Docente
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CAPUTO ANTONIO CASIMIRO
(programma)
CONCETTI INTRODUTTIVI DELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI E DEI SISTEMI DI PRODUZIONE IL SISTEMA AZIENDA: STRUTTURA, OBIETTIVI, FUNZIONI AZIENDALI, LE TIPOLOGIE DI STRUTTURA ORGANIZZATIVA. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. RAPPRESENTAZIONE E MAPPATURA DEI PROCESSI DI PRODUZIONE. LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE. LEGAMI TRA WIP, THROUGHPUT E TEMPO DI ATTRAVERSAMENTO, LA LEGGE DI LITTLE E L’INFLUENZA DELLA VARIABILITÀ.
LA PREVISIONE DELLA DOMANDA GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO LA DOMANDA E LA SUA VARIABILITÀ (FLUTTUAZIONI RANDOM, TREND, STAGIONALITÀ E CICLICITÀ). TECNICHE PREVISIONALI QUALITATIVE E QUANTITATIVE. METODI CAUSALI BASATI SU REGRESSIONE LINEARE. METODI BASATI SU SERIE STORICHE (MEDIA MOBILE, MEDIA MOBILE PESATA, MEDIA CON SMORZAMENTO ESPONENZIALE CON E SENZA TREND). METODI DI STIMA DELLA DOMANDA STAGIONALE. CRITERI DI STIMA DEGLI ERRORI DI PREVISIONE (CFE, MAPE, MAD, TS). LA PREVISIONE DI DOMANDA PER I NUOVI PRODOTTO (STIME DELLA DIMENSIONE DEL MERCATO E MODELLO DI BASS).
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE ANALISI P-TIME E D-TIME, LOGICHE DI GESTIONE PUSH E PULL. PRODUZIONE A MAGAZZINO (MAKE TO STOCK) E PRODUZIONE SU COMMESSA (ASSEMBLE TO ORDER, MAKE TO ORDER ED ENGINEERING TO ORDER). GERARCHIA DELLE FASI DI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO E LE LORO INTERAZIONI CON LE DECISIONI STRATEGICHE E LA PIANIFICAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA. RICHIAMI DI GESTIONE DELLE SCORTE FUNZIONE E CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE SCORTE. I COSTI RILEVANTI NELLA GESTIONE DELLE SCORTE. I MATERIALI A DOMANDA DIPENDENTE E INDIPENDENTE. LA GESTIONE DEI MATERIALI A DOMANDA INDIPENDENTE: LOTTO ECONOMICO CON CONSEGNE ISTANTANEE E GRADUALI, LOTTO ECONOMICO CON SCONTI QUANTITÀ, LA GESTIONE A LIVELLO DI RIORDINO E A CICLO DI RIORDINO. LA GESTIONE DEGLI ARTICOLI A FORTE MOVIMENTAZIONE (COPERTURA TOTALE E COPERTURA LIBERA). CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA SCORTA DI SICUREZZA (RICERCA DELL’OTTIMO ECONOMICO E VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO). I BENEFICI DELLA CENTRALIZZAZIONE DELLE SCORTE. LA GESTIONE A FABBISOGNO ,LOT BY LOT E LOTTO ECONOMICO DINAMICO. DECISIONI DI APPROVVIGIONAMENTO SUL SINGOLO PERIODO (NEWSBOY MODEL). L’ANALISI ABC, LE MISURE DI PRESTAZIONE DEI MAGAZZINI (INDICE DI ROTAZIONE, PERIODO DI COPERTURA, INDICI DI EFFICIENZA DEL SERVIZIO).
CENNI AL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT STRUTTURA E FINALITÀ DELLA SUPPLY CHAIN. CENNI ALLA PROGETTAZIONE DELLA STRUTTURA FISICA DEL SUPPLY NETWORK. LA GESTIONE DEI MATERIALI NEI SUPPLY NETWORK (GESTIONE SCORTE IN CONTESTI MULTIECHELON, DISTRIBUTIONS REQUIREMENT PLANNING). IL COORDINAMENTO DEI PARTECIPANTI ALLA SC ED IL RUOLO DELLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI. EFFETTO BULLWHIP.
CENNI AI SISTEMI INFORMATIVI ERP
(testi)
DISPENSE DISTRIBUITE DAL DOCENTE
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