LABORATORIO DI URBANISTICA
(obiettivi)
Alla fine del percorso formativo lo studente avrà acquisito la capacità di leggere e interpretare in modo consapevole i principali fenomeni urbani che interessano la città contemporanea europea. Sarà in grado di assumere criticamente le esigenze di trasformazione della città esistente e di individuarne, in modo tecnicamente pertinente, gli atti operativi e i percorsi attuativi. Sarà in grado di definire in modo compiuto il contenuto di una proposta progettuale di trasformazione di un ambito urbano e di legare i modi della trasformazione proposta con le esigenze degli abitanti avendo come fine essenziale l’affermazione del diritto alla città.
L’esame è individuale e riguarderà tutti gli argomenti e le attività svolte nel Laboratorio, avrà la durata di circa 40/50 minuti. Ogni studente raccoglierà tutti i materiali in un quaderno che sarà consegnato una settimana prima della data di esame.
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Codice
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21002005 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/21
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Ore Aula
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100
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
DESCRIZIONE DEL TEMA Benché sia situata a solo 30 km di distanza da Roma nel suburbio orientale e possegga due siti UNESCO (Villa Adriana e Villa d'Este), Tivoli è scarsamente percepita nell'immaginario collettivo. Da "must" del Grand Tour, rappresentato e descritto innumerevoli volte nel XVIII e XIX secolo, la città è regredita a 29ma destinazione turistica italiana. Tivoli fu rinomata sin dall’epoca romana per le acque minerali sulfuree, che hanno suscitato le straordinarie scenografie di Villa Adriana (II secolo),Villa d'Este (XVI secolo) e Villa Gregorina (1835), che dell'acqua hanno fatto l'elemento caratterizzante. La lunga condizione di interdipendenza tra Roma e Tivoli è stata scandita da una serie di scambi commerciali lungo il fiume Aniene e la Via Tiburtina: le colline intorno a Tivoli hanno da sempre fornito la Capitale di olio di alta qualità, e le cave hanno supportato le necessità cittadine con il caratteristico "travertino" utilizzato in buona parte dell'edilizia romana. L'energia idraulica fornita dalle cascate dell'Aniene è stata sfruttata dal periodo proto-industriale per il funzionamento di cartiere e ferriere. Dal Novecento in poi, il fiume ha contribuito significativamente al fabbisogno di energia elettrica della Capitale. Oggi, molti impianti sono in abbandono, ergendosi come monumenti di archeologia industriale tra cave, fabbriche ancora in uso, insediamenti illegali, centri commerciali, e alle stesse propaggini dell’edificato storico.
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO Complessivamente, queste dinamiche danno conto di una condizione di fragilità ambientale, frammentazione negli usi del suolo e una generale perdita di "senso del luogo". Il Laboratorio affronta la progettazione delle aree delle cartiere più problematiche a ridosso della città di Tivoli e dei siti da recuperare lungo il fiume. Le ore di lezione saranno suddivise in comunicazioni teoriche, che si avvarranno anche di contributi esterni, in seminari di approfondimento sui temi della progettazione urbana in vari contesti nazionali e in esercitazioni, finalizzate a focalizzare e a dare adeguato trattamento progettuale alle problematiche generali e specifiche dell’area. Le esercitazioni saranno accompagnate da comunicazioni relative all’orizzonte problematico e le attese dell’amministrazione comunale: stato di fatto, stato di diritto (ricognizione dei documenti di pianificazione alle differenti scale e dei programmi di trasformazione in itinere; l’orizzonte della progettualità istituzionale (ricognizione dei programmi di trasformazione in attesa e dei relativi scenari); l’orizzonte della progettualità diffusa che pone il tema delicato del necessario confronto tra sapere esperto e sapere comune, e della partecipazione. L’insieme di queste comunicazioni mira a porre lo studente nelle condizioni di pervenire in breve tempo alla formulazione di una proposta progettuale: il ragionamento verterà sugli elaborati propedeutici al progetto, su possibili metodi di riferimento, sulle analisi e tecniche che ne informano la redazione. Gli studenti sono guidati nell'approfondimento di scenari di sviluppo sostenibile, incorporando diverse opportunità e fattori di rischio, nella redazione di un master plan in grado di affrontare le questioni nell'insieme e nel delineare alcune proposte a livello locale su ambiti definiti. La strategia spaziale chiama in gioco differenti questioni e scale nel tematizzare l’Aniene come infrastruttura verde: pratiche di agricoltura urbana e Urban Greening, riutilizzo di aree dismesse per funzioni di accoglienza e soluzioni con spazi verdi alla piccola scala in grado di migliorare la qualità urbana e la resilienza complessiva dell’area. La frequenza è obbligatoria. Non si ammetterà all’esame chi non abbia frequentato almeno il 70% delle lezioni. Lo svolgimento del corso verrà scandito attraverso consegne parziali e verifiche intermedie (esercitazioni da svolgere in aula; interpretazione e commento di alcuni testi tra quelli citati nella bibliografia specifica) che determineranno l’ammissione all’esame e la cui valutazione farà parte del voto finale. Il progetto è individuale. La valutazione finale è in relazione ai risultati conseguiti attraverso le elaborazioni svolte nel corso dell’anno e alla capacità di argomentarne i contenuti teorici e metodologici, con riferimento ai contenuti delle lezioni e dei seminari svolti durante l’anno ed alla bibliografia consigliata.
(testi)
A.L. Palazzo, L. Giecillo (a cura di), Territori dell’urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune, Macerata, Quodlibet, 2009. A.L. Palazzo (a cura di), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Roma, Gangemi, 2005. P. Colarossi e A.P. Latini, La progettazione urbana. 3 voll., Milano, 2008, Edizioni del Sole 24 ore.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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CAUDO GIOVANNI
(programma)
La città è il luogo di ricerca, di sperimentazione e di azione del Laboratorio. Gli studenti sono chiamati a confrontarsi con la descrizione/interpretazione della città, con i principali temi che attraversano la disciplina della progettazione urbana e a sperimentare una proposta di intervento.
Negli ultimi cinquanta anni del secolo scorso le città hanno più che raddoppiato la loro dimensione fisica e, in generale, il consumo di suolo, ai fini dell’urbanizzazione, è cresciuto in modo esponenziale. Si tratta di un territorio urbanizzato che, in alcuni casi, è diventato anche metropoli ma senza passare per la Città. Un territorio la cui struttura non è stabile ma dove tutto ancora necessita di essere ripensato, modificato. Una popolazione sempre più diversa e frammentata attraversa questo territorio, lo abita, lo usa e lo trasforma. La città è attraversata sempre meno dagli abitanti e sempre più da individui che la usano. Una popolazione fluttuante attraversa i luoghi della città, li usa, pretende che la città funzioni ma non se ne cura: la città come un prodotto, non come una costruzione sociale. In questo scenario gli strumenti tradizionali dell’urbanistica rischiano di ridursi ad una mera conoscenza di tecniche senza che se ne comprenda, o senza che si abbia la consapevolezza, degli effetti e delle implicazioni del fare.
Il corso avvicina gli studenti ai principali approcci inerenti i problemi della condizione urbana contemporanea. Lezioni e attività di laboratorio, con la partecipazione attiva degli studenti, esploreranno le principali evoluzioni teoriche degli studi urbani. Agli studenti sarà proposta la duplice matrice teorica della disciplina urbanistica: le teorie del perchè, nel senso delle ragioni dell’urbanistica, e le teorie del come, nel senso della formazione della città e della strutturazione del territorio prodotta dalle differenti attività antropiche. Il corso si prefigge i seguenti obiettivi: 1. dare agli studenti una rappresentazione quanto più esaustiva possibile delle concettualizzazioni teoriche dei problemi urbani; 2. aiutare gli studenti a sviluppare le capacità creative e il senso critico nella prospettiva di una pratica operativa che riguardi i processi di trasformazione della città costruita; 3. mettere in grado gli studenti di leggere un contesto urbano attraverso l’esplorazione urbana e la raccolta di dati indiretti; 4. mettere in grado gli studenti di formulare un progetto urbanistico che contenga proposte di intervento appropriate per i processi di ristrutturazione urbana. Inoltre gli studenti saranno chiamati ad argomentare le proposte di intervento, a sostenerle e difenderle attraverso comunicazioni pubbliche.
Il corso è strutturato con lezioni, seminari - che prevedono contributi anche di docenti esterni - alle attività di laboratorio. Le lezioni restituiranno i caratteri sostanziali della matrice teorica dell’urbanistica, la concettualizzazione delle problematiche urbane, le acquisizioni di natura tecnica e operativa. Le esercitazioni consentiranno di sperimentare i modi in cui si può restituire un contesto urbano e come un operare critico può coniugare le acquisizioni teoriche con la pratica del progetto urbanistico.
Il tema conduttore delle esercitazioni è costituito dalla trama degli spazi pubblici e dalla relazione con lo spazio agricolo di Casal del Marmo. Il laboratorio è articolato in due fasi. La prima fase si concentra sull’analisi di una parte del territorio urbano, nel XIV municipio, gravitante attorno allo spazio agricolo di Casal del Marmo e delimitata dal GRA e da via Trionfale e prevede: • Le tracce. Restituzione, attraverso l’esplorazione urbana, le analisi territoriali e le interviste dei caratteri principali dell’area; • Le criticità. Tematizzazione delle criticità e dei malfunzionamenti dell’area, delle potenzialità e individuazione delle questioni ritenute più rilevanti; • Le strategie. Formulazione di strategie di intervento per la riqualificazione dell’area e sintesi della proposta di intervento con attenzione per le “risorse” dell’area (paesaggistiche, storiche, ambientali, sociali).
La seconda fase prevede un approfondimento di scala e un’esplorazione progettuale riguardante una porzione di città più circoscritta e un singolo tema, scelto dagli studenti, tra quelli indicati dal docente in coerenza con la fase precedente. • L’attuazione. Definizione progettuale alla scala adeguata di un intervento urbanistico con indicazione: della consistenza edilizia, dei principali parametri urbanistici, delle tipologie edilizie, degli usi, delle attrezzature pubbliche necessarie, del modello di accessibilità. L’esame è individuale ed è composto da una parte orale e dalla valutazione delle esercitazioni eventualmente svolte in gruppo.
(testi)
I riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso, al termine delle singole lezioni.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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NUCCI LUCIA
(programma)
Il Laboratorio approfondisce e sperimenta alcune tesi metodologiche sulla costruzione del progetto urbanistico con particolare riferimento al ragionamento formativo delle scelte, ai contenuti e requisiti urbanistici del progetto, tenendo contò della sua fattibilità economico-operativa e degli esiti spaziali attesi. L'obiettivo è di insegnare a produrre un ragionamento interpretativo argomentato ed uno schema di organizzazione territoriale che consenta, utilizzando gli strumenti di piano, di orientare le trasformazioni in atto e di scegliere e mettere in coerenza le proposte progettuali presenti, in riferimento ai caratteri-valore dei luoghi ed alla domanda dei cittadini e degli operatori. Nel procedimento formativo del piano, particolare attenzione è rivolta alle operazioni relative alla formulazione dei problemi e della domanda territoriale, alla valutazione degli obiettivi e delle strategie del cambiamento, alla configurazione del modello organizzativo programmatico e delle azioni di piano e di progetto per attuarlo. L'originalità del procedimento è, da una parte, nell'effettuare un sondaggio preliminare della domanda e delle volontà di trasformazione, attraverso la verifica dei temi-problema di interesse degli amministratori locali e degli operatori, interpellati durante lo svolgimento delle esercitazioni e, dall'altra, nell'adottare il paradigma della struttura morfologico-funzionale (elementi e relazioni significative) come riferimento per la interpretazione e valutazione delle regole della costruzione insediativa e l'espressione delle sue trasformabilità ulteriori. Argomenti delle lezioni integrative dell'attività di Laboratorio: a. Il ragionamento formativo del piano e del progetto; l'approccio per problemi, per valori e per domanda di trasformazione. b. I metodi di lettura e di valutazione della struttura urbana, nella sua unità e nelle componenti e relazioni strutturanti. I metodi di costruzione delle operazioni di piano e di progetto e l'espressione tecnica e normativa dei contenuti progettuali e loro modi di rappresentazione. c. La presentazione critica di tipologie di intervento e di strumentazione urbanistica ricorrenti in riferimento a: il paradigma progettuale della forma-struttura nel suo identificarsi rispetto alle precondizioni e ai caratteri e ai valori dei luoghi; le modalità/categorie di espressione normativa e grafica delle intenzioni progettuali; gli strumenti di risoluzione dei conflitti fondiari e di perequazione degli interessi coinvolti. Procedimento di formazione del progetto urbanistico • Impostazione del problema, a partire dal sondaggio della domanda locale per individuare le motivazioni, i tematismi significativi e gli obiettivi generali da assumere per il progetto urbanistico; • Interpretazione del contesto e del luogo: lettura secondo il paradigma della struttura, dei caratteri e dei sistemi componenti (sistemi di valori ambientali e storici, discontinuità verdi e paesaggi rurali residui; tipologie di formazione e trasformabilità degli insediamenti; nodalità funzionali; telai infrastrutturali e accessibilità); • Sintesi interpretativa-valutativa della struttura attuale e individuazione/selezione delle dinamiche di trasformazione in corso e dei temi e dei luoghi problema; • Selezione della domanda territoriale, esplicitazione delle intenzioni progettuali, scelta degli obiettivi specifici e delle operazioni di piano e di progetto per luoghi e/o temi significativi ; • Coordinamento e indirizzo dei regimi e delle operazioni urbanistiche di costruzione/trasformazione della struttura; • Verifica degli esiti formali e spaziali delle soluzioni proposte; • Valutazione della compatibilità e dell'efficacia delle azioni di piano rispetto al quadro degli obiettivi e di fattibilità di alcune operazioni proposte. Organizzazione del Laboratorio e modalità d'esame La sperimentazione progettuale è sviluppata attraverso lavori di gruppo nel Laboratorio. Sugli argomenti delle lezioni e sulle operazioni di formazione del progetto urbanistico verranno forniti dispense, contributi specifici e letture di riferimento. La prova d'esame è basata su un colloquio relativo agli argomenti delle lezioni integrative all'attività di Laboratorio e sulla discussione dell'elaborazione progettuale condotta con metodo ed elaborati unificati.
(testi)
- Catizzone, A. (2007), fondamenti di Cartografia, Gangemi ed. Roma. - Gabellini, P., (2001), Tecniche urbanistiche, Carocci ed. - Gabellini, P., (1998), La rappresentazione nel piano urbanistico, Nis ed. - Nucci, L., (2012), Verde di prossimità e disegno urbano, Gangemi Editore, Roma. - Nucci, L., (2004), Reti verdi e disegno della città contemporanea: la costruzione del nuovo piano di Londra, Gangemi Editore, Roma. - Secchi, B., (2008), La città del Ventesimo Secolo, Laterza Ed., Bari. - Campos Venuti G., Oliva F (a cura di), (2010), Città senza cultura. Intervista sull'urbanistica, Laterza Ed., Bari. - AA.VV. (2013), Governo del territorio e pianificazione spaziale, città studi edizioni, Milano.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2016 al 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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