LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3M
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma. Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
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Codice
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21002038 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Modulo: PROGETTAZIONE SPAZI APERTI
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma. Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
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Codice
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21002038-3 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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2
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/15
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Ore Aula
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25
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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Canale: CANALE I
Docente
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MANFREDI FABIO
(programma)
Il corso intende fornire strumenti di lettura e d’interpretazione del paesaggio urbano, ovvero sviluppare la sensibilità necessaria a riconoscerne i valori materiali e immateriali, le maglie, i nodi, le reti invisibili, i codici di comportamento, le regole sottese che ne guidano l’evoluzione, nonché sviluppare la creatività e le competenze tecniche necessarie a tradurli in un progetto che sia “dispositivo” e “detonatore” di qualità paesaggistica. Il corso ha l’obiettivo dunque di sviluppare un background critico/interpretativo/teorico specifico e contribuire, insieme gli altri moduli del Laboratorio, a redigere un progetto complesso e articolato, un insieme coerente di architettura e spazi aperti in grado di definire o ri-definire la struttura e l'immagine di un contesto urbano.
(testi)
- Clément G.: Manifesto del terzo paesaggio, Quodlibet 2006 - Koolhaas R.: Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet 2006
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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CAMILLETTI Paolo
(programma)
Nel Laboratorio 3M coordinato dal prof. Palmieri, il modulo di Progettazione degli Spazi Aperti è dedicato all’approfondimento delle conoscenze paesaggistiche alle scale del progetto architettonico e urbano. Il corso affronta sia in termini teorici che applicativo-progettuali le principali tecniche di analisi e progettazione contemporanee, con riguardo a tematiche quali l’identità del paesaggio urbano e periurbano, la riqualificazione urbana, la valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale, la sostenibilità nelle regioni mediterranee, la gestione del verde, la dialettica pubblico-privato. L’obiettivo del corso, in sinergia con gli altri moduli del Laboratorio, è l’elaborazione di un progetto paesaggistico per la nuova realizzazione e/o riqualificazione di aree verdi e spazi aperti per la socialità. Attraverso le lezioni, le esercitazioni, le visite, gli approfondimenti, le revisioni, si incoraggerà la partecipazione attiva degli studenti e la loro interazione. Il progetto sarà definito nella sua consistenza architettonica fino alla individuazione delle scelte caratterizzanti e delle relativa modalità di realizzazione, nelle seguenti fasi: - analisi tematica del sistema degli spazi aperti; - sintesi delle criticità e delle opportunità del tema; - progettazione alla scala urbana, architettonica e di definizione delle tecniche, materiali, piante.
(testi)
- AGOSTONI, F. & C.M. MARINONI (1987), Manuale di progettazione di spazi verdi, Zanichelli - BIANCO, G. [a cura di] (2008), Marmi e Pietre, Mancosu - BRUSCHI, S. & M. DI GIOVINE (1998), Il verde pubblico, NIS - ZAGARI, F. [a cura di] (2009), Manuale di progettazione Giardini, Mancosu
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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CINTI DANIELA
(programma)
Il corso di “Progettazione degli spazi aperti” affronta tematiche strettamente relazionate a quelle sviluppate dagli altri moduli del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3M, coordinato dal prof. Carlo Prati. Le attività formative, svolte nell’arco del primo semestre, sono articolate in lezioni frontali ed esercitazioni. Il sistema degli spazi aperti urbani e peri-urbani, a carattere antropico e naturale, rappresenta il tema centrale del corso su cui si incardinano varie declinazioni. Particolare rilevanza è data all’analisi, valutazione e progettazione paesaggistica, con attenzione sia alle componenti fisiografiche, storico-culturali e visuali dei luoghi che alle loro dinamiche insediative ed ecologiche. Queste rappresentano l’identità locale e sono capaci di stimolare strategie di piano e progettuali, anche a carattere molto innovativo, in sinergia con i connotati del contesto territoriale, sia alla scala vasta che di dettaglio. Le lezioni frontali e le esercitazioni possono così sviluppare negli studenti sia competenze conoscitive e valutative che progettuali, basate sulla comprensione e costruzione di relazioni tra le architetture e gli spazi aperti, tra i caratteri identitari e le trasformazioni contemporanee, tra l’articolazione spaziale del paesaggio e le sue dinamiche evolutive e involutive.
(testi)
Sul paesaggio - Cinti D. (2008), Questioni di metodo, in Cinti D., Progetto di paesaggio. Il bacino di Montedoglio e la golena del Tevere, Firenze, pp. 17-71 - Giacomini V., Romani V. (1982), Uomini e parchi, Milano. - McHarg I.L., Progettare con la natura, 1989. - Lingiardi V. (2017), Mindscapes. Psiche nel paesaggio, Varese. - Lynch K. (1964), L’immagine della città, Venezia, 1964. - Nogué J. (2017), Paesaggio, Territorio, Società civile. Il senso del luogo nel contemporaneo, Melfi. - Pandakovic D., Dal Sasso A. (2009), Saper vedere il paesaggio, Milano. - Romani V. (2008), Il paesaggio. Percorsi di studio, Milano. Sui parchi urbani - Cortesi I. (2004), Il progetto del vuoto. Public Space in Motion, Firenze. - Ippolito A.M. (2006), Il parco urbano contemporaneo, notomia e riflessioni, Firenze. - Panzini F. (1993), Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Bologna.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Modulo: PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma. Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
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Codice
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21002038-1 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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100
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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FURNARI MICHELE
(programma)
Il programma del laboratorio prevede di affrontare un progetto inserito nel contesto urbano della città esistente E che abbia come obiettivo la rigenerazione di luoghi e aree degradate. Allo studente si richiede di misurarsi con la complessità della città contemporanea per individuare soluzioni architettoniche soprattutto perciò che riguarda lo spazio pubblico e la dimensione collettiva dell’abitare. Il laboratorio prevede una prima fase durante la quale gli studenti in gruppo elaborano un piano di assetto di un’area vasta. Nella seconda fase, coordinandosi fra di loro, gli studenti individualmente sviluppano un progetto di dettaglio all’interno del piano di assetto elaborato durante la prima fase. Il laboratorio, oltre all’insegnamento della progettazione architettonica, prevede l’insegnamento dell’Urbanistica, dell’Architettura del paesaggio e della Economia urbana. Il Laboratorio si propone allo studente come un’esperienza di progettazione complessa all’interno della quale informazioni e principi provenienti dalle diverse discipline devono essere integrati nella forma progettuale degli spazi urbani. Il laboratorio è organizzato in lezioni teoriche tematiche, seminari progettuali e cicli di revisione del progetto. Il lavoro dello studente si svolge secondo un calendario di scadenze interne al corso. Il centro storico di Roma è caratterizzato dalla presenza di una serie di parchi urbani che sono uniformemente distribuiti lungo il suo perimetro: - parco Doria Pamphjli - parco urbano del Pineto - parco di Monte Mario - parco di villa Glori - parco di villa Ada - parco di villa Borghese
Nel laboratorio gli studenti hanno come primo obiettivo la definizione di un percorso ciclabile continuo ti colleghi fra loro ciascuno dei parchi urbani di Roma al fine di definire un anello continuo che si è grado di configurare una sorta di raccordo anulare per le biciclette. Questo anello È collegato anche con la ciclovia dorsale del Tevere. Ciascun gruppo di studenti avrà come obiettivo del progetto di dettaglio di un tratto di collegamento E dovrà coordinarsi con i due gruppi di studenti che Nello schema generale li precedono e li seguono. Lungo i tratti di collegamento gli studenti sono invitati a riconnettere laddove esistenti, stazioni della metropolitana, fermate del trasporto pubblico, parcheggi di scambio, terminal autobus, al fine di dotare la rete ciclabile di una serie di interconnessioni modali, Allo stesso tempo I percorsi ciclabili interpreteranno una serie di luoghi urbani in funzione degli abitanti dei quartieri che vengono attraversati dai collegamenti fra i parchi. Lo scopo progetto quello da un lato di definire un'infrastruttura ciclabile a grande scala di servizio alla città, contemporaneamente attraverso il radicamento dei collegamenti fra i parchi nei quartieri attraversati si vuole offrire degli abitanti una rete locale di spostamenti in grado di operare per un processo di rigenerazione urbana degli spazi pubblici attraversati.
(testi)
Nella fase iniziale del laboratorio, durante le lezioni, si analizzeranno una serie di casi studio che potranno essere utilizzati come linea guida per la progettazione. Successivamente alle lezioni, saranno forniti una serie di riferimenti specifici relativi ai vari aspetti del progetto dei casi studio.
La disponibilità di questi i riferimenti avevamo Tramite un accesso ad un Google drive condiviso da tutti i partecipanti del Laboratorio.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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PALMIERI VALERIO
(programma)
Il laboratorio, intende affrontare in maniera integrata un problema di disegno urbano, sottoponendo allo studente un tema di riconversione, rigenerazione e riconfigurazione di un’area significativa interna al tessuto edilizio di Roma. A tale scopo questo anno è stato scelto il settore della via Cristoforo Colombo compreso tra piazza dei Navigatori e l’asse trasversale costituito da via Aristide Leonori e via Accademia degli Agiati. Un settore urbano condizionato, sin dalla sua formazione negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, dalla presenza del quartiere dell’EUR, e la cui storia recente è stata caratterizzata dal trasferimento della Fiera di Roma, con la conseguente perdita di funzione dell’area da essa occupata sino al 2006.
(testi)
la bibliografia e il materiale didattico saranno indicati durante il corso. Non esistono testi adottati. Si Consiglia comunque la lettura propedeutica di: C. Sitte, "L'arte di costruire la città", Milano, Jaca Book, 1980. L. Mumford, "La città nella storia", Bompiani, Milano, 1961. A. Rossi, "L'architettura della città", Clup, Milano, 1987. B. Secchi, "La città dei ricchi e la città dei poveri", Laterza, Bari, 2013.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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PRATI CARLO
(programma)
Considerare l'architettura come fenomeno urbano ci consente di vedere all'atto progettuale come ad un azione duplice, sia analitica che pratica, in grado di realizzare una configurazione spaziale capace di orientare positivamente il futuro sviluppo della città. Il Laboratorio ha come oggetto di studio il settore orientale di Roma aggregatosi intorno alla Via Prenestina e propone, come approfondimento alla scala dell'edificio, 4 diversi ambiti operativi interpretati quali paradigmi della condizione di forte instabilità in cui si trova la città contemporanea. Il percorso didattico si propone di verificare attraverso gli strumenti del progetto, l'attualità delle ricerche sulla formazione della città vista come sommatoria di parti eterogenee condotte a partire dagli anni sessanta da Aldo Rossi, Carlo Aymonino e Colin Rowe e di verificarne l'applicabilità nell'ambito di un progetto di rigenerazione alla scala urbana. Tra i principali presupposti da verificare: Città come insieme di parti “Il passaggio nella città moderna dai luoghi di riferimento centrali (…) al sistema dei percorsi come modo di rappresentazione totale dell'impianto urbano, annulla ogni significato omogeneo e globale della città stessa (…) assegnando alle infrastrutture il ruolo di elementi strutturali dell'impianto stesso. La rappresentazione totale accentua quindi il processo precedentemente iniziato della indipendenza delle parti di città, facendo scomparire l'unità morfologica dell'insieme.” Relazione tra edificio e città. Possiamo considerare la città come il prodotto di una relazione mutevole tra tipologia edilizia e morfologia urbana in grado di determinare il contenuto di un edificio, sempre proteso tra la necessità di attenersi ad un modello o di proporne una variazione come risultato di un “compromesso” generato dall'esigenza di adattarsi ad un sito imperfetto. Rapporto tra città e storia. La città è “un luogo artificiale di storia in cui ogni epoca – ogni società giunta a diversificarsi da quella che l'ha preceduta – tenta, mediante la rappresentazione di se stessa nei monumenti architettonici l’impossibile: segnare quel tempo determinato, al di là delle necessità e dei motivi contingenti per cui gli edifici furono costruiti. ” 1 L'attualità del tema è confermata dalla recente approvazione da parte della Regione Lazio della Legge regionale 18/07/2017 n. 7 contente “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio” 2 Progetto architettonico e formazione della città. di C.Aymonino, in “Lotus”, 7 (1970), pag. 25. 3 C. Rowe, F. Koetter, Collage City. MIT press, Cambridge 1978. 4 Carlo Aymonino. Il significato delle città, Edizioni Laterza, Bari 1975. Pag. Bellezza di una città. La bellezza di una città è il frutto di una contraddizione: da un lato l'istanza di permanenza del monumento visto come eredità e dall'altro la “realtà continuamente mutevole dell'uso che viene fatto di tale eredità”. Significato di una città. Il senso della città risiede nel ruolo riconosciuto ai monumenti che divengono “significanti (…) proprio perché, con la loro specifica presenza prima e con la diversificazione d'uso poi, contribuiscono in modo determinante a far mutare i riferimenti parziali rispetto all'insieme,” Relazione tra monumento e città. I monumenti sono “permanenze” all'interno della struttura urbana di “un passato che sperimentiamo ancora” allora l'architetto dovrà comprendere il problema delle permanenze interpretabili in modo duplice, sia come “patologie” che come elementi “propulsori”.
Area di studio Il Laboratorio ha come oggetto di studio La Via Prenestina nel tratto compreso tra Porta Maggiore fino alla città pre romana di Gabii e propone come approfondimento progettuale alla scala dell'edificio 4 diversi ambiti operativi. La scelta dei territori nei quali sperimentare e verificare i presupposti che sono stati posti alla base del programma del corso, sarà condivisa all'interno dei gruppi di lavoro a partire da una proposta che inquadra i 4 ambiti di studio secondo un principio di omogeneità morfo- tipologica, di dotazioni funzionali e di risorse storico-ambientali. Nel rispetto delle differenti epoche storiche che hanno prodotto altrettanti modi di costruzione della città, lungo la via Prenestina è possibile rintracciare in ogni suo tratto, monumenti antichi (Porta Maggiore e Torrione Prenestino, Largo Preneste e Villa Gordiani, Quarticciolo e La Mistica, Gabii e la via Gabina), spazi aperti (Villa Gordiani, Parco alessandrino, parco della Mistica, parco archeologico di Gabii) e tessuti di valore storico-architettonico (ICP via L'Aquila, UNRA Casas Gordiani, PdZ Tor Sapienza, ICP Quarticciolo, PdZ Ponte di Nona) inseriti in contesti urbani spontanei (Pigneto, Centocelle, Tor Sapienza, Osteria dell'Omo, Osteria dell'Osa) e affiancati da impianti industriali dismessi (Depositi ATAC Porta Maggiore, SNIA Viscosa, Caserme CERIMANT, AMA Rocca Cencia). All'interno di queste componenti dovranno essere rintracciate le invarianti per lo svogimento del progetto con il supporto delle previsioni di trasformabilità stabilite dal PRG e delle limitazioni imposte dall'attuale regime vincolistico.
(testi)
Sono ritenuti fondativi i seguenti testi:
- O. M. Ungers, La città dialettica, Skira, Milano 1997 - F. Purini, Comporre l’architettura, ed. Laterza Roma-Bari, 2000
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Modulo: URBANISTICA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma. Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
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Codice
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21002038-2 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/21
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Ore Aula
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50
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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RIZZO BIANCAMARIA
(programma)
Il Corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze di base relative all’urbanistica applicata in generale, con particolare riferimento all’analisi a scala urbana. La lettura del contesto assume un ruolo centrale nello svolgimento del Corso, laddove essa consente agli studenti di sperimentare l’utilizzo di tecniche e strumenti diversi (analisi cartografiche, foto-restituzioni, indagini statistiche, campagne fotografiche, ascolto dei cittadini, questionari, ecc.) finalizzati ad evidenziale criticità e potenzialità di un dato ambito urbano. Tale“stato di fatto” verrà poi confrontato, per quanto possibile in maniera critica, con lo “stato di diritto” ossia con le prescrizioni del Piano comunale vigente.
(testi)
- Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci Editore, 2001 - Campos Venuti G., a cura di, Cinquant’anni di urbanistica, Editori Laterza, 1993 - Palazzo A.L., a cura di, Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi Editore, 2005 - Rizzo B., cura di, Reti ecologiche e piani provinciali, servizio su Urbanistica 136/2008
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE II
Docente
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CRISOSTOMI VITTORIA
(programma)
L’apposito corso di Urbanistica nel Laboratorio di Progettazione, introduce le tematiche urbane e infrastrutturali, ai fini di un progetto di più ampio respiro. Gli argomenti vengono organizzati nel piano didattico in tre percorsi conoscitivi: un percorso di alfabetizzazione per definire correttamente la disciplina e i suoi sviluppi fino alle questioni aperte negli anni duemila, l’illustrazione delle categorie interpretative per comprendere i processi di trasformazione urbana, l’appropriazione degli strumenti di intervento specifici dell’urbanistica. Il percorso si chiude con una prima sperimentazione progettuale di quanto appreso. Le lezioni sono quindi organizzate secondo un percorso di crescente complessità, per arrivare a disporre di tutte le abilità tecniche per la riqualificazione della città contemporanea. - Inizialmente esse affrontano il tema della definizione della disciplina, della storia delle città e dell’accompagnamento della loro crescita attraverso l’urbanistica; - danno conto del problema cruciale della rendita, presentano i tentativi di guida delle trasformazioni attraverso l’apparato normativo e dei piani; - descrivono i diversi tipi di piano e gli elaborati che li costituiscono ordinandone l’avvicendarsi secondo stili e regole; - infine mettono in relazione politiche e piani fino a descrivere le sperimentazioni più recenti e le questioni aperte. In parallelo alcune lezioni tematiche più specialistiche affrontano gli aspetti ricorrenti, per lo svolgimento di una esperienza progettuale, organizzate per sistemi: - il sistema ambientale e i codici elementari di lettura del paesaggio, - il sistema insediativo, i caratteri dei tessuti e le fasi di crescita, - il sistema delle funzioni urbane, - il sistema delle relazioni e le reti. Ogni lezione presenta le teorie sull’argomento trattato e, in coerenza con esse, sviluppa il modo di condurre e concatenare le analisi fino alla costruzione della sintesi finale e l’avvio delle conclusioni per costruire il ragionamento di piano. Le lezioni specialistiche sono intercalate nel momento in cui alcuni temi sono già stati affrontati da quelle di contenuto generale. Lo sfalsamento e l’incastro servono, nel caso di una lettura sequenziale con fini prevalentemente didattici, ad assicurarsi di avere prima stratificato le conoscenze teoriche per poi espandere uno dei lati del sapere pratico.
(testi)
Benevolo,L. “Storia della città. Vol. 4. La città contemporanea” Laterza, Bari, 2006 Salzano, E. “Fondamenti di Urbanistica” Laterza Grandi Opere, Bari, 2007
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: CANALE III
Docente
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PALAZZO ANNA LAURA
(programma)
L'obiettivo è quello di interpretare i modelli insediativi e i relativi funzionamenti a varie scale nell'ampio cuneo dell'Agro Romano tra Porta Maggiore e Gabi incardinato sulla Via Prenestina e una piccola rete di percorsi trasversali lungo i fossati tributari del fiume Aniene. Lo scopo è quello di pervenire a realizzare, in stretta connessione con il corso di Progettazione architettonica e il modulo Paesaggio, una spina dorsale di spazi aperti in grado di organizzare relazioni, funzioni e dare forma alle periferie in base alle esigenze dei cittadini. Una particolare analisi sul campo sarà dedicata a questo aspetto attraverso questionari per gli abitanti.
(testi)
• Insolera, Roma moderna, Einaudi, Torino, 1962. • A.L. Palazzo (a cura di), Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell’area romana, Gangemi, Roma, 2005.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Modulo: ECONOMIA URBANA
(obiettivi)
La struttura della città è l’oggetto di studio del laboratorio; essa è intesa come sistema complesso di relazioni entro il quale il progetto dello spazio pubblico prende forma. Il programma ha l’obiettivo di far confrontare gli studenti con un tema progettuale complesso e multi scalare, articolato in tre fasi principali: 1_Lo studio del territorio e degli strumenti della pianificazione. 2_Il progetto per la rigenerazione di un quartiere. 3_Il progetto architettonico.
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Codice
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21002038-4 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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SECS-P/06
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Ore Aula
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50
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: CANALE I
Docente
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PIERUCCI ELEONORA
(programma)
Principi di microeconomia. Teoria della produzione: funzioni produzione, funzioni di costo, massimizzazione del profitto e economie di scala. Cos’è la città e perché nasce: il principio di agglomerazione La localizzazione delle attività produttive e residenziali: la competizione spaziale L’ interazione spaziale Principio di gerarchia La dinamica urbana
(testi)
Camagni R. (2011), Principi di economia urbana e territoriale (cap. I, II, III, IV, V, VII). Bernheim Douglas, Whinston Michael, Microeconomia, McGraw-Hill, Milano, 2009.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova scritta
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Canale: CANALE II
Mutua da
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21002038-4 ECONOMIA URBANA in Architettura - Progettazione architettonica LM-4 CANALE I PIERUCCI ELEONORA
(programma)
Principi di microeconomia. Teoria della produzione: funzioni produzione, funzioni di costo, massimizzazione del profitto e economie di scala. Cos’è la città e perché nasce: il principio di agglomerazione La localizzazione delle attività produttive e residenziali: la competizione spaziale L’ interazione spaziale Principio di gerarchia La dinamica urbana
(testi)
Camagni R. (2011), Principi di economia urbana e territoriale (cap. I, II, III, IV, V, VII). Bernheim Douglas, Whinston Michael, Microeconomia, McGraw-Hill, Milano, 2009.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova scritta
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Canale: CANALE III
Mutua da
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21002038-4 ECONOMIA URBANA in Architettura - Progettazione architettonica LM-4 CANALE I PIERUCCI ELEONORA
(programma)
Principi di microeconomia. Teoria della produzione: funzioni produzione, funzioni di costo, massimizzazione del profitto e economie di scala. Cos’è la città e perché nasce: il principio di agglomerazione La localizzazione delle attività produttive e residenziali: la competizione spaziale L’ interazione spaziale Principio di gerarchia La dinamica urbana
(testi)
Camagni R. (2011), Principi di economia urbana e territoriale (cap. I, II, III, IV, V, VII). Bernheim Douglas, Whinston Michael, Microeconomia, McGraw-Hill, Milano, 2009.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal 01/10/2018 al 28/02/2019 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova scritta
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