Università Roma Tre

ISTITUZIONI DI GEOGRAFIA ECONOMICA.
IL CORSO METTE IN DISCUSSIONE LE TRADIZIONALI RAPPRESENTAZIONI DEL SISTEMA ECONOMICO MONDIALE. LA CRESCENTE SCOMPOSIZIONE DEI CICLI PRODUTTIVI, ALLA BASE DELLA NUOVA DIVISIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO, GLI INVESTIMENTI IN PAESI TRADIZIONALMENTE CONSIDERATI IN VIA DI SVILUPPO E LA COMPARSA DI ATTORI ECONOMICI E POLITICI GLOBALI RENDONO INADEGUATO IL TRADIZIONALE MODELLO CENTRO-PERIFERIA. IL MONDO IN REALTÀ È PIÙ COMPLESSO E ARTICOLATO: PAESI POVERI CHE, LUNGI DALL’ESSERE PERIFERICI, PARTECIPANO ATTIVAMENTE AI CICLI PRODUTTIVI E PAESI DEL CENTRO CHE SONO MINACCIATI DALL’AGGRESSIVITÀ ECONOMICA DEGLI STATI PERIFERICI

Dematteis G. Lanza C. Nano F. Vanolo A. Geografia dell’economia mondiale, Torino, UTET,
2010.

In this second part of the course of Political and Economic Geography (only for 12 CFU) we highlight the process of “spatial rewriting” of politics and we provide interpretative keys to understand the changes occurred in recent years in the complex relationship between geography and politics. Further to an overview on the evolution of the main schools of thought in the geopolitical sphere, we explore key subjects such as: the State and its transformations, from the Welfare State to Workfare State; the geography of regionalisms and nationalisms; the importance of social movements in contemporary politics; the areas of the world with the highest conflict rates and so on. There will be lectures, an excursion and eventual workshops.

E. Dansero e R. Sommella (eds), 2011,
"Geografia politica"
Torino, UTET
(Original title "Political Geography", J. Painter & A. Jeffrey, Second Edition)