sviluppare negli studenti sia competenze conoscitive e valutative che progettuali, basate sulla comprensione e costruzione di relazioni tra le architetture e gli spazi aperti, tra i caratteri identitari e le trasformazioni contemporanee, tra l’articolazione spaziale del paesaggio e le sue dinamiche evolutive e involutive.
(testi)
- Cinti D. (2008), Questioni di metodo, in Cinti D., Progetto di paesaggio. Il bacino di Montedoglio e la golena del Tevere, Firenze, pp. 17-71 - Clément G. (2005), Manifesto del Terzo paesaggio, Macerata. - Donadieu P. (2014), Scienze del Paesaggio. Tra teorie e pratiche, Pisa. - McHarg I.L., Progettare con la natura, 1989. - Panzini F. (1993), Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Bologna. - Giacomini V., Romani V. (1982), Uomini e parchi, Milano. - Lynch K. (1964), L’immagine della città, Venezia, 1964.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Modulo: PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA |
Codice
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21002038-1 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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100
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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FURNARI MICHELE
(programma)
Il programma del laboratorio prevede di affrontare un progetto inserito nel contesto urbano della città esistente E che abbia come obiettivo la rigenerazione di luoghi e aree degradate. Allo studente si richiede di misurarsi con la complessità della città contemporanea per individuare soluzioni architettoniche soprattutto perciò che riguarda lo spazio pubblico e la dimensione collettiva dell’abitare. Il laboratorio prevede una prima fase durante la quale gli studenti in gruppo elaborano un piano di assetto di un’area vasta. Nella seconda fase, coordinandosi fra di loro, gli studenti individualmente sviluppano un progetto di dettaglio all’interno del piano di assetto elaborato durante la prima fase. Il laboratorio, oltre all’insegnamento della progettazione architettonica, prevede l’insegnamento dell’Urbanistica, dell’Architettura del paesaggio e della Economia urbana. Il Laboratorio si propone allo studente come un’esperienza di progettazione complessa all’interno della quale informazioni e principi provenienti dalle diverse discipline devono essere integrati nella forma progettuale degli spazi urbani. Il laboratorio è organizzato in lezioni teoriche tematiche, seminari progettuali e cicli di revisione del progetto. Il lavoro dello studente si svolge secondo un calendario di scadenze interne al corso.
(testi)
Durante le lezioni verranno indicati casi di studio e testi di riferimento.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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PALMIERI VALERIO
(programma)
Il laboratorio, intende affrontare in maniera integrata un problema di disegno urbano, sottoponendo allo studente un tema di riconversione, rigenerazione e riconfigurazione di un’area significativa interna al tessuto edilizio di Roma. A tale scopo questo anno è stato scelto il settore della via Cristoforo Colombo compreso tra piazza dei Navigatori e l’asse trasversale costituito da via Aristide Leonori e via Accademia degli Agiati. Un settore urbano condizionato, sin dalla sua formazione negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, dalla presenza del quartiere dell’EUR, e la cui storia recente è stata caratterizzata dal trasferimento della Fiera di Roma, con la conseguente perdita di funzione dell’area da essa occupata sino al 2006.
(testi)
Il progetto e le sue tecniche: P.O. Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Bari, Editori Laterza, 1996. H.Hertzberger, Lezioni di architettura, Bari, Editori Laterza, 1996. L. Altarelli et al., Forme della composizione, Roma, Kappa, 1997 G. Ponti, Amate l’architettura, Genova, Vitali e Ghianda, 1957, (ristampa in commercio: Milano, CUSL, 2004). K. Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Milano, Skira, 2005 C. Sitte, L’arte di costruire le città, Milano, Jaca Book, 1981.
L’idea dell’abitare: F. Dal Co, Abitare nel moderno, Laterza, Roma-Bari, 1985. I. Ábalos, Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Christian Marinotti, Milano, 2009. F. Irace (a cura di), Storie d’interni. L’architettura dello spazio domestico moderno, Carocci, Roma, 2015. L. Molinari, Le case che siamo, Nottetempo, Milano, 2016
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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PRATI CARLO
(programma)
Considerare l'architettura come fenomeno urbano ci consente di vedere all'atto progettuale come ad un azione duplice, sia analitica che pratica, in grado di realizzare una configurazione spaziale capace di orientare positivamente il futuro sviluppo della città. Il Laboratorio ha come oggetto di studio il settore orientale di Roma aggregatosi intorno alla Via Prenestina e propone, come approfondimento alla scala dell'edificio, 4 diversi ambiti operativi interpretati quali paradigmi della condizione di forte instabilità in cui si trova la città contemporanea. Il percorso didattico si propone di verificare attraverso gli strumenti del progetto, l'attualità delle ricerche sulla formazione della città vista come sommatoria di parti eterogenee condotte a partire dagli anni sessanta da Aldo Rossi, Carlo Aymonino e Colin Rowe e di verificarne l'applicabilità nell'ambito di un progetto di rigenerazione alla scala urbana . Tra i principali presupposti da verificare: Città come insieme di parti “Il passaggio nella città moderna dai luoghi di riferimento centrali (…) al sistema dei percorsi come modo di rappresentazione totale dell'impianto urbano, annulla ogni significato omogeneo e globale della città stessa (…) assegnando alle infrastrutture il ruolo di elementi strutturali dell'impianto stesso. La rappresentazione totale accentua quindi il processo precedentemente iniziato della indipendenza delle parti di città, facendo scomparire l'unità morfologica dell'insieme.” Relazione tra edificio e città. Possiamo considerare la città come il prodotto di una relazione mutevole tra tipologia edilizia e morfologia urbana in grado di determinare il contenuto di un edificio, sempre proteso tra la necessità di attenersi ad un modello o di proporne una variazione come risultato di un “compromesso” generato dall'esigenza di adattarsi ad un sito imperfetto. Rapporto tra città e storia. La città è “un luogo artificiale di storia in cui ogni epoca – ogni società giunta a diversificarsi da quella che l'ha preceduta – tenta, mediante la rappresentazione di se stessa nei monumenti architettonici l’impossibile: segnare quel tempo determinato, al di là delle necessità e dei motivi contingenti per cui gli edifici furono costruiti. ”
Bellezza di una città. La bellezza di una città è il frutto di una contraddizione: da un lato l'istanza di permanenza del monumento visto come eredità e dall'altro la “realtà continuamente mutevole dell'uso che viene fatto di tale eredità”. Significato di una città. Il senso della città risiede nel ruolo riconosciuto ai monumenti che divengono “significanti (…) proprio perché, con la loro specifica presenza prima e con la diversificazione d'uso poi, contribuiscono in modo determinante a far mutare i riferimenti parziali rispetto all'insieme,” Relazione tra monumento e città. I monumenti sono “permanenze” all'interno della struttura urbana di “un passato che sperimentiamo ancora” allora l'architetto dovrà comprendere il problema delle permanenze interpretabili in modo duplice, sia come “patologie” che come elementi “propulsori”.
Area di studio Il Laboratorio ha come oggetto di studio La Via Prenestina nel tratto compreso tra Porta Maggiore fino alla città pre romana di Gabii e propone come approfondimento progettuale alla scala dell'edificio 4 diversi ambiti operativi. La scelta dei territori nei quali sperimentare e verificare i presupposti che sono stati posti alla base del programma del corso, sarà condivisa all'interno dei gruppi di lavoro a partire da una proposta che inquadra i 4 ambiti di studio secondo un principio di omogeneità morfo-tipologica, di dotazioni funzionali e di risorse storico-ambientali. Nel rispetto delle differenti epoche storiche che hanno prodotto altrettanti modi di costruzione della città, lungo la via Prenestina è possibile rintracciare in ogni suo tratto, monumenti antichi (Porta Maggiore e Torrione Prenestino, Largo Preneste e Villa Gordiani, Quarticciolo e La Mistica, Gabii e la via Gabina), spazi aperti (Villa Gordiani, Parco alessandrino, parco della Mistica, parco archeologico di Gabii) e tessuti di valore storico-architettonico (ICP via L'Aquila, UNRA Casas Gordiani, PdZ Tor Sapienza, ICP Quarticciolo, PdZ Ponte di Nona) inseriti in contesti urbani spontanei (Pigneto, Centocelle, Tor Sapienza, Osteria dell'Omo, Osteria dell'Osa) e affiancati da impianti industriali dismessi (Depositi ATAC Porta Maggiore, SNIA Viscosa, Caserme CERIMANT, AMA Rocca Cencia). All'interno di queste componenti dovranno essere rintracciate le invarianti per lo svogimento del progetto con il supporto delle previsioni di trasformabilità stabilite dal PRG e delle limitazioni imposte dall'attuale regime vincolistico.
(testi)
I riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso, al termine delle singole lezioni. A titolo orientativo sono ritenuti fondativi i seguenti testi:
C. Aymonino. Il significato delle città, Edizioni Laterza, Bari 1975.
A. Rossi, L'architettura della città, Editori Marsilio, Padova 1966. (prima edizione)
C. Aymonino, A. Rossi. La formazione del concetto di tipologia edilizia. Atti del corso di caratteri distributivi degli edifici AA 1964-1965 IUAV. Editrice Cluva, Venezia 1965
Progetto architettonico e formazione della città. Di C. Aymonino, in “Lotus” n°7 Architettura nella formazione della città moderna. Alfieri Edizioni d'Arte, Venezia 1970 (prima edizione)
C. Rowe, F. Koetter, Collage City. MIT press, Cambridge 1978.
O. M. Ungers, R. Koolhaas, con P. Riemann, H. Kollhoff, and A. Ovaska “The city in the cit–Berlin: A green Archipelago. A manifesto (1977)”, Edizione critica di F. Hertweck e S. Marot. Lars Muller Publishers, Svizzera 2013
O. M. Ungers, La città dialettica, Skira, Milano 1997
L. Quaroni, Immagine di Roma, ed Laterza, Roma Bari 1976
R. Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Ed. Dedalo, Bari 1980.
F. Purini, Comporre l’architettura, ed. LaterzaRoma-Bari, 2000
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Modulo: URBANISTICA
(obiettivi)
Il modulo formativo mira a fornire le competenze necessarie a condurre l'impostazione urbanistica del progetto urbano, sia nei suoi aspetti dimensionali che qualitativi e problematici. Il modulo di urbanistica parteciperà al laboratorio attraverso una stretta integrazione con le attività di studio ed analisi delle diverse caratteristiche del contesto e con lo sviluppo delle attività di progettazione per la riqualificazione e la rigenerazione dell’ambito d’intervento, nella prospettiva di una più complessiva ridefinizione dell’offerta insediativa del contesto metropolitano romano.
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Codice
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21002038-2 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/21
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Ore Aula
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50
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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NUCCI LUCIA
(programma)
“IL PROGETTO URBANISTICO IN AIUTO DEL PROGETTO DI ARCHITETTURA E VICEVERSA”
Obiettivo formativo del Modulo Il modulo, nel guidare gli studenti alla pratica operativa, ha l'obiettivo di favorire la coerenza tra il progetto architettonico ed il contesto urbanistico locale partendo dai temi di interpretazione e di possibile trasformazione progettuale urbanistica del contesto stesso.
I temi teorici trattati nel modulo, in sintesi, riguardano: - le strategie più recenti di riqualificazione della città contemporanea; - l’esemplificazione di interventi urbanistici di riqualificazione di contesti locali; - l’interpretazione delle regole formative e di trasformazione degli insediamenti (tipologie morfologiche, usi funzionali e modelli organizzativi); - il piano/progetto urbanistico locale (contenuti, scale, forme di espressione ed efficacia); - elementi di tecnica urbanistica riferiti alla pianificazione locale e particolareggiata ed all’urban design.
La parte applicativa del modulo sperimenta un metodo progettuale basato su operazioni di analisi, valutazione e progetto applicate al tessuto urbano nella dimensione locale. La sperimentazione è organizzata per fasi di lavoro seminariale in aula, con elaborazioni di gruppo standard a contenuti unificati. In sintesi, le fasi riguardano: - l’individuazione dei valori, delle regole formative e dei regimi urbanistici del contesto letto per sistemi (tessuti, verde e servizi, infrastrutture); - l’individuazione dei problemi/detrattori di valore, la valutazione dei temi e luoghi di contraddizione (funzionali, morfologici e ambientali) e degli spazi disponibili e/o recuperabili per la trasformazione anche in rapporto alle esigenze dei residenti; - la proposta di possibili soluzioni progettuali di risposta alle contraddizioni rilevate nel contesto, espresse attraverso la duplice configurazione tecnico normativa e formale spaziale.
L’esito della parte applicativa sono 4 elaborati parte integrante del lavoro complessivo: - 2 elaborati rispettivamente di analisi e valutazione dei caratteri, dei valori e dei problemi (ambientale, morfologico e funzionale) del contesto urbanistico; - 2 elaborati progettuali urbanistici, il primo di carattere normativo ed il secondo di esemplificazione spaziale. L'esame verterà sull’illustrazione e discussione critica degli elaborati prodotti.
(testi)
- Banerjee T., Loukaitou-Sideris T., (edit. by), (2011), Companion to Urban Design, Routledge. - Carmona, M., (2010), Public Places Urban Spaces, The Dimensions of Urban Design (Second Edition). Architectural Press. - Gabellini, P., (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci ed. - Gabellini, P., (1998), La rappresentazione nel piano urbanistico, Nis ed. - Nucci, L., (2011), Verde di prossimità e disegno urbano, Gangemi Editore, Roma. - Nucci, L., (2004), Reti verdi e disegno della città contemporanea: la costruzione del nuovo piano di Londra, Gangemi Editore, Roma. - Secchi, B., (2008), La città del Ventesimo Secolo, Laterza Ed., Bari. - Campos Venuti G., Oliva F (a cura di), (2010), Città senza cultura. Intervista sull'urbanistica, Laterza Ed., Bari. - AA VV (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, città studi edizioni, Milano.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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OMBUEN SIMONE
(programma)
Modulo di Urbanistica Il modulo affronta i temi del progetto alla scala urbana all’interno dei metodi previsti dal nuovo PRG della città di Roma, con focus su temi quali: la rigenerazione urbana della città, il riuso del patrimonio pubblico dismesso, il recepimento nel progetto degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico (riduzione delle emissioni climalteranti, resistenza agli eventi climatici estremi), le forme di partecipazione collettiva nelle diverse fasi del progetto, l’utilizzo di approcci giuridici innovativi (perequazione urbanistica, gestione locale dei diritti edificatori, la realizzazione di servizi pubblici con il ricorso a formule di PPP), la dotazione infrastrutturale degli ambiti suburbani e la perequazione infrastrutturale a scala urbana. Il modulo fornisce elementi avanzati di progettazione urbanistica alla scala della pianificazione comunale operativa, con riferimento alla lettura della scala generale, ed introduce ai temi della tutela degli interessi pubblici differenziati all’interno del progetto urbano.
Tema di studio: trasformazione urbana a Roma tra infrastrutture e rete ecologica Il contesto di studio è l’area metropolitana romana. L’area specifica di esercitazione corrisponde all’ambito territoriale interessato dal sistema del ferro (metropolitane, tram), esistente e soprattutto programmato, in relazione alle core areas della Rete ecologica. Le elaborazioni riguarderanno la messa a punto di un programma di intervento per la riqualificazione urbanistica e per il ripristino dei valori ambientali e paesaggistici di contesti critici caratterizzati dall’esistenza di beni pubblici che possano fungere da volano per una più elevata fattibilità degli interventi di rigenerazione urbana e per il più avanzato perseguimento di obiettivi d’interesse pubblico. Le elaborazioni progettuali partiranno dagli schemi progettuali presenti nel Piano di Roma, in particolare dagli Ambiti di Programmazione Strategica e dagli Schemi Preliminari di Assetto per la città da ristrutturare.
In particolare le ipotesi d’intervento riguarderanno i contesti dove più forte si presenta il rischio derivante da fenomeni connessi al cambiamento climatico in corso, per misurare la fattibilità di interventi di trasformazione urbana comprendenti temi di trasferimento insediativo e rigenerazione ecologica degli insediamenti; e quelli caratterizzati da grandi proprietà pubbliche coinvolte nei processi di sdemanializzazione e privatizzazione del patrimonio, attivate a fini di riduzione dei deficit degli enti locali e delle municipalizzate (ex forti e caserme, proprietà di aziende municipalizzate quali AMA e ATAC, patrimonio demaniale vario). L’ambito di intervento verrà scelto in collaborazione con il coordinatore del Laboratorio, ed in relazione al tema progettuale assegnato.
Una particolare attenzione verrà rivolta alle condizioni strutturali (fisiche, economiche, sociali) per la produzione dei beni pubblici e per il loro rinnovo, anche tramite la verifica quantitativa della dotazione infrastrutturale e la comparazione degli indicatori misurati con gli indicatori definiti dagli obiettivi di servizio. Un riguardo specifico sarà rivolto ai temi dell`efficienza energetica territoriale, come condizione di fattibilità per gli interventi di rigenerazione urbana.
Organizzazione della didattica Le elaborazioni verranno svolte in gruppi di lavoro da due a quattro componenti, dotati di un computer portatile sul quale svolgere le attività progettuali. Gli elaborati d’esame verranno prodotti in formato A3 - A2 - A1 o in quaderno, con tecnica libera. Per la redazione dell’Album sono necessari: i materiali del PRG, le cartografie di base (CTR 1:10.000, IGM 1:25.000, PTPR Tavv. A e B, altro), conoscenze dei principali software.
Le fasi di elaborazione previste comprendono: l’individuazione e la ricognizione dei contesti presenti nell’ambito di studio, della dotazione infrastrutturale e di servizi locale e dei fenomeni di degrado fisico e sociale e di risorse/opportunità di intervento offerte dall’applicazione del nuovo PRG della città e delle compatibilità con le prescrizioni del PTPR; lo studio del contesto dovrà prevedere la comprensione e la sintesi delle conoscenze relative ai caratteri orografici, alle reti idrografiche, ai mascrosistemi ambientali, alle parcellizzazioni fondiarie e agricole (ove presenti), alla morfologia del costruito e della vegetazione (trame vegetali), con comparazioni cronologiche, costruendo una sedimentazione di condizioni e materiali disetanei e stratificati. la formazione di un riepilogo dei principali obiettivi pubblici desumibili dallo studio delle previsioni di PRG e del quadro conoscitivo del piano, o eventualmente in sua variazione, con particolare riguardo al mantenimento/ripristino dei valori paesaggistici, al sistema dei servizi pubblici di prossimità e di scala urbana, e al dimensionamento dell’offerta di destinazioni abitative di edilizia sociale; tale fase comprenderà la definizione delle dotazioni territoriali presenti ed un dimensionamento di massima delle dotazioni auspicabili, secondo un recente orientamento culturale ed amministrativo che tende a superare i tradizionali standard urbanistici; la formazione dello schema preliminare di assetto, secondo i modi del che il PRG di Roma prevede per i Programmi Integrati d’Intervento o per i Progetti Urbani, nonché del programma preliminare degli interventi da svolgere;
Questa prima fase di lavoro sarà svolta per macrogruppi, ciascuno dei quali affronterà la revisione dello schema preliminare di assetto di un PRINT o di un Progetto Urbano, anche alla luce della definizione delle compatibilità paesaggistiche. Successivamente ogni gruppo di progettazione sceglierà un ambito ed un tema progettuale sul quale lavorare, portando l’esercitazione progettuale fino al termine. Essa comprenderà: la progettazione delle specifiche proposte di trasformazione, ipotizzando il concorso di soggetti e risorse di provenienza pubblica e privata; la definizione di un quadro di massima della fattibilità economico-finanziaria dell’intervento, a partire da uno schema-base che verrà fornito dal Laboratorio.
Gli elaborati comprenderanno: schemi progettuali alle varie scale (da 1:10.000 a 1:500-1:200), incluse opportune rappresentazioni tridimensionali e render del progetto; tabelle di calcolo e verifica degli aspetti dimensionali urbanistici, ambientali, di dotazioni territoriali esistenti ed attese, economici e parametrico-edilizi; sintetica presentazione in power-point del progetto da mostrare in sede d’esame.
(testi)
Calthorpe P. “New Urbanism” http://www.newurbanism.org/ Carfree Cities - http://www.carfree.com/ Climate Booklet for Urban Development Online - Indications for Urban Land-Use Planning http://www.staedtebauliche-klimafibel.de/Climate_Booklet/index-1.htm Comune di Roma, Nuovo PRG 2003 www.urbanistica.comune.roma.it De Pascali P. (2008 ) “Città ed energia”, Angeli, Milano Gabellini P. (2001) “Tecniche urbanistiche”, Carocci, Roma Gabellini P. (2010) “Fare urbanistica. Esperienze, comunicazione, memoria.” Carocci, Roma Giammarco C., Isola A. (1993) “Disegnare le periferie. Il progetto del limite”, Nuova Italia Scientifica, Roma Dovey K, Woodcock I eds (2014), “Intensifying Melbourne. Transit-Oriented Urban Design for Resilient Urban Futures” http://msd.unimelb.edu.au/sites/default/files/docs/Intensifying%20Melbourne%202014_180dpi.pdf Ombuen S., Ricci M., Segnalini O. (2000) “I programmi complessi”, Il Sole 24 Ore, Milano Pallottini R. (1999) a cura di, “I nuovi luoghi della città”, Fratelli Palombi, Roma Tocci W. (2008) “La città del tram”, in Tocci W., Insolera I., Morandi D., “Avanti c’è posto”, Donzelli, Roma Urban Land Institute (2017) “Harvesting the Value of Water”, https://americas.uli.org/wp-content/uploads/sites/125/ULI-Documents/HarvestingtheValueofWater.pdf
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Canale: CANALE III
Docente
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
L'obiettivo del modulo è quello di approfondire le politiche e pratiche europee relative a greenways e "Green Infrastructure", cioè reti strategicamente pianificate che comprendono la più ampia gamma di spazi verdi e di altre caratteristiche ambientali. Gli studi di caso verranno forniti all'interno della "Città metropolitana di Roma". Il paesaggio europeo, più che altro, ha subito un'enorme perdita di habitat naturali a causa della frammentazione degli usi del terreno e dei paesaggi dovuti alle attività e alle infrastrutture umane. Tali processi, con conseguente diminuzione allarmante di molte popolazioni della fauna selvatica, potrebbero compromettere la conservazione della biodiversità. Ultimamente, anche se le principali aree naturali sono ora largamente protette dalla rete Natura 2000, sono state sollevate nuove preoccupazioni in relazione alle sfide climatiche e alle prestazioni ecologiche complessive all'interno delle aree metropolitane. Le infrastrutture verdi e blu sono reti strategiche di aree naturali e semi-naturali con altre caratteristiche ambientali progettate e gestite per offrire una vasta gamma di servizi ecosistemici quali la depurazione dell'acqua, la qualità dell'aria, spazi per la ricreazione, mitigazione e adattamento climatico. Sotto una prospettiva di pianificazione, le nuove relazioni tra aree urbane e rurali nei territori contemporanei sollevano questioni riguardanti l'uso del territorio, il livello di frammentazione e fragilità, la gestione del paesaggio e la sperimentazione di forme appropriate di governance inclusiva.
(testi)
Aristone O., Palazzo A.L. (2016), “Né città né campagna. La nuova forma città”, in Agriregionieuropa, anno 12, n. 44, Mar 2016. Bastiani M. (2011), Contratti di Fiume. Pianificazione strategica e partecipata di bacini idrografici, Palermo, Flaccovio. Comitato Economico e Sociale Europeo, (2015) Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «Lo sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) come strumento della politica di coesione 2014-2020 per lo sviluppo locale, rurale, urbano e periurbano» (2015/C 230/01) Comune di Roma Ufficio Speciale Tevere e litorale (1985), Progetto Aniene 85, Editore Argos, Roma. Decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 su un Programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente fino al 2020 «Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta». European Environment Agency (2011). Landscape fragmentation in Europe, Joint EEA-FOEN report n. 2. Fanfani D. (2016), “La governance integrata nelle aree agricole periurbane”, in Agriregionieuropa, anno 12 n.44, Mar 2016. ISPRA (2016), Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, Roma. Palazzo A.L., (a cura di, 2005), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, Roma. Piorr A., Ravetz J., Tosics I. (a cura di, 2011), Peri-urbanisation in Europe: Towards a European Policy to sustain Urban-Rural Futures. PLUREL Report, University of Copenhagen/Academic Books Life Sciences. Rizzo B., (2016), “Policy-Making in Metropolitan Areas. The Aniene River as a Green Infrastructure between Roma and Tivoli”, in International Studies. Interdisciplinary Political and Cultural Journal, n. 18.3
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Modulo: ECONOMIA URBANA
(obiettivi)
Il corso affronterà aspetti teorici e pratico-applicativi dell’economia urbana. La parte teorica si articolerà in due filoni: (1) introduzione dei concetti di base dell’economia urbana e territoriale e (2) analisi della qualità dello spazio urbano e delle sue determinanti. La componente applicativa avrà lo scopo di illustrare l’utilizzo dei dati statistici e dei sistemi informativi geografici (GIS) nell’analisi territoriale delle differenti componenti di qualità urbana nell’area di studio del laboratorio.
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Codice
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21002038-4 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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SECS-P/06
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Ore Aula
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50
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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LELO KETI
(programma)
Il corso è dedicato all’analisi delle misure che sintetizzano la qualità della vita in ambito urbano. Gli indicatori di qualità saranno analizzati in dettaglio prendendo atto dei legami complessi che si originano tra le diverse dimensioni (economica, sociale, ambientale) del benessere. Il caso di studio riguarderà l’ambito territoriale Ostiense-Marconi e gli effetti che ha avuto in termini socio-economici e di qualità urbana e ambientale l’insediamento, a partire dagli anni ’90, dell’Università Roma Tre. Inizialmente saranno introdotti i concetti base e discusse alcune problematiche riguardanti il binomio città-qualità della vita. Saranno inoltre presi in esame studi esistenti sulla qualità della vita a livelli territoriali e amministrativi diversi, con i rispettivi approcci teorici e sistemi di indicatori. Di seguito, con specifico riferimento all’ambito di studio, saranno presi in esame gli indicatori in grado di misurare i livelli di benessere economico e sociale e di qualità ambientale. In funzione della reperibilità e disponibilità dei dati, verrà predisposta una batteria di informazioni confrontabili a livello diacronico. Il corso valorizzerà il lavoro applicativo. Gli studenti acquisiranno concetti di base di costruzione e gestione delle banche dati, analisi e statistica spaziale. Sono previste lezioni di GIS propedeutiche alla lavorazione e alla presentazione dei risultati dell’esercitazione pratica.
Banche dati e materiale addizionale Saranno messe a disposizione degli studenti durante il corso.
(testi)
Bibliografia di riferimento Camagni R. (1998) Principi di economia urbana e territoriale, Roma, Carocci Storper M., Scott A.J. (2009) Rethinking human capital, creativity and urban growth, Journal of Economic Geography 9, pp.147-167 van Kamp I., Leidelmeijer K., Marsman G., de Hollander A. (2003) Urban environmental quality and human well-being. Towards a conceptual framework and demarcation of concepts; a literature study, Landscape and Urban Planning 65, pp. 5–18 Robeyns I . (2005) The Capability Approach: a theoretical survey, Journal of Human Development 6(1), pp. 93-117 Smith T., Nelischer M., Perkins N. (1997) Quality of an urban community: a framework for understanding the relationship between quality and physical form, Landscape and Urban Planning 39, pp 229-241 Martínez, J.A., Pfeffer, K. and Baud, I. (2016) Factors shaping cartographic representations of inequalities : maps as products and processes, Habitat International : A Journal for the Study of Human Settlements, 51 (2016) pp. 90-102. ISTAT (2015) La nuova geografia dei sistemi locali, on-line: http://www.istat.it/it/archivio/172444 ISTAT (2014) Rapporto BES 2014, on-line: www.istat.it/it/archivio/126613 Roma città “fai da te”, Quaderni urbanistica 02/2013. Lelo K. (2011) Sistemi informativi geografici, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 265-274, Roma, Bonanno. Lelo K. (2011) Principi di basi di dati, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 287-292, Avarello A., d’Errico R., Palazzo A.L., Travaglini C.M. (a cura di), Il quadrante Ostiense tra Otto e Novecento, “Roma moderna e contemporanea”, XII, 2004, 1-2; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Economia, società e politiche urbane del territorio ostiense (secc. XIX-XX), “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 1; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Ricerche sul patrimonio urbano tra Testaccio e Ostiense, “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 2; Neri M.L., Parisella A., Racheli A.M. (a cura di), Industria e città. I luoghi della produzione fra archeologia e recupero, “Roma moderna e contemporanea”, VIII, 2000, 1-2; Racheli A., Ostiense Novissima: quale futuro per questa area urbana? “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 381-386; Travaglini C.M. (a cura di), Un patrimonio urbano tra memoria e progetti. Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Roma, CROMA-Università Roma Tre, 2004. Travaglini C.M., Tra Testaccio e l’Ostiense i segni di Roma produttiva: un paesaggio urbano e un patrimonio culturale per la città, “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 343-380.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Mutua da
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21002038-4 ECONOMIA URBANA in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA LM-4 CANALE I LELO KETI
(programma)
Il corso è dedicato all’analisi delle misure che sintetizzano la qualità della vita in ambito urbano. Gli indicatori di qualità saranno analizzati in dettaglio prendendo atto dei legami complessi che si originano tra le diverse dimensioni (economica, sociale, ambientale) del benessere. Il caso di studio riguarderà l’ambito territoriale Ostiense-Marconi e gli effetti che ha avuto in termini socio-economici e di qualità urbana e ambientale l’insediamento, a partire dagli anni ’90, dell’Università Roma Tre. Inizialmente saranno introdotti i concetti base e discusse alcune problematiche riguardanti il binomio città-qualità della vita. Saranno inoltre presi in esame studi esistenti sulla qualità della vita a livelli territoriali e amministrativi diversi, con i rispettivi approcci teorici e sistemi di indicatori. Di seguito, con specifico riferimento all’ambito di studio, saranno presi in esame gli indicatori in grado di misurare i livelli di benessere economico e sociale e di qualità ambientale. In funzione della reperibilità e disponibilità dei dati, verrà predisposta una batteria di informazioni confrontabili a livello diacronico. Il corso valorizzerà il lavoro applicativo. Gli studenti acquisiranno concetti di base di costruzione e gestione delle banche dati, analisi e statistica spaziale. Sono previste lezioni di GIS propedeutiche alla lavorazione e alla presentazione dei risultati dell’esercitazione pratica.
Banche dati e materiale addizionale Saranno messe a disposizione degli studenti durante il corso.
(testi)
Bibliografia di riferimento Camagni R. (1998) Principi di economia urbana e territoriale, Roma, Carocci Storper M., Scott A.J. (2009) Rethinking human capital, creativity and urban growth, Journal of Economic Geography 9, pp.147-167 van Kamp I., Leidelmeijer K., Marsman G., de Hollander A. (2003) Urban environmental quality and human well-being. Towards a conceptual framework and demarcation of concepts; a literature study, Landscape and Urban Planning 65, pp. 5–18 Robeyns I . (2005) The Capability Approach: a theoretical survey, Journal of Human Development 6(1), pp. 93-117 Smith T., Nelischer M., Perkins N. (1997) Quality of an urban community: a framework for understanding the relationship between quality and physical form, Landscape and Urban Planning 39, pp 229-241 Martínez, J.A., Pfeffer, K. and Baud, I. (2016) Factors shaping cartographic representations of inequalities : maps as products and processes, Habitat International : A Journal for the Study of Human Settlements, 51 (2016) pp. 90-102. ISTAT (2015) La nuova geografia dei sistemi locali, on-line: http://www.istat.it/it/archivio/172444 ISTAT (2014) Rapporto BES 2014, on-line: www.istat.it/it/archivio/126613 Roma città “fai da te”, Quaderni urbanistica 02/2013. Lelo K. (2011) Sistemi informativi geografici, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 265-274, Roma, Bonanno. Lelo K. (2011) Principi di basi di dati, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 287-292, Avarello A., d’Errico R., Palazzo A.L., Travaglini C.M. (a cura di), Il quadrante Ostiense tra Otto e Novecento, “Roma moderna e contemporanea”, XII, 2004, 1-2; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Economia, società e politiche urbane del territorio ostiense (secc. XIX-XX), “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 1; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Ricerche sul patrimonio urbano tra Testaccio e Ostiense, “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 2; Neri M.L., Parisella A., Racheli A.M. (a cura di), Industria e città. I luoghi della produzione fra archeologia e recupero, “Roma moderna e contemporanea”, VIII, 2000, 1-2; Racheli A., Ostiense Novissima: quale futuro per questa area urbana? “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 381-386; Travaglini C.M. (a cura di), Un patrimonio urbano tra memoria e progetti. Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Roma, CROMA-Università Roma Tre, 2004. Travaglini C.M., Tra Testaccio e l’Ostiense i segni di Roma produttiva: un paesaggio urbano e un patrimonio culturale per la città, “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 343-380.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Mutua da
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21002038-4 ECONOMIA URBANA in ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA LM-4 CANALE I LELO KETI
(programma)
Il corso è dedicato all’analisi delle misure che sintetizzano la qualità della vita in ambito urbano. Gli indicatori di qualità saranno analizzati in dettaglio prendendo atto dei legami complessi che si originano tra le diverse dimensioni (economica, sociale, ambientale) del benessere. Il caso di studio riguarderà l’ambito territoriale Ostiense-Marconi e gli effetti che ha avuto in termini socio-economici e di qualità urbana e ambientale l’insediamento, a partire dagli anni ’90, dell’Università Roma Tre. Inizialmente saranno introdotti i concetti base e discusse alcune problematiche riguardanti il binomio città-qualità della vita. Saranno inoltre presi in esame studi esistenti sulla qualità della vita a livelli territoriali e amministrativi diversi, con i rispettivi approcci teorici e sistemi di indicatori. Di seguito, con specifico riferimento all’ambito di studio, saranno presi in esame gli indicatori in grado di misurare i livelli di benessere economico e sociale e di qualità ambientale. In funzione della reperibilità e disponibilità dei dati, verrà predisposta una batteria di informazioni confrontabili a livello diacronico. Il corso valorizzerà il lavoro applicativo. Gli studenti acquisiranno concetti di base di costruzione e gestione delle banche dati, analisi e statistica spaziale. Sono previste lezioni di GIS propedeutiche alla lavorazione e alla presentazione dei risultati dell’esercitazione pratica.
Banche dati e materiale addizionale Saranno messe a disposizione degli studenti durante il corso.
(testi)
Bibliografia di riferimento Camagni R. (1998) Principi di economia urbana e territoriale, Roma, Carocci Storper M., Scott A.J. (2009) Rethinking human capital, creativity and urban growth, Journal of Economic Geography 9, pp.147-167 van Kamp I., Leidelmeijer K., Marsman G., de Hollander A. (2003) Urban environmental quality and human well-being. Towards a conceptual framework and demarcation of concepts; a literature study, Landscape and Urban Planning 65, pp. 5–18 Robeyns I . (2005) The Capability Approach: a theoretical survey, Journal of Human Development 6(1), pp. 93-117 Smith T., Nelischer M., Perkins N. (1997) Quality of an urban community: a framework for understanding the relationship between quality and physical form, Landscape and Urban Planning 39, pp 229-241 Martínez, J.A., Pfeffer, K. and Baud, I. (2016) Factors shaping cartographic representations of inequalities : maps as products and processes, Habitat International : A Journal for the Study of Human Settlements, 51 (2016) pp. 90-102. ISTAT (2015) La nuova geografia dei sistemi locali, on-line: http://www.istat.it/it/archivio/172444 ISTAT (2014) Rapporto BES 2014, on-line: www.istat.it/it/archivio/126613 Roma città “fai da te”, Quaderni urbanistica 02/2013. Lelo K. (2011) Sistemi informativi geografici, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 265-274, Roma, Bonanno. Lelo K. (2011) Principi di basi di dati, in M. Munafò (a cura di), Rappresentare il territorio e l'ambiente, pp. 287-292, Avarello A., d’Errico R., Palazzo A.L., Travaglini C.M. (a cura di), Il quadrante Ostiense tra Otto e Novecento, “Roma moderna e contemporanea”, XII, 2004, 1-2; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Economia, società e politiche urbane del territorio ostiense (secc. XIX-XX), “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 1; D’Errico R., Travaglini C.M. (a cura di), Ricerche sul patrimonio urbano tra Testaccio e Ostiense, “Roma moderna e contemporanea”, XX, 2012, 2; Neri M.L., Parisella A., Racheli A.M. (a cura di), Industria e città. I luoghi della produzione fra archeologia e recupero, “Roma moderna e contemporanea”, VIII, 2000, 1-2; Racheli A., Ostiense Novissima: quale futuro per questa area urbana? “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 381-386; Travaglini C.M. (a cura di), Un patrimonio urbano tra memoria e progetti. Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Roma, CROMA-Università Roma Tre, 2004. Travaglini C.M., Tra Testaccio e l’Ostiense i segni di Roma produttiva: un paesaggio urbano e un patrimonio culturale per la città, “Roma moderna e contemporanea”, XIV, 2006, 1-3, pp. 343-380.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2017 al 28/02/2018 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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