DIDATTICA INTERCULTURALE
(obiettivi)
Definire la didattica interculturale quale forma di mediazione educativa tra la condizione socio-culturale dei soggetti che apprendono e la dimensione globale dei saperi, dell’economia, della politica, della società, della cultura. Individuare, di conseguenza, metodi, strumenti e contenuti di una prospettiva internazionale e internazionalista nell’educazione che includa lo studio della storia del mondo, delle classi lavoratrici, dei migranti, delle donne, delle minoranze. Definire il campo teorico e pratico dell’educazione interculturale in relazione ad alcuni temi della prospettiva educativa marxista: l’uomo onnilaterale, la formazione politecnica, l’unità di lavoro e istruzione, l’universalità della formazione, l’educazione come fattore di superamento della mercificazione e dell’alienazione, l’internazionalismo e i processi di globalizzazione. Leggere e comprendere un testo letterario in prospettiva interculturale e sperimentare dei percorsi di didattica interculturale della letteratura.
|
Codice
|
22902406 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Modulo: DIDATTICA INTERCULTURALE
(obiettivi)
Definire la didattica interculturale quale forma di mediazione educativa tra la condizione socio-culturale dei soggetti che apprendono e la dimensione globale dei saperi, dell’economia, della politica, della società, della cultura. Individuare, di conseguenza, metodi, strumenti e contenuti di una prospettiva internazionale e internazionalista nell’educazione che includa lo studio della storia del mondo, delle classi lavoratrici, dei migranti, delle donne, delle minoranze. Definire il campo teorico e pratico dell’educazione interculturale in relazione ad alcuni temi della prospettiva educativa marxista: l’uomo onnilaterale, la formazione politecnica, l’unità di lavoro e istruzione, l’universalità della formazione, l’educazione come fattore di superamento della mercificazione e dell’alienazione, l’internazionalismo e i processi di globalizzazione. Leggere e comprendere un testo letterario in prospettiva interculturale e sperimentare dei percorsi di didattica interculturale della letteratura.
|
Codice
|
22902406-2 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Crediti
|
3
|
Settore scientifico disciplinare
|
M-PED/03
|
Ore Aula
|
18
|
Attività formativa
|
Attività formative di base
|
Canale Unico
Docente
|
SANTARONE DONATO
(programma)
Titolo e contenuti del Corso
“Perché il mondo…” Il titolo del Corso “Perché il mondo…” richiama una pagina del poeta e critico Franco Fortini del 1957: “Perché il mondo, come dice Schlegel, è e rimane la nostra unica spiegazione”. In questa prospettiva, il Corso si propone, attraverso l’analisi della poesia di Fortini, di offrire allo studente la conoscenza di alcuni momenti fondamentali della storia e della cultura mondiale contemporanee insieme ad alcune “idee generali” (Gramsci) sul mondo, necessari per comprendere le questioni più rilevanti della formazione, della didattica, dell’intercultura. Poeta, narratore, saggista, traduttore, critico letterario, giornalista, pubblicitario, redattore editoriale, insegnante nella scuola e nell’università, militante politico della sinistra marxista, Franco Fortini (1917-1994) incarna quell’ideale di “uomo onnilaterale” capace di connettere diversi ambiti del sapere umano. La didattica, per la costante attenzione che egli ha avuto a misurarsi con la divulgazione delle idee (dal Politecnico di Elio Vittorini alle voci enciclopediche, dalle antologie scolastiche alle trasmissioni radiofoniche sui classici italiani). La formazione, per la radicata convinzione di un sapere orizzontale per tutti, un sapere democratico in cui scoprire “la bellezza di essere intellettuale-frate non prete: fra Cristoforo, non il cardinale Borromeo” (come ebbe a scrivere dopo l’esperienza di insegnamento negli istituti tecnici di Milano e provincia). L’intercultura, per il cosmopolitismo e l’internazionalismo che caratterizzano le poesie e le prose dell’autore e per la sua straordinaria attività di “mediatore culturale” attraverso la traduzione (Milton, Goethe, Kafka, Proust, Brecht, Eluard), consapevole che la storia e la cultura del mondo sono lo sfondo cognitivo per comprendere le esistenze individuali. La letteratura, e la poesia in particolare, quale forma estetica capace di svelare in maniera contraddittoria la miseria e la nobiltà del mondo attraverso un linguaggio in grado di scardinare il piatto conformismo di tanta comunicazione presente nel parlare quotidiano, nei libri, nei media, nei social network. Il Corso si propone di affrontare tali nessi partendo dalla lettura, analisi, commento e discussione delle poesie di Fortini, contrassegnate da una lingua colta, scarna e percussiva, con improvvisi squarci lirici, che costringe il lettore a fermarsi, a scavare, a riflettere: insomma a fare tutte quelle cose che dovrebbero essere alla base di ogni autentica relazione educativa.
(testi)
1. Franco Fortini, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 2014, euro 22.
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
Dal 01/03/2017 al 20/06/2017 |
Modalità di erogazione
|
Tradizionale
|
Modalità di frequenza
|
Non obbligatoria
|
Metodi di valutazione
|
Prova orale
|
|
|
Modulo: DIDATTICA INTERCULTURALE
(obiettivi)
Definire la didattica interculturale quale forma di mediazione educativa tra la condizione socio-culturale dei soggetti che apprendono e la dimensione globale dei saperi, dell’economia, della politica, della società, della cultura. Individuare, di conseguenza, metodi, strumenti e contenuti di una prospettiva internazionale e internazionalista nell’educazione che includa lo studio della storia del mondo, delle classi lavoratrici, dei migranti, delle donne, delle minoranze. Definire il campo teorico e pratico dell’educazione interculturale in relazione ad alcuni temi della prospettiva educativa marxista: l’uomo onnilaterale, la formazione politecnica, l’unità di lavoro e istruzione, l’universalità della formazione, l’educazione come fattore di superamento della mercificazione e dell’alienazione, l’internazionalismo e i processi di globalizzazione. Leggere e comprendere un testo letterario in prospettiva interculturale e sperimentare dei percorsi di didattica interculturale della letteratura.
|
Codice
|
22902406-1 |
Lingua
|
ITA |
Tipo di attestato
|
Attestato di profitto |
Crediti
|
6
|
Settore scientifico disciplinare
|
M-PED/03
|
Ore Aula
|
36
|
Attività formativa
|
Attività formative di base
|
Canale Unico
Docente
|
SANTARONE DONATO
(programma)
Il corso si propone di analizzare i nessi tra didattica, formazione, intercultura e letteratura attraverso l’opera di Franco Fortini. Poeta, narratore, saggista, traduttore, critico letterario, giornalista, pubblicitario, redattore editoriale, insegnante nella scuola e nell’università, militante politico della sinistra marxista, Fortini (1917-1994) incarna quell’ideale di “uomo onnilaterale” capace di connettere diversi ambiti del sapere umano. La didattica, per la costante attenzione che egli ha avuto a misurarsi con la divulgazione delle idee (dal Politecnico di Elio Vittorini alle voci enciclopediche, dalle antologie scolastiche alle trasmissioni radiofoniche sui classici italiani); la formazione, per la radicata convinzione di un sapere orizzontale per tutti, un sapere democratico in cui scoprire “la bellezza di essere intellettuale-frate non prete: fra Cristoforo, non il cardinale Borromeo” (come ebbe a scrivere dopo l’esperienza di insegnamento negli istituti tecnici di Milano e provincia); l’intercultura, per il cosmopolitismo e l’internazionalismo che caratterizzano le poesie e le prose dell’autore e per la sua straordinaria attività di “mediatore culturale” attraverso la traduzione (Milton, Goethe, Kafka, Proust, Brecht, Eluard), consapevole che la storia e la cultura del mondo sono lo sfondo cognitivo per comprendere le esistenze individuali; la letteratura, e la poesia in particolare, quale forma estetica capace di svelare in maniera contraddittoria la miseria e la nobiltà del mondo attraverso un linguaggio in grado di scardinare il piatto conformismo di tanta comunicazione presente nel parlare quotidiano, nei libri, nei media, nei social network. Il corso si propone di affrontare tali nessi partendo dalla lettura, analisi, commento e discussione dell’ultima raccolta di poesie di Franco Fortini, Composita solvantur, un titolo latino che significa, come scrive l’autore, “si dissolva quanto è composto, il disordine succeda all’ordine (ma anche … si dia l’inverso)”. Attraverso la lettura delle poesie di questa raccolta del 1994 sarà possibile aprire dei percorsi di approfondimento su questioni fondamentali della storia e dell’esistenza umana, senza le quali la riflessione e la pratica educativa risulterebbero povere e parziali. Dalla natura e dalla minimalità degli esseri viventi al ricordo di poeti, scrittori e intellettuali interlocutori del poeta; da eventi storici tragici come la prima Guerra del Golfo del 1991 che aprì, scrive Fortini, “nuova èra nelle relazioni internazionali”, ai temi della vecchiaia e della morte; dalla necessità di non perdere la memoria storica (“Proteggete le nostre verità”) alla ricerca di una lingua colta, scarna e percussiva, con improvvisi squarci lirici, che costringe il lettore a fermarsi, a scavare, a riflettere: insomma a fare tutte quelle cose che dovrebbero essere alla base di ogni autentica relazione educativa.
|
Date di inizio e termine delle attività didattiche
|
Dal 01/03/2017 al 20/06/2017 |
Modalità di frequenza
|
Non obbligatoria
|
|
|
|