BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE
(obiettivi)
SONO ASSUNTI COME OBIETTIVI FORMATIVI PREVALENTI:1) L'ACQUISIZIONE DI UN APPROCCIO ECOLOGICO E BIOGEOGRAFICO ALLA CONSERVAZIONE DI POPOLAZIONI E SPECIE VEGETALI ED ANIMALI NONCHE’ DI ECOSISTEMI; 2) L'ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE DI BASE DI ECOLOGIA E GENETICA DELLE POPOLAZIONI APPLICATI ALLA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA, E DELLE PROBLEMATICHE DI INTERAZIONE DELLE ATTIVITA’ UMANE CON GLI AMBIENTI NATURALI’; 3) L’ACQUISIZIONE DI ESPERIENZA SPERIMENTALE IN NATURA E IN LABORATORIO SU ASPETTI DI BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE; 4) L'AUTOVALUTAZIONE DA PARTE DELLO STUDENTE DELLA COMPETENZA IN AMBITI PARTICOLARI DELLA BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE.
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Codice
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20402502 |
Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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3
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Settore scientifico disciplinare
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BIO/02
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Ore Aula
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24
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Crediti
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3
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Settore scientifico disciplinare
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BIO/05
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Ore Aula
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24
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale Unico
Docente
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BOLOGNA MARCO ALBERTO
(programma)
IL CORSO E’ ARTICOLATO IN UN MODULO DI LEZIONI FRONTALI (4.5 CFU) IN AULA ED UNA SERIE DI ESERCITAZIONI OBBLIGATORIE IN LABORATORIO (0.5 CFU: GENETICA DI POPOLAZIONE APPLICATA) E SUL CAMPO (1 CFU: ECOLOGIA DI POPOLAZIONE E COMUNITA’ APPLICATA) PERLOPIU’ IN AREE PROTETTE. IL MODULO DI LEZIONI FRONTALI CONCERNE ASPETTI DI BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE GENERALE, VEGETALE ED ANIMALE: (A) PRESENTAZIONE DEL CORSO. PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE E NAZIONALE.DISTRUZIONE, TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI AMBIENTI NATURALITERRESTRI, DI ACQUA DOLCE E MARINI. (B) I LIVELLI STRUTTURALI DELLA BIODIVERSITÀ, DA QUELLO MOLECOLARE A QUELLO ECOSISTEMICO E LA LORO CONSERVAZIONE. (C) CAUSE BIOGEOGRAFICHE, ECOLOGICHE ED ANTROPICHE DELLA FRAMMENTAZIONE DI POPOLAZIONI ED ECOSISTEMI. EFFETTI DELLA FRAMMENTAZIONE: RIDUZIONE DI INDIVIDUI E POPOLAZIONI, RIDUZIONE DEL FLUSSO GENICO, ESTINZIONE. (D) ECOLOGIA DELLE POPOLAZIONI E DELLE COMUNITA’ APPLICATA A SPECIE ANIMALI E VEGETALI: MONITORAGGIO, INTERVENTI DI MANTENIMENTO E RIPRISTINO AMBIENTALE (RESTOCKING, REINTRODUZIONI); INTERVENTI IN SITU ED EX SITU. (E) GENETICA DELLA CONSERVAZIONE DI SPECIE ANIMALI E VEGETALI: SISTEMATICA MOLECOLARE APPLICATA ALLE UNITA' TASSONOMICHE DA PROTEGGERE, STIME DELLA DIVERSITA' GENETICA E DEI LIVELLI DI INBREEDING IN POPOLAZIONI A RISCHIO. (F) POPOLAZIONI E SPECIE AUTOCTONE E ALLOCTONE, INQUINAMENTO BIOGEOGRAFICO, ECOLOGICO E GENETICO, INTERVENTI DI ERADICAZIONE E CONTROLLO. (G) RETI ECOLOGICHE, RETI DI AREE PROTETTE E NON PROTETTE. (H) CATEGORIE DI CONSERVAZIONE, CENNI SULLE NORMATIVE EUROPEE ED ITALIANE E SULLE AREE PROTETTE, LISTE ROSSE. ETICA DELLA CONSERVAZIONE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE.
(testi)
PRIMACK R.B. & BOITANI L. 2012.BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE. ZANICHELLI (CON RELATIVO SITO WEB) Il prof. Bologna riceve ogni lunedì 11:00 alle 13:00 oppure previo appuntamento via email: marcoalberto.bologna@uniroma3.it Le presentazioni power point delle lezioni sono scaricabili dalla pagina: https://www.scienze.uniroma3.it/courses/4/details/2018/didactic_activities/1575
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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Docente
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CUTINI MAURIZIO
(programma)
IL CORSO E’ ARTICOLATO IN UN MODULO DI LEZIONI FRONTALI (4.5 CFU) IN AULA ED UNA SERIE DI ESERCITAZIONI OBBLIGATORIE IN LABORATORIO (0.5 CFU: GENETICA DI POPOLAZIONE APPLICATA) E SUL CAMPO (1 CFU: ECOLOGIA DI POPOLAZIONE E COMUNITA’ APPLICATA) PERLOPIU’ IN AREE PROTETTE. IL MODULO DI LEZIONI FRONTALI CONCERNE ASPETTI DI BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE GENERALE, VEGETALE ED ANIMALE: (A) PRESENTAZIONE DEL CORSO. PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE E NAZIONALE.DISTRUZIONE, TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE DEGLI AMBIENTI NATURALITERRESTRI, DI ACQUA DOLCE E MARINI. (B) I LIVELLI STRUTTURALI DELLA BIODIVERSITÀ, DA QUELLO MOLECOLARE A QUELLO ECOSISTEMICO E LA LORO CONSERVAZIONE. (C) CAUSE BIOGEOGRAFICHE, ECOLOGICHE ED ANTROPICHE DELLA FRAMMENTAZIONE DI POPOLAZIONI ED ECOSISTEMI. EFFETTI DELLA FRAMMENTAZIONE: RIDUZIONE DI INDIVIDUI E POPOLAZIONI, RIDUZIONE DEL FLUSSO GENICO, ESTINZIONE. (D) ECOLOGIA DELLE POPOLAZIONI E DELLE COMUNITA’ APPLICATA A SPECIE ANIMALI E VEGETALI: MONITORAGGIO, INTERVENTI DI MANTENIMENTO E RIPRISTINO AMBIENTALE (RESTOCKING, REINTRODUZIONI); INTERVENTI IN SITU ED EX SITU. (E) GENETICA DELLA CONSERVAZIONE DI SPECIE ANIMALI E VEGETALI: SISTEMATICA MOLECOLARE APPLICATA ALLE UNITA' TASSONOMICHE DA PROTEGGERE, STIME DELLA DIVERSITA' GENETICA E DEI LIVELLI DI INBREEDING IN POPOLAZIONI A RISCHIO. (F) POPOLAZIONI E SPECIE AUTOCTONE E ALLOCTONE, INQUINAMENTO BIOGEOGRAFICO, ECOLOGICO E GENETICO, INTERVENTI DI ERADICAZIONE E CONTROLLO. (G) RETI ECOLOGICHE, RETI DI AREE PROTETTE E NON PROTETTE. (H) CATEGORIE DI CONSERVAZIONE, CENNI SULLE NORMATIVE EUROPEE ED ITALIANE E SULLE AREE PROTETTE, LISTE ROSSE. ETICA DELLA CONSERVAZIONE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE.
(testi)
PRIMACK R.B. & BOITANI L. 2012.BIOLOGIA DELLA CONSERVAZIONE. ZANICHELLI (CON RELATIVO SITO WEB)
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Dal al |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
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