STORIA E TEORIE DELL'ARTE CONTEMPORANEA LM
(obiettivi)
L’UTILIZZO DELLA FOTOGRAFIA COME MEDIUM È TRA I FENOMENI CHE PIÙ HANNO CONTRIBUITO A RIDEFINIRE IL PAESAGGIO DELLE ARTI VISIVE DOPO IL 1960. SFIDANDO LA CONCEZIONE TRADIZIONALE CHE PONEVA PITTURA E SCULTURA ALL’APICE DELLA GERARCHIA ESPRESSIVA, GLI ARTISTI HANNO INIZIATO A SONDARE LE QUALITÀ CONCETTUALI E FORMALI DELLA FOTOGRAFIA, METTENDONE ALLO STESSO TEMPO IN DISCUSSIONE LA PRESUNTA CAPACITÀ DI CATTURARE LA “VERITÀ” OBIETTIVA. LA PRATICA FOTOGRAFICA È STATA QUINDI DECLINATA IN MODI DIVERSI – DALL’ARTE CONCETTUALE E PROCESSUALE, ALL’ARTE POVERA, DALLA PERFORMANCE ALL’ARTE AMBIENTALE – MA SEMPRE RIGOROSAMENTE SPERIMENTALI, SECONDO UN APPROCCIO ASSAI DISTANTE DALLE RAFFINATEZZE TECNICHE, MATERIALI O COMPOSITIVE CHE AVEVANO CARATTERIZZATO LA VICENDA DELLA FOTOGRAFIA MODERNISTA E ANZI SPESSO IN CONTINUITÀ CON LE MANIFESTAZIONI PIÙ ANONIME E VERNACOLARI (FOTO RICORDO, SNAPSHOT, ILLUSTRAZIONI POPOLARI ECC.). IL CORSO METTE A FUOCO GLI SVILUPPI DELLE ESPERIENZE ARTISTICHE CHE HANNO UTILIZZATO LA FOTOGRAFIA, ESAMINANDO IN PARALLELO OPERE ED ELABORAZIONI TEORICHE E SOFFERMANDOSI IN PARTICOLARE SU ALCUNE DELLE MAGGIORI FIGURE DEL PERIODO ESAMINATO, TRA CUI BERND E HILLA BECHER, DOUGLAS HUEBLER, SOL LEWITT, RICHARD LONG, BRUCE NAUMAN, DENNIS OPPENHEIM, GIULIO PAOLINI, ED RUSCHA, CINDY SHERMAN, JEFF WALL, ANDY WARHOL.
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