LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1
(obiettivi)
Il corso, organizzato in una annualità, intende, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell’architettura come momento di acquisizione critica, mettendolo nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico e di risalire dalla complessità del fenomeno verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.
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Codice
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21001990 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: PARTE INTRODUTTIVA
(obiettivi)
Prima fase Il corso, organizzato in una annualità, intende dapprima, nel primo semestre, stimolare lo studente allo studio dell'architettura (all'osservazione critica, scoprendo la natura tecnica, utilitaristica ed estetica dei fenomeni) mettendolo, al di là delle connotazioni linguistiche e delle molteplici configurazioni, nella condizione di cogliere la natura originaria ed essenziale dei principi costituenti, delle regole prime, di quell'eterno presente che costituisce il fare architettonico: risalire dalla complessità del fenomeno verso l'essenzialità archetipica degli elementi di base. L'ordine e la gerarchia, le relazioni tre le parti e il tutto, le tecniche conformative, l'organizzazione e l'ergonometria, la tettonica e la costruzione, l'orografia e la natura dei luoghi rappresentano, in sintesi, il contenuto didattico della prima fase in grado di indirizzare il processo creativo nella dimensione della cultura figurativa e costruttiva dell'architettura.
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Codice
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21001990-1 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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50
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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FRANCIOSINI LUIGI
(programma)
La didattica del primo semestre del corso è strutturata alternando contributi teorici in forma di lezioni con esercitazioni meta-progettuali secondo il seguente ordine:
Architettura e struttura: la stabilità e la forma. Reticoli murari, triliti e telai. Gerarchia, distribuzione e tettonica delle murature e del telaio. Da Ledoux a le Corbusier.
Archetipi dello spazio. Il verticismo come aspirazione: lo spazio centrale. Il cammino, simultaneità, sequenza e successione: lo spazio lineare. L'esternità come internità: recinto e corte. Modulo geometrico e modulo spazio/strutturale: tessuti e griglie.
Tecniche conformative dello spazio 1-livellare, bucare, sottrarre, incidere, solcare, scavare; 2-aggiungere, ripetere, giustapporre, sovrapporre, accumulare, accatastare, incastrare, costruire; 3-accostare, giuntare, legare; 4-tendere, incurvare, torcere, piegare.
Il luogo: topografia, esposizione, orientamento e scale della percezione. Dalla comprensione alla rappresentazione: grafici e modelli tridimensionali.
(testi)
BIBLIOGRAFIA La cultura dell’abitare: gli scritti dei grandi maestri del xx secolo A.AALTO, Il razionalismo e l’uomo (1935), Per un’architettura più umana (1940), in M. DE É-L. BOULLÉE, Architettura Saggio sull’Arte, Marsilio, Padova 1981. M. A. LAUGIER, Saggio sull’architettura, a cura di V. UGO, Aesthetica edizioi, Palermo 1987 LE CORBUSIER, Verso una architettura, Longanesi, Milano 1973. IL GRUPPO 7 (U.Castiglioni, L.Figini, G.Frette, S.Larco, G.Pollini, C.E. Rava, G.Terragni), Architettura (1926), Una nuova epoca arcaica (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. A. LOOS, Architettura e civilizzazione, Mondatori Electa, Milano 2008. A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1992, 6° ed. A. LOOS, Adolf Loos e il suo Angelo. «Das andere» e altri scritti, a cura di M. CACCIARI, Mondatori Electa, Milano 2002. L. I. KAHN, Idea e immagine, a cura di C. NORBERG-SCHULZ, Officina, Roma 1987. L. I. Khan, Architettura è, gli scritti., a cura di M. BONAIUTI, Electa, Milano 2002. D. PIKIONIS , A sentimental topography,a cura di A. Ferlenga, Electa, Milano 2002 G. PAGANO, Architettura nazionale (1935), L’ordine contro il disordine (1938), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. G. PONTI, Amate l'architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. A. SIZA Scritti di architettura, Electa, Milano 1997. E. TESSENOW, Considerazioni elementari sul costruire, Franco Angeli ed., 1974. E. TESSENOW, Il tetto (1927), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988. J. UTZON, Platforms and plateau: ideas of a Danish architecture, in Zodiac, n. 10, 1962. L. M. VAN DER RHOE, Costruire (1923), Architettura e volontà dell’epoca (1924), in M. DE T. VAN DOESBURG, Verso un’architettura plastica (1924), in M. DE BENEDETTI, A. PRACCHI, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1988 E. VIOLLET-LE-DUC, L'architettura ragionata, Jaca Book, Milano 1981. F. L. WRIGHT,Una autobiografia, Jaca Book, Milano 1985 P. ZUMTHOR, Pensare architettura, Electa, Firenze 2003. P. ZUMTHOR, Atmosfere. Ambienti architettonici. Le cose che ci circondano, Electa, Milano, 2007. Testi consigliati STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA L. BENEVOLO, Storia dell’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1960. L. BENEVOLO, La casa dell’uomo, Editori Laterza, Bari 1976. K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993. K. FREMPTON, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999. S. GIEDION, Spazio tempo e architettura, lo sviluppo di una nuova tradizione, Hoepli, Milano 1954. S. GIEDION, L'eterno presente: uno studio sulla costanza e il mutamento. Le origini dell'arte, 2 voll., Feltrinelli, Milano 1969. A. MUNTONI, Lineamenti di Storia dell’architettura contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1997. N. PEVSNER, I pionieri dell'architettura moderna. Architettura, pittura, design: storia del Movimento moderno da William Morris a Walter Gropius, Garzanti, Milano 1983. M. TAFURI, F. Dal Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976. R. VENTURI, Complessità e contraddizioni nell’architettura, Dedalo, Bari 1980 (New York 1966). B. ZEVI, Storia dell’architettura moderna, Einaudi, Torino, 1994-1996. STORIA E CRITICA DELL’ARCHITETTURA ITALIANA G. CIUCCI, F. DAL CO, Atlante dell’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1991. F. DAL CO (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa, Milano 1997. S. POLANO, M. MULAZZANI, Guida all’architettura italiana del Novecento, Electa, Milano 1992. P. O. ROSSI, Roma, guida all’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1984-2000. M. TAFURI, Storia dell’architettura italiana 1944-1981, Einaudi, Torino 1985. G. MURATORE, G. CIUCCI (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il primo Novecento, Electa, Milano 2004. LA DIMENSIONE TECNICA E COSTRUTTIVA: LA MANUALISTICA L. B. ALBERTI, De re aedificatoria, Firenze, 1485. M. P. VITRUVIO, I dieci libri dell'architettura (rist. anast. 1957), Bardi, Roma 1999. A. PALLADIO, I quattro libri dell'architettura, Hoepli, Milano 1935. AA.VV, Manuale dell’Architetto, C.N.R. 1963. F. CELLINI, Manualetto, Cittàstudi 1991. S. DI PASQUALE, L’arte del costruire, Marsilio, Venezia 1996. E. NEUFERT, Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano 1996. M. RIDOLFI, Manuale dell’architetto, C.N.R. 1946. W. BELZ, K. GÖSELE, K. HOFFMANN, R. JENISCH, R. POHL, H. REICHERT, Atlante della muratura, UTET, Torino 1998. M. DI MICHELE, Atlante della pietra, UTET, Torino 2004. B. F. KIND, B. BARKAUSKAS, S. POLÒNYI, J. BRANDT, Atlante del cemento, UTET, Torino 1998. J. NATTER, T. HERZOG, M. VOLZ, Atlante del legno, UTET, Torino 1998. H. C. SCHULITS, W. SOBEK, K. J. HABERMANN, Atlante dell’Acciaio, UTET, Torino 1999. C. SCHITTICH, G. STAIB, D. BALKOW, M. SCHULER, W. SOBEK, Atlante del vetro, UTET, Torino 1999. B I B L I O G R A F I A B I B L I O G R A F I A LE RIVISTE DI ARCHITETTURA AREA CASABELLA COSTRUIRE IN LATERIZIO DETAIL DOMUS EL CROQUIS LOTUS INTERNATIONAL TECTÓNICA 2G TESTI DI CARATTERE GENERALE G. C. ARGAN, L’arte moderna 1770/1970, Sansoni, Firenze 1970. R. ARNHEIM, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, Milano 1885. R. ASSUNTO, Il paesaggio e l'estetica, ed. Novecento, Palermo 1994. G. BACHELARD, La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975. G. FERRERO, Il libro dei luoghi, a cura di G. CAUDO, Jaca Book, Milano 2001. C. MARTÌ ARIS, Le variazioni dell’identità, Clup, Milano 1990. C. NORBERG-SCHULZ, Genius loci. Paesaggio ambiente architettura, Mondatori Electa, Milano 1979. C. NORBERG-SCHULZ, Esistenza Spazio e Architettura, Officina, Roma 1975. L. PAREYSON, Estetica. Teoria della formatività, Bompiani, Milano 1988. F. PURINI,Comporre l’architettura, Roma-Bari, 2000. V. UGO, I luoghi di dedalo. Elementi teorici dell'architettura, Dedalo, Bari 1991. A. ROSSI, L'architettura della città, Marsilio, Padova 1966. G. CANIGGIA , G. L. Maffei, Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, Venezia 1979.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Canale: CANALE II
Docente
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DALL'OLIO LORENZO
(programma)
Obiettivo del Corso è quello di avviare gli studenti verso una prima compiuta esperienza progettuale incentrata sul tema dell’abitare individuale in un contesto isolato. Il tema della casa, vicino all’esperienza diretta di ogni individuo, è ritenuto quello più adatto per permettere allo studente del primo anno di avvicinarsi al mondo dell’architettura come soggetto attivo, riuscendo a cogliere l’essenza e i significati più profondi che sostanziano l’atto di costruire uno spazio di vita e di relazioni interpersonali. Un tema apparentemente semplice, se non altro per le dimensioni e l’articolazione degli spazi, in cui però si manifesta, senza alcun tipo di riduzione, tutta la complessità concettuale, tecnica e metodologica tipica di qualsiasi progetto di architettura. La familiarità col tema favorirà lo svilupparsi di una corretta sensibilità verso le tematiche centrali e fondative della disciplina: la misura degli ambienti in rapporto all’uomo e alle sue esigenze, la relazione che si instaura tra le parti e il tutto, il rapporto tra forma e struttura e tra forma e materiale, lo spazio e la luce, la dialettica tra interno ed esterno e il dialogo dell’organismo con il contesto naturale e culturale in cui è calato.
PREREQUISITI
La collocazione al primo anno non richiede particolari requisiti.
CONTENUTI
Il Laboratorio di Progettazione architettonica I è il primo tassello di una formazione lunga e complessa che ha bisogno dei giusti tempi e della giusta gradualità; questa è assicurata dallo sviluppo annuale del corso e dalla sua distinzione in due parti distinte. Il primo semestre, tramite lezioni teoriche ed esercitazioni mirate, sarà finalizzato, da un lato, all’acquisizione da parte dello studente degli strumenti critici per comprendere la complessità del prodotto di architettura e l’articolazione del pensiero che sta dietro qualsiasi manufatto, dall’altro, alla messa a punto delle metodologie operative necessarie per affrontare il tema d’anno e per tradurre l’idea architettonica in un prodotto compiuto e comunicabile. Il secondo semestre sarà dedicato allo svolgimento del progetto e, naturalmente, all’arricchimento del bagaglio culturale di riferimento sui temi coerenti con l’esercizio richiesto.
METODO DIDATTICO
Nella convinzione che non esista un unico percorso di avvicinamento al progetto di architettura, si tenterà di fornire più punti di vista, sollecitando lo studente a sperimentare diversi approcci. Il metodo didattico è quello “maieutico”, che punta, attraverso il fare e il ragionare, a far emergere nello studente la propria identità di architetto.
VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Il corso prevede una costante verifica delle attività svolte dallo studente durante l’intero sviluppo del corso. In particolare, al termine del primo semestre, sarà effettuata una valutazione delle esercitazioni svolte, valutazione che costituirà idoneità alla prosecuzione del Laboratorio (eventuali carenze verranno segnalate a dovranno essere colmate durante il secondo semestre). L’esame finale consisterà nella presentazione, discussione e valutazione del progetto sviluppato nel secondo semestre, delle esercitazioni svolte nella prima parte del corso e dei contenuti teorici trattati durante l’anno.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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CARERI FRANCESCO
(programma)
Il principale obiettivo del corso è l'acquisizione di elementi essenziali di composizione bidimensionale e tridimensionale (forma / venustas), di struttura e statica a livello intuitivo (struttura / firmitas), di dimensionamento degli spazi dell’abitare (tipologia / utilitas). Il corso propone un'esperienza progettuale semplice, ma articolata e completa in cui si affrontano sperimentalmente le complesse relazioni tra arte e architettura, tra forma e struttura, tra spazi interni e spazi esterni, tra artificiale e naturale. Il laboratorio si compone di due parti consequenziali - una introduttiva (primo semestre) ed una applicativa (secondo semestre) - in cui si svolgono lezioni teoriche, esercitazioni progettuali, incontri seminariali per la verifica dei lavori svolti dagli studenti. Le lezioni forniscono una conoscenza di base e intendono stimolare lo studente all’approfondimento dei temi che più lo appassionano per aiutarlo a sviluppare un approccio personale all’architettura. Nelle lezioni si affronta l’evolversi degli archetipi dell’architettura e l’analisi di alcune opere tratte dalla storia dell’arte e dell’architettura, in cui leggere le relazioni tra arte architettura e paesaggio. Con le esercitazioni si intende stimolare la creatività dello studente e fornire una consapevolezza concettuale, formale e materica nel concepire il progetto. Le esercitazioni hanno differenti tempi di realizzazione, dall’ex-tempore di una giornata, al workshop di una settimana, al progetto di un piccolo manufatto architettonico che attraverserà l’intera durata del corso. Vengono affrontati diversi temi: la composizione di figure e oggetti attraverso l’uso della geometria, del colore e della materia, la loro composizione sia in forma bidimensionale (disegni e collage) sia in forma tridimensionale (sculture, plastici) e il loro il montaggio secondo composizioni centrali e lineari; l’inserimento di un oggetto artificiale in un “paesaggio naturale astratto”; infine viene proposta una esercitazione progettuale che prende in esame un piccolo edificio di abitazione unifamiliare con giardino, di cui si dovranno immaginare gli abitanti e le loro richieste particolari per arrivare, attraverso il dimensionamento degli spazi, alla progettazione di un edifico inserito in un contesto naturale, con accorgimenti bioclimatici e dotato di coerenza tra impianto strutturale e volontà formale. Alla fine del primo semestre si avrà una prima verifica delle competenze aquisite attraverso la consegna dei materiali prodotti, a cui seguirà una idoneità o dei debiti da colmare nel secondo semestre. Alla fine del secondo semestre si farà l’esame vero e proprio impostato come verifica dei lavori svolti durante l’intero corso di studio. Si dovranno presentare: una cartellina con tutti i materiali delle esercitazioni; un book di schizzi con l’evoluzione del progetto, cinque tavole formato A1 (59,4 × 84,1 cm) contenti schemi, planimetria, piante, prospetti, sezioni in scala 1:100, testi, e una o più immagini tridimensionali del progetto; i plastici di studio e un plastico definitivo in scala 1:100.
(testi)
- Vasilij Kandinskij, Punto, linea, superficie. Contributo all'analisi degli elementi pittorici, Adelphi, 1968 - Kenneth Frampton, Storia dell'architettura moderna, Zanichelli, 2008
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Modulo: PARTE APPLICATIVA |
Codice
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21001990-2 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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100
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Modulo: STRUTTURA E ARCHITETTURA I
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
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Codice
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21001990-3 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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1
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/08
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Ore Aula
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12,5
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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RIZZI NICOLA LUIGI
(programma)
Questo insegnamento si propone di aiutare lo studente ad osservare e comprendere gli aspetti essenziali dei sistemi strutturali che determinano la forma materiale dell'architettura pensandoli sia come strumenti per il governo delle leggi fisiche che come mezzi per esprimere il linguaggio architettonico.
Le lezioni saranno impartite da quattro docenti (G. Formica, S. Gabriele, G. Salerno, V. Varano) ciascuno dei quali, fornirà un contributo misurato sulla personale esperienza didattica e sulla propria pratica di ricerca scientifica.
(testi)
Appunti del docente
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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NUTI CAMILLO
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile. La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa,. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazione sul possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizione dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare.
(testi)
Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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BAGGIO CARLO
(programma)
La leva secondo Archimede La bilancia, Erone La flessione: Galileo, Leibniz, Parent Deformazione flessionale, deformazione estensionale Le funi, il parallelogramma delle forze, Stevino Macchine, puleggie, taglie Il proporzionamento geometrico La plasticità La gerarchia strutturale Solai da villard de honnecourt La regolarità strutturale Azioni Vincoli Strutture reticolari spaziali Piastre e grigliati Lastre Membrane Tensostrutture Strutture resistenti per forma gusci
(testi)
E. Benvenuto, La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico, Firenze, 1981, Sansoni. A. Giuffrè, La meccanica nell’architettura, Roma, 1986, NIS. S. Di Pasquale, L’arte del costruire, Venezia, 1996, Marsilio. R. Sparacio, La scienza e i tempi del costruire, UTET, 1999. M. Clagett, La scienza della meccanica nel medioevo, Milano, Feltrinelli, 1972. M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, Milano, Etas Kompass, 1967. G. Galilei, Le mecaniche, in Opere di Galileo Galilei, Torino, UTET, 1980.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Modulo: STRUTTURA E ARCHITETTURA II
(obiettivi)
L’obiettivo di questo insegnamento sarà perseguito utilizzando modelli meccanici elementari anche di carattere empirico o sperimentale ma sempre rigorosamente aderenti ai paradigmi scientifici della meccanica delle strutture contemporanea.
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Codice
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21001990-4 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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1
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/09
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Ore Aula
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12,5
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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RIZZI NICOLA LUIGI
(programma)
Questo insegnamento si propone di aiutare lo studente ad osservare e comprendere gli aspetti essenziali dei sistemi strutturali che determinano la forma materiale dell'architettura pensandoli sia come strumenti per il governo delle leggi fisiche che come mezzi per esprimere il linguaggio architettonico.
Le lezioni saranno impartite da quattro docenti (G. Formica, S. Gabriele, G. Salerno, V. Varano) ciascuno dei quali, fornirà un contributo misurato sulla personale esperienza didattica e sulla propria pratica di ricerca scientifica.
(testi)
Appunti del docente
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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NUTI CAMILLO
(programma)
Il modulo intende illustrare in modo semplice, ma senza rinunciare al rigore di un corso universitario, quali sono gli obiettivi della progettazione delle strutture nell’ambito di un più completo percorso della progettazione di un’opera civile. La progettazione è sempre una attività dalle mille sfaccettature. Nel caso degli aspetti strutturali essa intende ad assolvere al compito, nell’ambito dei più generali obbiettivi di un progetto, di garantire il trasferimento delle azioni: quali i pesi propri le azioni dovute ad eventi naturali esterni quali vento, terremoti ad altre ancora, sino alle fondazioni, viste come il collegamento tra le opere da realizzare ed il terreno. Il corso intende chiarire agli allievi la differenza tra il problema reale da risolvere, quello di realizzare la struttura, e gli strumenti con cui affrontiamo e risolviamo il processo progettuale. Nel caso della progettazione strutturale occorre essenzialmente garantire due questioni fondamentali: la sicurezza e la funzionalità dell’opera, tuttavia questo va fatto nel rispetto di altri vincoli imposti al progetto da esigenze di carattere sociale, funzionale, estetico, economico e molte altre che concorrono a determinarne il giudizio sulla sostenibilità dell’opera stessa,. Vengono illustrate alcune opere esistenti. Si individua la struttura delle stesse. Si illustra come essa funziona. Si danno prime indicazione sul possibili modelli di interpretazione del comportamento fisico. Si coglie così l’occasione per individuare possibili scelte alternative. Si forniscono prime definizione dei principali elementi strutturali in cui è possibile scomporre la struttura per semplificarne la concezione progettuale. Si tratta quindi della struttura nel suo insieme, dei singoli elementi quali travi pilastri setti scale ed altri ancora. Si illustra infine il concetto di dimensione che rappresenta un aspetto fondamentale del progetto, e della scelta dei materiali da costruzione. Viene infine chiarita la rappresentatività di modelli in scala delle opere da realizzare.
(testi)
Il corso fa riferimento al materiale didattico distribuito nel corso dal docente.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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BAGGIO CARLO
(programma)
La leva secondo Archimede La bilancia, Erone La flessione: Galileo, Leibniz, Parent Deformazione flessionale, deformazione estensionale Le funi, il parallelogramma delle forze, Stevino Macchine, puleggie, taglie Il proporzionamento geometrico La plasticità La gerarchia strutturale Solai da villard de honnecourt La regolarità strutturale Azioni Vincoli Strutture reticolari spaziali Piastre e grigliati Lastre Membrane Tensostrutture Strutture resistenti per forma gusci
(testi)
E. Benvenuto, La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico, Firenze, 1981, Sansoni. A. Giuffrè, La meccanica nell’architettura, Roma, 1986, NIS. S. Di Pasquale, L’arte del costruire, Venezia, 1996, Marsilio. R. Sparacio, La scienza e i tempi del costruire, UTET, 1999. M. Clagett, La scienza della meccanica nel medioevo, Milano, Feltrinelli, 1972. M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, Milano, Etas Kompass, 1967. G. Galilei, Le mecaniche, in Opere di Galileo Galilei, Torino, UTET, 1980.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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